ITF Transition Tour: rinnovamento al via dal 2019
Prende forma l’ITF Transition Tour, il nuovo circuito istituito dal maggior organo dirigenziale del tennis che entrerà in vigore a partire dal 2019. I dettagli del progetto, nato con l’intento di agevolare il passaggio dai tornei juniores al circuito professionistico e di ripartire i prize money in maniera sempre più equa, sono stati rivelati pochi giorni fa a distanza di 10 mesi dalla prima comunicazione ufficiale. Ad essere coinvolti in tale riforma saranno i Futures e le manifestazioni ITF al femminile con prize money pari a 15.000 $. Tali tornei, infatti, non forniranno più punti validi per il Ranking ATP-WTA ma garantiranno l’ammissione ad eventi di maggior spicco, ovvero i tabelloni di qualificazione dei Challenger e i main draw dei 25.000 $ per le donne. In questa maniera verranno assegnati quelli che verranno denominati in futuro “entry points”. I tornei con montepremi dai 25.000 $ a salire acquisiranno un duplice significato: in ambito femminile continueranno a mettere sul piatto punti WTA, mentre quelli maschili assicureranno al contempo punti ATP e ITF. A tal scopo è necessario fare una precisazione, in quanto i punti ATP saranno resi disponibili solamente a partire dai turni avanzati, mentre quelli ITF solo nelle fasi iniziali. Il medesimo ragionamento sarà adottato per le qualificazioni degli ATP Challenger, in cui tutti i tabelloni preliminari delle varie manifestazioni fino a 125.000 $ garantiranno il doppio punteggio. Dopo il primo anno di ambientamento e assestamento, a partire dal 2020, anche i Futures da 25.000 $ distribuiranno unicamente gli “entry points”. Vivremo dunque ben presto una situazione di “transizione” in cui più giocatori disporranno di punti valevoli per ambedue le classifiche prima menzionate. A tal fine, già a partire da questa stagione, verranno stilati dei ranking virtuali cosicché i giocatori potranno prenderne visione e pianificare al meglio la propria programmazione in ottica 2019.
Secondo i fautori di questo progetto, in aggiunta, verranno esclusi coloro con poche possibilità di costruirsi una vera carriera mentre sarà favorita una nutrita fucina di talenti proveniente da ogni parte del mondo. A tal proposito, si provvederà ad alleggerire i costi per tornei e giocatori proprio per cercare di venire incontro in ambo le direzioni . Cosa accadrà in soldoni? Il numero dei tornei Challenger crescerà esponenzialmente, la durata di ogni evento sarà di 7 giorni (le qualificazioni partiranno dal lunedì), le manifestazioni saranno circoscritte in una specifica area per più settimane onde evitare ingenti spese relative ai viaggi, verranno eliminati dal sistema gli special exempt e sarà infine assicurato l’alloggio a tutti i giocatori. Il piano, inoltre, mirerà a dimezzare il numero di giocatori professionisti con ranking mondiale. Dai 1978 tennisti di questa settimana con classifica ATP e dalle 1378 giocatrici con classifica WTA, l’ITF punta a contarne in futuro 750 per ogni singolo ranking ATP e WTA.
UOMINI: I migliori giocatori dell’ITF Entry Point disporranno di una serie di posti riservati nelle qualificazioni degli ATP Challenger. Il numero esatto di posti sarà sancito entro il 2018 dopo nuovi studi e indagini sul caso.
DONNE: Vi saranno 5 posti per le migliori giocatori dell’Entry Ranking ITF nei main draw dei tornei da 25.000 $.
JUNIOR: I top-100 del ranking ITF Under 18 usufruiranno di 5 posti in ogni tabellone principale nei tornei del Transition Tour.
L’ITF, per non contravvenire all’idea di base del nuovo circuito, ha posto delle chiare restrizioni impedendo ai giocatori con buona classifica di prender parte al Transition Tour. Tutto ciò, al fine di facilitare lo sbarco nel circuito professionistico da parte dei giovani in rampa di lancio. Già oggi, ad esempio, i top-150 ATP e le top-10 WTA non possono iscriversi ai tornei da 15.000 dollari ma immaginiamo che tali limitazioni verranno estese ad una fascia di classifica ben più ampia di quella attuale. La messa a punto delle nuove due classifiche avrà luogo a fine 2018. Finalmente, si spera, i professionisti della racchetta potranno vivere di tennis e non, come accade oggigiorno per buona parte di loro, sopravviverne.
Luca Fiorino
TAG: Circuito ITF
2 commenti
Ma…a me piace di più l’idea di un’unica classifica, che è quella ATP, che quella di 2 classifiche, quella ATP e quella Transition, vabbè vedremo se ciò porterà qualche vantaggio di altro genere.
Un tempo c’erano i tornei satellite. Che avevano un po’ la finalità che si vuol dare adesso al transition tour.
Quattro tornei consecutivi e vicini geograficamente, dove per fare punti bisognava fare per lo meno un paio di risultati nel mese.
Poi questa logica è stata soppiantata dai futures. Adesso so sta tornando a questa logica. Comunque trovo corretto che i tornei minori siano una tappa del percorso, non un approdo.