Australian Open: Craig Tiley conferma che lo shot clock ci sarà solo nelle qualificazioni. Alla Hopman Cup ci potranno invece essere già le due nuove regole
Craig Tiley, CEO di Tennis Australia e direttore degli Australian Open, ha parlato della possibilità dello shot clock e il permesso a ricorrere ai consigli del coach già nella prossima Hopman Cup, in programma a Perth dal prossimo 30 dicembre.
Anche all’Australian Open ci saranno queste due novità ma soltanto nelle qualificazioni.
“Quello che ci accingiamo a introdurre a gennaio è qualcosa di molto innovativo. In precedenza era l’arbitro a dover far rispettare i 25 secondi tra un punto e l’altro, ora c’è un orologio a farlo, così come ci stiamo aprendo alla possibilità che il coach intervenga e parli col giocatore.
Stiamo pensando di applicare anche il cosiddetto match-clock, il giocatore avrà a disposizione 5 minuti per scaldarsi e uno per giocare, altrimenti verrà penalizzato”.
TAG: Australian Open, Australian Open 2018, Craig Tiley
vabbè ma la Hopman Cup non dico sia proprio un torneo del … ma di certo non ha tutto quel peso..
Sono assolutamente in disaccordo. Le regole non possono essere ad personam e non devono essere soggette a nessuna discrezionalità.
Per spiegare meglio: se la regola prevedesse che fosse l’arbitro a decidere, in base alla durezza e lunghezza dello scambio precedente, quanto tempo di riposo sia necessario allora andrebbe bene, ma la regola attuale non prevede questo, prevede i 25 secondi punto e basta.
Se la regola non va bene allora si cambia, ma se non si cambia deve essere applicata a tutti, non a Fognini e Giorgi si e a Nadal e Djokovic no.
Ovviamente una discrezionalità arbitrale deve essere mantenuta per eventi particolari, tipo il raccattapalle che intralcia il campo, una discussione con i giocatori su una palla dentro o fuori, ecc. ecc. In tali casi sarebbe facile e previsto per l’arbitro ritardare o mettere in pausa il conteggio.
sempre contro quelli che sono piu in basso…
meno male .che spavento!
E’ il giudice che aziona il cronometro ,la discrezionalità resta …
Giusto così
@ LuchinoVisconti (#1996606)
Mi sembra normale che rafa ed anche il sommo nole ci mettano piu tempo a differenza di un federer ad esempio,dato che i loro scambi sono spesso molto lunghi…comunque giusto che il contatore non venga azionato…basta con le macchine e l’eccessiva tecnologia che non da spazio ad una valutazione discrezionale a seconda che vi sia stato uno scambio prolungato o meno!
Non mi vede d’accordo …. la necessità di snellire i tempi esiste e bisogna avere il coraggio di apportare modifiche al di la delle pressioni dei vari personaggi.
Non vedo quale sia il problema nel stare nei 25 secondi tra un punto e l’altro,considerando anche la discrezionalità del giudice nel far partire il conto alla rovescia.
Vedo sbagliato anche il fatto che all’interno dello stesso torneo ci siano regole diverse,pensate ai qualificati dopo essersi abituati a al sistema come possono trovarsi al primo turno contro un classico “perditempo” ? Bah… se si voleva andar per gradi si poteva partire da tornei minori per poi salire piano piano…
Bene, per ora siamo salvi.
Si parla tanto, e giustamente, del troppo tempo che impiega Nadal a battere senza che nessuno o quasi abbia il coraggio di impedirglielo, ma ci si dimentica che Djokovic fa altrettanto.
Ad esempio la seconda battuta più lunga del mondo è sua in un match a Wimbledon contro Federer, come questo filmato dimostra.
https://www.facebook.com/TrollTennis/videos/1473225056129485/
Menomale, la pagliacciata è stata evitata
come avevo preannunciato…. han fatto dietrofront….
vista così è una proposta innovativa ragionevole, che fa della progressività una bandiera. Le novità di questa portata – a mio avviso – vanno sperimentate ed introdotte gradualmente; non serve a niente la rigidità e l’imposizione categorica. Valuteremo gli esiti e vedremo se avrà successo.