I tornei del Grande Slam: qual è il più difficile da vincere?
I 4 tornei del Grande Slam rappresentano la sfida più difficile per un tennista: due settimane di competizione, partite sulla lunga distanza dei 3 set su 5, montepremi stellari, stadi monumenti da rispettare più una serie di variabili che li rendono una sfida allettante e dall’importante posta in palio, tanto grande da poter cambiare o indirizzare la carriera di uno sportivo.
Nel circuito maschile si sono spesso succeduti campioni capaci di monopolizzare i vari eventi ma esiste un torneo dei 4 che è più complicato conquistare?
L’Australian Open è sempre stato il torneo dell’imprevedibilità, soprattutto per la collocazione temporale a inizio stagione (e per il clima…), quando la condizione dei giocatori è ancora in progress e i carichi della preparazione invernale giocano un ruolo fondamentale. A Melbourne si sono spesso verificate delle vere sorprese, con giocatori che hanno raggiunto il momento più alto della loro vita sportiva: penso a Petr Korda o Thomas Johansson ma anche ai tanti runner up che sono arrivati in finale stupendo un po’ tutti. È il torneo che dei 4 reputo più “accessibile”, dove il tabellone spesso si apre e ci sono più possibilità, non solo per i campionissimi. Va detto che negli ultimi anni i Fab4 lo hanno monopolizzato con vittorie a raffica, ma al di là dell’epoca eccezionale che stiamo vivendo, è il torneo dove più facilmente si può raggiungere un piazzamento importante.
Il Roland Garros è il torneo per specialisti per eccellenza: si dice che una volta c’erano gli arrotini spagnoli e la scuola sudamericana a dettare legge…ma essendo onesti, al giorno d’oggi è cambiato il fil rouge della manifestazione? Terra di conquista dei cosiddetti terraioli, i quali hanno ovviamente evoluto il loro gioco, un power tennis da terra battuta incarnato alla perfezione da Rafa Nadal. Difficili le sorprese in questo torneo uscendo dal circolo degli specialisti: assai complicato farsi largo sulla terra rossa parigina…
Wimbledon rappresenta un capitolo a parte, con la sua storia e la sua tradizione a imporre un certo timore: è il torneo più difficile da vincere, nonostante nel suo albo d’oro ci siano campioni in grado di creare una vera e propria egemonia, ma si tratta pur sempre di tennisti dal valore assoluto, che hanno marcato epoche e saputo imporre il proprio tennis anche sull’erba londinese. È per me il più difficile dei 4 tornei dello Slam perché gli scambi sono spesso giocati sull’1/2, con singoli punti concessi e che possono indirizzare l’andazzo dell’intero incontro. Un tempio sacro del tennis in cui il servizio è fondamentale e in cui il minimo passaggio a vuoto può costare caro: è pur vero che le condizioni di gioco sono cambiate nel tempo e che tutto è molto meno veloce ma per me resta di gran lunga la sfida Slam più importante per un tennista di vertice.
Per gli Us Open vale in parte il discorso fatto per gli Australian Open: con le stagioni tennistiche che si fanno sempre più massacranti e che provocano infortuni in serie, fare la sorpresa a New York non è impensabile, un po’ come fatto l’anno scorso dal sudafricano Kevin Anderson bravo ad approfittare della concorrenza in panne sfruttando una freschezza atletica merce rara a fine stagione per arrivare in finale contro Nadal: la zampata vincente a livello di piazzamento non è chiedere troppo.
Wimbledon su tutti, Roland Garros e un gradino sotto Us Open e Australian Open: voi cosa ne pensate?
Alessandro Orecchio
TAG: Notizie dal mondo
non esiste una risposta ovviamente, Borg non vinse mai a New York, Lendl che ha vinto 3 volte rg non vinse mai a wimbledon ecc ecc, la storia del tennis ci dice tutte e il contrario di tutto
Ricordi male. Mi hai detto: “È solo una questione di click”.
Così come ricordi male della Laver Cup.
Rileggi, rileggi
Quando non si sa cosa scrivere..
Io direi che il fascino dell’erba e della terra che poi sono la storia di questo sport il cemento se la sogna e non ci sono dollari di montepremio che tengano
…e comunque il concetto di “difficile” è molto vago… certamente il RG è il più difficile da vincere per i non specialisti e riserva solitamente poche sorprese. Al contrario Wimbledon può essere considerato il più difficile da vincere per gli specialisti: gli upset nei primi due-tre turni sono frequenti.
argh argh buona questa! Ed è pure vera, Roger quando vuole arrota come un dannato!
@ Tennisaddicted (#2061362)
Ciao Tennisaddicted,
sono io, l’articolista come tu mi chiami. Mi trovo costretto a scriverti per correggerti un’altra volta, come nel caso del pezzo sulla Laver Cup: non ho mai detto di essere interessato solo ai click, ricordo di averti semplicemente detto che se proprio i miei articoli non ti piacevano e ti infastidivano tanto come si evinceva e si evince da ogni tuo commento a me rivolto…che in fondo, potevi con un click passare all’articolo successivo ed evitarti questa tortura di leggere. Mi interessano sempre le vostre opinioni, soprattutto quelle costruttive, però per favore, non diciamo cose non vere. Saluti e come sempre,
buona vita.
Alessandro Orecchio
Fatica non tanta, invece inutilità somma.
A te è piaciuto l’articolo?
Prima si dovrebbe stabilire “più difficile per chi”.
La domanda dell’articolo è mal posta.
In realtà vincere uno slam è difficile esattamente allo stesso modo, ci sono 128 giocatori in tabellone e lo vince uno solo.
Se invece diciamo “per chi”, allora possiamo tentare una distinzione e una discussione.
Ma l’articolista di preoccupa solo dei click, per sua dichiarazione, quindi va bene così.
@ Tennisaddicted (#2061319)
Quanta fatica no?
@ stefre Innoway … (#2061129)
Quindi Sampras dato che non ha mai vinto il Roland Garros non è un giocatore completo secondo la tua teoria? Sicuramente vincerli tutti almeno una volta è un’impresa, ma poi bisogna considerare tanti altri fattori.
Beh, ognuno fa quello che gli pare no? 🙂
E poi, nessuna presunzione credimi. In passato ho letto molti articoli di Orecchio e ormai so bene cosa aspettarmi. Per esempio cosa leggo a fare un articolo che parte da una domanda assurda? Invece mi interessano i commenti, che dicono tante più cose. In questo forum c’è gente che ha idee, cultura e scrive molto bene.
P.S. Mi sono fatto forza e ho letto. 🙄 Ora posso confermare che ne avrei potuto tranquillamente fare a meno. 😉
Ricordo nel’76 il superfit Adriano,re del Roland Garros,perdere a Wimbledon mentre Borg ne diventava il mito…Con Dupre’ Panatta perse l’ occasione delle semifinali.Wimbledon is special!
Dipende dall’epoca..se consideriamo gli ultimi anni mi sembra che Parigi sia diventata l’ossessione x molti numeri 1: Federer, Diokovich..molto duro x gli scambi più lunghi..più aperto a sorprese (terraioli incalliti)..
@ Matteo (#2060981)
Quarti,in semi soderling gonzalez
@ luca (#2061114)
mi pare un criterio piuttosto oggettivo giusto
Ora ci sono quelli svizzeri! Mai lette le rpm del dritto di Federer? Beh, non leggerle, potresti rimanere offeso…
La storia degli ultimi 15 anni dice che il più difficile sia il Roland Garros! Wimbledon invece è quello più aperto alle sorprese! Gli altri due sono impegnativi per le condizioni ambientali (in Australia il caldo può essere determinante, come l’umidità a New York) e solitamente vengono vinti dal giocatore più in forma!
Lo Slam, anzi il torneo più difficile da vincere è il doppio giallo organizzato dagli “Amici del Circolo della Trota” che si gioca a settembre sul campo vicino al laghetto omonimo.
Nessuno dei primi 100 giocatori al mondo degli ultimi 15 anni (da quando si gioca il torneo) , ha superato il primo turno.
Ahahahah
@ Tennisaddicted (#2061117)
Quindi se ricordo bene…tu entri negli articoli di Orecchio solo per leggere i commenti negativi e tirargli frecciatine?!? Mamma mia…c è qualcosa che non quadra…
E se fosse anche vero criticare senza leggere presuppone una presunzione altissima e permettimi di dirlo…un po’ vana.
I 4 Slam hanno specifiche peculiarità e sono comunque difficilissimi da vincere; diciamo che un campione/essa, per essere veramente completo/a, deve essere in grado di vincerli tutti …
Io credo che Wimbledon e Rolland garros siano i tornei che possono riservare meno sorprese visto che per l’erba e per la terra servono degli specialisti(come ha già scritto qualcuno) ecc… e quindi anche sono i più complicati per chi non lo è. In oltre ,Wimbledon in particolare, sono tornei famosi per la storia quindi dal punto di vista emotivo fanno suggestione.
Gli altri invece li vedo come gli slams delle opportunità. Sono molto più aperti visto il campo (cemento) e la data (inizio e fine stagione ,risp AO e USO)
Già…
Sicuramente Parigi. Basta vedere che dei primi 20 Era Open ci sono riusciti in 5/6. Chiedere a Sampras, Becker, Edberg, Connors, McEnroe
C’era una volta, or non c’è più.
@ Elio (#2060960)
sono d’accordo. sono le superfici più estreme ad essere complicate. A maggior ragione nel periodo di mostri sacri come Federer e Nadal
Ogni torneo dello slam ha le sue caratteristiche.
Wimbledon è il torneo che si caratterizza dalla capacità di adattarsi a una superficie poco utilizzato,
Il RG presenta una superficie sulla quale si sono formati i tennisti attuali,
AO è il primo grosso torneo dell’anno e si contraddistingue dalle alte temperature,
US Open è un torneo molto americanizzato con molti disturbi esterni.
@ Raul Ramirez (#2061061)
Ora ci sono i campioni spagnoli 😛
Orecchio, in che senso “…una volta c’erano gli arrotini spagnoli…”…???… Perché ora ???…
Beh, difficile stilare classifiche, però è sempre un piacere leggere analisi del genere, bravo orecchio. Per quanto mi riguarda l’ importante è parlare di tennis e dei suoi campioni.
Fisicamente il piu duro è senza ombra di dubbio il Roland Garros. Poi viene Wimbledon per via di tutti gli ace che puoi subire e li devi essere bravo soprattutto in risposta. Poi tra Australia e New York non saprei….forse lo slam australiano per via del caldo. Quindi secondo me la classifica in ordine di difficoltà(dal piu difficile al meno difficile) è questa:
1) Roland Garros.
2) Wimbledon.
3) Australian Open.
4) Us Open.
@ Virgili Federer 6-1 6-0 (#2061003)
scusa anche alla mamma
@ Virgili Federer 6-1 6-0 (#2061003)
al papà
“Il più facile” sempre tra virgolette, per me è il Roland Garros, soprattutto per gli specialisti, che sono meno. Gli altri più o meno si equivalgono. Forse giusto Wimbledon spicca, per il fatto che l’erba é poco praticata.
Vuoi più bene alla mamma o al papà ?? 🙄
Il più facile è il rg…basta buttare la palla di là e correre da matti e vinci facile…us open e australian open bisogna essere bravi da fondo quindi predilige chi è in forma. Il più difficile wimbledon perché devi giocare di fronte a tutte le celebrità e poi giochi dove è stata fatta la storia del tennis
Us open è un torneo che richiede ad un giocatore il repertorio più completo anche a livello di esperienza.
Dipende secondo me principalmente dal sorteggio, dal campo dei concorrenti. Il tempo può avere la sua influenza, se il caldo australiano e alle volte statunitense possono giocare un ruolo, le continue interruzioni per pioggia a Wimbledon possono giocarne un altro, o il terreno bagnato al RG. Insomma è difficile stilare una classifica valida per ogni anno.
Direi che l’analisi è perfetta e da condividere in pieno.
Si pensi in effetti anche al fatto che un campione assoluto come Federer (vero cannibale in tutti gli altri slam) sia riuscito a vincere una sola volta il RG, peraltro quando il suo dominatore assoluto venne tolto di mezzo in semifinale da un outsider (almeno per quel livello ) come lo svedese Soderling. Ed è solo grazie a questa estemporanea occasione che Fed è risucito a completare il career grand slam. Altrimenti sarebbe potuto quasi certamente rimanere all’asciutto sul fronte parigino…. chissà…
Il R.G. e W. sono tornei per specialisti, difficili da vincere per chi non lo è. L’A.O. e F.M., giocandosi sul cemento, sono i tornei più aperti .E’ anche vero però che giocandosi il primo all’inizio della stagione quando non tutti i giocatori sono in forma, e il secondo alla fine quando molti risentono di impegni sempre più lunghi e stressanti, le sorprese sono abbastanza probabili come i risultati degli ultimi anni dimostrano. I grandi campioni però riescono generalmente a vincere anche su campi che non sono a loro congeniali. Nadal, Borg, Agassi sono riusciti a vincere a W (ce ne sono ovviamente molti altri), così come Federer ha vinto a Parigi mentre per esempio non ci è riuscito Connors neanche nei suoi anni migliori.
Sinceramente mi sembra inutile fare certe classifiche che lasciano il tempo che trovano, altro discorso è il grado di importanza degli Slam, tendenzialmente W è il più rinomato, con RG a seguire, AO e USO più dietro nelle preferenze
Senza offesa mi sembra una questione senza capo nè coda 😐
Diciamo che per Federer è più difficile il RG e per Nadal Wimbledon e
L’Australian Open (3 finale perse in entrambi).
Cmq per me, il più duro è il RG, e il più complicato Wimbledon. Poi ognuno la pensa come vuole. 🙂