WTA Miami Open: Roberta Vinci manca l’accesso al main draw. L’azzurra viene sconfitta da Viktorija Golubic in due set
Roberta Vinci si arrende a Viktorija Golubic nel turno decisivo per l’ingresso al main draw del Miami Open. La tarantina, dopo la bella vittoria all’esordio nel tabellone cadetto contro Sachia Vickery, è stata battuta dalla svizzera prima menzionata in un’ora e un minuto col punteggio di 6-4 6-3. Nonostante un avvio a rilento con quattro palle break offerte alla tennista di Zurigo nel game d’apertura, la tarantina era riuscita ad ingranare e a portarsi avanti di un break nel set d’apertura salvo però non riuscire a custodire il vantaggio. Perso il primo set, Vinci è partita singhiozzando anche nella seconda frazione con un break di ritardo da dover recuperare. Ricucito lo strappo immediatamente, a nulla è valso il tentativo dell’azzurra di provare a rimanere aggrappata con le unghie e con i denti alla sua avversaria odierna. A seguito di questa battuta d’arresto, Roberta Vinci deve rimandare l’appuntamento col terzo tabellone principale della stagione in tornei WTA. Un plauso a Viktorija Golubic, brava a non aver ancora aver lasciato per strada neanche un set nella sua marcia verso il tabellone principale.
PRIMO SET
Roberta Vinci apre le danze al servizio ma deve sin da subito fronteggiare quattro palle break. L’azzurra riesce a neutralizzarle e ad assicurarsi il game inaugurale del match ai vantaggi costringendo Viktorija Golubic a dover rincorrere nel corso del primo set. La svizzera, dal par suo, non riscontra particolari problemi sul suo primo turno di servizio dell’incontro e pareggia i conti concedendo due punti alla tarantina. Si procede on serve con entrambe le giocatrici che questa volta si aggiudicano i loro rispettivi servizi senza regalare neanche un 15. La partita scorre via veloce, Roberta Vinci acquisisce maggior fiducia ed è abile a portarsi nuovamente al comando della prima frazione. Una volta trovate le adeguate contromisure al servizio, l’azzurra riesce anche ad operare il break alla prima chance utile. Chiamata a servire per consolidare il vantaggio, la tarantina, nonostante una sola possibilità avuta a sua disposizione per il 5-2, si fa strappare la battuta permettendo alla Golubic di rientrare immediatamente in carreggiata e di ricucire lo strappo. Riacciuffata sul 4-4, Roberta Vinci accusa il contraccolpo e cede nuovamente la battuta alla tennista nativa di Zurigo, consentendole di andare a servire per il primo set dopo il cambio campo. Viktorija Golubic conquista il quarto game di fila senza particolari patemi d’animo – il secondo consecutivo al servizio a zero – e mette le mani sulla prima frazione col punteggio di 6-4 in 35 minuti di gioco.
SECONDO SET
La frazione inizia nel peggiore dei modi. L’azzurra viene subito sorpresa da Golubic che piazza il terzo break di fila – il primo a zero – e legittima il vantaggio salendo sul 2-0. Finalmente Vinci si sblocca dopo sei giochi persi consecutivamente e prova a reagire rimanendo in scia. In un match che appare ormai a senso unico, la tarantina reagisce, si riprende il maltolto e recupera il break di svantaggio. Viktorija Golubic non si lascia scalfire nell’animo, tutt’altro: la svizzera riacquisisce il break e consolida il vantaggio sul 4-2 ottenendo ben 8 punti di fila. Vinci riesce a rimanere a ruota ma risulta pressoché innocua in risposta, tanto da consentire a Golubic di salire sul 5-3 e di far suo il secondo game consecutivo al servizio senza lasciare neanche le briciole all’azzurra. Viktorija Golubic è implacabile e fa calare subito dopo il sipario sul match: la tennista di Zurigo si qualifica per il main draw di Miami liquidando Roberta Vinci col punteggio di 6-4 6-3 in un’ora e 1 minuto di gioco.
La partita punto per punto
Luca Fiorino
TAG: Miami Open, Roberta Vinci, Viktorija Golubic, WTA Miami, WTA Miami 2018
Tutto giusto! Toglierei solo il “probabilmente” 🙂
Non credo, altri 10-15 anni Pericoli e Pietrangeli li possono fare
io lo sostengo da sempre.
Una comparsata speriamo finisca presto questo stillicidio
D’accordissimo. e aggiungo che è abbastanza ingiusto fare paragoni con Flavia. Flavia era fidanzata all’epoca e progetti di maternità e dunque un progetto di vita che può diventare ben più importante del tennis. Roberta non è fidanzata, e questo può fare tutta la differenza del mondo nel prendere certe decisioni
@ Chittammuorto (#2059555)
@ raonic (#2059564)
@ Il vero tennis (#2059586)
@ Henry (#2059600)
Ma siete così frustrati da rompere ancora con sta storia? ROBERTA SI RITIRA A MAGGIO! Sta facendo gli ultimi tornei, altri 2 mesi e poi non la vedremo più. E ancora state lì a chiedervi cosa ci sta a fare. Ma lasciatela in pace, ha detto che a Roma smetterà e così sarà. Ma siete così impazienti? e soprattutto che ve ne importa?non avete altro da fare nella vostra vita? Io sono basito
@ Carl (#2059667)
Capisco e sono d’accordo che sarebbe tutt’altro servizio, ma non è così scontato avere un inviato sul posto né è pensabile mandare in loco qualcuno considerando gli ingenti costi. Tutto questo per un match di qualificazione poi? Basti pensare alle tv che non trasmettono più match in loco proprio per ridurre i costi. Gli stessi inviati che conoscete spesso presenti nei vari tornei ottengono solo un rimborso parziale delle spese. Se va bene…
Talmente buoni che penso resti più che attiva nel mondo del tennis con un qualche ruolo istituzionale, male male che vada come erede della Pericoli quale testimonial negli eventi ufficiali, ma quasi certamente in un modo più fattivo.
OK, niente da dire, ma non avete un riferimento sul posto che possa dare qualche informazione di prima mano? O anche solo un utente che gentilmente si presti. Penso che di italiani a Miami ce ne siano non pochi.
Sarebbe stato particolarmente utile specie per l’incredibile partita persa da Errani.
Perche’ ritirarsi dopo una vittoria?
Allora Nole si sarebbe dovuto ritirare dopo il career slam con il RG 2016. Roger a casa dopo AUS 2017 (come consigliato, inopportunamente, da Flavia). Che si ritiri pure Nishikori. Murray ha aspettato troppo a ritirarsi. E Cilic che non riesce più a vincere uno slam. Anche Berdych che ha vinto solo tornei “minori”.
Certi commenti non li capisco.
Per me Flavia ha fatto una scelta di vita, lasciando lo sport, qualcosa che poteva essere visto come una fuga. Avrei preferito che continuasse, ma capisco che voleva altro dalla vita.
Perchè è l’ultimo torneo di una delle più grandi campionesse nella storia del tennis italiano.
E che rimpiangeremo probabilmente per tanto tempo ancora.
E anche se non si ritirasse, avrebbe comunque maggiori probabilità di far bella figura delle nostre giocatrici più giovani che per ora a livello WTA non riescono a stare in campo.
Chi ha fatto l’articolo, ovvero il sottoscritto, non ha visto un 15 perché si trattava di un match di qualificazione non coperto dalle telecamere. Ho raccontato l’andamento del match senza inventarmi nulla su gioco e tattiche.
Al contrario, sarebbe stato scorretto far finta di nulla e fare la cronaca dettagliata su un qualcosa di evidentemente non visibile.
prova a figurarti cosa gliene importi a lei del tuo compatimento…
Buoni rapporti con la FIT.
Meglio farsi rimpiangere che farsi compatire….(Vinci,Schiavone ,Buffon)…ma che vi manca
Quindi dovrebbero dargli la wc a Roma?ma il senso di questa cosa …?
Perchè terminare così…perchè?
D’accordissimo con Chittammuorto… Pennetta Forever. Bisogna sempre lasciare un ottimo ricordo. Così non lo è
Ma non si doveva ritirare un anno fa? Pure la Schiavone se nn sbaglio ..
Redazione, però dai non si possono leggere le cronache “dettagliate” delle partite fatte solo sul punteggio! Si capisce benissimo che chi ha scritto l’articolo non ha visto un quindici!
Ma che si diverta a fare altro…sembra di quei pugili bolsi che vanno sul ring e non sanno nemmeno perché lo fanno…brava Flavia che ha vinto e ha detto ciao a tutti…così invece è’ pietoso
Il giusto coronamento di una magnifica carriera
Niente…non ne ha davvero più.
Aspettiamo con ansia Roma ❤
Noi ti adoriamo comunque sei grande lo stesso
Roby, aspetta la passerella a Roma e non pensare ad altro, poi vivi la tua vita, felice