La Davis che vorrei
In ballo c’è una vera e propria rivoluzione con una prossima riunione che potrebbe cambiare in maniera importante il destino della competizione tennistica a squadre per eccellenza, la Coppa Davis. Una manifestazione storica che ha lasciato nella memoria del tifoso del bel tennis partite indimenticabili, per un’esplosione di emozioni che non troveranno mai eguali in altri tornei tennistici.
Eppure questa Davis rischia di sparire, di non esistere più…almeno nella forma in cui tutti l’abbiamo amata. Dal 2019 potrebbe essere un altro evento: ma è questa la versione che io vorrei per la Coppa Davis? È una semplice domanda che vi pongo e a cui vi invito a rispondere: nel frattempo, io vi racconto la “mia” Davis.
Cominciamo dai punti che potrebbero e dovrebbero dare gli incontri disputati nella Coppa: non concorderei sull’assegnare punti per invogliare i top player a parteciparvi, lo farei solo perché un incontro tennistico durante la stagione, deve far si che una vittoria faccia rima con un incremento in classifica. Nessuno dovrebbe essere spinto a vestire la maglia della propria nazione o perlomeno non dovrebbero essere dei punti a farla rappresentare quanto piuttosto l’ardore di essere in campo per un Paese intero, tennisticamente parlando.
Si è ventilata anche la possibilità di disputare la Coppa in una sola settimana: non credo sia la soluzione ideale perché 7 giorni sono troppo pochi anche se l’evento va assolutamente ridotto nella sua durata. Per me sarebbe interessante dividerla in una settimana di competizione più due weekend: un tabellone a 24 squadre con alcuni bye per le Nazionali con il miglior ranking, con incontri da disputare per regalare alla fine della settimana le 4 semifinaliste. In questa prima tranche di incontri si potrebbero disputare i match secondo la proposta offerta, ossia due singolari più un doppio al meglio dei 3 set. Le cose cambierebbero per i due weekend successivi.
Durante il primo finesettimana dedicato alle semifinali più quello della finale potrebbero disputarsi al meglio dei 5 set, con 4 singolari più l’eventuale doppio da disputarsi nell’ultima giornata. La sede della prima settimana potrebbe cambiare ogni anno, così come quella delle semifinale e finale, un evento da reclamizzare e presentare come l’atto conclusivo della Coppa del mondo tennistico.
Ogni Federazione potrebbe anche giocare delle cosiddette amichevoli, anche se ovviamente il calendario andrebbe leggermente modificato per lasciare alcuni weekend liberi: tolti i 3 della prima fase, delle semifinali e della finale, sarebbe interessante lasciarne almeno uno libero per poter permettere ai vari Paesi di testare i propri giocatori, ad esempio prima di arrivare alla fase iniziale della Coppa.
È vero che i cambiamenti spesso sono necessari ma il rischio è snaturare un bellissimo evento che ha solo bisogno di un restyling. Voi cosa ne pensate?
Alessandro Orecchio
TAG: Coppa Davis, Coppa Davis 2019
Io ho visto di buon occhio la laver cup. Manifestazione molto interessante secondo si potrebbe alternare con la Davis. Anno dispari una anno pari l’altra tanto per intenderci. E fare come nel golf con Ryder cup e president cup. Io toglierei l’attuale pausa per la Davis durante l’anno per finire prima la stagione atp e lasciare il mese di novembre a queste due manifestazioni alternate
Stessa formula di ora, ma con match 2/3 (tranne la finale) e week end su soli 2 giorni (il secondo con eventuale doppio di spareggio).
In piu si assegnano punti ATP, su livelli crescenti (es. 1 turno 20 punti a vittoria, quarti 40 punti, semi 80 punti, finale 160 punti).
E sai come ti vengono i top player. Con ritocchi rapidi e fattibilissimi
Il mondo del tennis è profondamente cambiato. Anche a me piacerebbe che la Davis restasse più o meno com’è, ma di fatto ormai va troppo contro corrente…
Ai tempi di Pietrangeli e Santana, si vinceva il Roland Garros e si ricavavano poche centinaia di euro di premio…
I tempi di Panatta sono stati quelli della svolta. Ad inizio carriera Adriano guadagnava quattro soldi ed era già un gran giocatore. Era fresco fresco campione italiano dopo una memorabile lotta al quinto set con Pietrangeli, ma ancora andava a scarrozzare la Bertè con la mitica Fiat 500, altro che Maldive e Dubai. Solo negli anni immediatamente successivi i prize money e il business nel tennis sono schizzati all’insù.
Oggi come oggi, qualsiasi formula si adotti, è estremamente difficile far sopravvivere lo spirito della Davis.
La formula “biennale” potrebbe essere un’idea. 12-14 giorni all’anno dedicati alla Davis, senza altri tornei 1000-500-250 fra i piedi. il primo anno si giocano sette tornei “interzona” da 8 squadre (preceduti da qualificazioni dove necessario) e l’anno dopo il torneo finale con quarti, semifinali e finale (l’ottava squadra è quella campione in carica).
Niente gironi, niente differenza set, solo eliminazione diretta.
Niente punti ATP (che sarebbero comunque iniqui, al pari delle famigerate crono a squadre al Tour de France), l’attrattiva saranno i soldi degli sponsor, un bel gruzzolone per ciascuna delle 8 finaliste e premi decenti per le altre 49 squadre.
Ma insomma Orecchio, la smetti di fare titoli non orecchiani?! Ché poi mi tocca arrivare all’espressione “tifoso del bel tennis” per capire che trattasi di un tuo articolo?!
Ma infatti, allora visto che la stessa cosa dei top player vale generalmente anche per gli incontri di doppio, aboliamo anche questi.
La frase finale dell’articolo è molto vera, arrivo più o meno alla stessa conclusione.
A questo punto secondo me ha addirittura molto più senso la Laver Cup.
Inoltre, sempre per quel che mi riguarda, quello che vogliono fare è praticamente cambiare nome, data e collocazione geografica alla Hopman cup.
Amen!
P.S. potrebbe supertennis farcela rivedere, ovviamente con telecronaca originale. Forse qualcuno cambierebbe idea…
La Davis è bellissima anche senza i top player.
E basta co sta Davis 😡
@ perry (#2045628)
non è vero, la coppa Davis senza i numeri uno non ha alcun senso; sarebbe come mandare ai mondiali una selezione dalla serie B;
purtroppo la passione non è sempre alleata del profitto e poichè a decidere saranno sponsor e diritti televisivi mi sa che la Coppa Davis che emoziona come anni fa tipo Italia Germania 4 – 3 non la vedremo più
Secondo me dovrebbero fare così:
– Durata 1 mese perchè facendo un calcolo con la formula attuale sono 4 settimane di “pausa” del tour.
– Partecipano 16 squadre o 18 con le prime due che sono già ai quarti di finale.
– Deve essere sorteggiata la squadra che gioca in casa o in trasferta
– Dare punti ATP e dei prize money in base al piazzamento.
– Partite da 5 incontri a 5 set (4 singolari e 1 doppio).
– Per renderla equilibrata, convocare 6 giocatori. I singolari devono essere giocati con i migliori 4 convocati cioè il n.1 vs n.1, n.2 vs n.2 ecc.. Per il doppio invece possono far giocare chi vogliono.
– Farla ogni anno dispari così non si creano problemi con le Olimpiadi.
Spero che sia stato chiaro, ovviamente ho espresso una mia idea di come vorrei la coppa davis.
Mi sa che hai ragione tu…
@ adriano (#2045599)
E’ proprio questo il punto, se non la giocano i top ten non interessa quasi a nessuno….
Io cambierei solo il formato. Due giorni come in fed cup. Sabato due singolari e domenica doppio e singolari con le 5 convocazioni anziché 4.
e’ cambiato lo sport ed avevamo trent’anni di meno…. come per gli appassionati di boxe nulla potra’ essere mai comparato ad Ali’-Foreman di Kinshasa cosi’ “gli angoli del presente diventano curve nella memoria” (Cit. F. De Gregori)
Avrebbe lo stesso senso cha ha avuto giocare Italia – Germania di calcio allo stadio Azteca nel 1970 ed al Santiago Bernabeu nel 1982…
Solo pochi ignoranti fra i quali molti giocatori stramilionari possono pensare di modificare la coppa Davis . Se non volete giocarla chi se ne frega state a casa . Noi tiposi del nostro Pese ce ne faremo una ragione .
La Davis è bella esattamente così com’è!!
Sinceramente non me ne frega assolutamente nulla del parere dei grandi giocatori sulla davis. La davis è bella anche senza di loro, lasciatela cosi com’è perfavore.
Tre singolari intesi 3 match + 1 doppio.
Tre singolari e un doppio al meglio dei tre set, stesse date e casa/trasferta. Non è possibile il campo neutro aldilà dei soldi dello sponsor (non è paragonabile alle finals masters).
per me la Davis è QUEL quinto set tra Canè e Wilander a Cagliari… nel nuovo formato questo non potrà più accadere. Verrà fuori un bell’evento, magari come la coppa del mondo di calcio, ma quelle emozioni non ci saranno più.
Ma che senso ha giocare p.es. a Dallas o a Parigi una semifinale o una finale p.es. Serbia-Spagna? I tifosi delle singole squadre tutti in trasferta! La Davis Cup ha il suo fascino solo con i tifosi di casa che sognano il proprio giocatore battere il top ten in casa..la Coppa Davis tornerà ad essere giocata da quasi tutti i giocatori, ci sono sempre stati alti e bassi…l’attuale formula non è perfetta ma è la meno peggio di sicuro..lasciatela così com’è please!