Roger Federer non si sente favorito per l’Australian Open e sulla Davis: “Non avere più la Coppa Davis mi dà una libertà assoluta nel mio programma”
Roger Federer è pronto a difendere il titolo vinto all’Australian Open nell’edizione dell’anno scorso.
Il numero due del mondo ha iniziato l’anno in gran forma alla Hopman Cup e spera di essere in grado di produrre lo stesso tennis che lo ha portato a trionfare a Melbourne Park lo scorso anno, ancor più ora che giocatori come Novak Djokovic e Stan Wawrinka sono tornati alla competizione.
In conferenza stampa a Melboune, lo svizzero ha parlato delle aspettative per il primo major dell’anno: “Rispetto allo scorso anno sono momenti totalmente diversi. Quest’anno spero di vincere i primi turni e iniziare ad un buon ritmo. L’anno scorso pensavo solo ‘vediamo cosa succede, un po ‘come quello che Novak e Stan pensano quest’anno”.
“Con l’età, so che non ho molte possibilità perché un giocatore di 36 anni non dovrebbe essere considerato un favorito per questo tipo di tornei. Ora vedo le cose con più calma in questa fase finale della mia carriera “. Per Federer, ci sono alcuni “pesi massimi” che possono essere considerati favoriti. “Rafa, e Novak con i 6 titoli vinti qui, anche se non sa come si sente, possono essere perfettamente i favoriti alla vittoria”.
Un anno dopo il ritorno che nessuno si aspettava, Roger si mostra soddisfatto di tutto ciò che ha vissuto nel frattempo. “È bello che un anno dopo sono il numero 2 al mondo e mi trovo a giocare bene. Quest’anno ho molti punti da difendere, ma sono molto felice di essere agli Australian Open di nuovo e ancora non riesco a credere che è trascorso un anno “, ha ammesso.
Per la Davis: “Dopo la vittoria nel 2014, i tifosi si aspettavano che avremmo rivinto la coppa, ma non c’è mai stata l’idea di bissare il successo”, ha confessato il campione renano in un’intervista rilasciata a L’Équipe. I problemi al ginocchio patiti nel 2016 sembrano aver spinto il 36enne renano a dire definitivamente addio all’Insalatiera: “Non avere più la Coppa Davis mi dà una libertà assoluta nel mio programma; nel corso della mia carriera ho dato tutto malgrado un ritmo a volte complicato”. Chissà se l’amico e capitano Severin Lüthi riuscirà a far tornare il Maestro sui suoi passi ancora una volta…
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@ Giuseppespartano (#2010772)
Sempre mani avanti, sia mai, lo dicesse lo spagnolo
Roger, sei fortunato a non giocare la Devis per l’Italia, altrimenti ti facevano 30.000 € di multa e non ti davano la wc per gli Internazionali. Voglio vedere poi come te la cavavi!
Dimentichi Connors…
“Un giocatore di 36 anni non dovrebbe essere considerato un favorito per questo tipo di tornei”.
Mi sembra giusto. Poco importa che quello stesso giocatore abbia vinto due dei tre tornei di questo tipo giocati nell’anno precedente.
Tutti i bookmakers danno Federer ampiamente favorito per la vittoria di questo torneo, e state tranquilli che quelli qualcosa ne capiscono.
Anche a 35, ma non solo : anche a 31.
Eppure l’anno scorso Federer ha vinto lo stesso. A 35.
E qualche anno prima piangeva dopo una finale persa, perchè probabilmente poteva essere difficilissimo e quasi impossibile rivincere un torneo del Grande Slam.
Invece guarda li.
Perchè ? La risposta è : Federer. Uno al di fuori della norma.
Fuoriclasse.
Poi prima o poi il tempo scorre, e tutt’a un tratto vedi che fai una fatica micidiale per rimanere competitivo, e gli altri raggiungono e superano il tuo livello.
Ai tempi, i big, a 30 anni già non vincevano più. Edberg e Becker prima del ritiro hanno stazionato un bel po’ di tempo fuori dai primi 10, anzi … anche fuori dai primi 30.
Poi c’erano le eccezioni : Anders Gomez e Petr Korda che vincevano uno slam a 30 anni. Ma era un periodo che non c’era un numero uno al mondo. In classifica il numero uno resisteva qualche settimana e poi veniva rimpiazzato.
Per i big e le stelle della racchetta, gli artisti assoluti, il discorso cambia leggermente.
Prendi Jimmy Connors : semifinale agli US OPEN mi sembra a 38 o 39 anni.
Ed in un periodo dove in classifica non c’erano gli ultra trentenni : a 27 anni o ti ritiravi o uscivi dai primi 100.
A quei tempi, dopo i 25 anni non vincevano più i tornei del Grande Slam, tanto per fare un esempio.
Nei primi 100, i casi di ultratrentenni stavano tra le 3 e le 5 unità, e nessuno nei primi 10, e certe volte nemmeno nei primi 50.
E Connors … spettacolo !
Detto questo il tuo discorso in parte è vero.
Federer a 36 anni, è già lontano 10 anni dal miglior Federer, quando vinceva 3 tornei del Grande Slam su 4 ( solo il Roland Garros era proibitico contro Nadal ).
Ma … Se prima stravinceva, oggi vince. Sempre forte è : il Federer a 36 anni, ad esempio, è meglio di un Fognini a 25.
Gioca Dimitrov – Gasquet. L’allievo che supera il moccioso ! 😎
Cancellare i primi 5 punteggi del ranking ATP a chi non gioca la Davis, ed obbligo di partire dalle qualificazioni nei 5 tornei vicini alla settimana della Coppa Davis, ovviamente facendo qualificare anche chi perde nel turno di quali ( se no un big toglie il posto ad un qualificato ).
Voglio vedere poi quanti rinuncerebbero ancora alla Davis.
Perchè addirittura 5 ?
Perchè, come nel caso dello 0 in classifica, se tutti i primi 20 vengono penalizzati con uno 0, la penalizzazione si neutralizza. Invece iniziamo a togliere 2 o 3 mila punti ai top 5, ad esempio.
Facile che ti ritrovi dal n.4 al n.11, e ti trovi le teste di serie più forti uno o due turni in anticipo.
Uno al n.12, si troverebbe al n.25. Etc. Etc.
Non ci sarebbero più giocatori che snobbano la Coppa Davis.
INOLTRE : 4 o 5 settimane solo per la Davis in un mese dedicato. Senza le interruzioni in mezzo alla stagione, con cambi di superficie ( ad esempio si passa dall’indoor, magari, a dover giocare in inverno a Buenos Aires o a Città del Messico, su terra battuta … ).
Oggettivamente ciò che dice federer è vero. Avere 36 anni è ben diverso da averne 20.Il recupero fisico in primis… A questa età puoi fare una partita da dio un giorno e una al di sotto della media il giorno successivo vedi atp finals prima parte con goffen e seconda parte. Cmq forza sempre Roger
Andiamo a prenderci il primo slam Nick!
@ carlitos (#2010761)
Dimitrov @12 non male
@ Raul Ramirez (#2010782) la capra?Spiegati meglio
Dimitrov-Federer : il Goat supera l’allievo.
Saggio come sempre. A 36 anni, pur considerando le condizioni fisiche non perfette di molti avversari, è davvero difficile considerare chicchessia come favorito numero 1 di un torneo slam. E qualche folle lo dà anche per vincitore annunciato. Si vive alla giornata e speriamo bene, come sicuramente penseranno almeno Djokovic e wawrinka per citare i 2 che leggo nell’articolo. Forza Roger!
“…Con l’età, so che non ho molte possibilità perché un giocatore di 36 anni non dovrebbe essere considerato un favorito per questo tipo di tornei…”
Beh al di là del tifo, ha detto una cosa oggettivamente vera. Puoi essere il più forte della storia ma hai comunque oltre 36 anni e ci sono i tuoi maggiori avversari con un età molto più bassa. Dai 5,6 e 7 anni in meno di Nadal, Djokovic e Del Potro; agli 11 di Dimitrov, addirittura i 15 o i 16 anni in meno di Kyrgios e Zverev. E qualche altro top player.
La forma fisica ed atletica in relazione dell’età sono correlate, per tutti. Nessuno escluso, neanche Roger Federer.
X la Davis se Stan la gioca e dovessero tornare almeno in semi, un pensiero lo farà
@ BetAce (#2010757)
Vado a giocarla….
Finale AO2018
Dimitrov-Federer
‘L’allievo che supera il maestro’
Cosa è uno spot per la coppa Davis ?
però non capisco che se non gioca la coppa davis si sente libero da cosa mentre se gioca la lever cup non si sente libero da cosaltro