La Giorgi salta gli Internazionali di Roma: una storia in cui non vince nessuno
Camila Giorgi non si è iscritta agli Internazionali di Roma, l’entry list ufficiale racconta l’ennesimo strappo fra la tennista marchigiana e il torneo di casa. Non si tratta di amore non corrisposto fra l’italiana e il torneo di Roma perchè dietro, come facilmente immaginabile, ci sono i contrasti con la Fit. Peccato, perché perdiamo allo stato attuale dei fatti, la nostra miglior giocatrice.
È vero che Camila non sarebbe entrata direttamente nel main draw ma con tutta probabilità non giocherà nemmeno le quali: notizia assai triste per il movimento tennistico italiano, perché nel torneo più importante della stagione giocato in Italia nessuna tennista per classifica merita l’accesso diretto e la nostra punta di diamante non ha voglia di giocarlo. Ci sarebbero le wild card, ma qualcosa mi dice che la Giorgi non sarà la destinataria di nessun invito…
Un rapporto difficile quello fra Camila e la Federazione, caratteri difficilmente compatibili, l’ombra di un padre allenatore dal peso importante (per alcuni ingombrante…) e una serie di dissidi, incomprensioni riguardo l’impiego in Fed Cup, scoppiati con l’ultima lite e la richiesta da parte della Fit della restituzione di un prestito concesso all’italiana. Le due parti in gioco non si piacciono, con la Federazione che a mio avviso ha attuato più sull’onda di sentimenti e rancori piuttosto che essere guidata dal bisogno di fare il bene per il movimento tennistico che rappresenta. Una storia triste ma non certo l’unico caso a livello internazionale (i cugini francesi non ne sono di certo immuni…), anche se in questo caso mal comune NON fa mezzo gaudio.
La Giorgi è una tennista che divide il tifo, fra chi la adora e chi poco la tollera per i suoi atteggiamenti riservati e schivi, con un padre scelto come allenatore e che per molti è il responsabile del suo NON salto di qualità: ammesso che personalmente credo che ogni giocatore sia libero di scegliere per vari motivi la propria guida tecnica, l’attenzione in questo momento va posta sul braccio di ferro Fit/clan Giorgi, una battaglia che trovo poco edificante e assai controproducente. In tal senso la conseguente assenza di Camila al torneo di Roma non rappresenta qualcosa di sorprendente ma solo la ciliegina su una torta assai amara: una situazione in cui perdiamo tutti e non vince proprio nessuno.
Alessandro Orecchio
TAG: Camila Giorgi, WTA Roma, WTA Roma 2018
@ Carl (#2074722)
Scusi, ma sono un pò lent; cosa significa: “nè resta esposto il loro distacco da Schiavone?”
Grazie.
@ CassiusClay (#2074561)
A 26 anni (di Camila) hai già tirato le somme sulla sua carriera tennistica? 🙂 Non succede, ma se succede… 🙂
@ Alb4647 (#2074829)
Ma chi è Lei per avere queste certezze ?
Sempre forza Camila!
Aspetta pure, che come debacle genovese, siamo solo a metà strada…
Fammi un piacere, parla a nome tuo. Camila evidentemente o si ama o si odia, ma entrambi gli schieramenti sono molto numerosi.
Vado controcorrente: in un mondo perfetto, le nazioni vanno abolite.
Il nazionalismo ha causato migliaia, per non dire milioni, di vittime nella storia dell’umanità. Questo è il mio parere.
Carl è inutile che ti sforzi. La gente non vuole capire. La gente vuole credere. Credere che sia colpa del padre e che Camila le giochi tutte uguali può perdere con la 200 e vincere con la 20. Bum bum bum.
@ Sandra (#2074731)
Quando un matrimonio è finito(per colpa di entrambi)è finito!
@ Vega (#2074924)
Totalmente d’accordo, what a shame!(Fit)
@ Vega (#2074924)
Totalmente d’accordo, what a shame!(Fit)
In ogni caso una brutta notizia, comunque la si voglia commentare
Condivisibile!
Penso che Camila sia in grado di pensare con la propria testa e il fatto che abbia scelto di proseguire la sua carriera con il padre accanto per lei possa essere un punto di forza e non di debolezza!!! Punirla perché fa scelte non condivise dalla federazione mi sembra una cosa sbagliatissima… e Partendo dal fatto che al momento è e rimane comunque la tennista numero uno italiana non andare incontro alle sue esigenze non sembra la mossa più furba da fare. È di ispirazione per tutte le ragazzine che praticano questo sport!!! La federazione dovrebbe semplicemente accettare la cosa così com’è, preoccuparsi meno dei propri interessi e sforzarsi di più per essere vicino ai propri giocatori!!!
Come pensiamo di poter vincere ancora una Fed Cup se permettiamo agli interessi di interferire con lo sport???
Forza Camila non ti arrendere!
guarda che il mio intervento era rivolto proprio a far capire che per quanto ci tengano gli altri ad insistere nel volere Camila A Roma o in Nazionale… a lei e al padre piu di tanto non interessa… lo confermano appunto le parole da me riportate dove si evince che fin dai suoi esordi la Giorgi già snobbava Roma e non pensava minimamente alla nostra federazione.. di conseguenza io problemi non ne vedo.. tant’è che non l?ho mai considerata una tennista Italiana (bensì cittadina di mondo) pur dichiarando lei che il suo cuore batte per i nostri tricolori…
ma sei serio? avere un rapporto con la Giorgi 🙄 guarda che lei fa concorrenza alla Sharapova nel suo non voler far gruppo restando perennemente in solitaria… con la differenza che almeno la Russa nella sua recente ed ultima partecipazione in Fed Cup almeno aveva provato ad integrarsi con tanto di selfie di gruppo 😎 ma con la Camila la vedo dura.. che poi scusami cerchi di stabilire o meglio di conciliare un rapporto pur sapendo che dall’altra parte non vogliono? cosa avrebbe dovuto fare Francesca in quella circostanza? ammesso che le cose siano andate così come son state dette su internet : ma prego entri pure nei camerini, puo aspettare qui la Camila mentre io e Roberta ci cambiamo le tute…. vabbè e sempre colpa degli altri ho capito…… cordialmente.
guarda ti basta fare una ricerca in rete per essere informato sui Giorgi ed il caso Americano.. e capire che la ragione non è dalla loro parte altrimenti non sarebbero scappati via … ma siccome si cerca in tutti i modi di giustificarli negando l’evidenza.. voglio darti ragione pur di veder giocare la Giorgi facciamo finta di niente e diamo colpa agli altri, Fit Compresa… che se Binaghi e company lo ripeto hanno fatto tantissimi sbagli ed errori gravi (vedere caso Schiavone) .. non è detto che possano aver sbagliato anche stavolta… non è che tutte le volte sia sempre colpa loro o meglio magari stavolta non lo è.. visto di chi stiamo parlando… cordialmente.
Il problema è che per i tennisti indossare la maglia della propria nazione non è l’apice di una carriera, un onore e un grande obiettivo ma spesso la squadra nazionale è intralcio fastidio e questo è avvilente segno di grande individualismo di poco rispetto per le rispettive nazioni. Che tristezza
Forza Camilla
@ LuchinoVisconti (#2074824)
Ahahah…. gli internazionali a Milano questa è bella… con tutta la storicità e la pubblicità che hanno i vari campi romani e con tutta la fatica per arrivare a questo punto… allora si proprio in Italia non viene più nessuno.
@ proio (#2074670)
E a New Haven e a Sidney non è arrivata in semifinale? Non sono premier?
Camila sottovalutata!
Sono sicuro che la FIT sarebbe disposta a venirle un po’ incontro se ammettesse che ha sbagliato, uno sconto per me glielo concederebbero. I cotratti sono una cosa seria, vero Di Maio? Cosa ne pensa Spalluto?
@ lesser (#2074821)
Caro lesser per me non è un reato non voler andare in Fed CUP lo fanno tante/i tennisti e comunque Roma dovrebbe essere indipendente dai problemi di Fed CUP. E se fosse la fit a comportarsi male chi la sanziona? Il coni per caso….?
Ho giocato a tennis per anni. Ho tifato il tennis italiano per anni. Se oggi mi diverto di + a leggere i vostri commenti che a vedere Fognini Puille o Giorgi Keys vuol proprio dire che stiamo andando a fondo.