Vinci e Knapp: grazie ragazze, ci avete reso orgogliosi
È la settimana degli Internazionali d’Italia, con Roma che si fa bella e diventa il centro nevralgico tennistico del mondo: il tennis italiano prova a essere protagonista e se gli uomini rispondono “presente” sul campo le donne fanno parlare non tanto per i risultati deludenti quanto per due ritiri che aspettavamo ma che fanno comunque male (un male relativo ovviamente…).
Se uno dei due è avvenuto in campo proprio a Roma, un altro si è materializzato in maniera più discreta, esattamente in linea con lo stile e il tennis della giocatrice che ha detto addio al professionismo: Roberta Vinci è stata infatti salutata dal pubblico romano con applausi scroscianti, quelli che le sue imprese tennistiche hanno meritato e conquistato nel tempo, Karin Knapp invece ha comunicato da lontano e senza clamori il proprio ritiro, senza troppi luci della ribalta, dicendo basta, alzando bandiera bianca dopo l’ennesimo grave infortunio e l’ennesimo tentativo di rientro. Due ritiri così diversi e simili allo stesso tempo, perché le due hanno vissuto da vicino i migliori successi del tennis femminile italiano, una da attrice protagonista e l’altra con un ruolo da co-protagonista assolto con eleganza, maestria e regalando risultati di primissimo valore.
La Vinci ha incantato le platee tennistiche con i suoi colpi spettacolari ma anche Karin, sebbene non abbia raggiunto gli stessi trionfi, ha saputo strapparci affetto e stima incondizionata: abbiamo ammirato la sua dedizione e passione per il tennis che ogni volta, puntuali, dopo un infortunio la portavano a lottare per un nuovo rientro. Nel tempo ci siamo chiesti tutti dove sarebbe arrivata senza tutta questa sfortuna, per alcuni in top10, per altri a lottare per successi Slam, esattamente come le sue colleghe Vinci, Errani, Pennetta e Schiavone, ammirate da vicino nelle vittorie di Fed Cup.
Per entrambe oggi la vita cambia, senza allontanarsi troppo da quel mondo del tennis cui non possono proprio rinunciare: si reinventeranno in altre vesti, allenatrice o dirigente poco importa, perché due campionesse del loro calibro, due grandi donne come Roberta e Karin potranno solo fare del bene al tennis femminile tricolore.
Alessandro Orecchio
TAG: Italiane, Karin Knapp, Ritiro, Roberta Vinci
Che bella questa foto! Ancora grazie a queste due splendide giocatrici
Due brave ragazze che ci hanno fatto vivere un sacco di emozioni in questi anni! Grazie di tutto,davvero.
Parole fantastiche e reali! Arrivederci ragazze!
@ peter1907 (#2106625)
Dall’attività internazionale, lo ha detto un altro utente ieri facendo riferimento ad un’intervista.
se di roberta si sapeva, di karin dispiace perché ha 31 anni e avrebbe avuto i colpi per restare decorosamente nel circuito.
Si ritira?
Foto veramente splendida: quanti ricordi…
Grazie ancora ragazze, ed auguri per il proseguio!
Redazione si potrebbe per favore avere anche un articolo di saluto per Cipolla per favore? Altrimenti pazienza… Cmq ringrazio anche lui, di cui aspettavo i risultati fin dai tempi in cui giocava i satelliti in Cina
Ciao a tutti, da un appassionato di tennis, e Italiano, anche se ho dei miti non italiani, va però riconosciuto come queste “ragazze”, hanno lavorato, sudato, gioito e ….. ma sicuramente vanno anche ringraziate perché hanno portato un po’ d’Italia in giro e per questo e non solo, perché io di quanto hanno fatto sono grato, vanno ringraziate, complimenti sempre a chi fa bene e da il massimo per il proprio lavoro.
Grazie mille Ragazze per quanto avete fatto per il nostro Tennis.
Bellissima foto! Bravissime ragazze! Grazie!
Non c’è niente da fare,il vostro maschilismo proprio non riuscite a tenerlo a freno.Comunque avvisami,Miomao,quando qualcuno dei nostri “eroi”,in campo maschile,arriveranno in finale in uno Slam(impresa riuscita a Roberta Vinci,ottenuta battendo pure una certa Serena Williams,nell’anno migliore della sua carriera,è bene ricordartelo),oppure,quando a 21 anni più o meno,riusciranno ad arrivare in top 40,come minimo(traguardo raggiunto da Karin Knapp).
Avevo dimenticato il libro “Cuore”: ora ho colmato questa lacuna.