Fed Cup, Italia-Belgio: analisi delle future avversarie
Sorteggio clemente e dita incrociate. L’urna di Londra ha stabilito che sarà il Belgio di Elise Mertens a far visita all’Italia nel match di playoff valevole per l’accesso al World Group di Fed Cup 2019. Evitate le complicate trasferte in Bielorussia e Svizzera, l’Italia, reduce dall’insperato successo a Chieti contro la più quotata Spagna guidata da Anabel Medina Garrigues, potrà contare ancora una volta sull’apporto del pubblico di casa e dell’amata terra rossa. Il team belga, sulla carta favorito nel prossimo appuntamento in programma il 21 e il 22 aprile contro le azzurre, è invece uscito sconfitto dal campo con onore nella sfida di Mouilleron le Captif nel primo turno del World Group contro la Francia. In attesa di capire quali saranno le scelte di Tathiana Garbin, andiamo ad analizzare nel dettaglio le future avversarie di Sara Errani e compagne.
ELISE MERTENS
La giocatrice di punta su cui il Belgio fa sicuro affidamento. In costante ascesa nell’ultimo anno, Elise Mertens sta vivendo il suo momento d’oro coronato dal best ranking al numero 20 raggiunto lo scorso mese. La tennista di Lovanio, vincitrice ad inizio anno del secondo titolo in carriera ad Hobart e reduce dalla strepitosa semifinale agguantata agli Australian Open, è il vero punto di forza delle nostre avversarie. Versatilità, costanza e intelligenza tattica sono le armi in più della belga, in possesso di un buon servizio e di un rovescio preciso e incisivo attraverso cui riesce a variare il ritmo e addormentare il gioco senza particolari problemi. La sua naturale capacità ad adattarsi su più superfici – sebbene il cemento rimanga quella più congeniale al suo tipo di tennis – e un’invidiabile tenuta mentale, rendono inoltre Mertens quasi infallibile negli impegni in cui parte coi favori del pronostico ed è in striscia positiva. Al contrario, le 25 sconfitte incassate dall’attuale numero 20 del mondo nella passata stagione, non sono quasi mai state isolate ma condensate in 2 o 3 battute d’arresto consecutive. Tra i migliori risultati fatti registrare da Mertens nell’anno passato, la belga ha disputato una finale ad Istanbul, sconfitta da Elina Svitolina, e una semifinale a Bastad, dove ha ceduto il passo a Caroline Wozniacki.
ALISON VAN UYTVANCK
Colei che potrebbe spostare l’ago della bilancia in maniera determinante. La belga, attuale numero 79 del ranking mondiale, ha vinto nella passata stagione il suo primo titolo WTA a Quebec City ma ha inaugurato l’anno nuovo come peggio non poteva. Il primo successo del 2018, coinciso con l’appuntamento di Fed Cup nel match contro Pauline Parmentier, potrebbe ridarle una nuova iniezione di fiducia dopo tre sconfitte di fila fra Auckland, Hobart e Australian Open. La 23enne belga è abile a muovere il gioco, a spingere col dritto e ad attuare un tennis piuttosto offensivo, teoricamente poco efficace sulla terra. Giusto concettualmente, perché in realtà nel suo palmares vanta un quarto di finale al Roland Garros colto nel 2015, suo miglior risultato Slam per distacco ottenuto in carriera. Il suo più grande difetto, per nostra fortuna, è la discontinuità. Se non in giornata, difatti, risulta il più delle volte fallosa non solo col rovescio ma anche col suo fondamentale più sicuro. Avversaria più che alla portata per Errani, un po’ meno per le altre.
KIRSTEN FLIPKENS
Ormai lontana parente della giocatrice ammirata nel 2013 quando si spinse sino alla semifinale dei Championships e sfiorò la top ten a soli tre gradini dal traguardo. La 32enne di Geel è stata dapprima impiegata in singolare nell’incontro di World Group perso contro Kristina Mladenovic, salvo poi essere relegata in panchina nel giorno successivo a vantaggio di Alison Van Uytvanck. Un’evidente marcia indietro che la capitana della selezione belga non ripeterà sicuramente. La superficie scelta dall’Italia – la terra – scioglierà a nostro avviso molti dubbi. Kirsten Flipkens, che per caratteristiche tecniche mal si adatta al rosso, sarà sicuramente schierata in doppio per via delle sue ottime qualità nel gioco di volo e ad una maggiore abitudine rispetto alle sue compagne nella specialità, ma difficilmente vedrà il campo nel match di singolare a meno di defezioni impreviste. Visto quanto accaduto nelle qualificazioni di San Pietroburgo, la nostra Deborah Chiesa ci avrebbe giocato volentieri nuovamente anche sulla terra.
YSALINE BONAVENTURE
Il jolly della capitana belga. Bonaventure può essere schierata in emergenza sia in singolare che soprattutto in doppio visti i buoni risultati passati nella specialità. La mancina belga, che conta due titoli WTA in doppio, al momento veleggia attorno alla posizione numero 150 delle classifiche mondiali in singolare e naviga per lo più nel circuito ITF. Considerando la poca esperienza a certi livelli e il parco giocatrici di alta caratura della squadra belga, Bonaventure sarà con ogni probabilità spettatrice non pagante in occasione della sfida contro le azzurre.
La situazione del Belgio fotografando il ranking WTA di questa settimana
Classifica Wta Entry System Singolo (19-02-2018)
Luca Fiorino
TAG: Belgio, Fed Cup, Fed Cup 2018, Fed Cup Italia vs Belgio 2018, Italia
Più che le avversarie dovremmo guardare alle nostre. Se l?italia riuscisse a schierare oltre la Errani anche la Giorgi, anche sulla terra battuta, saremmo favoriti. Non è che abbiano un doppio travolgente poi… E non mi stupirei se la loro seconda singolarista fosse la Bonaventure, che ha almeno dalla sua in cognome benaugurante
Dipende tutto da chi schiera la Garbin come seconda sing.
@ gianfranco (#2038424)
A Chieti se la son meritata di cosa stiamo parlando?
@ Quinzidelluporto (#2038492)
io ho scritto delle WickMayer ma ad essere onesti …
vedo che la WickMayer non ha più il credito che aveva qualche anno fa, anche causa una classifica non più di primo piano. Credo invece che, dovesse essere della partita, potrebbe farsi rispettare dalle nostre grazie al fisico straordinario. Infatti le nostre sono più piccoline
Intanto bonaventure oggi ha dato 60 60 a sorribes tormo a budapest
Solo la mertens è davvero pericolosa
Buon articolo, chiaro, onesto ed equilibrato, senza il sensazionalismo, la demagogia e il populismo a cui, ahinoi, venivamo sottoposti da Orecchio.
Cosa commentiamo? a Chieti ci è andata benissimo.
E’ stata scelta la sede dell’incontro?
Data la stagione, e per sfruttare le strutture esistenti senza dover allestire un campo in terra temporaneo al chiuso (peraltro quello di Chieti mi è sembrato molto buono, ben altra cosa della “schifezza” di Genova) credo che si andrà ancora in una regione del sud, magari a Palermo.
Il punto è sempre quello: se Errani riesce a vincere entrambi i singolari, un’altra vittoria ci può scappare negli altri 3 incontri, se ne comincia a perdere uno allora diventa quasi impossibile