Challenger Todi: Arnaboldi, unico azzurro in gara, se la vedrà con il rumeno Ungur. Per Goffin ecco la prova del nove, oggi la semifinale con Greul. Inoltre intervista a Ciro D’Ammicco e “Graffiti” la sua linea di abbigliamento per il Tennis

David Goffin classe 1990, n.336 del mondo

Il giovane Goffin non finisce di stupire gli sportivi presenti agli Internazionali di tennis dell’Umbria. Il talento belga, vera sorpresa del Challenger Atp di Todi, nei quarti supera in maniera convincente l’esame Anderson e ora si appresta ad affrontare la prova del nove nel match di semifinale con il favorito del torneo, la testa di serie numero uno Simon Greul che ieri ha mostrato un tennis solido e convincente nell’incontro vinto con il francese Roger Vasselin, 6-3 6-2. Goffin si è sbarazzato, anche egli in soli due set 7-5 6-3, del non facile cliente sudafricano dotato di un servizio terrificante, spesso intorno ai 200 km/h, e di una mobilità inconsueta per un atleta così alto (202 cm). Goffin, classe 1990, al termine dell’incontro è sembrato davvero soddisfatto. – Non avevo niente da perdere – ha detto- e così la pressione era tutta dalla parte del mio avversario.

Arrivare in semifinale in un torneo di livello tecnico così elevato non può che riempirmi di fiducia. Ora con Greul proverò a giocare le mie carte -. Attualmente Goffin occupa la 336esima posizione del ranking mondiale ed il risultato ottenuto alla Blu Express Tennis Cup, qui in Umbria, può rappresentare un autentico trampolino di lancio per la sua carriera. Visti i valori fin ora espressi nel torneo il match con il tedesco Greul, alle ore 13.00 sul campo centrale, ha il sapore di una finale anticipata. Per quanto riguarda la semifinale della parte bassa del tabellone si affronteranno l’unico superstite italiano in gara, Andrea Arnaboldi, ed il rumeno, vecchia conoscenza del Tennis Club Todi, Adrian Ungur. Arnaboldi, mancino dal tennis spettacolare, dopo aver fatto fuori il campione della passata edizione Tomas Tenconi ha superato agevolmente lo spagnolo Marrero. Più facile del previsto la vittoria di Ungur su Paolo Lorenzi che probabilmente ha pagato lo sforzo nel match vinto in rimonta su Berlocq. di Andrea Migliorini

Il comitato organizzatore degli Internazionali di tennis dell’Umbria ha deciso di modificare l’orario della finale della terza edizione del Challenger Atp. Sul campo centrale del Tennis Club Todi 1971 si giocherà domenica 20 settembre alle ore 11.00 e non più alle 14.00.

Per ogni informazione sul torneo consultare
www.atptodi.com o www.tennisclubtodi1971.com

Grande successo agli Internazionali di tennis dell’Umbria per la linea di abbigliamento Graffiti Sport. Nata da un’idea di Ciro D’Ammicco, la Graffiti’s si sta affermando come una marca importante nel mondo del tennis, ma sta cercando di conquistarsi una fetta di mercato anche nel mondo del tempo libero. Abbiamo allora parlato con D’Ammicco della sua idea e di come la sta promuovendo.

Qui al torneo sta promuovendo la sua linea di abbigliamento Graffiti’s, che veste staff, raccattapalle, giudici di linea. Ci parli di come è nata questa idea.

Questa linea di abbigliamento nasce dal movimento underground. I graffiti, che si trovano ormai dappertutto, nelle stazioni, nelle case, è visto da alcuni come un movimento di gente che imbratta i muri, invece non è solo quello, ma è un grandissimo movimento di generazione. Generazione hip hop, di artisti, e di tante cose messe insieme. I graffiti rappresentano il mondo dei giovani, i loro sogni, i loro colori, il loro modo di essere. Essendo io anche un produttore cinematografico, avevo fatto un film ispirato a questi temi, dal titolo “Scrivilo sui muri”. Mi sono inoltre occupato per anni di musica, fondando il canale Videomusic, ed anche lì andai a mettere le mie idee secondo quelle che sono le tendenze del mondo giovanile. Quindi dall’anno scorso ho deciso di intraprendere l’avventura nel mondo della moda, seguendo sempre lo stesso filone, quello del mondo giovanile. Quindi musica, cinema, e moda, perché no?

Com’è nata la collaborazione con Marcello Marchesini?

Marcello è il mio socio nella Graffiti Sport. La nostra collaborazione è nata perché un’altra delle mie passioni è il tennis, mi diverte molto giocarci, nonostante gli scarsi risultati. Marcello lo conosco da molti anni, siamo molto amici, gli ho raccontato quest’idea che avevo di fare una linea sul tennis. Lui ha capito immediatamente quello che avevo in mente, e siamo partiti con la promozione agli Internazionali di Roma, ed ora siamo qui agli Internazionali dell’Umbria. Tra l’altro abbiamo preso un giocatore italiano molto forte, di cui non posso dire il nome, che da gennaio vestirà Graffiti.

Lei è stato anche presidente del Todi calcio, quindi la possiamo ormai considerare un guru dello sport tuderte. Sta valutando l’idea di muoversi anche in altri sport con la sua linea di abbigliamento?

Graffiti Sport nasce come una linea sportiva di tennis, ma credo che il suo campo sia quello del tempo libero. Quindi lo sport può funzionare più come specchio, nel senso di testimonial sportivi che diano lustro alla marca, mentre in realtà mi aspetto molto dal tempo libero, questa è la realtà del mercato.

Parliamo di tennis giocato. Lei ha guardato molti match, chi l’ha impressionato di più? E chi vede favorito per la vittoria finale?

Ci sono due o tre giocatori molto interessanti. C’è un ragazzo belga, Goffin, che credo sia molto bravo, ha vinto anche oggi con Anderson, anch’egli molto forte. E’ un ragazzo che, essendo solamente diciassettenne, ha delle prospettive incredibili. Poi c’è Lorenzi, altro giocatore che mi piace molto. Mi aspettavo qualcosa di più da Berlocq, ma è caduto proprio con Lorenzi in una partita lunghissima, dove ha vinto il più giovane. di Lorenzo Grighi