Wawrinka a Ginevra: la polemica sugli ingaggi impazza
Ha fatto rumore il recente approdo di Stan Wawrinka al torneo di casa di Ginevra, appuntamento in corso e che precede il Roland Garros, secondo torneo Slam dell’anno: nel torneo di casa, vinto nelle ultime due edizioni, Wawrinka è arrivato nonostante una proposta di ingaggio che lui ha reputato “indecente”. Niente di nuovo sotto questo sole, con la politica degli ingaggi oramai diffusa e che sempre più condiziona il parco partecipanti dei tornei, soprattutto quelli minori, che grazie a cospicue somme di denaro elargite qua e là possono contare sui top player, vere e proprie attrazioni sportive ma anche mediatiche.
Polemiche che non hanno condizionato il debutto vincente dello svizzero, sceso in campo nonostante il conflitto con l’organizzazione: sicuramente, dopo un periodo complicato fatto di un infortunio grave e di un tentativo di rientrare che non ha dato i frutti sperati, Wawrinka si aspettava un riconoscimento differente nel torneo di casa, con un’offerta rispedita al mittente. Wawrinka quindi in campo “gratis”, prize money permettendo, per i tifosi e per sé stesso.
Una proposta economica importante dal contemporaneo torneo di Lyon, ma alla fine l’importante era giocare in Svizzera, davanti al proprio pubblico, e per questo è arrivata una scelta certamente onesta: nessuno lavora gratis oramai nello sport ma Wawrinka, almeno in questo caso, ha rifiutato un bel po’ di soldi. E nel mondo del tennis attuale non è di certo un gesto che in molti farebbero o fanno, campioni o campionissimi non fa differenza.
Secondo i giornali svizzeri fino al 2017 vi era un accordo triennale da 500 mila franchi svizzeri, circa 420 mila euro: pare che gli agenti del tennista abbiano quest’anno richiesto un rinnovo alle medesime condizioni per altri 4 anni ma si siano trovati di fronte un’offerta nettamente inferiore, circa 70 mila euro. Offerta reputata irrisoria. Peccato, perché ancora una volta i risultati in campo lasciano il campo a polemiche riguardo lauti assegni, qualcosa che sempre più diventa protagonista e ruba il posto all’agonismo: se sono tornei minori, senza grande appeal per un top player abituato a ben altri palcoscenici, basteranno un bel po’ di soldi a far venire voglia, ambizione e spirito da fighter in campo? O più semplicemente, come tante volte accade, si intascherà l’assegno e si punterà al prossimo più appetitoso obiettivo?
Alessandro Orecchio
TAG: Notizie dal mondo, Stan Wawrinka
Nell’economia capitalista un medico viene remunerato quando cura, il professore quando insegna, il cantante quando e se canta, l’ingegnere per un progetto…etc etc. Questi sono regalie, prebende e liberalità per dirla in modo elegante. In breve soldi in nero e sottobanco sottratti ad altre attività. Che vergogna il mondo capitalista e che qualcuno crede che tutti ci comportiamo allo stesso modo.
Madò quanto impazza…
Wawrinka sembra voler tirare a casa gli ultimi soldi di fine carriera e anche l’atteggiamento in campo sembra quello
Il tennis è proprio uno sport tra ricchissimi(i primi 5),ricchi(fino a 100),eppoi arrivano quelli che con non ce la fanno neanche a pagarsi l’aereo.
Argomento molto dibattuto.
Per una persona comune 70.000 euro d’un botto sono una mezza fortuna. Per chi si abitua a certe cifre sono una somma irrisoria, ma non bisogna dire indecente, perché altrimenti vorrebbe dire non avere più il senso della realtà.
Il buon Rafter a Lione prese il sottobanco e poi dopo un uscita al primo turno lo restitui….
Stan? Mi sa che è finito
Ci sono tennisti che si fanno il mazzo per poter chiudere i conti in parità o rimettendoci il meno possibile, poi ci sono quelli che reputano irrisorie cifre di 70.000 euro,ma purtroppo questa è la vita nel tennis 30-40 tennisti domimano su tutti i fronti
E chi dice il contrario? Tante persone, direi per fortuna la maggior parte, non guarda solo al denaro. Anche Wawrinka in questa occasione non ci ha guardato. Io ho detto solo che nell’economia capitalista comanda il mercato, ti sfido a dimostrare il contrario.
È la complicata situazione dei 250 e talvolta di alcuni 500. La classifica ed il portafoglio dei giocatori top può fare a meno di questi tornei, che però hanno bisogno di nomi da mettere sui manifesti e vendere biglietti.
Nessuno scandalo, funziona così. Il problema semmai è lo scarso appeal dei tornei una volta che mancano i top20-30.
Ma senza sottobanco non si prende normalmente il prize money? NON HA GIOCATO gratis
@ Tennisaddicted (#2114526)
Parla per quanto ti riguarda, ci son tante persone che non guardano solo al denaro, la tua è una generalizzazione relativa che è più dannosa di una morale a tratti strumentale
@ Tennisaddicted (#2114526)
Questo è parlare sincero.Bravo!
Bravo.
proposta di ingaggio che lui ha reputato “indecente”.
Per me basta cosi, inopportune e fuoriluogo le lodi che tesse alla svizzero il signor orecchio. Come se pra ora venisse pagato Quinzi per giocare il challenger di Recanati. Per uno col prize money di Wawrinka giocare gratis non dovrebbe essere uno scandalo, anzi che desse l’esempio.
Nell’ecomonia capitalista chi comanda è il mercato. Facile fare i moralizzatori qui, quando poi nella vita ci comportiamo tutti esattamente allo stesso modo.
Ma cosa pretendeva il suo agente? Un vitalizio? Largo ai giovani, e a chi rende in campo…
Anche Fognini ha ricevuto l’invito, sarebbe interessante capire se allo stesso importo…
Indecente e’ stata poi la sua prestazione…