Gianluigi Quinzi: nel 2017 è stato ancora un anno a metà
Gianluigi Quinzi, il giovane su cui l’Italtennis intera puntava un paio di anni fa per un futuro da top player, ha giocato l’ennesima stagione fatta di luce e ombre: mettendo da parte le critiche fini a se stesse e decisamente frutto di antipatie personali non certo da prendere in considerazione in quest’analisi, è innegabile che Gianluigi in questo 2017 abbia giocato effettivamente poche partite e disputato pochi tornei, fatto assai strano per un giovane che non dovrebbe di certo prendersi grandi pause fra un appuntamento e l’atro e la cui energia fisica dovrebbe essere sempre alle stelle, per cercare di scalare il ranking rapidamente.
È stato un anno a metà e per diversi motivi, con un importante cambio nella vita del classe ’96 che ha come spaccato in due non solo il suo anno, ma si spera la carriera tutta ancora in progress: a marzo GQ lascia Ronnie Leitgeb (legato per sempre al nome di Muster e per noi Gaudenzi) per trasferirsi alla Training Tennis School di Foligno, scegliendo l’apprezzato allenatore Fabio Goretti, nella stessa struttura dove si allenano Fabbiano e Vanni, sicuramente due giocatori da prendere ad esempio da Quinzi per l’abnegazione e la voglia di migliorare faticando. Gorietti è un allenatore serio e da subito individua quali sono gli aspetti su cui concentrarsi maggiormente per crescere: servizio e dritto.
Nel complesso Gianluigi gioca una stagione da 23 vittorie e 18 sconfitte, in un anno in cui raggiunge il suo best ranking di numero 226 ATP nel mese di maggio, prima di scendere fino all’attuale 330: 2/2 sul cemento outdoor, 18/9 su terra rossa, 3/5 indoor e un poco significativo 0/2 su erba, superficie del suo più grande successo da junior.
Il primo torneo dell’anno è indoor a Budapest, dove si ferma al turno decisivo delle quali ma viene ripescato come LL e supera un turno fermandosi contro Vatunin. Un 2T anche a Buenos Aires (cemento outdoor), prima di trasferirsi sulla terra rossa marocchina di Marrakech dove supera le quali e vince il suo primo match del circuito maggiore (vittoria contro Mathieu e sconfitta in 3 set contro Lorenzi). Sembra l’inizio di un nuovo Quinzi ma poi l’italiano, complici anche alcune noie fisiche, gioca poco e disillude i tanti tifosi.
Nella trasferta in Cina alla ricerca di punti preziosi Quinzi raggranella un 2T a Qingdao (125k), supera le quali più un turno ad Anning (150K), prima di tornare in Italia per il challenger di Roma da 64.000$, dove raggiunge i quarti di finale.
Stesso risultato a Mestre (43k) passando attraverso le qualificazioni, dove cede all’australiano Mott ritirandosi per infortunio. Prima della campagna infruttuosa su erba c’è tempo per una semifinale al challenger di Lisbona (43k), dove viene superato in due tie break dal giapponese Taro Daniel.
A Wimbledon Quinzi torna a respirare l’aria Slam ma i bei ricordi di un tempo non aiutano o perlomeno…non danno una marcia in più: la sconfitta al 1TQ contro il cileno Garin è una di quelle sconfitte secche, senza appello e che fanno male. Perché è innegabile che da questo match fosse lecito attendersi di più. Da giugno in poi Gianluigi gioca solo 4 tornei, contando anche le NextGen Finals. Troppo poco per chi vuole fare davvero il tennista. Motivazioni ce ne saranno sempre per non scendere in campo ma la realtà presenta un conto che non è di certo roseo ma salato.
1TQ all’ATP250 di Gstaad, 1T a Cordenons (ch da 64k) contro Giustino, 2T a Manerbio (43k) contro Carballes Baena: dopo questo challenger giocato ad agosto dobbiamo aspettare fino a novembre per rivedere Quinzi in campo, appunto alle NextGen Finals. A Milano Quinzi si gasa su un palcoscenico importante e contro vecchie conoscenze, supera le pre – quali tutte italiane e si regala partite di livello e giocate decisamente bene contro Rublev, Shapovalov e Chung. Vittorie non ne arrivano ma Giangi è presente sul piano della lotta, rispondendo a tutti quei critici che lo avrebbero voluto uscire con le ossa rotte dal confronto con giocatori già top50. Invece Quinzi desta un’ottima impressione, mette un bell’assegno nel suo prize money e chiude l’anno con una bella consapevolezza: se vuole può provare a giocarsela con i più forti della sua età. Certo, va detto che si tratta pur sempre di un’esibizione che non regala alcun punto alla classifica, ma Quinzi a Milano fa bene ed esce dal reclamizzato appuntamento rinfrancato.
Nel 2018 mi auguro di vederlo più spesso in campo, a lottare, a sudare negli appuntamenti minori, viatico necessario per salire in classifica e regalarsi il circuito dei grandi. Fatica, voglia di lavorare e idee chiare, per migliorare e curare quegli aspetti del suo tennis ancora acerbi per un confronto alla pari con i pro: sarà un anno cruciale, perché perdere ancora tempo giocando stagioni a metà sarebbe quanto di più deleterio ci possa essere. Avrà voglia di cimentarsi in palcoscenici piccoli e non prestigiosi? O vincerà un’ambizione che al momento non può permettersi?
Alessandro Orecchio
TAG: Circuito Future, Italiani nei Future
@ Nic (#1999275)
Vorrei capire perchè quello della next gen “non è tennis”?. Almeno ci sei andato a vederli? Ti assicuro che è stato un gran tennis, e Quinzi ha portato a casa piu soldi che vincere 3 futures 15000. Ha potuto confrontarsi con i migliori under 21 del mondo, i futuri top ten e capire che può giocarci quasi alla pari. Credo sia stata una grande iniezione di fiducia. E poi piantiamola di criticare ogni manifestazione che si fa in Italia, e soprattutto ogni novità. Alcune novità tra l’altro eccellenti, come il falco totale, o i tempi stretti tra un punto ed un altro, che verranno presto applicate anche nei main draw.
@ luigi (#1999710)
Si, da 15.000 di montepremi
@ realpirda (#1999664)
Sempre future ?
Meno male, si allena da mesi, e’ ora di raccogliere qualche punto facile, sulla carta, in 2/3 futures, puntando a vincerli, per poi rientrare nei Challenger. Il suo obiettivo fino a Primavera deve essere quello di recuperare un centinaio di posizioni, step by step. Ce la può fare, poi con una classifica migliore le ambizioni aumenteranno di conseguenza, sono molto curioso di vederlo in campo.
Gioca ad Antalya hard outdoor in Turchia 8/01
Si è già cancellato….
@ Mf (#1999493)
Grazie Michele.
Il 2017 di Quindi é stato molto molto deludente.
Ha giocato poco, sono mancati acuti degni di rilievo eccezion fatta per il secondo turno al torneo atp in marocco
Sì, è così. Bisogna sperare che il motore di GQ regga alla distanza: solo dopo una stagione “piena” si potranno trarre le prime conclusioni “fondate”.
@ ilpallettaro (#1999403)
Io non conosco Goretti. Io parlo di gorietti che allena anche mia figlia
Iscritto l’8/01 al future di Schwieberdingen in Germania.
Forza GQ 😉
@ fabio (#1999433)
tu vedi sempre buio sei cieco .
@ fabio (#1999430)
vedremo allora la top 100 è fattibile prossimo anno.
@ mirko.dllm (#1999244)
Io vedo buio pesto sia per gli uomini che per le donne
straquoto
@ teo78 (#1999310)
seee come no c’era pure gente che nel 2014 sosteneva che nel giro di 2 o 3 anni avrebbe vinto uno SLam
goretti è un professionista che vende uno specifico servizio. se un giocatore paga quanto chiesto, e c’è spazio nella struttura, lo prende. anche fosse un quarta categoria.
Faccio un commento artistico (il mio campo): foto dalla perfetta inquadratura, braccia che tagliano perfettamente la diagonale. Espressione decisa e tranquilla di chi sa cosa stia facendo e tensione muscolosa delle braccia a comunicare la forza. Complimenti al fotografo e a chi l’ha scelta per rappresentare l’articolo
A fine anno top ten allora…
Intanto deve giocare, i futures iniziali in Germania serviranno per riprendere confidenza col vero agonismo e fare punti, mi aspetto che li giochi per vincerli. Difficile dire che classifica avrà tra un anno, di punti deve difenderne pochi, se esplode può scalare facilmente tante posizioni. Ma bisogna vincere qualche Challenger ed essere stabilmente almeno in semifinale, per poi affacciarsi a qualche qualificazione ATP 250. Di sicuro e’ un anno cruciale.
@ teo78 (#1999310)
Speriamo bene ne sarei strafeice!
Cominciamo a vedere se il lavoro fatto da gorietti darà i suoi frutti poi come si è visto da altri giocatori niente è impossibile forza gq
Io conosco molto bene gorietti se lui lo ha preso nel suo gruppo vuol dire che ancora può stupire . Non mi sbilanciato ma penso che a giugno sarà minimo nei 100.
@ Fjema (#1999286)
forse non avete capito che nel 2018 entra nei 100 atp
@ ilpallettaro (#1999298)
il servizio è migliorato molto
Per prima cosa deve giocare di più e con continuità…sulle carenze ci sta lavorando,ma se non gioca con continuità la classifica sarà sempre al massimo da top250. Obiettivo fattibile nel 2018 è la top200 e poi si vedrà. Buono che gioca subito da Gennaio in modo da mettere punti in cascina 😉 forza Gianluigi!
sarà molto difficile con quel servizio e con quel dritto uscire dalle secche dei challenger
Pensa che io odio i commenti come i tuoi. Odiamoci a vicenda in puro spirito natalizio
io non lo reputo uno dei 3/4 migliori prospetti, per me è macchinoso e troppo tronfio.
comunque uno scarsone non è eh. resto sempre però molto allibito dall’attenzione nei suoi confronti, probabilmente avere un ufficio stampa competente rende più che avere ottimi risultati.
@ luigi (#1999280)
Sarebbe grasso che cola
…entrare nei 150 sarebbe piu che un successone…
Dai su andiamo a vedere i risultati fatti da pro..bisogna essere ottimisticma realisti… 2018 200 2019 120..2020 top 100 stabile..
Prendi una camomilla e rileggi il post: di preciso, dove me la sarei presa con Quinzi, anche e soprattutto in virtù del fatto che è ormai da tempo che da lui non mi aspetto più nulla?
Ho solo constatato che per Quinzi c’è un’attenzione morbosa – che crea probabilmente aspettativa, come mi sembra di notare in te -, alla quale non corrispondono risultati nemmeno in minima parte.
Quanto agli altri, i vituperati “altri” che menzioni, mi guardo bene dal puntargli contro un riflettore, ma ce ne sono almeno un paio durante l’anno che hanno messo in mostra qualcosa di più e che lascia qualche speranza per il futuro.
L’anno prossimo altro che Roger… 🙂
@ Fjema (#1999273)
Top 200 andiamo bene….almeno 120
neol 2018 vi stupirà tutti
Alle Nextgen ha fatto vedere cose interessanti…ma adesso non diciamo che il ragazzo,per 2 partite giocate a non so che sport(non certo tennis),é futuro top 100 o 50 che sia…giocare un torneo vero ATP e giocare le Nextgen Finals sono 2 cose completamente diverse…non scherziamo…
Buon giocatore, tenuto sotto la lente di ingrandimento per la vittoria di wimbledon junior, ma di italiani giovani migliori come gioco c’e ne sono diversi.
Nonostante tutto bisogna essere fiduciosi!!!obiettivo 2018 ingresso in top 200..
Stai scherzando? Capisco l’odio verso Quinzi ma nessuno di loro vale più di Gianluigi come picchi di rendimento. Se riesce (ed è tutt’altro che scontato che ci riesca) a mantenere un livello di gioco vicino a quello delle next gen per 5/6 mesi arriva tranquillo in top 100.
La redazione ha già spiegato che Orecchio è un pubblicista dal 2008, adesso quindi non esageriamo più con le critiche. Forza Alessandro!
Molto carina la redazione ad aggiornare gli utenti anche su tennisti di terza e quarta fascia
Per quanto visto bel 2017 i problemi non sono affatto psicologici ma fisici. Fa 3 tornei di fila e si infortunia. Sulle lacune tecniche si sta lavorando. Tutto ciò di cui ha bisogno Quinzi è una stagione da 25 tornei. Vediamo se il suo fisico reggerà
Mah, quando ha giocato non mi è dispiaciuto.
Mi è dispiaciuto che ha giocato poco
@ mirko.dllm (#1999238)
un’eternità? e cecchinato nel 2015?
Che noia questi commenti “copia e incolla”,tutti così desolatamente uguali.Quanto odio questi commenti pieni di estrema fiducia,o proprio a scatola chiusa,verso un settore come quello maschile che non vince niente di importante da decenni.Lo vedremo l’anno prossimo,il “buio pesto” coome dici,e che prevedi per le ragazze.Io invece penso che ci sorprenderanno in positivo,e,al contrario di te,invece vedo buio pesto proprio in campo maschile,e i presunti nostri giovani talenti,non entreranno di certo in top 100 già dall’anno prossimo,e quini a breve,ma vedo per loro al massimo un’evoluzione alla Giannessi,o alla Fabbiano.Quindi ci sarà ancora da soffrire.
Altro anno buttato al vento da Quinzi.
Io non lo tifo più. Come giovani punterei piuttosto su Baldi, Caruana, M. Berrettini Napolitano e Sonego….se non sbagliano clamorosamente le rispettive preparazioni 😯
Il dramma sta già nelle parole di Orecchio che parla di top player mancato . Ma chi aveva pronosticato una carriera da top 20 ? chi ? i commentatori del blog ? ma chi sono ? che competenze hanno ? i giornalisti ? altro bel capitolo . Comunque GQ se riuscirà a superare definitivamente questa crisi psicologica da numero uno e rinascerà , diventerà un ottimo giocatore sicuramente entrerà nei primi 100 del mondo, il resto sono state sono esaranno chiacchere da bar .
Bibi,post come il tuo a me sembrano assolutamente provocatori,perchè,come al solito,se la prendono contro il classico capro espiatorio,Quinzi,appunto.A titolo informativo poi,ti dico che è da un’eternità che un tennista italiano non riesce ad entrare in top 100 prima dei 25 anni di età,e te,e quelli che la pensano al tuo stesso modo,non trovate niente di meglio che prendervela con il solo Quinzi,esaltando invece altri,che ancora hanno tutto da dimostrare.Quanto odio questo modo di pensare! 😡
“sarebbe quanto di più deleterio ci potesse essere” ? 😳
Oltre al mio nickname aggiungo:quest’anno credo in Quinzi, ma punto anche in Baldi e Napolitano. Erano i nostri tre junior al top mondiale e tutto non può essere andato perso. In questi mesi di stop Quinzi ha lavorato per limare i suoi difetti tecnici e se ha ottenuto qualche auspicabile miglioramento e senza problemi fisici, quest’anno entra in top 100 (e visto come ha giocato in next-gen se li merita). Baldi ha trovato la giusta guida e avendo un tennis completo e molto gradevole proseguirá il percorso intrapreso quest’anno. Napolitano, così come Sonego e probabilmente Donati continueranno a crescere e a breve, non avremo top ten, ma una bella pattuglia di giovani che ci daranno delle soddisfazioni. Di contro vedo buio pesto fra le ragazze
Io punto sul 2018…poi non so…
“Nel 2017 è stato un anno ancora a metà”? Ma cosa vuol dire? State cadendo sempre piu in basso con sti titoli. O mettete tutto l’articolo nel titolo oppure è sbagliato. Bah
@ Bibi (#1999191)
Potrebbe essere, di certo, per quanto valga il NG,nella competizione/ esibizione ha dato dei buoni segnali di voglia e di competizione, al netto dei limiti tecnici e fisici, non sarebbe male che con qualche accorgimento ed una buona preparazione (e qualche risultato) riuscisse a fare una buona carriera, non dico tanto, entrare nei top 100 e poter puntare alla top 50/60, personalmente vedo del margine e (sembrerebbe) della voglia, concediamogli 1/2 years
Su quinzi si parla da anni ma si è visto poco e niente nel circuito maggiore; con la classifica che ha deve giocare itf o quali nei challenger, non può sperare a vita di avere wc nei challenger..a mio avviso oltre un discorso tecnico quinzi ha delle pecche fisiche e mentali e per un tennista pro sono le 2 cratteristiche fondamentali per giocare 10 mesi l’anno; non basta giocare 1 mese bene, ci vuole continuità;senza dubbio altri ragazzi italiani sono più avanti e la classifica è chiara.
Continuo a non capire tutta questa attenzione smodata e maniacale su Quinzi. È da diversi anni che con lui “si vince l’anno prossimo”. Io continuo anzi a sostenere che per l’Italia gli indiziati principali a portare qualche soddisfazione siano altri, con buona pace di GQ.
Attendiamo fiduciosi
Con una preparazione adeguata e senza infortuni, il 2018 potrebbe essere l’anno della svolta per GQ. Auguri ❗ 😉