Australian Open – Jack Sock dopo la sconfitta contro Sugita: “Dopo tutto non è la fine del mondo. Non era il mio giorno, né il giorno di John Isner, né il giorno di molti dei nostri colleghi americani”
Jack Sock, numero otto nella classifica mondiale, è stato l’ultimo dei tanti sconfitti americani nella prima giornata dell’Australian Open, diventando anche il primo top 10 a cadere tra gli uomini.
Il venticinquenne americano, campione al Masters 1000 di Parigi Bercy alla fine del 2017, è ancora senza vittorie in incontri ufficiali nel 2018 e nel primo turno a Melbourne è stato eliminato dal giapponese Yuichi Sugita per 6-1, 7-6 (4 ), 5-7 e 6-3, in un incontro in cui è tornato a mostrare grandi difficoltà fisiche.
Alla fine, Sock non sembrava troppo preoccupato: “Dopo tutto non è la fine del mondo. Non era il mio giorno, né il giorno di John Isner, né il giorno di molti dei nostri colleghi americani “, ha dichiarato Jack riferendosi alle innumerevoli sconfitte americane in questo giorno di apertura del torneo aussie.
La sconfitta di Isner
La sconfitta di Sock
Not a good day for the Americans… Jack Sock the latest to bundle out of the #AusOpen!
What a performance from Yuichi Sugita. pic.twitter.com/xQKHP1IUbi
— #AusOpen (@AustralianOpen) 15 gennaio 2018
TAG: Australian Open, Australian Open 2018, Jack Sock
4 commenti
Giornata da dimenticare per gli americani..non sempre si vince tutto 😆
@ Alb4647 (#2011536)
Te lo dico io questi signori hanno fatto poca gavetta. Nn ci sono più i Davydenko di una volta, dove si dormiva in macchina x risparmiare sulle spese
Nessuno sembra dispiacersi più di tanto della propria sconfitta. Ridicolo però il confronto: – Tanto hanno perso anche gli altri -. Della serie “Mal comune mezzo gaudio”. Francamente mi sembra una cavolata.
Sindrome di Tomic??
Che vadano a imparare da sonego cosa vuol dire dare tutto in campo..
Dichiarazioni inaccettabili x un top ten