Roger Federer, Miami e quella sconfitta inattesa come 15 anni fa capitò a Lleyton Hewitt
La sconfitta di Roger Federer nel secondo turno del Masters 1000 di Miami contro Thanasi Kokkinakis è stato il momento principale della giornata di ieri.
Lo svizzero, che perderà il comando della classifica ATP tra 9 giorni, ha giocato molto al di sotto di quello che ci aveva abituato all’inizio di questa stagione e, pochi istanti dopo la sconfitta, ha annunciato che non sarà presente nella stagione su terra rossa.
Ma questa sconfitta si è rivelata storica anche per altri motivi.
Kokkinakis, numero 175, è diventato il tennista con il ranking più basso nel superare il numero uno del mondo per la prima volta dopo 15 anni.
L’ultima volta era accaduto proprio nello stesso torneo e nello stesso turno, quando Francisco Clavet, numero 178 della classifica ATP, batteva nel 2003 l’allora leader della gerarchia, Lleyton Hewitt.
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@ Andrea (#2062668)
Assolutamente no, è differente la situazione maschile, con tanti esponenti che si stanno affacciando sulla scena, commento superficiale e poco obbiettivo
un fuoriclasse che in un determinato arco di tempo vince 9 tornei 3 slam 3 1000 3 500 e la metà delle partite perse sono con giocatori fra il 100 e il 300 posto rappresenta una forte anomalia a riprova basterebbe verificare la classifica dei giocatori con cui perdevano nei loro migliori, sottolineo migliori, periodi sia il serbo che il maiorchino,per non andare troppo indietro
aggiungo un altro dato in tutte e tre le occasioni lo svizzero si era portato in vantaggio di un set ovvero subiva la rimonta
@ donato (#2062857)
Mah,molti dubbi, sconfitte lontane e situazioni diverse…
Sono tifoso di roger, credo che certi KO fanno bene al tennis, vedere un giovane con prospettive battere il n 1 regala speranze per il futuro… E lui giocando meno, durerà più a lungo
dal gennaio 2017 ad oggi lo svizzero ha giocato 71 incontri di cui 64 vinti e 7 persi
interessante è osservare la classifica dei giocatori con cui ha perso
donskoy 117
haas 301
zverev 8 (considerare l’infortunio)
del potro 28
goffin 8
del potro 8
kokkinakis 175
ovvero metà delle sconfitte con giocatori ben oltre il n 100!
dato che rafforza ulteriormente la riflessione proposta dalla redazione confermando l’esistenza di un problema che per l’eccellente staff del fuoriclasse svizzero sarà motivo di analisi
@ Roger Rose (#2062804)
A Miami si è fatto la barba…
Almeno fatti la barba…
Buone palme a tutti. Penso che purtroppo dobbiamo abituarci a queste sconfitte. Stiamo parlando di un giocatore che è da 20 anni che gioca .. 36 sono tanti. Quindi esultiamo cmq se possibile quando vediamo nei tabelloni ancora il suo nome. ..Quello di rafa ecc. Lunga carriera ancora ragazzi. E sempre grazie per quello che fate.
Menomale che ci saranno i suoi video…..quando ne sentiremo la mancanza….
Niente di cui scusarsi, anzi 🙂
Condivido tutto tranne il fatto che questa notizia sia stata scritta in modo sensazionalistico, in fondo è un dato statistico e giornalisticamente è giusto riportarlo.
Il sensazionalismo ha un altro padre su questo sito, uno che nonostante il nome fa finta di non sentire.
@ alexalex (#2062704)
Esatto, il ritorno di Federer e Nadal lo scorso anno ha almeno evitato che gente come Kevin Anderson potesse vincere uno slam. Meglio di niente, ma comunque la situazione generale non è certo delle migliori.
@ porri (#2062664)
In effetti, senza Federer, Nadal e Djokovic credo che assisteremmo a una situazione quasi anarchica, tipo tennis femminile senza Serena, dove gli slam verrebbero vinti da chi ha meno paura e con un’alternanza di n. 1 estermporanei.
@ mimmo0179 (#2062656)
Se è così, non lo avevo capito e mi scuso…
Posso certamente capire gli AO e lottare per il 20´ Slam o Rotterdam per ritornare al numero 1. Ma certo mi chiedo come trovi le motivazioni Federer per giocare IW (che ha anche sfiorato di vincere) o Miami, Madrid od Halle. Cosa potrebbero aggiungere questi tornei alla sua già straordinaria carriera? Posso solo pensare che sia una innata passione per questo sport e la voglia di misurarsi sul campo.
Il tennis in generale sta vivendo una fase di crisi molto acuta, che bei tempi quelli dei fabfour tutti in salute E all’apice . Anche se qualcuno continua a riempirsi la bocca di next gen , tra tutti questi non c’è uno che potrà solo pensare di sostituire i fenomeni che si apprestano a salutare , alcuni buoni giocatori ma stop , il ricambio anche a livello e soprattutto di personalità sarà drammatico!
non sempre si può vincere
@ porri (#2062664)
Hai ragione se non ci fosse federer il tennis maschile sarebbe come quello femminile, desolazione assoluta !
Questa ossessione per Federer è il simbolo del momento desolante in cui si trova il tennis maschile. Con tutte le assenze e la bassa qualità media degli incontri e dei tornei c’è poco di interessante da vedere e di cui parlare, quindi tocca costruire castelli in aria e fare cinque articoli al giorno su Federer, sennò cosa rimane?
A volte si parla troppo di Federer, non lo nego, e non parliamo come giustamente dici di un supereroe dei cartoni animati. Ma il fine di questa notizia credo sia solo statistico col paragone con la sconfitta di Hewitt che sinceramente non ricordavo
Prima o poi smettera’ pure ahinoi…e rimarra’ una leggenda che stra-rimpiangeremo!
Ma non deve essere così che si scrive quando Federer perde un incontro…le cose vanno analizzate da conoscitori…Sto articoli sono fatti per far dire alla gente oooohhhhh Federer ha perso quindi ritiro, crisi, e tutto il resto… Federer ha perso da un numero 175 che se in salute vale i primi 35-40 giocatori in classifica..Si e’ anche allenato a Dubai con Federer perché invitato dallo stesso, e’ un ragazzo che ha patito infortuni ed e’ stato lontano dai campi e sicuramente ha giocato con il coltello tra i denti sfruttando ogni minima chance. Ma sarà anche merito dell’avversario quando succede che il primo al mondo perde? Ma poi non succede nulla, ci sta che un giocatore che da Gennaio ha giocato ininterrottamente portando a casa uno slam possa avere un atomo di stanchezza a 36 anni…io non vedo nulla di tragico, e ripeto, Kokkimakis non e’ un peones ma se a posto un signor giocatore con qualità e tutti i colpi.
beh… c’è una certa differenza tra le potenzialità di un onesto pedalatore come clavet e quelle di kokkinakis che è confinato in quella posizione dagli innumerevoli infortuni senza i quali starebbe a battagliare coi suoi migliori coetanei
Avete fatto bene a ricordare tale ricorrenza.Ed anzi,riguardo a Hewitt,mi chiedevo da quanto tempo un numero uno non perdeva da un tennista indietro nel ranking,oltre ad essere anche piuttosto stagionato,dato che Francisco Clavet,se non erro,all’epoca della sua impresa aveva quasi 36 anni.Considerando poi,pure il fatto che come best ranking raggiunto,il tennista spagnolo non è mai stato niente di speciale nemmeno all’apice della sua carriera.
Mi sembra si stia facendo una tragedia per una sconfitta… Federer non è un supereroe, è uno sportivo, e può perdere anche lui ogni tanto in modo inatteso…