Circuito Challenger Challenger, Copertina
Challenger Kyoto: Matteo Donati sconfitto all’esordio (Video)
20/02/2018 10:01 40 commenti
Challenger Kyoto | Indoor | $50.000
1T Kwon – Donati (0-0) 4 incontro dalle ore 02:30
01:27:17
5 Aces 5
7 Double Faults 2
56% 1st Serve % 63%
34/44 (77%) 1st Serve Points Won 33/46 (72%)
17/35 (49%) 2nd Serve Points Won 11/27 (41%)
4/6 (67%) Break Points Saved 3/6 (50%)
11 Service Games Played 11
13/46 (28%) 1st Return Points Won 10/44 (23%)
16/27 (59%) 2nd Return Points Won 18/35 (51%)
3/6 (50%) Break Points Won 2/6 (33%)
11 Return Games Played 11
51/79 (65%) Total Service Points Won 44/73 (60%)
29/73 (40%) Total Return Points Won 28/79 (35%)
80/152 (53%) Total Points Won 72/152 (47%)
Kwon – Donati
180. Singles ranking 261.
2. 12. 1997 Birthdate 28. 2. 1995
right Plays right
In caso di vittoria sfiderà al secondo turno
Uchida, Kaichi vs (Q) Garanganga, Takanyi
In campo Mercoledì
TAG: Challenger Kyoto, Challenger Kyoto 2018, Matteo Donati
Io aspetterei la fine della tournée asiatica per valutare il ragazzo!!!
Dal divano di casa è semplice tirare m… alla prima sconfitta!!!
Purtroppo Matteo in questi ultimi due anni in chi doveva alzare il livello è stato tormentato da continui infortuni che lo hanno decisamente frenato!!!
Speriamo quest’anno possa fare una stagione piena fisicamente sana.
No …
Vogliamo parlare di Yen-Hsun Lu?
Sì, peraltro anche con Golubev un grande lavoro nella fase iniziale poi il giocatore si è fermato completamente e da lì a me son cominciati a venire i dubbi, però appunto, è difficile capire quanto ci sia di responsabilità del giocatore e quanta dell’allenatore, cmq a fiuto anch’io credo che un po’ di aria nuova a questo punto non guasterebbe.
Più che altro… Per me nel tennis, come anche parzialmente negli sport di squadra, l’incidenza dell’allenatore non è sempre facile da individuare. In genere secondo me il cambio di guida tecnica dev’essere un’ultima ratio.
Il punto è: per Donati siamo giunti a questa fatidica ultima ratio? Per me sì, non so se la stagnazione (o il regresso) di gioco e classifica deriva anche da una guida tecnica che non incide più… Però probabilmente serve una scossa, nuove idee, aria nuova.
Puci aveva fatto un gran lavoro con Golubev. Poi con Eremin le cose non sono andate benissimo ma più che altro penso per la fragilità fisica di Eremin stesso. Con Donati sembrava che le cose andassero alla grande ma ora la situazione appare un po’ stantia..
Però bisogna anche vedere chi c’è libero… Sennò si rischia di commettere gravi errori!
E’ un dubbio che ormai ho anch’io, ma purtroppo mi mancano gli elementi per poterlo dire, avrei bisogno di mooolte più informazioni per poter dire la mia su questo punto.
Sì.
E’ un dubbio che ormai ho anch’io, ma purtroppo mi mancano gli elementi per poterlo dire, avrei bisogno di mooolte più informazioni per poter dire la mia su questo punto.
Tieni presente però che un Russo con un abbonamento alle linee interne aeree si sente a tutti gli effetti un Asiatico (Putin non fa che parlare dell’Occidente cattivo di partners bizzarri occidentali comprendendoci tutti) che gioca in una zona non certo esotica per lui!
Bah purtroppo in Asia e in particolare in Korea e Giappone stanno uscendo tanti tennisti forti e giovani per cui non ci sono più pasti gratis nemmeno li! Fabbiano un anno fa era stato praticamente battuto da quello che oggi ha battuto Donati e ci ha messo una pezza a colore per passare il turno. Kwon oggi ha anche un anno in più di esperienza! Insomma chi pensasse ancora di fare il pigliatutto in asia andrebbe incontro a grosse delusioni con queste nuove generazioni di asiatici in crescita esponeziale. Su quei campi azzurri in batteria con le righe che si staccavano e non certo casalinghi Quinzi fece una delle sue peggiori figuracce quando pensò anche lui di farsi furbo! Donati temo che potesse rimanere nel bergamasco con maggior profitto!
@ Fede-rer (#2038215)
I vari Kravchuk e Donskoy erano sempre lì a mangiare.
Kravchuk, tennista per me modesto, quando è entrato nei primi 100 ha fatto incetta di risultati a Bangkok, Tashkent, Uzbekistan, Korea, Taiwan, Kazan e Mosca in Russia.
Tabelloni dove tanti nobili decaduti non vanno più. Preferiscono ingrassare in Italia!
@ Marco (#2038196)
Sono le stesse critiche che facevmo a Fabbiano.
Fabbiano è diventato grande andando in Asia, andando via dall’Italia evitando sempre di più la terra, superficie che, con il tennis leggero che si ritrova, lo penalizzava.
Andare all’estero è sempre formativo, figurarsi per un tennista che è in ricerca della sua dimensione.
La strada, ripetitiva e pedissequa, percorsa da tanti nostri tennisti ricoperti di wild cards, alla lunga non ha pagato.
Al contrario serve respirare altra aria.
Sì a livello strategico aveva assai senso, soprattutto se come credo giocherà altri tornei in Asia… A Bergamo il tabellone è molto più duro che a Kyoto.. Poi certo Se, col senno di poi, in Asia raccoglierà pochi punti avrà avuto poco senso.. Ma non dimentichiamoci che una simile programmazione ha lanciato la carriera di Fabbiano, per esempio.. Avrei trovato auspicabile che altri tennisti italiani scegliessero questo tipo di programmazione…
@ Fede-rer (#2038149)
Sì, secondo me hai ragione.
Anche il servizio rende poco e niente.
O meglio non rende nemmeno contro avversari modesti, figurarsi dopo.
Poi, magari, quando incontra l’avversario di lignaggio superiore fa sempre bella figura se non addirittura lo fa fuori.
Quindi patendo il ributtino, ma giocandosela con i bombardieri appoggiandosi alla loro palla pesante.
L’auspicio è che possa “fabbianizzarsi” cioè trovare le soluzioni e la dimensione che il pugliese ha saputo costruirsi nelle sue trasvolate asiatiche.
Fare questa trasferta così lontana per giocare cosi male, quando poteva essere nel MD di Bergamo, ha senso?
Io sono sempre piú convinto che Puci non sia la persona adeguata per Matteo…
Incredibile pensare che due anni e mezzo fa (a 20 anni) batteva Pouille a Todi meritando ampiamente la vittoria. Poi il francese (un anno più vecchio) ha proseguito l’ascesa mentre Matteo da praticamente quel momento (era 178 del mondo) è crollato.
Dispiaciuto per Donati, ma ritengo debba insistere. FORZA!!
la vedo dura per donati risalire, così come quinzi, quando per tanti anni non riesci più a trovare la quadratura è difficile riacquisire fiducia nei propri mezzi(non essendo ovviamente dei fenomeni….), spero di sbagliarmi…l’unico su cui puntare con decisione adesso è berrettini e sonego, gli altri mi sembrano indietro soprattutto dal punto di vista caratteriale: donati, napolitano, quinzi…si arrendono abbastanza rapidamente, sonego lo vedo un fighter
in ogni modo mi chiedo : i vari ramos vinolas, carreno busta , troicki etc etc non mi sembrano dei fenomeni di tecnica eppure hanno o stanno avendo una signora carriera, possibile che non riusciamo a “costruire” giocatori del genere?
Stesso discorso che vale anche per altri nostri giovani, prima di tutto è importante un periodo lungo senza infortuni ed a quel punto valutiamo.
Ottima la scelta di andare in Asia.
Credo ancora nella possibilità che tra 2-3 anni Matteo ci farà divertire, però adesso non è questo il punto; testa bassa, pedalare, periodo lungo senza infortuni e poi si fanno i conti…Forza!
Grandissima analisi!
Sono pressochè d’accordo su tutto!
All’analisi tattica che hai fatto non saprei aggiungere una sola virgola.
Che dirti? Bisognerebbe capire cosa ha portato Donati a questa involuzione o, quanto meno, a questa stagnazione tecnico/tattica.
Ai suoi esordi nel circuito giocava in modo molto sciolto, cercava il vincente e faceva match pari con giocatori molto forti ed esperti… Anche tatticamente faceva molto più spesso le scelte giuste! Il servizio era incisivo. Insomma, tutto faceva pensare che, con parecchio ulteriore lavoro, avremmo9 avuto davvero un bel giocatore.
Non riesco a credere che sia solo una questione di fiducia nei propri mezzi che lo porta a far scelte sbagliate in campo. A me sembra che innanzitutto abbia, rispetto al passato, una grande lentezza di piedi. Prima girava intorno alla palla per spostarsi sul dritto con ottimi tempi (compatibilmente con il fatto che non è un fulmine con i piedi). Ora lo fa molto meno e, anche quando lo fa, ha sempre quell’attimo di ritardo che lo rende troppo vicino alla palla e non gli consente di lasciare andare il braccio al 100%. Anche il servizio non rende minimamente come un tempo. Ed il servizio per il suo gioco è assolutamente centrale!
Il mio timore (e spero di essere smentito perchè sarebbe molto meglio un problema di momentanea mancanza di fiducia) è che i continui infortuni alla schiena non solo abbiano inficiato la sua preparazione atletica ma gli abbiano tolto definitivamente la possibilità di spingere come prima i colpi, servizio in primis. Sempre da questa problematica deriverebbe l’accentuata lentezza negli spostamenti ed, infine, anche la scarsa fiducia… Mi sembra di vederlo scarico in campo, come se avvertisse un certo senso di “impotenza”… Mai adrenalinico.
Speriamo che sia solo un momento passeggero… Dei nostri 4 moschettieri (Napo-Quinzi-Baldi e Donati stesso) in questo momento mi sembra assolutamente quello in maggior difficoltà ed involuzione..
@ Fede-rer (#2038090)
E’ rimasto un tennista ne carne ne pesce.
Il punto su cui, secondo me, dobbiamo soffermarci è l’aspetto mentale.
Non puoi aver disimparato a giocare tennis, dai.
Cosa fa crescere il tennista giovane?
Il tennista che si affaccia al mondo pro deve avere certamente buone qualità tecniche. Donati le ha. Ma vanno sempre e costantemente migliorate, lubrificate, perfezionate e anche personalizzate dal tuo carisma, dal tuo modo di pensare il tennis.
Questo manca a Matteo.
Non si è costruito un “suo” gioco.
Non ha uno schema con cui è certo di fare il punto.
Non ha una tenuta mentale sulla partita.
Non ha la capacità di soffrire sul campo.
Non vende cara la pelle.
Insomma non è ancora giocatore.
Nell’immediato cosa occorre fare?
Per me è inutile incaponirsi con qualcosa che non è possibile fare.
Sembrava, e lo dico con mio errore di valutazione, che potesse sostenere un tennis d’attacco. Da fondo campo, ma un tennis propositivo. Ma il diritto, che sembrava un colpo pesante, non si è perfezionato.
Permane la difficoltà nel chiudere pur comandando lo scambio.
Dopo due martellate di diritto, normalmente si dovrebbe portare il punto a casa. Soprattutto non riesce a risolvere la problematica scelta inside in ed inside out. Il diritto anomalo è efficace quando ti apre il campo, quindi dopo un bell’inside out (il colpo di Matteo) occorre subito un rapido e pesante incrociato od inside in. Matteo è insicuro su questo tipo di chiusura. Certo, puoi fintarlo e ritirare l’inside out. Ma l’avvesario lo capisce dopo 10 minuti, fa sempre la stessa cosa. E non chiude. Se questo non succede significa che per Matteo ricomincia lo scambio e va in difficoltà non essendo un regolarista, ma nemmeno un gran corridore.
Il problema è questo.
Oggi corrono tutti e gli stessi tutti vendono cara la pelle.
Matteo no. Sembra che, una volta vista l’impossibilità di scardinare l’avversario, ci si rassegni alla sconfitta.
Sia chiaro, sembra. Non credo che Donati lo faccia, ma appare dalla sua gestualità, dal suo body language, un chiaro segnale di resa che, per chi ha giocato a tennis conosce, viene subito “carpito” dall’avversario.
Nel tennis è così. Il tuo minimo calo fa rinascere le speranze al più battuto dei tennisti.
Così è difficile competere.
Certo, partite ne vince, ma poche.
Come disse Brad Gilbert ad Agassi “….ho vinto tante partite che avrei dovuto perdere, invece tu hai perso tante partite che avresti dovuto vincere….”
Ma vi rendete conto che stiamo parlando di un coreano del 97 che presumibilmente ha fatto molti dei suoi punti nei circuiti asiatici e nei confronti del quale Donati che ha giocato al Foro Italico dovrebbe essere il giocatore esperto.
La davis ed il circuito atp sono due cose differenti. È stato rispettato il pronostico. Poteva fare meglio matteo oggi obiettivamente.
Hai pienamente ragione, lo ritenevo implicito! E’ chiaro che se mi ritrovo di primo mattino a guardare in streaming una partita di uno sperduto Challenger è perchè in primis tifo per Donati e poi perchè ci credo!
Spero che continui con qualche altro torneo in Asia, acquisisca fiducia e migliori la condizione atletica!
@ giucar (#2038099)
Questo coreano aveva recentemente perso in Davis da Quereshi in singolare, dove il pakistano figurava senza ranking, mi aspettavo sinceramente che donati la vincesse questa partita
Donati deve tornare i future, sono 2 anni che il suo livello è talmente basso da far fatica a vincere nei primi turni dei challenger. Prendere coscienza, bagno d’umiltà e ripartire dai future
@ Fede-rer (#2038090)
Il tuo post è condivisibile…io al termine avrei aggiunto un “forza Matteo non mollare e credi sempre in te stesso”.
Ciao
Tristezza…
Veder giocare Donati , sembra di vedere un veterano che gioca contro un giovane. Sinchè deve colpire la palla da fermo o quasi,va tutto bene, non appena lo spostano non tiene più di tre scambi. Fisicamente mi sembra sempre esile e poco reattivo, se forza si fa male, non so cosa pensare. Deve essere un bravissimo ragazzo con discreto talento, ma con questa condizione atletica, a questi livelli, vinci veramente pochissimo. Non so se si tratti di limiti fisici naturali insuperabili, o di una preparazione atletica inadeguata, cosa di cui dubito…..comunque forza Donati, in bocca al lupo!!!
Tristezza infinita… 6-4 7-6 da un giocatore parecchio più avanti di Matteo in classifica ma che, dopo averlo visto giocare, non mi pare assolutamente nulla di che.. Mi sembra il classico tennista asiatico con classifica gonfiata dal fatto di giocare tornei nel continente asiatico..
Ciò detto Matteo mi pare attualmente l’ombra di se stesso! Ero felicissimo della sua scelta di giocare questo challenger a Kyoto, dove tra l’altro aveva un tabellone infinitamente più abbordabile di quello che avrebbe potuto trovare, per esempio, a Bergamo.
Ma Donati sembra davvero un altro giocatore rispetto ad un paio di anni fa quando, a detta di molti, era il prospetto più credibile e maturo della next-gen italiana.
I suoi colpi non fanno più minimamente male all’avversario neanche sul veloce, il suo dritto, precedentemente devastante, ora è tutto sommato innocuo. Il rovescio molto spesso non raggiungeva neanche la riga del rettangolo del servizio, cortissimo e con poco ancolo tra l’altro. Appena l’avversario trovava un minimo di angolo aveva praticamente vinto il punto perchè gli spostamenti di Donati erano davvero molto carenti…
Insomma, penso servirebbe davvero un cambio di rotta. Ho l’impressione, però, che i problemi fisici avuti in passato lo limitino tutt’ora e giochi con il “freno a mano tirato”.
Ora, chiedo a voi bene informati, continuerà con una tournee asiatica? Immagino di sì, non avrebbe senso spostarsi fino in Giappone per giocare un singolo Challenger…
Ho visto solo l’ultima parte dell’incontro e sono rimasto un po deluso. Ma Donati non riesce a fare un vincente che sia uno o mi sto sbagliando? Io ho visto solo pallette buttate di la sperando nell’errore dell’avversario, senza riuscire a mettere un minimo di pressione. Spero di sbagliarmi ma cosi non si va da nessuna parte.
Momento molto complicato per Matteo….spero non molli. Oggi purtroppo si è vista grande differenza coi colpi da fondo….0 fiducia nel dritto in avanzamento e in generale coi colpi a metà campo….speriamo bene…dai matteo non mollare!!!!
Che braccino
Peccato ;(
Donati , come sempre quando serve per chiudere un set (il secondo) , si fa brekkare…
Ma come si fa lo brecchi servi per il set e lo perdi a 15 bu
Donati sembra un pò sulle gambe….sembra lento e il koreano ne approfitta
Io non la vedo ma dal livescore sembra che faccia tanta fatica a rispondere o sbaglio?
non so agli altri utenti ma la mia impressione vedendo il primo set di Donati non e’ positiva,insomma per me ha giocato male