Da Bergamo: Luca Vanni, il gigante buono, vuole emozionare ancora (con il programma di domani)
A tre anni dalla splendida cavalcata che lo portò a sfiorare il titolo all’ATP 250 di San Paolo, e l’avrebbe poi spinto fra i top-100, Luca Vanni prova a rinascere al Trofeo Perrel-Faip. Ha battuto lo slovacco Nema e si giocherà un posto in tabellone con Filip Horansky. Al turno decisivo delle qualificazioni anche Filippo Baldi. Domani scatta il main draw: in serata Davidovich-De Bakker.
Nel febbraio del 2015, Luca Vanni si regalava all’ATP 250 San Paolo il miglior risultato in carriera, spingendosi dalle qualificazioni fino alla finale del Brasil Open, persa al fotofinish contro Pablo Cuevas. Un traguardo impensabile solo qualche mese prima, che sembrava destinato a cambiargli la carriera e in parte l’ha fatto, proiettandolo in una nuova dimensione. Gli ha permesso di arrivare al numero 100 della classifica mondiale, di giocare tre Slam e di togliersi quelle soddisfazioni inseguite a lungo, ma la gloria è durata meno del previsto. Tre anni dopo, da numero 288 del ranking ATP, il 32enne di Foiano della Chiana è rimasto fuori di un solo posto dal tabellone principale del Trofeo Perrel-Faip di Bergamo (64.000€, Greenset), trovandosi costretto a tornare a giocare le qualificazioni di un Challenger a quattro anni e mezzo dall’ultima volta. Poco male: nei due match giocati sin qui all’Alzano Palasport il “Gigante Buono” ha mostrato una superiorità importante, oggi ha battuto con un facile 6-3 6-2 lo slovacco Patrik Nema e lunedì proverà a conquistare con le proprie mani il posto nel main draw che la sorte gli ha negato per un soffio. “Il tennis – racconta – è così: perdi qualche partita combattuta, arriva qualche acciacco fisico e la classifica peggiora di conseguenza. Mi sono dovuto fermare qualche settimana per uno stiramento muscolare alla gamba, poi nel novembre dello scorso anno non sono riuscito a difendere i punti dei due titoli Challenger di fine 2016 (a Brescia e Andria, ndr), e ho perso parecchio terreno”. La scorsa stagione ha anche provato a cambiare guida tecnica, dopo parecchi anni alla Tennis Training School di Foligno, affidandosi per qualche mese a Stefano Baraldo. Ma poi è tornato all’ovile e da lì è ripartito, con le solite cure di Fabio Gorietti e Federico Torresi, quest’ultimo con lui al Trofeo Perrel-Faip, dove ha trovato una superficie più lenta rispetto a quella delle sue ultime apparizioni, mai particolarmente fortunate.
Le condizioni meno rapide lo aiutano: è vero che sui campi più veloci il servizio a oltre 200 all’ora gli regala tanti ace in più, ma “Lucone” ha sempre preferito scambiare, manovrare il gioco col back e lavorare ai fianchi gli avversari. L’ha fatto anche con Nema, incontrando qualche difficoltà solo in avvio di secondo set. Nel game d’apertura ha ceduto per la prima volta il servizio, ma ha messo immediatamente le cose a posto con un parziale di quattro game consecutivi, è tornato padrone del match e l’ha risolto in appena 66 minuti. Curiosamente, l’ultimo ostacolo che lo separa dal tabellone principale è un altro slovacco, il terzo in tre giorni, ovvero Filip Horansky, a segno in rimonta sul francese Mick Lescure. “Mi sento bene – ha continuato Vanni – e dopo la trasferta in Australia, dove sono andato senza la giusta preparazione, mi sono fermato per tre settimane, ad allenarmi come si deve, cosa che non ero riuscito a fare nel finale del 2017. Ora sono pronto, e giocare le qualificazioni non è affatto un problema. Tornerò anche a disputare qualche torneo Futures, con l’obiettivo di giocare più partite possibile. Al momento è ciò di cui ho bisogno. La priorità è star bene, per riuscire a riprendere tutti quei meccanismi che mi avevano permesso di arrivare fra i primi 100”. A 32 anni non è più giovanissimo, e tornare a certi livelli non sarà semplice, ma se c’è una cosa che a Vanni non manca è la voglia di fare. “Voglio mandare un messaggio di speranza a tutti quelli che credono di potercela fare in questo sport, e punto a tornare ad emozionarmi e a emozionare. Gioco per quello: il tennis regala emozioni incredibili e nei miei momenti migliori ne ho vissute tante, condividendole con le persone che mi stanno vicino e con tutti gli appassionati che mi hanno fatto sentire il loro affetto. Mi piacerebbe poter rivivere certi momenti, per godermeli ancora di più”.
ANCHE BALDI E BASSO AL TURNO DECISIVO
Insieme a Vanni, la domenica bergamasca ha promosso al turno decisivo delle qualificazioni anche altri due italiani: Filippo Baldi e Andrea Basso. Sul campo del Città dei Mille il primo ha vinto un match delicato contro lo svizzero Adrian Bodmer, l’unico del giorno a superare le due ore. Dopo due set molto combattuti il 22enne di Vigevano è emerso alla distanza nel terzo, spuntandola per 7-6 5-7 6-2 e prenotando la sfida col croato Nino Serdarusic, che a sorpresa ha fatto fuori in due set l’ex n.52 ATP Igor Sijsling. Il genovese Basso, invece, ha messo fine in soli 43 minuti alla corsa della wild card bergamasca Davide Scainelli, battuto per 6-0 6-2, e lunedì mattina affronterà il francese Sadio Doumbia. L’altro incontro che metterà in palio un posto nel main draw sarà invece fra il lituano di Bergamo Laurynas Grigelis (6-3 7-6 a Marco Bortolotti) e il francese Yannick Jankovits. In più, uno dei quattro eliminati al turno decisivo avrà la certezza di entrare in tabellone come lucky loser, grazie al forfait del portoghese Goncalo Oliveira, costretto a rinunciare agli Internazionali a causa di un problema alla caviglia sinistra.
SCATTA IL TABELLONE PRINCIPALE
Domani il Trofeo Perrel-Faip vivrà un piccolo unicum nella sua storia, perché per la prima volta si giocherà in ben tre impianti diversi nello stesso giorno. Dalle 10 del mattino il Città dei Mille e l’Alzano Palasport ospiteranno gli ultimi quattro incontri delle qualificazioni, mentre nel pomeriggio scatterà il tabellone principale, con le prime tre sfide. Il programma del PalaNorda si apre alle 15 con un incontro di doppio, poi sarà la volta di Safwat-Bonzi e quindi di Zopp-Zapata Miralles. Alle 20.30 il match clou della prima giornata, con in campo due dei giocatori più attesi della tredicesima edizione. Da una parte ci sarà l’olandese Thiemo De Bakker, già numero 40 del mondo e reduce dall’ATP 500 di Rotterdam, dall’altra la giovane stellina spagnola Alejandro Davidovich Fokina, 18enne vincitore nel 2017 del torneo di Wimbledon riservato agli juniores.
BERGAMO PALANORDA – Ora italiana: 15:00 (ora locale: 3:00 pm)
1. [WC] Julian Ocleppo / Andrea Vavassori vs Salvatore Caruso / Lorenzo Sonego
2. Mohamed Safwat vs Benjamin Bonzi (non prima ore: 16:00)
3. [3] Jurgen Zopp vs Bernabe Zapata Miralles
4. [WC] Alejandro Davidovich Fokina vs [WC] Thiemo de Bakker (non prima ore: 20:30)
ALZANO PALAZZETTO – Ora italiana: 10:00 (ora locale: 10:00 am)
1. [1] Laurynas Grigelis vs Yannick Jankovits
2. [2] Luca Vanni vs [6] Filip Horansky
3. [3] Marin Draganja / Tomislav Draganja vs Laurynas Grigelis / Alessandro Motti (non prima ore: 16:00)
4. Nathaniel Lammons / Alex Lawson vs [WC] Filippo Baldi / Gianluigi Quinzi
5. [1] Sander Gille / Joran Vliegen vs Uladzimir Ignatik / Volodoymyr Uzhylovskyi
TC CITTA’ DEI MILLE – Ora italiana: 10:00 (ora locale: 10:00 am)
1. [3] Nino Serdarusic vs Filippo Baldi
2. Sadio Doumbia vs [5] Andrea Basso
TAG: Challenger Bergamo, Challenger Bergamo 2018
Tu non sai nulla.
La carriera di Vanni comincia quattro anni fa, in concomitanza con la prima stabilità fisica.
Prima Vanni non ha praticamente conosciuto la continuità del campo.
Sono questi quattro anni che vanno giudicati, non “la carriera”.
Quattro anni che cominciano con una cavalcata nei future e un exploit atp, che proseguono con buoni risultati a livello challenger e una top cento conseguita meritatamente ma non mantenuta a lungo più per ragioni fisiche che per altro.
Io non capisco perché se mancano le basi di conoscenza si debbano sempre tirar fuori analisi astruse.
@ Figologo (#2037544)
Lo conosco, ma non devo necessariamente conoscerlo.
Mi pare che nel tuo gergo conoscere sia fare, come al solito, eccezioni.
Lo apprezzo come tennista, come sportivo, come professionista, come tutto.
Ma essendo a fine carriera possiamo valutarlo no?
Poteva fare di più?
Poteva fare di meno?
Ha fatto quello che ha fatto.
E nel 2015 è stato artefice di una grandissima impresa.
Amiamolo per quello che è e per quello che ci ha dato.
Non capisco perché dobbiamo cercare altro.
@ pallettaro (#2037496)
io vedo il bicchiere sempre mezzo pieno, tu sei un distruggitore di carriere tennistiche 😀
Dimostri di non conoscere Vanni.
La carriera di Vanni inizia quattro anni fa. vatti a vedere in quanto tempo sono concentrati i challenger vinti da Vanni e ne riparliamo
@ 3.4 (#2037443)
A beh, allora è come dici te.
Federer verrà ricordato come Rios, alla numero 1.
Proprio uguale….
@ pallettaro (#2037425)
caro mio discorso vecchio nel tennis questo quì.
vai a dire ai vari rios roddick moya ferrero che non valevano la uno 😳 .
tra 30 anni comunque chiuda la carriera Vanni sara’ricordato come ex top100. Chiuso 😎
@ 3.4 (#2037329)
I numeri dicono che per quasi 13 anni ne è rimasto ampiamente fuori.
Se per te uno che ci è stato 10 anni nei 100 vale come uno che c’è stato 5 minuti allora bene.
Pace, vallo a chiedere al direttore della sua banca, e dimmi che ti dice…..
@ 3.4 (#2037329)
Va bene.
Ma come mai non ci è rimasto?
E come mai non ci è entrato prima?
Sul prima ci saranno delle scusanti, sul dopo pure.
E va bene. Noi italiani siamo così.
sei proprio un impunito 😎
Luca Vanni vale i 100.
Non certo i 90.
Un challenger poverissimo questo di Bergamo.
Se uno tra Quinzi e Vanni non raggiunge almeno la semifinale, c’è da preoccuparsi.
@ pallettaro (#2037295)
Luca Vanni e’ stato 100!!! quindi vale i 100. Se non valeva la top 100 doveva essere stato best rank 101 o piu’.
Valgono i numeri il resto e’ aria fritta.
Forza Luca. Avanti 😀
@ Buon Rob (#2036873)
Oppure dire, impunemente, che Konstantin Kravčuk è ancora nei primi 300 al mondo.
@ Figologo (#2037039)
Lo si scrisse anche.
Lessi mesi e mesi di menate.
Top 60, top 50, top lì, top là.
Dissi che non valeva i 100 e, una volta tanto, ebbi ragione.
In 13 anni di carriera pro, per me onorevolissima, vinse 4 challenger.
Non vedo elementi per attaccare in qualche modo chi cerca di ridimensionare Vanni. O meglio spiegare.
Fu una bella favola. Dovevamo godercela per quella che era.
Invece sono 3 anni che farneticate.
@ Figologo (#2037038)
Sì, ma non decontestualizzate mai gli altri.
@ Tennisaddicted (#2036986)
Si può sbagliare nella forma, ma non nella sostanza.
E’ il tuo caso e hai ragione da vendere.
Vanni, con il risultato positivo di un grandissimo torneo disputato si è avvicinato al tennis che conta. Arrivando al 108.
Da segnalare che, il torneo precedente, cioè la nicchia Quito, fu il primo torneo ATP disputato dal nostro alla soglia dei 30 anni.
Al numero 100 ci restò poco.
Quindi è davvero arduo sostenere che questi primi 100 li valesse veramente.
Nessuno glieli può togliere, se li è meritati, ma ha dimostrato anche dopo di non valerli.
Se in 13 anni di carriera hai fatto 12 anni ben fuori dai 100, ma spesso anche 200 o 300, non possiamo dirti che eri un top 100.
E’ entrato nei 100. Tutto lì.
Sempre con il mitico Lucone!!!
Nella vittoria ma anche nella sconfitta!!!
Cerco di fare disamina asettica, relativamente alla questione se Vanni può o non può tornare nei top 100.
– il nostro ha sfiorato le top 100: infatti ha raggiunto proprio la posizione 100 e per pochissimo tempo: è difficile quindi poterlo considerare, nell’ambito della sua carriera, un giocatore da top 100.
– quest’anno compie 33 anni: per giocatori con il suo fisico generalmente gli anni incidono di più rispetto a giocatori brevilinei o normolinei
– vi sono decine e decine di buoni giocatori più giovani che aspirano giustamente ad entrare nei top 100 e fare carriera
– le vicende ed i crediti che ha dovuto scartare l’hanno portato indietro di vari anni nel ranking e si sa quanto sia difficile riuscire a risalire (vedi ad esempio Bolelli).
Quindi?
– deve puntare sui punti potenzialmente forti, non solo sulla propria altezza e potenza, ma
– utilizzare al massimo l’intelligenza che significa
1. Fare tesoro dell’esperienza: ha davanti un avversario di 10 anni più giovane? Ragiona sui suoi punti deboli, capisci come e quando variare il gioco, innervosiscilo (lo so, sei buono, ma altrimenti ci puoi rinunciare)
2. Studia approfonditamente a tavolino il tuo programma di tornei: se riesci a capire e scegliere (non solo in base al terreno di gioco) a quali avversari puoi andare incontro, aumenti di un 30% le possibilità di andare avanti.
Se riesce a fare entrambe le cose, insieme ad una certa dose di fortuna che ci vuole sempre, entro i prossimi 2 anni può togliersi varie soddisfazioni:
– tornare nei 100 (magari con un ranking a sole 2 cifre, la cui prima non inizi per 9)
– vincere un 250 alla sua portata
– essere convocato in davis
Dopodiché io fossi in lui sarei soddisfatto e più che orgoglioso di me stesso
Qui si può scrivere tutto e il contrario di tutto.
Impunemente, dici bene.
Il problema del giudizio che si dà alle ultime tre stagioni di Vanni è che è da sempre decontestualizzato dalla sua storia e dalla sua “non carriera”.
A mio avviso Vanni non dovrebbe avere molti problemi a qualificarsi perché sembra in palla questa settimana.
Diverso il discorso x Baldi e Basso che hanno 2 match complicati.
Sarebbe positivo che almeno uno dei due passasse.
Lucone e’ 1985 quindi va per i 33. Top 100 mi sembra impossibile sarebbe già buono tornare nei 200. Secondo me la top 100 non la valeva neanche nel 2015 ma è davvero un bravo ragazzo e gli auguro ogni bene.
A mio parere il potenziale per migliorare ancora il suo best ranking c’è tutto e anche abbondantemente. Il punto è che deve imparare a vincere le partite sul filo di lana anche a livello ATP. Inoltre deve anche anche imparare a mantenere la forma anche più a lungo.
Luca è il giocatore più potente che abbiamo (tira persino più forte di Berrettini) e anche tecnicamente non è affatto scarso. Non vedere in lui un giocatore potenzialmente da top 100 è assurdo. Deve solo riuscire a esprimere il suo miglior livello di gioco più a lungo e a vincere anche match sul filo di lana.
E’ vero, ricordavo male, si qualificò e poi in tabellone ebbe il bye al primo turno ed affrontò con successo De Bakker, Lajovic e Souza (nessuno dei quali era testa di serie), quindi disputò una splendida finale contro Cuevas perdendola al tie break del terzo set e fu un vero peccato.
Anche se gli avversari erano sostanzialmente di livello challenger, fu un percorso emozionante che seguimmo tutti con piacere e ricordo che ebbi l’illusione che avessimo trovato un top 100 vero. Ma poi il buon Luca non seppe confermare quel bellissimo risultato. Tutto qui.
Per la pubblica esecuzione, resto nella mia cella di rigore e attendo con pazienza la data e l’ora. 😆
Che peraltro il concetto base espresso da tennisaddicted e’ correttissimo. Ebbe un tabellone agevolato perche’ prese il posto della tds n.1, con bye al primo turno e avversari non tds ai primi turni.
Grandissimo luca siamo prontissimi ad emozzionarci e sono sicuro che ci riuscirai .Forzaaaaa.
E’ forte il termine “Impunemente”….se Tennisaddicted ha fatto un errore deve essere punito in che modo? Lo volete frustare, oppure metterlo in ginocchio sui fagioli…oppure basterebbe ricordargli che la verità e’ un’altra?
Non è vero, questa è una delle tante fake news che vengono impunemente scritte qua.
Vanni non fu LL, ma passò regolarmente le qualificazioni battendo Tsuchiya, Dutra Silva e Gimeno Traver.
Infatti prese 162 punti, e no, come se la fake news del LL fosse stata vera, 156.
L’unica cosa vera è che prese in tabellone il posto della TdS n.1, Lopez, ritiratosi dopo la stesura del tabellone.
Forza Lucone…
Vai Luca! È davvero il momento di ritornare ai livelli che ti competono! Ti ho visto giocare contro Marterer e mi sei sembrato in buona forma… bravissimo lui ad annullare un sacco di palle break nel secondo set. Forza!
Personalmente Vanni non mi ha mai convinto come top 100 ma bisogna diegli bravo per quello che ha fatto negli ultimi anni. A San Paolo fece un bellissimo torneo ma bisogna ricordare che fu LL e prese il posto in tabellone del n.1. Sicuramente la classifica odierna gli va stretta e sono abbastanza sicuro che possa rientrare nei 200 e starci ancora un bel po’. Difficile che possa riaffacciarsi nei 100.
Forza Lucone!!!! Mi sei sempre sembrato una persona per bene, un grande sportivo, leale e coraggioso!!!
Sijsling ridicolo come sempre