Ryan Harrison: “Un’accusa come quella fatta può cambiare una carriera”
Ryan Harrison, accusato di razzismo da Donald Young alla fine del suo incontro di primo turno dell’ATP 250 a New York, ha usato i social network per ringraziare il sostegno ricevuto, specialmente dopo che si è saputo che non c’era alcuna prova diretta che le accuse di Young erano fondate.
“È stata una delle settimane più difficili della mia vita professionale. Un’accusa come quella fatta può cambiare una carriera, ma sono molto felice per il supporto avuto dai miei amici, familiari e fan “, ha scritto dal suo account Twitter.
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6 commenti
Squalificare Young immediatamente; gravissimo usare il razzismo come pretesto.
Giusto un tantino! La prossima volta verrà tirato in ballo Jack the Ripper o qualche gerarca nazista…
Paragone leggermente forzato 🙂
L’illazione sarebbe stata dare del razzista ad Harrison in base ad un suo comportamento ma non è questo il caso; non siamo nell’ambito di un giudizio personale o di una deduzione, qui Young ha dichiarato una cosa che è o vera o falsa ovvero siamo nell’ambito di una situazione circostanziata: prrtanto se fosse falsa, è una bugia bella e buona oppure, nel caso di un’incomprensione, una leggerezza comunque molto grave.
Se Ryan abbia o meno pronunciato quelle frasi razziste imputategli da Young, probabilmente non lo sapremo mai. In ogni caso il giocatore americano farebbe bene a darsi una regolata. Ha avuto degli scontri verbali con più di un giocatore, rischiando talvolta di andare anche alle mani. Se non si dà una calmata, rischia che prima o poi si possa mettere veramente in guai seri. Il caso di Tyson è emblematico: tante volte ha rischiato di essere arrestato per aggressione e violenza, riuscendo a salvarsi grazie ai suoi quattrini. Alla fine l’ex pugile è stato arrestato e condannato per un reato che forse (se non probabilmente) non ha mai commesso. Anche dopo è stato accusato di stupro o di molestie, fino a che, venuto in Italia, l’ennesima donna che lo ha denunciato, ha ammesso di essersi inventato tutto.
Penso che Harrison sia ancora in tempo a cambiare rotta senza troppi stralci, dopo potrebbe diventare assai più arduo.
forse le illazioni dovrebbero essere punite come le colpe…..