Novak Djokovic rimanda il rientro: che 2018 sarà?
Doveva tornare alle competizioni tennistiche in quel di Abu Dhabi ma all’ultimo momento il serbo Novak Djokovic ha alzato bandiera bianca, rimandando quel rientro tanto atteso da appassionati e tifosi: un ritorno desiderato ma che ancora una volta diventa maledetto.
Sei mesi fermo, dall’ultimo Wimbledon dove perse ai quarti contro Tomas Berdych: sembrava davvero tutto pronto con il giocatore serbo ex numero 1 del mondo che affermava felice di aver vissuto sei mesi su un ottovolante con quel problema al gomito, che lo bloccava da più di un anno, finalmente guarito. Eppure il rientro si fa ancora più agognato, perché Nole alza nuovamente bandiera bianca e si prende giorni in più per arrivare meglio preparato, presumibilmente, allo Slam australiano.
Ma che Novak Djokovic tornerà in questo 2018? Difficile fare previsioni, con la carriera agonistica del serbo che a questo punto diventa sempre più un enigma. 30 anni compiuti il 22 di maggio e un ultimo anno e mezzo assai travagliato: è dal suo Roland Garros vinto nel 2016 e dal conseguente Career Slam che Nole sembra la controfigura del campione schiacciasassi che fu, con la seconda parte del 2017 persa totalmente per il suddetto infortunio. Ci sarebbe tempo per nuovi successi Slam, per rimpinguare una bacheca ricca di Major e Masters1000: in molti però credono che Djokovic, distratto anche da questioni extra tennistiche, abbia staccato la spina e che difficilmente possa tornare il dominatore di un tempo.
Ammesso ovviamente che solo il campo potrà chiarire i nostri dubbi, personalmente credo che quello occorso a Djokovic non sia così inusuale ma che ci sia la maniera di rimettersi in carreggiata, la carreggiata dei vincenti: il tennis è uno sport dove la componente psicologica gioca un ruolo fondamentale e può capitare che un campione arrivi su in cima e si renda conto di aver già ottenuto tutto il vincibile mentre se invece ci fermiamo a parlare di infortuni che limitano l’attività in campo è comprensibile che una macchina a tratti apparsa perfetta come il corpo del serbo, arrivato ai 30 anni, cominci a soffrire causa infortuni importanti.
Djokovic deve ritrovarsi e luogo migliore del campo da tennis non esiste: in questi mesi si è parlato di lui soprattutto per questioni legate al suo team e al suo allenatore. Quanto desidereremmo che a parlare fossero soprattutto però i suoi risultati? È un momento di transizione nel tennis attuale e un campione come Nole (sul fatto che sia un campione non possono esserci dubbi…) potrebbe mettere in cascina ancora titoli importanti, esattamente come hanno fatto nel 2017 Roger Federer e Rafa Nadal. E se ce l’hanno fatta loro, che in pochi davano ancora vincenti a certi livelli per limiti d’età e infortuni vari, perché non ce la potrebbe fare un giocatore come Djokovic? Prima di tutto però occorre ritrovarsi: insieme alla voglia recuperata e al fisico integro, sono sicuro che Djoker potrà tornare a divertirsi (il requisito principale per un tennista), divertirci e soprattutto vincere.
Alessandro Orecchio
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Tutta pretattica credo . Si stà allenando alla grande e vorrà stupire
la rivoluzione radicale dello staff con l’inclusione di poche settimane fa dell ex campione ceco da affiancare al grande agassi
una preparazione atletica e tecnica durissima stando alle rivelazioni di certi siti americani
una situazione familiare che appare serena dopo le tempeste passate,
conclusione il serbo è determinatissimo a risalire la china
il meccanismo perfetto del biennio 14\15 probabilmente è irripetibile con le medesime modalità pertanto tutto dipenderà dalle eventuali nuove soluzioni tecnico tattiche
quanto all’ infortunio è singolare che sia riapparso solo ora e non durante le fasi più intense della preparazione invernale….
quanto al logoramento fisico del serbo come paventa orecchio osservo solo che raramente in tutta la storia del tennis si è visto un atleta con la sua straordinaria elasticità muscolare ,qualità che normalmente garantisce longevità agonistica
Luca
in aggiunta a quello che ti hanno risposto altri utenti ti dico che Nole mangia carne e pesce (anche se si limita a poche tipologie..le più magre di grassi disponibili).
La scelta di eliminare il glutine NON è stata fatta in seguito a completi accertamenti ematochimici ma solo in base ad un metodo di “medico serbo” che finirebbe su Strisica La Notizia (o Le Iene) in un batter d’occhio.
Difficile capire se l’effetto iniziare (parlo del mitico 2011) sia dovuto alla dieta o più ad una convinzione psicologica……
@ RogerFan (#2003045)
Bellissime parole,complimenti per la tua sportività.Anche a me mancano le sfide eccelse con Roger e Rafa.Speriamo rientri presto.
Uno che è pronto a criticare qualsiasi cosa non appena viene nominata la parola Nadal, per chi vuoi che tifi?
Concordo, preferisco perdere 10 volte di fila dallo stesso giocatore piuttosto che vincere perché l’avversario sta male!
Con questo non voglio dire che Rafa deve perdere altre 6 volte da Roger!!!! 🙂
La prossima la vince Rafael. 🙂
Non so per chi tifi, ma io preferisco che Nadal vinca sul campo e non perchè gli avversari sono in ospedale, ma capisco, che ci siano tifosi che vogliono che giochi solo il loro idolo. 🙁
E’ presto a dirsi , la stagione inizia ora, la dieta non penso sia un problema anzi….lui si nutre di proteine ha solo eliminato glutine e latticini con migliorie sensazionali ( ai tempi …)
Vediamo come gioca quest anno secondo me puo’ dire ancora la sua.
A me sembra una triste parabola discendente, la sua.
Turbato da problemi personali e fisici (che di solito vanno a braccetto), ha smarrito la strada.
Il 2018 pare essere un altro anno di sofferenze per i suoi tifosi.
RIcordiamoci quello che ha sempre fatto a Melbourne… e il probabile epilogo che lo aspetta.
E poi quest’anno è ancora ai box, non per cose lievi ma croniche.
Ripeto: la sua dieta parzialmente vegetariana a mio avviso è una concausa dei suoi problemi. Senza un apporto proteico consistente, le cellule muscolari vanno in sarcopenia e poi sono affari pesanti.
Tifare per un tennista, nel mio caso è chiaro quale sia, non implica tifare contro gli altri. Nole manca al tennis, è inconfutabile. Fa parte della storia di questo sport. Ha scritto pagine incredibili. Mi ha fatto commuovere il suo pianto al RG, quando perse contro Stan. Lo stadio in piedi a tributargli un’ovazione incedibile. Quelli sono i momenti di sport che preferisco. In bocca al lupo Nole, Zio Roger vuole te, torna in forma e con la voglia che avevi di essere il migliore.
Vero ! Che sfide spettacolari ! Sempre colpi di scena, discese a rete, vincenti su vincenti…pensate, riuscivo a stare sveglio per tutto il primo set !….
Continuando così ci “sorbiremo” Rafa e Roger fino al 2020 ! 😈
Vediamo come gioca a ML , a mio avviso un Nole motivato torna nei top 5 poi se possa essere ancora n1 questo non lo so pero’ nei top five sicuramente si.
Forza Nole e Andy, noi tifosi di Rafael speriamo in un pronto recupero che ci mancano le sfide contro di voi.
“distratto anche da questioni extra tennistiche”
Questo inciso è, a mio avviso, la chiave privilegiata per interpretare il momentaccio di Nole. Gli infortuni si possono anche superare; ma se la testa non è sgombra si va poco lontano…