Challenger Genova: Conclusa con successo l’edizione 2009 del torneo ligure
Si è conclusa ieri con la vittoria dello spagnolo Alberto Martin in finale sull’argentino Carlos Berlocq l’edizione 2009 dell’AON OPEN CHALLENGER – Primo Memorial Giorgio Messina.
Va così in archivio il torneo professionistico di tennis con il montepremi più alto disputatosi a Genova dal 1993, anno in cui si tenne l’ultima edizione della prestigiosa IP CUP, torneo ATP da 275 mila dollari che portò nel capoluogo ligure giocatori del calibro di Thomas Muster, Emilio Sanchez, Andrei Medveded, Fabrice Santoro.
“Siamo particolarmente soddisfatti della riuscita della manifestazione – ha commentato Mauro Iguera, Presidente del Comitato Organizzatore del torneo – sia in termini di valori tecnici espressi dai giocatori in campo sia per la partecipazione del pubblico culminata con il tutto esaurito della finale di domenica”.
“Anche la copertura mediatica – ha proseguito Mauro Iguera – è stata di particolare rilievo a conferma del crescente interesse che il torneo suscita non solo a livello locale ma anche e soprattutto su scala nazionale. L’incremento del montepremi a 100 mila dollari, che fino a qualche settimana fa veniva considerato un ottimo risultato, può invece rappresentare una tappa intermedia verso traguardi ancora più ambiziosi”.
L’edizione 2009 ha visto ai nastri di partenza 66 giocatori nel tabellone del singolare e del doppio in rappresentanza di 24 paesi del mondo, dagli Stati Uniti d’America all’Argentina, dal Sud Africa a Israele, passando per Germania, Francia, Italia, Spagna, Belgio, Ucraina, Tunisia, Algeria, Croazia, Bulgaria e molti altri ancora.
Per la prima volta in sette anni di storia del challenger genovese sono stati 5 i giocatori compresi nelle prime 100 posizioni mondiali ad aver partecipato, tra cui il numero uno del seeding, lo spagnolo Albert Montanes, il tennista con la miglior classifica di sempre (numero 48 del ranking mondiale ATP).
Oltre 10 mila gli spettatori che hanno seguito lo svolgimento degli incontri per tutta la settimana di gara a partire dai primi turni di qualificazione fino alla finalissima di ieri sul campo centrale “Beppe Croce” gremito di un pubblico attento e appassionato.
Sui campi di Valletta Cambiaso gli spettatori hanno potuto ammirare giovani di grande talento come il bulgaro Grigor Dimitrov, già vincitore di Wimbledon e degli US Open nella categoria juniores e il russo Evgeny Korolev che vanta nel suo giovane palmares vittorie su giocatori come Carlos Moya, Nikolay Davidenko, Stanislas Wawrinka e Juan Martin del Potro.
Korolev e Dimitrov potrebbero seguire le orme di Marin Cilic, giovane talento croato che partecipò al challenger nel 2006 e oggi numero 17 della classifica mondiale ATP, a dimostrazione del valore del torneo quale trampolino di lancio per i giovani talenti della racchetta.
Nei 67 incontri disputati tra singolare e doppio sono state circa 1.500 le palline utilizzate, 150 le incordature realizzate (dai 10,5 ai 31 kg di tensione massima richiesta), 50 i giudici di linee, 5 gli addetti alla manutenzione, 60 i raccattapalle, 6 le macchine del servizio di trasportation e oltre 1.500 i pasti serviti dal servizio ristorazione all’interno dell’A.S.D. Valletta Cambiaso.
Tra le curiosità del torneo la racchetta a due manici utilizzata dai fratelli statunitensi Dann e Brian Battistone, il servizio eseguito in salto dal più giovane dei fratelli Battistone e l’interminabile maratona tra Walter Trusendi e Simon Greul (oltre quattro ore di gioco).
Dal punto di vista organizzativo l’edizione 2009 ha avuto anche il numero più alto di sponsor mai registrato (37), a dimostrazione di una crescita complessiva dell’evento oggi tra le principali manifestazioni tennistiche nazionali nel calendario redatto dall’ATP.
TAG: Challenger Genova, Curiosità
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