Da Roland Garros: brava lo stesso Deborah Chiesa (di Marco Mazzoni)
Fa male. Fa molto male perdere così, con 5 match point non trasformati in un game che sarà difficile dimenticare. È il tennis, lo “sport del diavolo”, terribilmente bello quanto crudele. Va in archivio una sconfitta, ma è giusto essere positivi ed applaudire Deborah Chiesa, ringraziandola per le emozioni che ci ha regalato nel suo esordio in un torneo dello Slam. Ha sciupato occasioni, ma le occasioni è andata a prendersele, di forza e con qualità. Pur in una sconfitta, il bilancio del suo Roland Garros resta ampiamente positivo.
Deborah non era mai scesa in campoin un palcoscenico del genere. Se l’è conquistato dopo match di qualificazione importanti. Ha sofferto, ha lottato, non è mai stata doma. Ha giocato alla pari contro una tennista non al suo meglio, ma che è stata ad un passo dalla top10 e può spaccare in due la palla tanto è potente in spinta. Non una grande Bencic, ma nel match la svizzera è cresciuta terribilmente, e Deborah è restata in scia, l’ha pure sorpassata, perdendo solo all’ultimo metro.
La Chiesa mi ha sorpreso e convinto per come ha tenuto il campo. Serena, focalizzata, mai un 15 buttato via. Nemmeno uno.Atteggiamento da giocatrice vera, “pronta”, altro che esordiente… In un match durato quasi tre ore e ricchissimo di colpi di scena, è difficile isolare dei momenti, ma alcuni mi hanno colpito. Dopo aver perso il secondo set, Deborah pareva stanca, e ovviamente il peso delle occasioni fallite erano macigni… Eppure è tornata in campo nel terzo ancor più convinta, ha lasciato partire il braccio col dritto ed ha addirittura alzato i ritmi, prendendosi ancor più rischi. Ha strappato il break, ma paradossalmente forse ha commesso un errore tattico, perché la Bencic (fino a quel momento molto instabile) ha trovato quel ritmo che l’ha mandata in “palla”, ed infatti è salita ulteriormente. Brava comunque Deborah a reagire così, con impeto, con forza fisica e mentale. Inoltre bellissimo il match point annullato sul 4-5, conducendo lo scambio e trovando un winner col dritto, a tutto rischio. E’ stato solo il terzo dritto vincente di tutto il match, a sottolineare che nonostante fosse stanca era molto lucida, che il suo braccio non trema nei momenti caldi, ma al contrario moltiplica la sua forza e cerca di superarsi. Bravissima.
Bravissima Deborah a mantenere alto il suo livello di gioco per l’intero match.Non ha mai avuto un vero passaggio a vuoto, quando è andata sotto è stato più per meriti della rivale (a tratti travolgente con le sue pallate imprendibili) che per un suo calo. Qualche indecisione, qualche dritto un po’ corto o troppo centrale, facile preda di Belinda, ma complessivamente la Chiesa aveva preparato benissimo la partita, e ha tenuto questa condotta in modo encomiabile. Era serenamente arrabbiata nella conferenza di post partita. Felice per il livello di gioco raggiunto, arrabbiata per le occasioni mancate, ma assai determinata a prendere questo match come nuova consapevolezza. Proprio questo le ho chiesto, complimentandomi per il suo eccellente modo di stare in campo. Si porta via da Parigi una “nuova Deborah”, cosciente di valere questo livello di gioco. Ha ammesso di aver un po’ tremato su un paio di match point, in cui ha dovuto lavorare col dritto e questo non è scappato via come avrebbe voluto. Analisi lucida, precisa. Altro segno di una ragazza non banale, che ha molta voglia di arrivare lontano.
Seppur nella sconfitta, mi piace sottolineare le qualità interessanti mostrate oggi da Deborah. Su tutto il suo modo di stare in campo. Esemplare. Grande presenza, lucidità, sempre sostenuta da un’attitudine positiva.Mai un gesto scomposto dopo un errore, mai una crisi dopo alcuni punti subiti. La Chiesa sembra programmata per giocarsi letteralmente un punto alla volta. Che sia un suo vincente, un suo errore, un vincente della rivale, un punto di inizio gioco o un punto decisivo, Deborah sembra giocarlo con la stessa qualità, determinazione e lucidità. Questa è una qualità decisiva per una tennista, che deve essere presente, precisa e capace di dare il suo meglio in ogni fase del match. Non è una ragazza umorale, che sale e scende. E’ un treno che corre veloce e che non sbanda, con una velocità di crociera importante.
Dal punto di vista tecnico, mi ha impressionato la sua stabilità ed equilibrio nel rovescio. Eccellente come lavora con le gambe per trovare il miglior approccio alla palla, sia questa alta o bassa. Trova un baricentro ideale e quindi equilibrio; con uno swing rapido va dritta per un impatto fluido, deciso. Sul campo 8 ero a bordo campo: una bellezza vedere come la sua racchetta entra secca e decisa nella palla, che esce veloce e sicura.Meglio nella esecuzione cross, dove ha letteralmente disegnato il campo anche con buonissimo anticipo. Grazie a questo approccio così coordinato, non cala di qualità anche incontrando palle sopra la spalla o più basse. Esecuzione notevole. Anche il servizio è molto buono per spinta e precisione, uno dei migliori in assoluto tra le nostre azzurre (forse addirittura il migliore). Credo debba ancora lavorare per migliorare i tagli, tende a cercare la botta piatta o con uno slice leggero, probabilmente è la soluzione che sente di più. Crescendo nelle varianti con la prima può aprirsi immediatamente il campo e quindi entrare col rovescio. E’ uno schema che deve assolutamente affinare, perché Deborah è una produttrice di gioco e contrattaccante molto intensa, ma con un tennis dispendioso. Lavora molto il punto, ed alla lunga disperde molte energie. Trovare con maggior frequenza almeno una soluzione per accelerare i tempi e strappare qualche punto veloce è decisivoper migliorarsi.
Tanti sono gli aspetti del suo gioco che deve migliorare. Sicuramente trovare con maggior continuità lunghezza alla risposta. Risponde bene, ma non sempre sufficientemente lungo, e contro una delle tante colpitrici del tour rischia di finire spesso in difesa. Il dritto è il suo lato debole, lo ammette candidamente. Ci sta lavorando, ma è una strada lunga. Non un cattivo colpo, non ha difetti “clamorosi”, ma è ancora meno continuo, meno stabile. Commette più errori e cerca raramente l’accelerazione definitiva (in quasi tre ore di tennis, ha fatto oggi 3 vincenti, davvero pochi). Probabilmente lo sente di meno, e deve cercare – come ben riesce dal lato sinistro – di migliorare l’approccio, abbassandosi di più per impattare nella posizione ideale. Tende a far cadere troppo la palla, perdendo il punto ideale ed il timing migliore. A differenza del rovescio, colpisce la palla meno piena, lavora di più il colpo generando un discreto spin ma non sempre una lunghezza costante. In difesa a volta resta un po’ corta, dovrebbe in quel caso cercare la massima rotazione e spingere a tutta, altrimenti rischia di proporre alla rivale (è capitato spesso) una palla non lunga, troppo centrale, facilmente aggredibile se colpita in anticipo. Che si senta meno sicura nella spinta da destra oggi si è notato per come non cercava di chiudere molte palle da tre quarti campo o da metà campo. Piuttosto ha tentato un approccio, quasi mai la botta a chiudere, nonostante la Bencic sia davvero lenta e quindi non impossibile tentare il winner senza sparare a tutta. Altra nota, deve provare ad inserire qualche variazione, qualche cambio di ritmo in più, o qualche taglio, perché tiene ritmi alti ma non altissimi; quindi rischia di fare partite di enorme fatica contro le tante giocatrici di ritmo, ma subire chi ha ritmi superiori.
Deborah Chiesa resterà una delle più belle ed intense fotografie del Roland Garros 2018 azzurro. Un torneo che deve essere il suo punto di partenza. Brava Deborah.
Da Roland Garros,
Marco Mazzoni
@marcomazz
TAG: analisi tecnica, Chiesa, Deborah Chiesa, Giocatrici Italiane, Italiane, Marco Mazzoni, Parigi, Roland Garros 2018
ma brava cosa????la bencic e’una ex tennista…Giocava zoppa…La chiesa ha avuto 5 match point e poi ha pure perso..Ma brava de che!!!!
Chiesa sta continuando un crescita lenta ma costante ,dove la può portare? chi lo sa, vedremo… l’importante è il carattere e lei ce l’ha ,stese non ne prende anche se inferiore (al momento) sia per esperienza che per qualità ,già questo è positivo …..
Ieri è mancato veramente poco nel secondo set per poi non arrendersi anche nel terzo, altre sarebbero sparite,ne sono sicuro….
Qualsiasi giocatrice deve maturare la consapevolezza di essere ad un certo livello…Deborah me la ricordo l’anno scorso nei 15k…dovrà prendere ancora qualche sportellata prima di convincersi che se sta lì vuol dire che se lo merita ed ha pari diritto di vincere la partita di quella che le sta di fronte.
Cosa c entra ostapenko con Chiesa ? Prima di tutto Ostapenko non ha perso con 5mp, secondariamente dopo aver vinto Parigi credo che anche qualora perdesse al primo turno per i prossimi 20 anni non sarebbe un dramma per lei
Concordo. Brava nelle qualificazioni, ma un primo turno da dimenticare, visto anche il sorteggio (avrebbe avuto anche la Rybarikova al 2t… sulla terra, non dico altro).
Con una Bencic in stato di forma pietoso, un’occasione mancata.
Più ombre che luci per Deborah
La partita l’ho vista…..su almeno 2 dei match point, poteva entrare nel campo e forzare…
Direi sì che ha fatto un gran match, ma non le direi brava.
Brava si dice a chi vince (o almeno in questo caso).
purtroppo a noi italiani manca il killer instinct nel tennis!
rivedete i match di Monika Seles per capire a cosa mi riferisco. forse solo la Pennetta ne aveva un po’ e la Errani dei tempi migliori, gli altri nessuno, soprattutto gli uomini. ho visto buttare via una marea di match già vinti da paolo canè e omar camporese che ancora gridano vendetta..
Paragoni inappropriati
Ostapenko mai in partita, altro che 3 mp consecutivi (e 5 totali..) non sfruttati…aveva una pressione enorme la lettone e ne è stata travolta, non avendo avuto, e non essendosi creata, alcuna occasione per vincere
Di Slam ce ne sono 4 all’anno, non puoi metterli sullo stesso piano degli altri tornei che si svolgono tutte le settimane o ogni 2 settimane: è inutile che ti dica, visto che lo sai, a cosa sarebbe equivalso il 2T, sia economicamente, sia come punti ranking, sia, soprattutto, come autostima personale
Deborah aveva praticamente vinto, avversaria sotto la doccia, ma ha tolto il piede dall’acceleratore sul rettilineo finale: è meglio perdere avendo fatto il massimo, che perdere per mancanza di audacia e di iniziativa
L’importante, comunque, è aver imparato la lezione: la prossima volta, invece di alzare il piede, dia il colpo di grazia
io concordo con te in tutto…..pero’ penso lo scorso anno a Debora contro la tsurenko a Roma…..e quest’anno anche contro la rosatello……appena si alza un po’ la posta in palio la nostra ci crolla sul più bello!
Deborah ha giocato un grande match ed è in continua crescita. La Bencic è vero che tornava dopo tanto tempo ma per adesso le è ancora sopra per esperienza, tecnica e tattica. La partita è girata su pochi punti ed al terzo set poteva finire da una parte o dall’altra. Adesso con fiducia verso i prossimi obiettivi e verso le quali del prossimo Slam..Brava Deborah!!!
Intanto faccio ammenda, ho scritto al volo andando a memoria, Belinda top10. Correggo volentieri 🙂
Però su Deborah cercherei di guardare il bicchiere assolutamente mezzo pieno. Non ci dimentichiamo da dove viene la ns., la sua crescita importante in poco tempo. I margini di miglioramento ci sono. Esser negativi non conviene a nessuno. Critici sì, negativi no.
Buon tennis
Occasioni come queste vanno colte … la BENCIC non giocava da parecchio e non era sicuranebte granché in forma… la Chiesa ha sprecato una grande occasione!
E anche ‘bravo lo stesso’,non lo dimenticare.Oppure per i nostri maschietti,anche per te,i rimproveri non vanno mai fatti? 🙄
Ma se criticate la Chiesa cosa dovreste fare alla Ostapenko? fucilarla?
Eddai è stata brava, non bravissima, certo ha perso un’occasione,ma il bello del tennis è che ogni settimana (od ogni due settimane) c’è un nuovo torneo. Ha 22 anni e ha tempo per migliorarsi. ricordiamoci che tornei giocava un anno fa …
Comunque, a parte un po di sfortuna e inesperienza, Deborah ha veramente dato tutto, brava !!!!
Partita che doveva portare a casa ….anche in 2 set forse
io sinceramente non avevo mai visto una giocatrice che nei match point è così attanagliata dalla tensione che all’improvviso gioca a tamburello da spiaggia. poi ricomincia il terzo set e per magia ritorna a giocare a tennis. E’ ovvio che manca la testa, non di certo il tennis. Speriamo che a forza di prendere sti ceffoni ci sia una crescita, perchè anche le altre giovani come Paolini e Trevisan hanno fatto vedere gli stessi punti deboli
@ Nico (#2117626)
Bravo finalmente uno che scrive quello che è realmente successo in campo…..
Di positivo il fatto che nel terzo ha continuato a giocarsela, senza soccombere nel 6-0 tipoco di chi ha mancato un’ occasione enorme.
Di negativo tutto il resto.
A partire dai pugnetti sui doppi falli della Bencic. Brutta cosa.
È stato un match lungo, lottato e che la aiuterà probabilmente più che altre vittorie. Bravissima Deborah:!:
@ Perugino doc (#2117577)
Che male c’è? Ci sta il commento “severo” su un match, ma si deve comunque lodare anche l’atleta perdente se ha fatto vedere belle cose…nel tennis e in qualsiasi altro sport. Si vince e si perde, ma son comunque ragazzi…con più o meno esperienza, ma persone che si dedicano ad un’attività con serietà e dedizione, e pertanto – a parte certi rari casi – meritano sempre il rispetto di noi che guardiamo e commentiamo dalla comodità del nostro divano.
Brava lo stesso….ci accontentiamo proprio di poco
bravissima Deborah chiesa…
Onestamente però nn ci vedo grossi margini di miglioramento, tatticamente è perfetta e mentalmente già forte.
Purtroppo nn ha potenza, la palla gli cammina poco e nel tennis femminile, soprattutto fuori dalla terra, fa la differenza.
A Roma con Camila nn c’è stata partita, la chiesa ci ha provato ma è come una cinquecento che sfida una Ferrari.
Brava un paio… Queste partite le devi vincere. 5 Mp di cui 3 consecutivi. Finché continueremo a dire ” bravi lo stesso ” non li aiuteremo a crescere come atleti. È stata una batosta purtroppo, speriamo non incida sul suo morale , ma brava proprio no. Direi polla. Fermo restando che da ogni sconfitta si impara qualcosa e anche questa le servirà x il futuro
…ciao Deborah… come molti sanno anche su questo sito, io non scrivo mai (quasi mai) di giocatrici italiane che non siano Camila Giorgi.
…ma oggi ho seguito il tuo incontro con una partecipazione che a volte non riservo neanche alla “mia beniamina”
…condivido tutto quello che scrive mazzoni nell’articolo che apre questo post…e il mio brava anzi bravissima si aggiunge a quello di molti che commenteranno in seguito…
Ti ho vista giocare dal vivo a Roma contro Camila ma non so quanto la “tua fasciatura” abbia pregiudicato la tua prestazione in quel match.
…oggi hai giocato tre ore e perciò penso che quel problema piccolo o grande che sia abbia trovato soluzione.
…le tue potenzialità sono enormi…e oggi lo hai dimostrato.
Dopo Roma scrissi che la partita contro di te fosse stata per Camila una delle più difficili da giocare nel giorno del “suo rientro” nel giro della FIT…per te Bencic era una delle più difficili per il tuo esordio nel MD di un Grande Slam…La Bencic è una tua coetanea che già da anni gioca “tra le grandi”…tu ci sei arrivata ora…
…ma non è questo il problema…le italiane sono da sempre meno precoci delle loro coetanee straniere. Ma più che altro le straniere non crescono nella mentalità italiana (mutuata dal calcio)”primo non prenderle”. Hai scelto…e sarà la tua fortuna…di allenarti con Francesco e Alessandro ad anzio. E di conseguenza avrai modo di confrontarti con quella grande donna che è Karin Knapp (a proposito…salutala e dalle un bacio da parte mia) Karin è una delle tenniste che preferiva giocare per vincere piuttosto che per “non perdere”. Lei è italiana solo di passaporto. Lei ti dirà che se qualche altra volta ti capiterà di avere tre MB avrai di fronte una scelta.
“Mandala di la una su tre lei la sbaglierà”.
“Tira tre vincenti…uno dei tre entrerà…”
a tennis vincere e non perdere sono sinonimi…tu hai i mezzi per essere una vincente…e lo diventerai…
ne sono certo.
ciao t.o.
@ radar (#2117592)
concordo in pieno. Ho contanto almeno 6mp mancati, una prestazione che pur buona lascia l’amaro in bocca
Non sono d’accordo con l’ottimismo dell’articolo.
Nel primo set chiesa ha letteralmente dominato una bencic fuori forma, lenta e fallosissima.
Il divario era talmente ampio che ha probabilmente destabilizzato chiesa, che pensava che buttare la palla di là fosse sufficiente.
Così ha iniziato ad accorciare e offrire palle comode alla Svizzera, questo è imperdonabile.
Era una di quelle situazioni in cui il tuo avversario ha chiaramente un problema, dove devi solo fare il tuo senza distrarti e vinci facile.
Andare in pallone in una situazione del genere vuol dire veramente battersi da soli.
Mazzata sui denti che temo vanificherá tutte le buone sensazioni delle quali
Io le dico brava lo stesso
Alla prima partita in un tabellone slam ha quasi vinto contro una buona e soprattutto più esperta tennista
La sconfitta fa male ma le servirà come bagaglio di esperienza per le prossime avventure tennistiche che saranno sicuramente positive vista l’attitudine e le doti dimostrate
L’ho incontrata qualche anno fa e mi ha fatto anche una buona impressione dal punto di vista umano
Io ci credo e faccio il tifo per lei e le dico non brava ma bravissima!
Continua così e ti togliersi molte soddisfazioni
Chiesa che migliora ad ogni partita, è il suo momento.
Mi ha impressionato non tanto nel primo set, vinto contro una Bencic arrugginita dalla lunga assenza dai campi, quanto nel terzo set, ove invece di “sciogliersi” al cospetto della svizzera che si stava ricordando come si gioca, ha mostrato coraggio e tecnica ed ha continuato a giocarsela fino all’ultimo punto.
Alla fine la sua volontà di vittoria è rimasta inferiore a quella di non perdere di Belinda, che oggettivamente aveva più da perdere di quanto avesse Deborah da guadagnare.
Quando si perde così c’è un forte rammarico, ma sempre meglio che perdere con rassegnazione.
Brava, molto brava comunque, per una nella sua fase di rapida crescita la qualità del gioco conta più del risultato.
Sconfitta amara ma tanto amara……
Nel tennis si perde anche così, purtroppo ha scelto l’occasione peggiore per farlo. Se è forte, ed io credo che lo sia, saprà cogliere un grande insegnamento da questa amara sconfitta. Forza Debby.
Belinda a un passo dalla top ten? Era numero 7 a 19 anni..
Credo di aver visto un’altra partita.
Pensavo di aver visto la peggiore partita di tennis femminile che mi ricordi.
Deborah, seppur bravissima ad arrivare sino qui, direi che ha giocato uno dei peggiori match che le abbia mai visto fare.
Ha fatto da sparring partner a una Belinda che più che fuori forma fisica mi è sembrata fuori allenamento.
Ecco, il non spingere quando poteva aspettando l’errore per tutto il secondo set, è stato l’errore.
Piano piano la Bencic si è allenata e a dritti fuori di metri ha iniziato ad alternare colpi pesanti
Comunque mai più mi fermo a guardare una partita così, giovane italiana o no
Concordo
Bravo Marco, è sempre un piacere leggerti…
Posso chiederti se sei a Parigi come inviato di Livetennis o per quale altra testata?
Non posso dirle brava e mi dispiace tanto, perché dopo le ottime qualificazioni meritava un bravissima e non solo brava.
Ma il match di oggi è grave, non cancella tutto, ma lascia enormi rammarichi.
Non è possibile perdere un match del genere: sempre condotto, sempre al comando e poi, quando ormai basta tagliare il traguardo, fermarsi e resuscitare la rivale.
Una rivale (che è stata top ten..) che non giocava da Indian Wells e che oggi non era al meglio e che Deborah aveva surclassato.
Oggi il bicchiere non è mezzo pieno, ma mezzo vuoto.
Resta l’esperienza, ma è un’esperienza amara e resta un insegnamento fondamentale: la partita occorre andarsela a prendere, sempre e fino alla fine.
Non le posso dire brava, ma le dico: Forza Debby!
Che questa sconfitta non resti vana
Il problema di noi italiani è sempre questo ‘Brava lo stesso’