Caroline Wozniacki potrebbe boicottare il torneo di Miami
Caroline Wozniacki ha recitato in una delle partite più controverse della stagione contro Monica Puig nel secondo turno del torneo WTA di Miami.
La danese, che è stata sconfitta dalla campionessa olimpica in carica, ha accusato al termine dell’incontro di aver ricevuto minacce e insulti dai rumorosi tifosi portoricani presenti al campo.
Wozniacki, insoddisfatta della mancanza di supporto da parte dell’organizzazione, ha lasciato aperto alla possibilità di boicottare il torneo.
“James Blake [il direttore del torneo] ha affrontato cose del genere in passato e speravo che avere una posizione rispettosa, ma non l’ha fatto. Penso che fosse importante che parlasse e dicesse qualcosa su questo argomento ma non è stato così. Prenderò una decisione riguardo alla possibilità di giocare il torneo quando la data si avvicinerà”.
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giusto
Colpa del padre ..anche in questo caso
Perfetto… 😎
Parliamoci chiaro se gli insulti ci sono stati è giusto che il torneo prenda dei provvedimenti… questo riguarda qualsiasi giocatrice.
Ora bisogna giudicare se questi insulti hanno davvero distratto la Woz dalla partita… Se lo fai presente il giorno dopo, evidentemente, no. Quindi alla Woz hanno giustamente dato fastidio questi insulti, ma a prescindere, quindi fa bene a chiarire con il torneo su di una eventuale non partecipazione, nel caso il torneo non dovesse prendere dei provvedimenti a riguardo.
Io sono comunque del parere che le regole debbano essere, qualora ci fossero, applicate sempre. Quindi mi sento di consigliare a Caroline che anche un mto chiamato sul 5-4, servizio per la tua avversaria, in una finale slam e nel terzo set, significa andare contro le regole. La Halep però non ha chiesto all’arbitro di applicare il reglamento! I casi sono diversi ma parto dal presupposto che se una giocatrice è corretta lo è sempre, se non lo è non può pretendere correttezza solo ed unicamente nei suoi confronti. Fa benissimo a lamentarsi,ma non per un torto subito, bensì per un episodio di maleducazione che non dovrebbe mai avvenire, verso nessun tipo di giocatore/ice.
@ Carl (#2082455)
A parte la tua affermazione “non ho sentito insulti e minacce dalla registrazione televisiva ” ma sei serio?
Comunque lei ha detto che gli insulti e minacce erano state fatte nei confronti del suo angolo tra cui un bambino di 10 anni. Di questo si è lamentata non delle interruzioni e del rumore in campo (che comunque c’è stato, e non era certo quello di Wimbledon per favore… mentre, ad esempio, nel match fra la stessa Puig e la Collins non ci fu anche perché c’erano molti meno spettatori)
C’era stata anche una mezza ammissione del direttore a proposito
E comunque per quale ragione uno dovrebbe inventarsi delle cose (tra l’altro non esiste nessuna smentita da parte di nessuno, a parte la tua che stai a migliaia di km di distanza) e a distanza di un mese abbondante ritornarci su ?
Peraltro ha detto “prenderò una decisione al riguardo” si tratta di una possibilità espressa probabilmente dopo una domanda al riguardo.
dove sarebbe il ricatto? ha chiesto di giocare sempre nel campo centrale o altro? ha soltanto detto che secondo lei il direttore non ha preso seriamente le sue rimostranze. E che quindi valuterà o meno. ripeto dove è il ricatto?
Diciamo che la cosa sta diventando stucchevole, visto che dopo un mese ci ritorna sopra, per dire che forse non giocherà più il torneo, ma che deciderà l’anno prossimo 🙄
P.S. Neanche le tue difese a lei interessano! 😀
OMG! Che interrogativo lacerante …
Non so perche` mi torna prepotentemente alla mente un’immagine: la Woz che nel disperato tentativo di farsi notare, cerca (senza riuscirci) di scoppiare palloncini alle spalle di Maria durante un’intervista a quest’ultima (mi pare fosse IW di qualche anno fa) …
La sempre lamentosa Wozniacki quella sera non si lamentò affatto col giudice di sedia per offese percepite, si lamentò perchè in un paio di occasioni ci fu rumore durante il movimento del servizio, ed applausi a punto non ancora definitivamente chiuso.
L’arbitro, mi sembra Cicak, apostrofò il pubblico un paio di volte.
Se avesse sentito insulti e minacce sarebbe stata zitta, proprio lei che si lamenta sempre di tutto?
Il direttore del torneo dopo le dichiarazioni della danese (fatte il giorno dopo, non durante la conferenza stampa dopo l’incontro) ha detto che nessuno sul campo, né della sicurezza, né dell’organizzazione, né della WTA ha percepito alcunchè, e che nessuno dello staff di Wozniacki si è rivolto a loro.
Io ho visto l’incontro in diretta, ed dopo le accuse di Wozniacki l’ho riguardato in registrata, ma non ho sentito nessuna ingiuria o minaccia, solo rumore.
Questo non esclude che effettivamente minacce ed insulti ci siano stati, ma nel clamore della folla non sono stati percepiti da nessuno, e probabilmente riferiti alla danese solo dopo l’incontro.
Che insulti? Che minacce?
Cosa si può imputare all’organizzazione? Cosa avrebbero potuto o dovuto fare?
Vedere per confronto quello che è avvenuto nella sfida di Fed Cup tra Romania e Gran Bretagna, quando gli insulti furono ben chiari, tali da indurre Konta in lacrime. Lì sì che ci poteva stare un provvedimento anche contro il pubblico, tipo giocare a porte chiuse, e non solo contro Nastase.
Ma a Miami non è successo niente del genere, non si può impedire il tifo rumoroso ed alcune volte intempestivo (c’è anche a Wimbledon), o gli applausi su errore di un giocatore, o sui doppi falli.
Non sono cose sportivamente belle, sarebbe meglio essere più corretti, ma ci sono sempre state ce ne facciamo una ragione,ma è tutt’altra cosa.
Se poi in mezzo al clamore generale qualche singolo individuo profferisce parole indecenti, ma che non si tramutano in una invettiva collettiva, nessuna organizzazione può farci niente.
Wozniacki liberissima di partecipare ai tornei che le piacciono e scartare gli altri, liberissima di preferire Istanbul a Stoccarda, ma farne una colpa, in tono di ricatto, agli organizzatori non è giustificato.
A parte che il termine “boicottare” è sbagliato. Partecipare è più giusto. Ma non vedo perché se un atleta (cioè una persona) non si trova bene in un posto o pensa di aver subito dei torti non possa farlo. Mi è successo di essere trattato male in certi negozi e non sono più tornato. Si chiama libertà.
Quindi non solo la Wozniacki ha tutto il diritto di prendere una decisione al riguardo, ma credo che sia una lezione per il torneo che da ora in avanti dovrà stare più attento a certe situazioni.
In quanto a quelli che criticano, ma credete che gliene freghi qualcosa alla Wozniacki di quello che pensate voi? ma davvero?
Chi gioca in trasferta in coppa Davis cosa dovrebbe dire allora?
…ma si…ce ne faremo una ragione
Ma cosa s’inventa questa peggio della buchard,allora Fognini dovrebbe boicottare 80 % dei tornei ahahahagag
Non è che la sua presenza sia imprescindibile
Premesso che penso abbia ragione: il tennis non può, non deve, non può volere diventare come il calcio, se una Wozniacki si può permettere di “fare la Williams” significa che veramente sta cadendo piuttosto in basso.