Lorenzo Musetti: “Lavoro duro ogni giorno. Fiducioso di raggiungere grandi risultati in futuro!”
Dopo i successi di Firenze e Salsomaggiore, Lorenzo Musetti è sbarcato a Santa Croce sull’Arno alla ricerca di uno storico tris. Difficile, difficilissimo, nessuno ci è mai riuscito. Senza dimenticare il fatto che il talentuosissimo sedicenne, numero 2 al mondo tra i nati nel 2002, concede due anni di svantaggio rispetto ai suoi avversari, un aspetto non certo irrilevante tra gli Under 18, e che il torneo pisano è di Grado 1, di livello superiore rispetto agli altri due già conquistati. Abbiamo raggiunto Musetti dopo la sofferta vittoria di terzo turno contro l’olandese Jesper De Jong.
Lorenzo, lo scorso anno a Santa Croce venisti sconfitto al primo turno, quest’anno ti presenti al Cerri sull’onda delle vittorie di Firenze e Salsomaggiore. Che cos’è cambiato negli ultimi dodici mesi?
Ovviamente sono di un anno più grande, più esperto e più sicuro di me. Le vittorie che ho ottenuto in questa stagione mi hanno dato tranquillità e consapevolezza nei miei mezzi, ma allo stesso tempo so che non posso distrarmi mai un secondo: tutti gli avversari sono di livello altissimo e basta poco per perdere una partita. E’ fondamentale essere umili, sempre.
In un torneo come Santa Croce prevale la voglia di vincere “tutto e subito” oppure hai in mente una visione di lungo periodo per cui anche la sconfitta diventa più accettabile?
Io gioco per vincere ogni match, e conquistare un titolo internazionale è motivo di grande soddisfazione e fiducia. Tuttavia allo stesso tempo so che questo è l’inizio di un percorso spero più lungo e vincente possibile. Mi sto già preparando all’ingresso nel circuito professionistico maggiore, sapendo che sarà un passaggio difficile e delicato, pertanto più delle singole vittorie mi sta a cuore il lavoro di tutti i giorni. A volte gli allenamenti sono molto faticosi e mi fanno perdere qualcosa all’interno del torneo che disputo subito dopo, ma è giusto così.
A proposito di allenamenti, come si svolge la tua giornata tipo lontana dai tornei?
Generalmente mi alleno non meno di quattro/cinque ore al giorno con almeno tre ore di tennis. Dedico una parte importante alla preparazione atletica facendo, quando possibile, doppie sedute giornaliere.
I ragazzi della tua età generalmente hanno come primo pensiero la scuola: tu riesci a conciliarla con il tennis? Credi che in Italia scuola e sport professionistico possano viaggiare di pari passo?
E’ molto difficile, se non impossibile. Il programma federale di Tirrenia prevede anche lezioni scolastiche per tre mattine a settimana, mentre il primo anno di superiori l’ho svolto in una scuola pubblica e la differenza si sente. Se vuoi diventare un tennista professionista e hai impegni così pressanti tra allenamenti e tornei è complicato, purtroppo, dare il meglio sul piano del rendimento scolastico, ma allo stesso tempo non vorrei chiudere nessuna porta per il futuro. Mia mamma mi ha sempre detto che la scuola deve essere al primo posto ma anche lei in questo momento si è accorta che non è semplice…
Hai parlato di Tirrenia, che frequenti da Settembre: come ti trovi?
Molto bene. Il lavoro che effettuo al centro federale, con la supervisione di Filippo Volandri e degli altri preparatori, si integra perfettamente con il programma svolto con il mio coach Simone Tartarini. Potersi confrontare con tanti giocatori è stimolante, ma il mio punto di riferimento rimane Simone.
Quali sono i tuoi progetti per quest’anno?
Adesso parteciperò al Bonfiglio e al Roland Garros junior, poi a livello giovanile non ho molti punti da difendere e la mia intenzione è disputare diversi Future in Italia.
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Aggiungo questo: sentendo un’intervista su youtube, dichiara che il suo idolo è Federer…. 😉
Giò solo aver visto dalla foto che tira un rovescio ad una mano…mi fa venire voglia di tifare per lui! Forza Lorenzo!
La scuola non è lo studio. Vivere le normali dinamiche di classe con i pensieri, le gioie, le compagnie, le interrogazioni, le assenze strategiche, gli amori, la convivenza coi bulletti vari, la competizione, lo studio da soli e con gli amici…questa è una scuola di vita…lo studio significa solo apprendere nozioni e concetti ed essere testati.
Gran parte di quello che fa la scuola, questi tennisti in erba, lo vivono dentro al circuito sportivo che frequentano e spesso a 16 anni hanno già vissuto esperienze che li rendono più maturi di ragazzi di molti anni più grandi.
Per avere un diploma basta anche fequentare una soluzione più adatta a lasciare tempo ed energie al loro obiettivo principale.
Purtroppo tutto non si può avere, a meno di rinunciare a 3/4 anni di professionismo e mantenere una porta aperta nelle università americane….ma tu ce lo vedresti Shapovalov a dire…cico ciao, vado a studiare ingegneria…? Perchè di solito chi sceglie queste soluzioni ha già abbastanza chiaro che le probabilità di sfondare sono pochine…..
@ Guido (#2107937)
Straquoto, stesso identico pensieoro
Appunto, lo ha detto lui, per questo lo approvo incondizionatamente, questa e’ una ottima scelta!!
Sul fatto che non si possa studiare e giocare ad alti livelli ho dei dubbi. Solo per restare all’attualità, Sonego é già arrivato tra i primi d’Italia pur non avendo fatto il professionista fin da piccolo. Poi mi verrebbe da dire che la crescita personale aiuta anche la crescita del tennista. Per esempio mi chiedo se Quinzi o Baldi avrebbero avuto le stesse crisi e lo stesso atteggiamento se fossero cresciuti un po’ di più come uomini studiando un po’ di più da piccoli. Infine mi chiedo anche che uomo sarà dopo i 35 anni uno che rinuncia a qualsiasi cosa fin da piccolo. Detto questo, Musetti mi pare di capire che non abbia proprio smesso di studiare quindi forse va bene così.
Le interviste portano sfiga.
Oggi ha perso dal turco Erel 63 60. Peccato. Forza lo stesso ❗ 😉 🙂
Io sono dubbioso, vediamo fra un paio d’anni…peraltro troppa dedizione al Clay.. comunque auguri!
@ El kid di Las Vegas (#2107839)
E’ tutta esperienza che gli servirà, due anni di differenza n.26 e una discreta dimestichezza con i futures. Vai Lori continua cosi e la sera puoi sempre studiare! 🙂
Oggi gli conveniva studiare dato che è stato piallato da un turco del 2000…Cmq va bene lo stesso
Ha perso 6-3 6-0
Sta per essere eliminato contro il turco Erel…sta perdendo nettamente 6-3 3-0
@ Borsir (#2107558)
Prima ci lamentiamo che non abbiamo top10 da 40 anni. Poi abbiamo finalmente un numero 2 al mondo della sua annata e potenziale top player, e dovrebbe studiare?
Ma dai. Certi commenti fanno ridere. Non si possono fare entrambe le cose. Se vuoi diventare un top player purtroppo devi allenarti 4-5 ore al giorno fin dai 14 anni, la scuola passa in secondo piano. Ciò non significa che non la fai, ma si riduce a lezioni con insegnante privato. È sempre stato così per tutti i campioni. Altrimenti può anche fare scuola normale, riempirsi i pomeriggi di libri di chimica e matematica e fare solo un paio d’ore di allenamento al pomeriggio. Poi però se arriva a 20 anni con evidenti lacune tecniche e soprattutto atletiche come molti dei nostri non rompete le palle peró
Ma se ha detto che disputerà diversi future in Italia. 😆
Quindi niente Wimbledon Junior ma terra italiana estiva magari una wc a Milano challenger
Le dichiarazioni del mio coetano mi fanno ben sperare,non l’ho mai vista giocare ma spero sia davvero un talento come lo desfrivono.
Mah io non mi illuderei troppo ricordiamo il lungo elenco di jrs che non hanno mantenuto le promesse:Nargiso,Quinzi,Pistolesi ,e la Garrone.
@ Borsir (#2107558)
Un po’ imperativa questa frase…. non vorrei sembrar di parte ma ogni famiglia deve fare le proprie scelte e considerando quanto,al giorno d’oggi, un diploma o una laurea possano essere il più delle volte inutili,ben venga la strada dello sport affiancata ad una scuola privata … non dimentichiamoci che questi ragazzi girano il mondo parlano bene le lingue e fanno esperienze d’og genere
Non scherziamo. A scuola, dove i nostri ragazzi purtroppo imparano poco o niente, un talento del genere sarebbe totalmente sprecato.
lui non è un ragazzo che fa sport….è uno che sta provando a diventare un professionista…un lavoro!..e sta studiando per quello!
Hai ragione,ma il sistema ti impone delle scelte.E difficilissimo,oggi,conciliare le due cose.
A 16 anni si STUDIA ! e si fa sport
Per costruire un grande campionessa bisogna avere un grande uomo ed un grande uomo si costruisce anche con lo studio ed il confronto con gli altri, se non si capisce questo poi diventa difficile gestire la propria persona . Comunque spero che possa realizzare i propri sogni
Buonissima l’ultima risposta …..”la mia intenzione è di disputare diversi future in Italia”, grande Musetti, andrai sicuramente lontano!