Benoît Paire: quando il talento non basta
Benoît Paire è uno di quei giocatori dotati di un talento cristallino, puro ed evidente agli occhi di tutti gli appassionati del bel tennis: colpi spettacolari, un gioco senza apparenti punti deboli, con ottimi fondamentali da fondocampo, un buon gioco di volo e una mano delicata che gli permette di variare spesso le soluzioni e spezzare il gioco avversario. Facile ipotizzare che un tennista con tale bagaglio di colpi sia capace di arrivare a traguardi prestigiosi, grazie a un talento appunto che lo spinge sempre più in alto: eppure nel caso del tennista francese non è proprio così.
Il tennista transalpino nativo di Avignone e classe ’89 finora ha infatti raccolto “poco” in carriera: è vero che Paire può vantare un best ranking di numero 18 nel ranking ATP che non è di certo poca cosa ma la sua apparizione in top20 è stata relativamente breve. Anche a livello di vittorie si può parlare di aspettative disattese: un solo torneo vinto dal francese, sulla terra rossa svedese di Bastaad nel 2015, a fronte di 4 finali perse più una vittoria in doppio a Chennai in coppia con Stan Wawrinka. Negli Slam ha raggiunto la seconda settimana (ottavi) a Wimbledon nel 2017 e a New York nel 2015 (terzo turno invece a Melbourne e Parigi): piazzamenti di tutto rispetto ma che con le potenzialità di Paire…non possono essere pienamente soddisfacenti.
Attualmente al numero 48 della classifica ATP, Paire sembra vivere l’ennesima stagione mediocre, senza vittorie importanti (al momento 10/9 con l’ultima sconfitta contro Feliciano Lopez al primo turno di Montecarlo) con le pagine dei giornali sportivi che si concentrano sempre più sulle sue bizze dentro e fuori dal campo e sempre meno sui risultati sportivi: la diatriba e il disaccordo con la Federazione tennistica francese ad esempio l’hanno portato a perdere la Coppa Davis, con un Noah che ha concesso un’occasione praticamente a tutti meno che a lui.
Personalmente vedo il francese come un cavallo di razza a cui manca sempre un ultimo step per arrivare per primo sulla linea del traguardo, deludendo i tanti tifosi che su di lui avevano puntato: Paire sembra non crederci più di tanto, “dimenticando” i mezzi in suo possesso. L’anno scorso ho avuto il piacere di vederlo giocare dal vivo al Masters1000 di Madrid contro Wawrinka, nascondendo spesso la pallina all’elvetico, tirando fuori dal cilindro rovesci spettacolari e colpi che lasciavano Stan immobile sulle proprie gambe. Un mistero come un giocatore con le sue possibilità finisca per vivacchiare a metà classifica.
La componente psicologica è fondamentale nel tennis di oggi e il caso Paire ne è l’ennesima riprova: puoi essere dotato di un gran talento ma senza la “testa”…il talento finisce per non bastare.
Alessandro Orecchio
TAG: Benoit Paire
Va bene 🙁 🙂
@ Giuseppespartano (#2081092)
Caro molla l’osso ho commentato prima io, cmq scherzi a parte credo sia una persona anche molto molto simpatica
@ smash&lob (#2081100)
c’è che fa dietro le quinte sono fatti suoi, importante che non lo fa quando sta con me 😉
Quanti giocatori in Italia abbiamo avuto che non sono riusciti a sfondare pur avendo una grande potenziale! Lo stesso Fognini non ha certo raccolto quanto fosse nelle sue potenzialità, benché qualche risultato più di Paire lo abbia sicuramente ottenuto.
D’altra parte sono pochi i tennisti che possono dire di avere veramente ottenuto il massimo dal proprio potenziale. In questo senso Benoit non è certo il peggiore. Inoltre la sua carriera non è certo finita e può sicuramente arrivare ancora a bei traguardi!
@ Fede (#2081247)
Restando in tema di transalpini anche gilles simon è bellissimo
A me Feliciano non piace per nulla. Sono consapevole che piace a tanti, ma non è per niente il mio tipo. 😀
Oh Dio! Perché hai nominato Gabriel Garko? Esteticamente a me non piace per nulla. Dire che è troppo curato, è un eufemismo. 😀 Inoltre ha il viso gonfio (forse a causa di qualche intervento?). Non lo trovo per nulla “virile”. P.s. ora “indago” sull’ungherese. Mi hai messo curiosità 😀 grazie per la dritta hauhauha
@ pallettaro (#2081258)
Ricordo huta galung, meteora olandese, ma bellissimo ragazzo, occhi azzurri e fisico stupendo
a volte bisognerebbe essere più pratici invece di cercare sempre il colpo da fenomeno….Non credo nn lo sappia se continua a giocare cosi vuol dire che si diverte e che ciò ke guadagna (anche se molto meno di quello che potrebbe guadagnare) gli basta….se va bene a lui basta e avanza
@ Fede (#2081247)
E Marton? Dal vivo fa paura. Un fisico bestiale e 2 occhi alla Iceman
@ Giuseppespartano (#2081197)
Se ti interessa l’argomento ho visto l’anno scorso a Genova Marton Fucsovics, e ti posso dire che ha un fisico impressionante. Magro, ma muscolosissimo. Altro che Gabriel Garko……
@ Giuseppespartano (#2081197)
Paire è un gran bel ragazzo, niente da dire , insieme a Chardy e feliciano tra i più belli del circuito
Si. Sostanzialmente sono d’accordo. Forse è un pochino troppo magro. Ma mi “accontento” 😀
@ Tennisaddicted (#2081157)
Poi tu dovresti essere quello che non ha preso di mira Orecchio! Aspetti sempre il commento negativo per punzecchiare. L’altro giorno mi hai risposto che sei libero di continuare a farlo, permettimi allora di dirti che questo tuo atteggiamento oltre che essere fuori luogo ha anche stancato. E parecchio.
@ Elpioco (#2081176)
Parafrasando lo stesso Paire? Nul, complètement nul!
Paire non ha punti deboli e’ il dritto come lo si può definire?
Talento o non talento per diventare top10 serve una gran prelazione fisica. Prendiamo Melzer e Verdasco. Per entrare in top10 hanno dovuto lavorare molto.
Poi bisogna tenere conto che i giocatori di talento riescono meglio di altri a fare una carriera lunga e quin cd i preferiscono un rendimento costante nel corso della carriera, rispetto ad avere picchi che ne compromettono poi il rendimento lasciando strascichi sul fisico
infatti mi chiedevo se nei newsgroup e siti di tennis in francia lo blastano come il fogna
L’unico talento è tenere il colletto della t-shirt alzato; solo da questo particolare ti fa capire che tipo di giocatore sia; vuole apparire diverso dalla massa invece è tristemente uguale a tutti gli altri
Se l’ha scritto Orecchio deve essere così 😀
@ Jomario (#2081089)
hai ragione, “senza apparenti punti deboli” è evidentemente falso, ha un dritto debolissimo tanto da spostarsi sul rovescio anche al centro del campo, cosa rarissima tra gli uomini; inoltre è assolutamente incostante e abbastanza svogliato, un bel talento e nulla più, fognini in confronto è nadal
@ Giuseppespartano (#2081092)
Beh, forse un pochino troppo magro, ma indubbiamente è un bel ragazzo. Aggiungendoci il carattere ribelle sono certo faccia strage di cuori.
Penso che Orecchio abbia ragione nel definirlo un talento.
Ho saputo che passa delle ore per prepararsi dopo il match nello spogliatoio. Il suo look hipster e i colletti alzati nel match devono essere curati con attenzione!
Mi associo. Ha un qualcosa che lo rende sexy ed “appetibile” ai miei occhi 😀
ragà non scherziamo…ora paire è dotato di talento? 😯 rientra nella categoria dei brown, dei lodra, dei santoro….cioè di giocatori mediocri che a volte fanno colpi spettacolari….ma credo che anche i tennisti amatori possano fare qualche colpo spettacolare….solo i risultati sono il metro di paragone del talento di un tennista non i numeri da circo 😥
Come sarebbe senza punti deboli evidenti? ha un dritto, che è il colpo più importante nel tennis di oggi, semplicemente ridicolo per questi livelli… Al di la della “pazzia” con un limite tale è impossibile diventare un top player, ma anche un top 20
peccato che ultimamente è privo di grandi risultati… ma sono sempre felice di vederlo, magari potessi uscire con lui tutte le sere 😆 , credo sia uno dei più affascinanti del mondo del tennis
Con la differenza che in Francia ci sono tanti giocatori validi e quindi con le bizze non vai molto lontano in patria.
Benoit Paire rappresenta uno dei tanti bluff del panorama tennistico francese che, ad ogni nidiata, ci vorrebbe imporre quello che sarà il nuovo campione del tennis mondiale.
A furia di ragionare così, se non erro, nel singolare maschile, vinsero l’ultima volta uno slam nel vicino 1983 dal figlio di un un calciatore camerunense, tal Zaccaria Noah.
Intendiamoci, Paire è forte, anzi fortissimo.
Ma se si comportasse bene come Seppi non avrebbe lo stesso talento.
Quindi spesso viene associato il talento alla pazzia, oppure la pazzia nasconde quelli che forse sono difetti.
Intanto un diritto che non cammina proprio. Soprattutto sulla terra battuta fa una grossa fatica a farlo camminare, ricadendo, nella forzatura del colpo stesso, in una marea di errori.
Certamente è bello vederlo giocare.
Certamente è godibile vederlo imprecare, vederlo rompere racchette, sentirlo mentre dice ad Haas (ex numero 2 del mondo):
“Le mec il est complètement nul, il joue à deux à l’heure, il est nul. Franchement, je suis extra-mauvais là. Le mec est nul! J’ai juste à jouer deux secondes, je pense que je gagne 6-2, 6-2. Deux secondes… Nul, complètement nul il est!”
E farci 5 giochi? Questo sì che è talento.
Bhè oddio oltre alla tenuta mentale Paire ha l’handicap tecnico del dritto, poi ha uno dei migliori rovesci a due mani del circuito, un ottimo servizio ed una grande abilità a rete e nella smorzata però quel dritto è sicuramente un problema.
Visto dal vivo e posso dire che il dritto è davvero marcio…ovviamente colpa sua che non l’ha mai sistemato però con un colpo così scarso la top10 è irraggiungibile!!
Il nostro Fabio in confronto a Paire è niente