Masters 1000 Madrid: Sasha Zverev perfetto, domina Thiem in due set. Primo successo a Madrid e terzo mille in carriera per il tedesco
Un Alexander Zverev praticamente perfetto domina in due set Dominic Thiem, vincendo il suo primo titolo a Madrid, e terzo Masters 1000 in carriera. Un successo ampiamente meritato, il responso del campo è stato chiarissimo. E lo è stato non solo oggi, ma in tutta la settimana. Il tedesco ha giocato un grande tennis: solido, preciso, aggressivo. Si è trovato davvero bene sulla terra battuta “rapida” di Madrid, è cresciuto partita dopo partita, trovando la miglior prestazione proprio in finale. Non ha lasciato scampo a Thiem, dominato in ogni aspetto del match: tecnico, fisico, ma direi soprattutto tattico. L’austriaco è parso molto imballato all’avvio, forse stanco (ma in realtà era stato il tedesco a terminare assai più tardi il suo incontro ieri…), forse poco centrato. Ma è stato totalmente in balia di Zverev sulla condotta di gara. Sasha ha servito benissimo, azzerando il rischio nei suoi turni di battuta. Alla risposta è stato molto bravo a trovare soluzioni profonde e spesso angolate, aprendo il campo e prendendo subito una posizione di vantaggio. Pochissimi errori, tanti colpi “velenosi”, che hanno messo a nudo i problemi odierni di Thiem. Bravissimo infatti Zverev, ma non si è capito che tipo di match abbia voluto giocare Dominic.Forse “non ne aveva”, perché l’intensità della sua spinta è stata modesta rispetto alla clamorosa vittoria vs. Nadal, o alla semifinale di ieri. Ma in generale, quello che proprio non ha convinto nell’austriaco è stata la posizione in campo. Troppo arretrata, troppo difensiva. Contro un avversario così ben centrato e preciso nell’aprire l’angolo, è impossibile difendersi e contrattaccare partendo da una posizione così lontana dalla riga di fondo. Ad aggravare questa situazione tattica, l’incapacità di Thiem nel produrre drive lunghi e precisi. Ha giocato tutto il match tirando palle molto cariche ma troppo corte, su cui Zverev non è mai andato in difficoltà, pronto ad entrare cambiando ritmo alla prima occasione. In tanti scambi è stato quasi “imbarazzante” (se mi passate il termine) la facilità con cui Alex poteva entrare in campo coi piedi, caricare e piazzare un fendente preciso, avendo moltissimo tempo per farlo. Le palle troppo corte di Thiem sono state in pratica degli assist ai vincenti del rivale. Inoltre Dominic non ha quasi mai provato a spaccare lo scambio cambiando ritmo col rovescio. Solo sul finale ha trovato un paio di sbracciate delle sue, più di rabbia che altro. Probabilmente non c’è riuscito proprio perché troppo lontano dalla riga di fondo, in ritardo, impacciato. Evidente inoltre la differenza tra i due nei colpi di inizio gioco. Eccellenti quelli di Zverev, praticamente assenti quelli di Thiem. Un divario troppo marcato per avere una bella finale. Davvero un peccato, perché c’era grande aspettativa, mentre abbiamo assistito ad un incontro a senso unico, sono mancati incertezza e fasi di lotta. Ecco la cronaca della finale.
Si inizia con Thiem alla battuta, ma è Zverev il più pronto a scattare dai blocchi. Spinge, sale 15-40 e immediato break, consolidato da un solido game di servizio. 2-0 per il tedesco. Reazione di Thiem, a zero tiene il servizio e muove il suo score, 1-2, ma il dritto continua a tradirlo, troppi errori in questo avvio. Invece è molto solido Sasha: prime in campo e drive lunghi, continui, attento a non commettere errori e proporre palle consistenti al rivale; ed all’improvviso apre il campo col diagonale di rovescio, molto preciso, a castigare un Thiem troppo lontano dalla riga di fondo. In sicurezza, 3-1 Zverev. Soprattutto alla risposta Sasha riesce a tenere palle molto lunghe, allontana Dominic e comanda lo scambio. L’austriaco non ha ancora ingranato con la prima, niente nel suo tennis funziona al massimo in questo avvio. Si va ai vantaggi nel quinto game. A fatica Thiem tiene il servizio; vola invece Alex nei suoi, in un amen è 4-2. Il rovescio di Zverev oggi disegna il campo, agevolato anche da colpi arrotati ma troppo corti di Thiem. In questa prima fase del match, è evidente il gap tecnico tra i due, tutto a favore del tedesco. Thiem deve crescere di intensità, giocare più aggressivo e dentro al campo, tirando quel magnifico rovescio invece di insistere col back (per lui assai inusuale). Finalmente l’austriaco produce un paio di accelerazioni importanti con il dritto, sale 3-4, ma non incide alla risposta.Zverev è in assoluto controllo nei suoi turni di servizio, molto preciso con la prima e velocissimo a colpire in sicurezza il primo colpo di scambio, facendo la differenza. 5-3 Zverev. Il dritto dell’austriaco adesso inizia a pungere, più carico e lungo. Resta in scia Thiem salendo 4-5, ma il problema è incidere alla risposta. Ci prova “Domi” alzando la parabola, e la tattica improvvisa sembra funzionare. Sbaglia Sasha e 0-30, punteggio inedito nel match con il tedesco alla battuta. Primo momento di pericolo, si aggrappa al servizio, che non lo tradisce. Tre ottime prime, di fatto non si gioca, e primo set point per lui. Fa tutto bene aprendo il campo, ma esagera nella spinta col dritto. Altra grande prima, sempre al centro, e secondo set point. Regalo di Thiem, che colpisce male una seconda tutt’altro che aggressiva. 6-4 per Zverev in 36 minuti di tennis, di qualità media e con poca lotta. Lo strappo iniziale è stato decisivo, ma Sasha ha giocato con più intensità e qualità, troppo arretrato e difensivo l’austriaco.
Secondo set, Thiem alla battuta, e parte male… Prova a spingere ma il dritto di nuovo resta troppo carico ma corto, e ne approfitta Sasha, che invece impatta con maggior anticipo e trova grande profondità. Un vincente per Sasha, una “stecca” di Dominic, subito un pericoloso 0-30. Tampona l’emorragia con un paio di soluzioni “muscolari”, ma sbaglia un dritto di pochissimo, palla break per Zverev. Thiem se la gioca male, spingendo con palle troppo cariche ma corte, Alex trova un cambio di ritmo improvviso che castiga il rivale, troppo dietro e impacciato nella difesa. Break Zverev, come nel primo set subito avanti. La regia propone una statistica che è una esatta fotografia del match fino a questo momento: rovesci vincenti 4 Zverev, 0 Thiem. E per magia arriva il primo rovescio vincente, una risposta a tutto braccio, più di rabbia che di logica, ma è indice della frustrazione per un match che gli sta scivolando via, soprattutto per suoi errori ed una condotta tattica perdente. 2-0 Zverev, molto positivo in ogni aspetto di gioco. Sembra invece sul punto di crollare Thiem, con l’ennesima palla che vola via di metri, mal centrata. 0-30, allarme rosso, un doppio break sarebbe tombale. Altro erroraccio, 15-40… anche il pubblico tenta di scuotere l’austriaco con un applauso di incoraggiamento. Spreca Sasha la prima, errore banale di scambio; se la gioca bene Thiem la seconda, sfonda in progressione, mostrando quella aggressività che invece sta totalmente mancando oggi nel suo tennis. Si salva Dominic, con grande fatica muove lo score, sotto 1-2. Zverev non sembra aver alcuna intenzione di calare d’intensità, tutto funziona a puntino, in totale sicurezza sale 3-1. Adesso si scambia poco, la partita corre veloce, ma le emozioni scarseggiano. Come scarseggiano quelle accelerazioni violente di rovescio a tutto braccio dell’austriaco, suo marchio di fabbrica e che oggi è stato quasi totalmente assente. Sesto game, sul 40-30 arriva lo scambio più lungo del match, “finalmente” vinto da Thiem, con un paio di pallate davvero lunghe e consistenti. Si va ai vantaggi, ma il match non si infiamma, la prima del tedesco è una sentenza, come la precisione del suo rovescio. 4-2 Zverev. Dominic ha ritrovato discreta intensità, sale 3-4, ma il suo problema, in tutto il match, è incidere alla risposta. Ed ha solo due chance per allungare la partita. Niente da fare sulla prima, Zverev corre spedito come un treno, 5-3, e vola 0-30, a due punti dal match. Reagisce Thiem, si carica trovando anche due Ace, i primi del suo match. Un’altra prima efficace lo porta 4-5. Alexander va a servire per chiudere la partita, e gioca divinamente, regalando una prodezza assoluta con la demivolee deliziosa che gli vale il match point. Chiude con un urlo liberatorio, alza le braccia e sorridendo verso il cielo terso di Madrid.
Ha vinto un gran torneo, da grande giocatore. Ha dominato in tutta la settimana, mostrando il tennis più completo e solido. Sulla terra veloce della capitale spagnola è stato decisamente il più forte. Da domani tutti a Roma, dove dovrà difendere il titolo 2017. Ma ci sarà un Rafa Nadal voglioso di rivincite. Speriamo di vivere un torneo spettacolare al Foro!
Marco Mazzoni
@marcomazz
Continuare a prendere come paragone Federer, Nadal e Nole ha poco senso. Questi tre hanno fatto cose mai viste prima e che, difficilmente, vedremo per molti altri anni. Zverev fa parte di un’altra generazione. Va misurato sull’oggi. Tolti Nadal e Federer attuali, il tedesco-russo è in assoluto quello più continuo e competitivo. Ha vinto su terra, hard indoor, hard outdoor e fatto due finali su erba. Quel fenomeno di Kyrgios è andato più avanti negli slam, ma in confronto non ha combinato nulla. Sento esaltare Chung a ogni vittoria, ma anche lui non ha portato a casa niente. Ma ha fatto una semifinale slam. Degli altri under 24, per adesso, meglio non parlare, se Zverev non è granché figuriamoci loro. E tutti gli altri? Il circuito rigurgita di grandi giocatori che un mille l’hanno visto solo in foto. Basta prendere i primi 20 e contare. Questo ne ha 3 e si fanno paragoni con Nadal, boh… se il paragone è lo spagnolo, beh, allora non c’è un tennista buono nato negli ultimi 15 anni, a parte i due grandi avversari di Rafa. Se per dire che uno è buono dobbiamo aspettare un’altra epifania in Svizzera, Spagna o Serbia, è meglio cambiare sport.
Ma non si può prendere Nadal come metro di paragone, ognuno fa la sua carriera, ad esempio Federer a 21 anni aveva vinto meno di Zverev, che per me sarà un campione, ma non da 10 Slam per intenderci.
Ha tutto quello che serve per essere un Numero Uno. E lo diventerà presto. Molto presto.
Ad oggi negli slam ha un rendimento imbarazzante. Un ottavo soltanto poi fuori sempre nei primi 3 turni. I campioni si vedono negli slam e non certo nei 1000 dove giochi 2 su 3. Aspettiamo di vedere cosa fa a Parigi e a Wimbledon e poi diciamo se è un campione. Ad oggi è un ottimo giocatore, a 21 anni rafa aveva già vinto 3 Parigi è fatto finale a Wimbledon…
Che Zverev batta Nadal su terra mi pare molto improbabile
Considero questa vittoria una conferma: quando Zverev azzecca un torneo o è in un periodo di forma, diventa un ottimo giocatore in grado di arrivare in fondo tranquillamente senza sciogliersi. Quattro finali Master in un anno non si raggiungono da sole, e per la prima volta ho avuto la sensazione che questo titolo sia interamente “suo”, ossia se lo sia guadagnato senza reali demeriti altrui. A Roma ebbe un buon tabellone e la controfigura di Djokovic arrivata in finale quasi per caso, a Montreal un Federer palesemente infortunato, oggi invece con un percorso netto è arrivato in finale come n.2 del tabellone, vincendo senza scuse contro un giocatore che si è riconfermato instabile ma che comunque fa parte delle nuove seconde linee su terra.
Il fatto è che oggi a Zverev non si può che attribuire a sua volta la qualifica di seconda linea, non avendo dimostrato ancora di valere di più. E a maggior ragione, l’unica volta in cui ha incontrato un giocatore centrato tanto quanto lui, ha finito per perdere. Sicuramente ha il merito di essere continuo e di giocare al suo livello pure in finale, ma nulla toglie che come altri stia approfittando del periodo di transizione post Fab Four. Qualche anno fa sarebbe stato respinto in semifinale o in finale come tanti campioni che purtroppo si sono trovati contro dei veri fenomeni, oggi invece va avanti senza incontrare nessun mostro della racchetta. C’è quindi una bella differenza e le sue vittorie vanno contestualizzate all’interno di questo periodo. Se poi dimostrerà continuità e strapotere ad alti livelli, sarò felice di promuoverlo a campione e oltre.
Mi sembra tutto un po’ esagerato quasi stessi parlando di un giocatore di circolo, a me ricorda un Ivanisevic destrimano con un po’ meno servizio ma moooooolta più testa, certo per contrastarlo ci vorrebbe gente giovane che oltre a reggere la sua forza d’urto sappiano giocare meglio a tennis, non dico un nuovo Sampras ma almeno un Edberg, ma in giro non ne vedo: Kyrgios molto discontinuo, Shapolavov ancora un incognita ad altissimi livelli, si rischia una lunga dittatura per me tutt’altro che piacevole.
Sembriamo (mi ci metto anch’io) alpinisti di ritorno dal k2 che parlano male del monte bianco. Abbiamo avuto il privilegio di vedere giocare contemporaneamente i due più forti di tutti i tempi con un terzo che non è molto distante. Questo periodo irripetibile sta per finire e bisogna accettare che quello che inizia sarà diverso. Zverev è un futuro numero 1 a brevissimo termine, i canadesi e altri next gen saliranno ai primi posti. Ovvio che non sono paragonabili ai 2 (3) mostri
Tanto di cappello…a Zverev.Sara ‘un numero uno…ma sinceramente non sara’ mai un tennista che è esaltera’le folle..Noioso,freddo,meccanico,non da emozioni…
Zverev deve solo riuscire a fare 2 slam in modo decente per fare la scalata, è indubbio che sia il più quadrato della next gen, ed è meglio che si dia una mossa prima che arrivino gli altri su cui ha ancora almeno 1 anno di vantaggio.
Ragazzi…tre 1000 a 21 anni appena compiuti è il ruolino di marcia di un numero uno,c’è poco da dire.
Ancora non mi convince
Diritto? Ma quali sarebbero questi diritti? Fa sempre solo muro appoggiandosi al colpo avversario e tralatro difetta tantissimo nel colpo a chiudere sulla palla senza peso dell’avversario(anche oggi ne ha sbagliati un paio che se fosse stato Quinzi sarebbe stato crocifisso).
La sua peculiarità sono gli incrociati stretti liftati che destabiliscono il palleggio dell’avversario ma uno slam non lo vinci solo con questo e tantomeno diventi numero 1.
Seppi a Rotterdam ogni volta che gli giocava il back lungolinea entrava nel pallone.
Sta approfittando di una totale assenza di giocatori colpitori veri aggressivi o gente che gli cambia ritmo con back e smorzate tanto è vero che un Gasquet sul viale del tramonto lo stava battendo(il miglior Gasquet non gliela fa vedere).
Poi ci ha pensato un Nishi rattoppato per farlo piangere.
Per me non sarà mai dominatore di nulla e gli slam li vede xol binocolo con questo gioco
L’unico vero vincente della nuova generazione
Grande Zverev. 8 titoli, 3 mille. Non capisco perché gli altri non approfittino della mediocrità generale? Forse ne fanno parte? Chissà… A Roma prevedo vita dura per il russo-tedesco, 9 partite negli ultimi 11 giorni, tutte vinte, un solo set perso, si faranno sentire.
Zverev rischia di arrivare presto molto presto al n. 1
il giovane teutonico sta acquisendo la giusta mentalità per rimanere nell elite del ranking ha ancora ampi margini di progresso per i colpi di tocco e di volo ancora troppo rudimentali e sugli spostamenti laterali dove non riesce semppre a “manovrare”le sue lunghe leve
quanto al giovane austriaco personalmente lo trovo macchinoso nella preparazione del dritto e incostante di rovescio
comunque ci hanno regalato una finale su terra come se fosse sul veloce giocata su 5,6 colpi in media , sempre pronti a cercare il vincente
ma la vera grande prospettiva futura,a mio modestissimo avviso è ,il giovane greco,vincente oggi a roma pronto a dare molte soddisfazioni e non credo solo ai tifosi ellenici
Solidità più servizio. E poi dritto, rovescio, testa e fisico. Ergo, un grandissimo giocatore. Vai Sasha.
Thiem becca ancora una volta una giornata no per una finale importante, non può essere un caso. Iniziare una finale cosí scentrato come Thiem può solo essere indicatore di fragilità caratteriali.
Comunque avere Nadal dal tuo lato del tabellone sul rosso rimane una condanna anche se riesci a batterlo. Chiedere a Söderling!
Implacabile Zverev! Tifavo per Thiem,ma il tedesco ha ampiamente meritato di vincere questo torneo.
Arriverà il momento anche per dominic che putroppo soffre il gioco di zverev. È l’unico giocatore che può battere Nadal sul rosso. Bisogna mettere in chiaro una cosa: se Rafa fosse arrivato in finale zverev avrebbe straperso.
@ RafaNadal9900 (#2103775)
concordo pienamente sul fatto che a rete Zverev (ma in generale
molti dei next gen!) sia poco efficace, però ho notato
un miglioramento nel recente periodo
secondo me Thiem ha fatto una buona gara (e un ottimo torneo):
ha sofferto in risposta lato del rovescio ovvero
Zverev ha servito molto bene soprattutto nei momenti delicati
in generale questa edizione del torneo mi è piaciuta,
tanti spunti interessanti, risultati a sorpresa,
un vincitore che ha espresso un tennis da primissimi posti
adesso vediamo se da Roma arriveranno conferme, smentite, rivincite, …
PRIMA DEVE BATTERE FOGNINI
Se fognini batte Monfils
No cosi I tornei li vince Zverev,preferisco Nadal o per lo meno che Zverev vinca battendo Rafa.
Ora certamente però zverev deve assolutamente dimostrare di essere in grado di fare anche buoni risultati slam. Cioè almeno iniziare a superare la prima settimana…
@ Andrea67 (#2103774)
Gufaccio…
Articolo perfetto di Mazzoni che descrive perfettamente questa finale: zverev implacabile e perfetto per tutta la partita contro un thiem poco centrato nervoso e frettoloso nel cercare il punto. Per Domenico era come avevo detto l’occasione per vincere qualcosa di importante per la prima volta e lui più del suo avversario ha speso energie psico-fisiche in questa settimana. E oggi è arrivato scarico e ha perso meritatamente. Purtroppo dà la sensazione di fare sempre 30 e mai 31 ma resto fiducioso che prima o poi almeno un 1000 lo porterà a casa. Gli manca la scintilla per fare l’ultimo step. Step che invece il tedesco conferma almeno al meglio dei 3 set di aver già fatto. Sasha mi è antipatico da sempre ma devo riconoscere che dopo un avvio di stagione pessimo da miami(torneo sfuggito contro un isner in stato di grazia) ha fatto grandissimi miglioramenti soprattutto dal punto di vista della costanza e dell’attenzione. Il gioco non è molto vario e certe voleè sono agghiaccianti ma è molto efficace soprattutto da fondo aiutato anche da un ottimo servizio. Servizio che in questo torneo non ha mai perso! 21 anni, 8 tornei in bacheca contro solo quattro finali perse, 3 master 1000 diversi e apparentemente adatto a ogni superficie! Non è ancora perfetto ma è indubbio che è lui l’uomo del futuro tennistico!
Oggi è stato superiore.
Thiem probabilmente scarico mentalmente. Speriamo si riprenda per Roma e che ribatta Nadal.
giocatore di una insipidezza terrificante. Solidità più servizio e vince anche grazie alla mediocrità generale del momento. Per me a livello slam troverà sempre il Del Potro di turno a ridimensionarlo.