Adriano Panatta non sarà presente al Foro Italico: “Si respira un’altra aria”
Adriano Panatta anche quest’anno non sarà presente al Foro Italico.
Dichiara il vincitore del torneo di Roma del 1976 al Corriere della Sera.
“Si respira un’altra aria rispetto a quando vado a Parigi dove vengo accolto in modo diverso come si conviene ai vincitori. Ho fatto fatica a varcare quei cancelli quando si è trattato di ricevere l’inutile premio in occasione dei 40 anni dalla vittoria della Coppa Davis in Cile, nel 1976. È stata un’iniziativa forzata, non spontanea”.
“Nadal è il favorito n.1 per la vittoria al Foro. Nessuno ancora sa giocare contro di lui perché corre di più, tira più forte ed è coraggioso. Lo stesso discorso valeva per Borg. Ogni tanto lo svedese perdeva, ma succedeva per caso. Poi la volta successiva ti bastonava”.
TAG: Adriano Panatta
In Fit tutti c’han provato e qualcuno c’ha e ci guadagna, inutile nascondersi! Se all’estero son piu’ signori di noi non e’ colpa nostra!
@ Kicks (#2104512)
E all’epoca aveva in mano anche tutte le sponsorizzazioni dell’evento… Immaginate voi…
Quindi è stato “bannato” per motivi extra-tennistici e risulta “insolvente” nei confronti della FIT?
Certo che è un caso spinoso, quindi, che porrebbe Panatta dalla parte del torto, secondo la giustizia ordinaria.
E’ pur vero che la giustizia sportiva (e la giustizia divina) possono basarsi su ben altri fondamenti ma anche che il “pentimento” è alla base di qualsiasi perdono, in ogni ordinamento istituzionale.
Il pentimento è avvenuto?
D’altra parte bisogna pur riconoscere che l’istituzione è adulto e genitore e dovrebbe saper andare incontro a chi ha sbagliato.
Dopo Camila avremo Adriano?
Adrianooooooooooooo!
tatatan tatatan tatatatatan
tatatan tatatan tatatatatan
tan tan tan tantaaaa ta tannnn.
tata taaaaa taaa taaaa
tata taaaaa taaa taaaa
tata tan tatataaaa
tatatatata…. taaa taaa…
Ha perso 6 cause con la fit,non ci fu risarcimento delle spese perché il sig.Panatta all’epoca risultava nullatenente.Credo che successivamente si sia risolto con un saldo e stralcio
Vincere? 🙄 E cosa avrebbero vinto,i tennisti italiani,dagli anni Ottanta ad oggi? 😎
@ Boka 36653 (#2105117)
Grazie!!! Adriano meriterebbe un libro, per tutti i motivi riassunti nel post di Luca Martin, a partire da “simbolo di un periodo storico” in poi.
Bellissimo post. Complimenti
1968. Pietrangeli è l’indiscusso n. 1 in Italia. Ha vinto il suo terzo Montecarlo, e gli Assoluti. Il suo collega di Davis, Martin Mulligan, accompagna per un viaggio-premio in Australia 5 juniores italiani di belle speranze. C’è anche la squadra di Davis americana che si è qualificata per la finale del Challenge Round contro l’Australia, detentrice della Coppa. Sull’erba di Brisbane si gioca uno dei tornei preparatori alla finale, il Queensland Grass Court Tennis Championships. Ecco il titolo sconcertato di un giornale americano del 10 dicembre: Italian lad (=giovanotto) beats Graebner. Nell’articolo si legge: The elimination of Clark Graebner by an obscure Italian schoolboy… Graebner, from New York, who figures to play one of the American singles spots (è uno dei singolaristi titolari della Davis), fall before 18-year-old Andriano (sic) Panatta in a marathon duel played in sweltering heat (caldo soffocante) 9-11, 9-7, 6-3. Graebner fu classificato n. 8 del mondo nel 1967 e n. 7 alla fine di quel 1968, avendo fatto semifinale a Wimbledon e sull’erba di Forest Hills, lo slam americano. Entrambi gli slam erano già Open, aperti ai professionisti. Alla semi di Forest Hills, persa contro un altro americano, Arthur Ashe, John McPhee dedicò uno dei capolavori della letteratura tennistica, Levels of the game, tradotto in Italia da Adelphi nel libro dal titolo “Tennis”, che comprende anche un altro scritto su questo sport. Questo è il mio piccolo tributo ad Adriano, l’oscuro studente di ragioneria che, dopo aver battuto un australiano al 1. turno, incontrò al 2. il campione americano, che aveva un bye, e lo battè, suscitando un bel problema per il capitano non giocatore USA, poi risolto da Graebner giocando sei incontri: 3 con Pasarell, 2 con Stan Smith, 1 con Ashe, e perdendo in tutto solo un set, riacquistando il ruolo di titolare e vincendo poi la Davis insieme ad Ashe, riportandola a casa dopo 5 anni. Ecco che cosa ti combinava Adriano
Bravo bravo non venire… Finché gli italiani continuano a vincere é bene che non venga
Esatto! Quoto in pieno!
Sono il primo a riconoscere che Panatta ultimamente o da un po’ di tempo a ‘sta parte (a seconda dei punti di vista), parla un po’ a sproposito. Si invecchia tutti.
Però Panatta è non solo quello in carne ed ossa, ma è un simbolo di un intero periodo storico, quello del boom del Tennis che si cominciò a giocare in ogni angolo delle città. E’ stato anche il rappresentante, per la prima volta sotto l’occhio vigile delle telecamere, delle più grandi vittorie di questo Sport. E per finire un simbolo della classe ed eleganza infinita. Forse per finezza tecnica ed eleganza, uno dei più grandi che abbia mai visto. P.S.Per me è stato più armonioso ed elegante persino di Edberg.
Pieno accordo!
E’ vero ma la dirigenza FIT il buon senso non lo conosce!!
forse hai ragione….pero’ chi fa sempre affermazioni polemiche è sempre lui…….forse se andasse a Roma per vedere solo le partite e parlare di tennis……l’aria che respira attorno a lui che se la crea da solo sarebbe diversa!…..
Panatta che ci azzecca con la FIT?? Panatta capisce di tennis, si troverebbe spaesato.
@ solotifo (#2104474)
Come non quotarti?
forse voleva una wc pure lui…..
Questo rancore e ostracismo nei confronti di Panatta non dovrebbe più sussistere. Dovrebbero sedersi attorno ad un tavolo, parlare, e poi stringersi la mano ricominciando una nuova stagione di mutevole stima e collaborazione.
Non mi ricordo neanche ma quando i galli si beccano è sempre questione di soldi.
@ suro (#2104498)
Panatta è stato processato e condannato per bagarinaggio, quando era a capo dell organizzazione degli internazionali pacchi di biglietti nella sua disponibilità furono sequestrati ai bagarini
Gli stessi che biasimano Panatta si esaltano per un secondo turno ITF passato da Carli.
Atteggiamento sbagliato,ci si viene per i tennisti italiani e i tifosi italiani e non per il resto..
ha ragione ed è un peccato perchè, per quanto possa essere considerato scomodo, PANATTA rimane il simbolo massimo del foro italico (essendoci praticamente nato…) e del tennis azzurro post dilettantismo. Se una federazione non riesce a gestire un conflitto di personalità è cosa grave.
PS: se al rolandGarros hanno fatto una statua a Nadal, al Foro urgerebbe un bel PANATTONE (OK, lo sponsor è di facile reperimento… ) per chiudere il periodo di incomunicabilità.
Qualcuno vuol ricordare l’origine dei dissidi tra Adriano Panatta e la FIT?
Questi avrebbero origine sportiva o sono di altro genere?
Grazie.
L’ultimo tennista uomo italiano a giocare da pari a pari con i piu forti del mondo. Dopo di lui solo mezzi giocatori!!
@ Chittammuorto (#2104426)
Tutto vero.
Conta il principio e il messaggio che dai cm gestione. Era uno spunto
Per me gestire una federazione è un mestiere difficile, che richiede scelte difficili e Panatta non ce lo vedo proprio nella sua “piacioneria” a variare gli equilibri…a quel punto pagare uno stipendio ad un “imperatore” o ad un’altro poco cambia…
Queste dichiarazioni di Adriano Panatta non mi piacciono proprio. Dimostrano molta arroganza!!! Avrebbe fatto meglio a risparmiarsele.
La storia di Panatta e della avversione della FIT nei suoi confronti è l’immagine dell’Italia MEDIA, di una nazione fatta per la gran maggior parte di persone che vogliono bene al prossimo ma che in alcuni casi godono a far stare male una persona…che nel mondo del tennis e nella sotria del tennis italiano, insieme a Pietrangeli, (e nel femmininle a Schiavone e Pennetta) E’ IL PIU FORTE ATLETA CHE LA NOSTRA STORIA TENNISITCA ABBIA AVUTO..In altre nazioni, ed in altri sport, oltreché nel tennis, a giocatori che hanno vinto Roma, Parigi, la Davis sarebbe sempre riservato un pass ed un ruolo d’onore…pensate ai grandi ex-rugbisti o ex-calciatori in GB per esempio, o in Australia, dove capita esattamente cosi…ma siccome in Italia la federazione è una satrapia…le cose succedono in questo modo…Panatta sta fuori e non viene invitato al Foro (e sono sicuro che ci soffra) ma viene invitato a giocare il doppio degli ex al Roland Garros con tutti gli onori… l’importante è che sugli spalti ci sia qualche GieFFino o qualche velina che di tennis ne capiscono a iosa… V-E-R-G-O-G-N-A
Farebbe meno danni dell’attuale presidente !!!!
Lo capisco perché anche nel mio microcosmo funziona così. Difficile tuttavia contenere l’Ego..Lo ricordo a Wimbledon conscio del proprio fascino non essere così simpatico.
Ma per carità
Non ci mancherai.
Adriano unico grande capitano di coppa Davis con lui al timone forse l’avremmo vinta
Rivera era vice presidente, ruolo notoriamente tutt’altro che operativo ma di sola rappresentanza. Non credo si possano addebitare direttamente a lui gli insuccessi del Milan dal 1979 al 1986.
Solo perché gli fanno pagare il biglietto per entrare al Foro…
Speriamo sarebbe un sogno
Speriamo sarebbe un sogno
Adriano presidente fit!
Nemo profeta in patria…
Dimostrazione lampante del rischio che corri qnd metti i cosiddetti ex “addetti ai lavori dal campo” in ruoli manageriali. Gente che vive di status e luce (auto) riflessa. I vari rivera al milan che girava in autoblu e panatta col foro italico caduto in disgrazia ai tempi della sua cogestione. Lasciamo perdere. A ciascuno la sua professionalita’
Sul giocatore niente da dire, sul personaggio Panatta, personalmente lo trovo abbastanza discutibile..
Mi sembra che la frase sia: si respira un’altra aria rispetto al RG dove vengo accolto in modo diverso come si conviene ai vincitori.
Letto rapidamente al bar, ma mi pare questo il concetto che invece non appare nell’articolo
quoto
Grande Adriano, esperienza, intelligenza e simpatia. Come sempre, non si può non essere d’accordo con le sue affermazioni….
fra foro italico e domenica in i soldi li prende dalla parodi…. che non vada in sintonia con la fit non mi sembra un mistero di fantomas,
comunque grazie lo stesso per averci fatto vivere tante emozioni in gioventù