Lemon Bowl 2018: I Migliori giovani d’Italia sulle Orme sei ‘Nextgen’ Azzurri
Il Lemon Bowl 2018 è pronto ai blocchi di partenza. In scena, come di consueto, le categorie under 10, 12 e 14, oltre al torneo-raduno under 8. L’edizione numero 34 del più grande torneo giovanile per campo di partecipazione prenderà il via con le prequalificazioni, che vedranno impegnate dal 13 al 23 dicembre le categorie under 12 e under 14. Ancora aperte le iscrizioni per prequalificazioni (dedicate ad under 12 nc e under 14 nc, 4.5 e 4.6, con scadenza 8 dicembre alle ore 18), qualificazioni e main draw. Tre i circoli che ospiterrano la nuova edizione del Lemon Bowl: New Penta 2000 (sede centrale), Polisportiva Palocco ed Eschilo 2.Il torneo di qualificazione si svolgerà dal 27 dicembre al 1 gennaio, mentre il main draw andrà in scena dal 2 gennaio sino alle consuete finali da disputarsi nel giorno dell’Epifania. I giovanissimi under 8 prenderanno parte come di consueto al torneo-raduno che si giocherà su campi più piccoli (17,77 x 6,23 m) in conformità ai regolamenti della Federazione Internazionale.
Sulle orme dei Next Gen azzurri L’edizione numero 34 dell’evento capitolino vedrà in campo i migliori classe 2005 e 2006 dello stivale, presenti a Roma su convocazione del Settore Tecnico della FIT. Un vero e proprio raduno nazionale sui campi del New Penta 2000, con la presenza di alcuni dei più forti giovani talenti italiani. “Il Lemon Bowl è un torneo di grande storia e tradizione – spiega Michelangelo Dell’Edera, direttore dell’Istituto Superiore di Formazione Roberto Lombardi – e anche quest’anno saremo presenti con la Federazione per proseguire la nostra idea di formazione continua. I ragazzi, insieme ai nostri tecnici, si alleneranno durante la mattinata per poi competere nel pomeriggio. Il torneo può essere molto importante per la crescita dei giovani”. Il Lemon Bowl è da sempre un’importante rampa di lancio verso il circuito professionistico. Sui campi del New Penta 2000 sono passati molti dei ‘next gen’ più forti d’Italia: nel corso degli ultimi 12 anni, dalla categoria under 10 sino all’under 16, hanno trionfato Gianluigi Quinzi (in finale su Borna Coric), Gian Marco Moroni e Jacopo Berrettini, mente si era fermato all’ultimo atto Andrea Pellegrino.
Trenta stranieri pronti a stupire. La storia del Lemon Bowl ha regalato, nel corso degli anni, tante spettacolari vittorie di giovanissimi stranieri, divenuti negli anni campioni affermati. Da Ivan Ljubicic ad Anna Kournikova, passando per Jelena Jankovic e Janko Tipsarevic, sino ai più recenti successi di Damir Dzuhmur e Ana Konjuh. Nel 2018 saranno ben 30 gli iscritti che giungeranno a Roma da ben 10 diversi paesi. La Gran Bretagna arriverà in massa al New Penta 2000, con 13 iscritti, ma saranno presenti ragazzi anche da Cipro, Russia, Lettonia, Lituania, Croazia, Svizzera, Stati Uniti, Romania e Austria.
Tutte le informazioni, le foto e i commenti delle passate edizioni del torneo sono disponibili sul sito web ufficiale: www.lemonbowl.it
TAG: Lemon Bowl, Lemon Bowl 2018
Scarsissimo no. Ma se il miglior prospetto italiano è un giocatore che all’età di quasi 22 anni ha un best ranking al n. 120 vuol dire – lo ripeto – che il tennis italiano del futuro è messo male. Molto male. Questa è la mia opinione; ognuno ha la sua…
Cinque di questi entreranno a breve nei cento, tre nei cinquanta, due nei trenta. Pensi che entrare nella top ten sia così semplice?
@ Luca da Sondrio (#1997430)
Di certo non tu 😥
@ Rare99 (#1997544)
meno male che qualcuno capisce il significato di certi eventi
@ Luca da Sondrio (#1997430)
Che brutto esempio in effetti Berrettini…scarsissimo no?
@ ilpallettaro (#1997473)
Quindi lo è qualsiasi torneo… 🙂
E la severa legge dello sport.Anche da questi confronti si vedono le attitudini dei ragazzi,predisposizione al sacrificio,voglia di emergere,perche l’apprendimento è interno non si puo vedere e solo tramite la prestazione che si vedono i progressi.Ecco perché è importante confrontarsi con giovani e giovanissimi che vengono da altri paesi.È un modo di crescere anche per i maestri al seguito e per i genitori, che ti assicuro è il mestiere piu difficile un figlio tennista.
torneo completamente inutile per chi perde. dannoso per l’equilibrio psicologico dei ragazzini che vincono
Chi se no?
E chi sarebbero i next-gen italiani? Quinzi? Baldi? Berrettini? Pellegrino? Caruana? Carli? Ommammamia… Siamo messi bene…