ATP Istanbul: Taro Daniel supera in due set Matteo Berrettini. Troppi errori per l’azzurro
Matteo Berrettini gioca un discreto match vs. Taro Daniel all’ATP di Istanbul, ma alla fine la maggior esperienza e solidità del nipponico prevalgono in due set. Il match si è deciso nella fase finale del primo parziale. Berrettini era tornato in partita dopo aver recuperato un break (e salvatosi da possibile doppio break), ed aveva preso in mano l’inerzia del gioco. Più potente e propositivo, aveva messo alle corde il rivale.Purtroppo sul 5 pari non ha giocato bene un paio di punti, che gli sono costati carissimi.Taro alla risposta sul 6-5 è stato molto attento a non sbagliare niente, e pure fortunato sul set point. Nel secondo il nipponico è andato presto in vantaggio e Matteo non è riuscito stavolta a riprenderlo. Una partita andata a strappi, con momenti di discreta qualità, alternati ad altri con troppi errori.
Pur nella sconfitta, Berrettini ha mostrato anche aspetti positivi.E’ “giovane” a questo livello tecnico, ma sta bene in campo. Lotta, difficilmente butta via il punto sparacchiando (oggi in alcune fasi c’è andato vicino, ed infatti sono stati i passaggi peggiori del suo match); soprattuttoè bravo a restare in partita anche quando è sotto, pronto a giocarsi una chance per rientrare.Tende sempre a giocare il punto, non “trema”. Tecnicamente ha mostrato la sua forza quando è riuscito a trovare ritmo con la prima di servizio, seguita da un dritto potente. Quando ingrana con questo schema è difficilmente contenibile. Purtroppo non sempre ha tenuto questo ritmo, e ci sono anche diversi aspetti negativi, che dovrà affinare torneo dopo torneo. E’ stata evidente la maggior consistenza e lucidità tattica del giapponese. Dotato di un tennis solido e con pochi fronzoli, è stato più bravo nel capitalizzare le occasioni e portare mediamente gli scambi dove preferiva, sulla corsa di Matteo.L’aspetto più negativo della sconfitta odierna sono state le fasi in cui ha giocato con fretta, cercando di risolvere lo scambio fuori equilibrio, o con botte di dritto che sono diventate errori gratuiti. E la risposta, che solo a tratti è stata continua ed efficace.Daniel ha servito con palle piuttosto precise, spesso angolate ad aprire il campo, e Berrettini ha stentato a prendere ritmo. Trovare continuità alla risposta è decisivo a buon livello ATP. Ha insistito troppo anche nel provare la smorzata, per uscire dallo scambio, a volte forzando l’esecuzione in momenti del game non particolarmente felici. Berrettini farà esperienza di questo match, è un ragazzo serio e lavorerà per affinare questi aspetti. Ecco la cronaca della partita.
Si inizia con Daniel alla battuta, in uno stadio semi deserto. Cerca la prima al centro il nipponico, e la trova, incluso un Ace nel secondo punto. Primo scambio nel terzo 15, Matteo si sposta a caricare il dritto e lascia partire la prima bordata, imprendibile. Di solo servizio Taro muove lo score, 1-0. Berrettini alla battuta. Servizio e dritto a comandare lo scambio, dal centro. Daniel gioca regolare con drive “carichi”, ma non abbastanza lunghi da allontanare Matteo dalla riga di fondo, tanto che l’azzurro riesce a governare i ritmi di gioco. Cerca pure due smorzate, consecutive, molto belle e vincenti. 1 pari. Risponde male Berrettini, regala con troppi errori, a volte su servizi non così irresistibili; ma quando si scambia, è lui a prendere l’iniziativa e comandare. C’è una differenza di peso di palla notevole tra i due. Un doppio fallo costa a Taro il primo game ai vantaggi. La prima ora latita, chance per Matteo… che impatta una risposta cross imprendibile, stretta e potente. Palla break per l’italiano, la prima del match. Se la gioca bene Daniel, aprendo il campo già con il servizio e facendo correre Berrettini, che alla fine sbaglia. 2-1 Taro. Dopo tre game è già chiaro lo svolgimento tattico del match: Matteo quando ha in mano l’iniziativa riesce di potenza a prendersi il punto; Taro cerca di muovere l’azzurro, governando la diagonale di rovescio e quindi entrando col dritto alla prima palla più corta, facendo correre il rivale, non velocissimo. Quarto game, Matteo va in difficoltà, affrettando i tempi di gioco e subendo drive più profondi del rivale. Sotto 0-30, esagera nella spinta col dritto, che vola via lunghissimo. 0-40, tre palle break Daniel. Se la gioca bene Taro, con pazienza e lavorando la palla; molto male Berrettini che, stanco di uno scambio al centro, attacca la rete con un approccio poco ficcante, venendo passato facilmente. Break Daniel, avanti 3-1. Matteo deve salire alla risposta, perché Taro adesso tira prime precise (nemmeno velocissime), entra coi piedi quasi in campo e governa col dritto lo scambio, facendo correre l’azzurro. Berrettini incapace in questa fase di ribaltare l’inerzia dello scambio, ed in difesa continua è dura. 4-1 Daniel.
Torna al servizio Matteo, ma sbaglia troppo e crolla di nuovo 0-30. Taro adesso risponde benissimo, nei piedi di Berrettini (lento all’uscita dal servizio…), ed il dritto vola via. 15-40, due palle break per il nipponico, praticamente dei set point. Cancella la prima con una botta di servizio; e la seconda con pazienza, lavorando col dritto e chiudendo in lungo linea. Trova finalmente un gran punto (sempre col dritto) dopo uno scambio di ritmo, e si incita, a scuotersi dal momento negativo. Un Ace gli regala il punto del 2-4, il set è ancora vivo. Sulla spinta del game vinto, Berrettini torna aggressivo, tra una bella smorzata (la terza del match) ed un passante violento. 15-30. Una risposta lunga tocca la riga, ed è 15-40, due chance per tornare davvero nel set. Ace esterno di Daniel sulla prima; in ritardo Matteo sul contro piede sul rovescio. C’è lotta nel settimo game. Con uno scambio offensivo Berrettini si procura la terza palla break del game. Grande scambio, con un allungo di rovescio dell’azzurro che resta in campo, a castigare una volee alta non definitiva del nipponico. Break Berrettini, 3-4 e servizio. E che servizio! Ritrova la prima l’azzurro, a zero impatta sul 4 pari.
Daniel sale 5-4, la pressione è su Matteo, che al servizio torna a spingere, e anche sbagliare, col dritto. 0-30 e poi 30 pari. Un altro errore col dritto gli costa il 30-40 e primo set point per Taro. La prima al centro sembra pizzicare la riga, ma è chiamata out. Si salva l’azzurro con una bella seconda e poi sfonda col dritto. Di sicuro Berrettini si sta giocando la fase calda del set senza paura, spingendo. Un Ace esterno gli vale il punto del 5 pari, e continua a martellare anche alla risposta. Un doppio fallo costa Daniel un pericoloso 15-30, ma forza la risposta di rovescio, con poco controllo. Arriva il 15 più duro del match, in cui Matteo passa da difesa a prendere il controllo, poi lo riperde, e alla fine sbaglia, sfinito. Taro sale 6-5, peccato perché c’era spazio per tentare un break.
Il servizio sostiene l’italiano, ma commette alcuni errori, tra cui una smorzata stavolta fuori luogo. Si va ai vantaggi da 40-15. Il dritto tradisce Matteo, e gli costa un set point. Fortunato Taro, impatta “sporco” la risposta, che resta in campo di un niente, provocando l’errore di Berrettini. 7-5 Daniel, un set andato a strappi, in cui si è avuta la sensazione che l’azzurro, una volta tornato in parità, poteva giocarsi meglio alcuni punti decisivi. Molto solido Daniel, pochi errori e più “furbo” a non prendere rischi nelle fasi calde.
Secondo set, Taro alla battuta. In sicurezza tiene il servizio, 1-0. Male invece Berrettini, che sembra aver pagato lo sforzo fisico e soprattutto mentale del primo set. Errore, doppio fallo, altro errore in difesa (pesante nel recupero in spaccata). 15-40, immediate palle break per il nipponico. Si salva lavorando bene col rovescio e chiudendo col dritto. Matteo alterna buone soluzioni ad errori, mentre Taro resta conservativo e “schematico”, attento a non commettere errori. 1 pari. Lotta nel terzo game, Daniel sale 2-1, e spinge col dritto alla risposta. Sul 30 pari Berrettini esagera con la spinta, andando troppo in rotazione. Palla break per il nipponico, che trasforma con una risposta lungo linea di rovescio molto precisa. 3-1 Daniel, che in scioltezza consolida il break sul 4-1. Uno strappo senza fatica, sfruttando gli errori dell’azzurro con una tennis assolutamente percentuale. Resta in scia Matteo, 2-4, ma serve un cambio di passo in ribattuta per riprendere il match. Ci prova subito, con risposte cross rischiose ma ben giocate. 0-30. Bravo qua Taro nel prendersi un paio di rischi immediati, per non lasciare l’iniziativa al rivale. 5-2 Daniel, ad un passo dal successo. Chiude 6-3 in poco più di un’ora e mezza.
Una buona partita per Berrettini, in cui ha mostrato le sue ottime qualità, ma anche dei limiti che dovrà limare per tenere il passo del livello ATP.
Marco Mazzoni
@marcomazz
La partita punto per punto
TAG: ATP Istanbul, Berrettini, Marco Mazzoni, Matteo Berrettini, Taro Daniel
@ Dany (#2091746)
Cecchinato la tirava a 2 all’ora? ha vinto Budapest, ha strapazzato Fognini, è alla sesta vittoria consecutiva. Ma cosa ti fumi mentre guardi il tennis?
Vorrei solo sottolineare un aspetto: quante partite ATP ha giocato Matteo? Serve farsi le ossa, maturare esperienza, crescere tecnicamente. Nessuno scrive che abbiamo trovato un Messia. È un ragazzo serio, che lavora, che ha difetti ma anche pregi. Diamogli il tempo per migliorare in tante cose, e poi vedremo dove arriva. Disfattismo adesso è fuori luogo.
Ecco, ora Berrettini è diventato scarso. Continuate, per poi magari salire sul carro dei vincitori..
Inutile dire che il risultato è deludente! Taro Daniel era ampiamente un giocatore alla portata di Matteo!
Sicuramente non è un singolo match a dire se il giovane azzurro è in crisi o meno, tuttavia mi sembra che stia “soffrendo” la tensione di giocare in contesti di livello più alto. A mio parere deve lavorare soprattutto a livello mentale perché in questo momento le sue capacità di resilienza sono ancora troppo basse. Ovviamente questo non significa che gli altri aspetti del gioco possano essere tralasciati. Deve assolutamente migliorare il rovescio perché non va bene che ogni volta che vuole provare a mettere in difficoltà l’avversario, si debba spostare sul diritto oppure che l’avverario sappia che se vuole metterlo in difficoltà è sul lato sinistro di Matteo che deve affondare. Nadal ha imparato ad attaccare e a difendersi egregiamente anche di rovescio, come fece anche Lendl. Deve assolutamente farlo anche Berrettini.
Mi auguro che Santopadre abbia già programmato come rinforzare questi aspetti di gioco del suo pupillo.
Quante volte si è parlato del rovescio imbarazzante di Giannessi che ne ha limitato di molto la carriera. Ecco, ieri si è visto Berrettini fare di tutto per non giocarlo (spostamenti a sn sconsiderati per colpire di dritto e scoprire il lato dx da POLLO). A livello atp tutti i giocatori conoscono i difetti di tutti. Il suo rovescio è impresentabile. Se poi non serve “almeno” forte e sbaglia tutto di dritto…
Va bene tutto ciò che hai detto ma Rublio non c’entra niente con i nomi che hai fatto… A 15/16 anni giocava alla pari con i top 100 pur essendo fisicamente una mezza lega. È per quello che è di un’altra galassia… Non possiamo paragonare i tempi di un quindicenne con quelli di un ventenne o trentenne.
Quanto a Berrettini, io ovviamente provo a sentenziare (altrimenti chiudiamo il Forum per piattume e la tipologia-utente che si aggrappa al ‘dato oggettivo’ non avrebbe alcun motivo per partecipare) perché l’ho visto giocare qualche volta e qualcosina di tennis capisco (ovviamente è un eufemismo 😉 ): non è un fenomeno ma è arduo pensare che non riesca a entrare nei 50 con quel tipo di gioco – poi cambia zero a noi tra 70, 50 o 30, cambia solo alle tasche di Berrettini… il Grande Tennis comincia abbondantemente sotto i 20, e anche se non possiamo escluderlo a priori, sarà assai arduo per Berrettini riuscire a sfondare quel muro (i Campioni ovviamente sono altra cosa, questo lo sanno tutti: puoi avere delle botte di mulo anche a tennis, ma con le botte di mulo non si vincono tornei ATP – le eccezioni si chiamano eccezioni perché non sono la regola – nè arrivi nel tennis che conta). A quest’ultimo proposito mi piacerebbe vedere uno studio di Luca Fiorino (spero di non aver sbagliato) con i dati di chi ha vinto i tornei 250, 500 e 1000( qui potremmo farne a meno causa Fab4) con relativo best ranking raggiunto, su un campione significativo, per aver idea dell’effettivo valore di un giocatore/cosa significa vincere un ATP. Se poi si volesse includere anche i Challenger non sarebbe male, visto che è una fetta che interessa molto al sito…
Non è che sia poi così azzardata la tua ipotesi… A meno che per “top” tu intenda Top50.
Ma come si può paragonare un buon terraiolo come ceck con un giocatore da veloce come Matteo?? Ceck su terra vale i primi 50 ma fuori dal rosso non vale neanche i primi 200. Matteo sulla terra deve crescere molto ma ce la fara’.
Siete troppo frettolosi comunque nel giudicare, spesso i giocatori hanno bisogno di tempo per competere nel circuito, il passaggio dai challenger agli ATP non è immediato. Per dire, Krajinovic prima di Bercy vantava un non encomiabile parziale di 13-27. O Rublev, che dicevano essere un vero predestinato, fece comunque due anni di vero purgatorio tra challenger e delusioni, con un bilancio di 8-17 fino al 2016. Senza scomodare casi recenti come Auger-Aliassime o estremi come Lorenzi.
Poi per carità, c’è chi questo passaggio lo fa nel giro di un anno o addirittua meno, chi ci mette secoli e chi non riesce mai a farlo completamente, come Daniel, che da anni vaga in quelle posizioni di classifica. Berrettini le potenzialità per sfondare nei 100 le avrebbe, anche se oggi non ha giocato affatto bene. Sicuramente deve sistemare alcuni colpi, ma in generale è presto per sentenziare…
Poi quando su erba, cemento e indoor si toglierà e ci darà grandi soddisfazioni, tutti pronti a salire sul carro mi raccomando.
Stiamo parlando di un ragazzo che un anno e mezzo fa giocava i futures neanche da testa di serie.
Calma con giudizi affrettati, prima stagione in cui gioca tornei Atp, su terra che non è e non sarà mai la superficie adatta alle sue qualità.
Forza Matteo! Sono sicuro che a breve zittirai tanti di questi leoni da tastiera! 😀
@ Gualtiero (#2091679)
Quoto!!
Penso che Berrettini abbia grandi possibilità. Fa parte di un percorso di crescita perdere queste partite, che sono perse ma non straperse. Penso al suo rovescio e ai suoi spostamenti di qualche mese fa e noto dei miglioramenti, quindi direi che il ragazzo sta lavorando, prima o poi i frutti arriveranno. Oggi quello chea mio avviso ha più di tutto fatto la differenza è stata ll’attitudine alla terra. Non può pensare di vincere con ” l’uno- due ” sulla terra. La terra richiede tempo e in certi momenti pazienza, non puoi pensae di fare il punto spaccando, in certi frangenti c’è una costruzione del punto totalmente diversa, e che richiede tempo . Per questo, secondo me , ha buttato via molto. Ma lo capirà e anche sulla terra potrà cavarsi delle soddisfazioni.
cecchinato sul veloce perde pure dall 800 al mondo e su erba perderebbe pure xontro un terza categoria
Sul veloce finiva 6 2 6 2 per berrettini
@ alvenu (#2091742)
Sei fuori??guardo cecchinato da anni e fino 3 mesi fa la tirava a 2 all’ora confronto Berretto!!!sei fuori strada alla grande!!!se migliora il rovescio abbiamo un gran bel giocatore!!!Serve a una media di 190 e fa generalmente diversi ace!!!!chi sta dicendo male si dovrà ricredere, credo molto in Berrettini, Forza Matteo
confermo, una delusione. e dov’è questo gran servizio? e questo gran dritto? lo paragonavate a Cecchinato? ma diamo i numeri?
più che delle sue note lacune tecniche, la cosa che ho notato guardando alcuni suoi match quest’anno è che quando ha l’inerzia dalla sua -spt dopo rimonte- e il traguardo più vicino, inizia a deconcentrarsi, a sbagliare colpi facili..non il braccino di chi non osa per paura di sbagliare, ma un atteggiamento generale che sembra di quelli che pensano di aver già vinto e quindi abbassano la soglia di attenzione..mi da quest’impressione..e non è un discorso di superficie..se lavora su quest’aspetto, più cemento/indoor che terra, penso si toglierà belle soddisfazioni..è cmq giovane ed ha solo da imparare anche da sconfitte come queste
Delusione eccome! Ha perso nettamente contro un giocatore veramente modesto, se non vuol cadere nel ridicolo esaltando le qualità di Daniel.
Quali saranno i suoi prox appuntamenti?…Roma o tenterà le quali a Madrid?
deve giocare così se vuole salire con basi solide
Sulla terra è troppo indietro la linea , poche vittorie se non cambia
Ha giocato male, pochi punti col servizio rispetto al solito, poi ho tante difficoltà nel colpire in movimento, la “cilindrata” c’è ma ha ancora troppi buchi nel suo gioco per essere incisivo a livello ATP. Se trova un avversario che lo legge bene ha poche armi. Non credo che giocando così avrebbe vinto sul veloce, anzi, Daniel si sarebbe appoggiato ancora meglio sui suoi colpi, come tutti i giapponesi è un buon ribattitore, non un arrotino di stampo sudamericano. A Matteo serve soprattutto più reattività, anche se è difficile per chi è sopra i 190cm. Però è un ’96, può correggere, vedere come Cecchinato ha limato in due anni molti dei suoi problemi.
Mazzoni ha visto un altra partita. Berrettini impresentabile: tatticamente un giocatore da circolo, rovescio inesistente: impaurito già solo a tirarlo (e di solito per non tirarlo inventava le cose più strampalate: dritto da sinistra e campo a destra completamente sguarnito,palle corte da ridere), dritto strappato alla va o la spacca e ciliegina sulla torta servizio leggibilissimo. Se anche su questo sito incominciamo a lodare i “prodotti” FIT a prescindere…
Direi che nonostante non è entrato un dritto neanche a pagarlo oro e il servizio nn è andato come al solito direi che 7-5 6-3 è un gran punteggio, anzi ho visto la partita e tutto sommato si è difeso discretamente. Semplicemente conoscendo molto bene il suo gioco proprio una serataccia, forse ha subito un poco il contraccolpo della partita con Bedene..
Daniel si trova molto bene su terra
A livello atp ha vinto 2 partite. Il 69 nella race è buono ma è ottenuto grazie ai challenger quindi meglio separare i due discorsi
Secondo me è stato molto penalizzato dalla superficie…sulla terra contro i pallettari e’ dura
Ragazzi state calmi, non può vincere sempre altrimenti sarebbe già top 30….è vero che sembra regredito ma forse è solo la superficie a metterlo in difficoltà….comunque non dimentichiamo che ha 22 e questo anno ha già fatto vedere buone cose…
@ Massimiliano (#2091651)
In race è 69…. Tutto sommato non male per essere il primo anno di Atp. Il rosso comunque non è per lui. Cemento, magari non rapidissimo ma cemento.
Lo so che mi pare azzardato..ma secondo me Berrettini non sarà mai un top..E’un buon giocatore dotato di buon servizio..un tennista che però in italia ci mancava …Ma perdere dal mediocre Daniel sinceramente lascia l amaro in bocca
Circuito atp senza vincere una partita? La classifica?
Berrettini non è un giocatore da terra tutto qua.cmq il servizio lo varia troppo poco
Invece Taro Daniel, noto terraiolo……
@ Moreno (#2091638)
Ma stai calmo.. tutti hanno bisogno di una fase di assestamento quando si sale di livello. Poi sta giocando su terra, che non è certo la sua superficie preferita. Ci vuole molto coraggio per definire Berrettini una delusione dopo neanche 10 partite atp.
Berrettini oggi sottotono..P.S. Daniel quasi perfetto d’altro canto…Cmq. bisogna continuare a fare sto tornei,anche perdendo..Questa è la mia opinione
Una volta era una pioggia di ace, ora è regredito anche sul servizio!Che delusione tra lui e Travaglia…
Berretto ancora acerbo…adesso dovrà dimostrare di stare intorno ai 100
Non bisogna avvilirsi…
Continuare su questa strada, rimanere nel circuito ATP senza timore!!!
Arriveranno le vittorie!!!
Berrettini è bravo, ha un certo livello e mi aspetto che frequenti il circuito atp con una certa regolarità, ma la terra non sarà mai la sua superficie…potrà fare come Isner che quando è centrato al massimo diventa efficace anche lì, ma il suo terreno è l’indoor o il cemento open.