Kateryna Kozlova: “Dalla cura dei particolari nascono le grandi vittorie”. La tennista ucraina racconta in esclusiva per Livetennis la sua storia, il suo 2017 ed i suoi obiettivi.
“Quando hai paura usa la spada; portala quassù e taglia la mente a pezzi. Trafiggi tutti i rimpianti e le paure; il resto vive nel passato o nel futuro. Un guerriero non rinuncia mai a quello che ama; egli trova l’amore in quello che fa. Guerriero non significa perfezione, né vittoria, né invulnerabilità: significa assoluta vulnerabilità; è questo il vero coraggio. L’incidente è il tuo allenamento, la vita è scegliere.” – Dan Milman – Peaceful Warrior
Quasi sempre chiediamo alle tenniste che intervistiamo quale libro e quale film preferiscano: non è una domanda di routine, anche se talvolta le risposte possono essere generiche o poco interessanti, ma un modo per leggere dentro l’anima della persona che si sta raccontando, andando oltre la consuetudine di risposte su tornei e colpi migliori, che pure ci interessano. Ciascuno di noi proietta parti di Sé sui personaggi dei romanzi o dei film che più gli rimangono impressi, quasi fossero specchi, invisibili a noi ma visibili agli altri, nei quali la nostra immagine si riflette da angolature diverse.
Quando abbiamo letto questa citazione tratta dal libro “Il guerriero di pace”, poi trasposto in versione cinematografica, ci è sembrata subito la compiuta espressione del carattere di Kateryna Kozlova, ucraina, 23 anni, attuale n. 86 della classifica mondiale, così come si è mostrata a noi nelle risposte che leggerete. Troverete tenacia e dererminazione, attenzione alle piccole cose, capacità di ricominciare per migliorarsi, tutti ingredienti che hanno aiutato Kateryna a diventare una top player. Una simpatica guerriera!
Kateryna, grazie per l’intervista ed iniziamo con una tua piccola presentazione:
Ho iniziato a giocare a tennis quando avevo 5 anni. In effetti posso dire di essere quasi nata sul campo perchè mio padre è un allenatore di tennis ed è stato il mio primo coach, quindi ho passato la mia infanzia sui campi da tennis 🙂 Ero una bambina molto orientata allo sport, grazie a mio padre ovviamente…oltre al tennis facevo ginnastica, atletica leggera e anche un po’ di karate. Ma facevo tutto in funzione del tennis, per essere fisicamente più forte ed acquisire altre abilità che potevo usare sul campo. La scelta dello sport che avrei intrapreso come professionista era ovvia, ma le cose sono diventate più serie quando con i miei genitori ci trasferimmo in un’altra città per allenarmi. Allora avevo 11 anni e i miei genitori non avevano abbastanza soldi per viaggiare (nemmeno nel mio stesso paese), quindi cercarono di trovare modi per farmi continuare a giocare. Ci trasferimmo a Donetsk, dove all’epoca c’era un club che cercava giocatori talentuosi. Andammo per provare e da lì la mia vita tennistica iniziò a essere seria: ho cominciato a viaggiare, a giocare tornei europei e questo mi ha aiutato a prendere la decisione di entrare a far parte di questo mondo. Quando ero piccola, leggende come Andre Agassi e Steffi Graf mi hanno ispirata molto. Ed ora il mio giocatore preferito è Roger Federer.
Partiamo dalla tua bella vittoria a Dalian. Il tuo primo successo WTA. Come ci sei arrivata e che cosa ha rappresentato per te?
E’ stata una vittoria molto importante per me, perché l’inizio di quest’anno è stato molto difficile. Ho lavorato duramente per trovare il mio gioco. Durante il torneo mi sono focalizzata nel dimostrare il meglio in ogni partita e forse questo è il motivo per cui si sono visti i risultati.
Il 2017 era iniziato molto male con le sconfitte in Australia, poi nella seconda metà dell’anno ti sei ripresa ed hai ottenuto ottimi risultati. Come si spiega tutto questo?
Come ho detto, i primi 4 mesi dell’anno sono stati duri. Questa stagione ho iniziato a lavorare con un nuovo coach, Jaroslav Levinsky, e abbiamo deciso di cambiare molte cose nel mio gioco per fare passi in avanti, una maturazione tecnica necessaria. Ma ci vuole sempre tempo per far si che questi cambiamenti ti entrino nel sangue 🙂 è un lavoro lungo e molto duro. Ma non ho dubbi che sia stata la giusta decisione.
Hai anche incontrato due volte, a marzo, Francesca Schiavone, 37 anni. Che effetto ti ha fatto incontrare una giocatrice con la sua storia e che cosa pensi di Francesca? Tu giocherai fino alla sua età?
E’ sempre un onore giocare contro una tale leggenda. Puoi sempre tirar fuori cose importanti quando giochi contro tenniste cosi esperte. E’ un’atleta di ispirazione, una guerriera incredibile, una gran lavoratrice. Per quanto mi riguarda non so se giocherò fino a quell’età…ci sono troppe cose da considerare per giocare ad un livello alto cosi a lungo. Devi essere in salute e motivato ad accumulare nuove vittorie…ma io amo il mio lavoro in questo momento e amo trascorrere il tempo sul campo 🙂
Hai debuttato tra i professionisti a 15 anni. In che cosa sei cambiata in questi anni nel tuo modo di giocare e di guardare al tennis?
Credo di essere cambiata molto…prima di tutto, si diventa sempre più esperti e professionali quando si gioca in tour. Perché quando il tuo livello cresce realizzi che devi preoccuparti di più delle piccole cose, tutto è importante, anche fuori dal campo. Come ti riscaldi prima di una partita, come fai defaticamento…Tutte queste cose devi trovarle da sola, a seconda di quello che senti migliore e più adatto a te. E riguardo il gioco credo di aver imparato molte cose, non è facile scrivere tutto perché è un lungo processo. E’ importante imparare qualcosa da ogni partita e ogni allenamento, questa è la via per migliorarsi!!
Come prepari un incontro? Studi l’avversaria oppure cerchi di distrarti?
Ovviamente discutiamo con il coach tattiche e strategie prima della partita…a volte guardiamo insieme anche le partite della mia avversaria. E prima della partita ho le mie routines, a volte leggo, oppure ascolto musica…preferisco stare in posti tranquilli e risparmiare energia per la partita 🙂
E’ opinione comune tra i tecnici che una top players debba saper giocare i punti importanti: palle break, set points e match points. Come ti vedi in questa abilità?
Sai, ovviamente è molto importante sapere come giocare questi punti, ma penso che prima di tutto bisogna arrivare alle partite in cui si gioca contro top players, per poi pensare a come giocare i punti importanti. Come ho detto prima il tutto è un lungo processo frutto di un duro lavoro 🙂 Ma di sicuro saper giocare punti importanti aiuta a vincere!!
4 giocatrici ucraine tra le prime 100 del mondo, di cui una top ten, Elina Svitolina. Come giudichi il momento che sta attraversando il tennis ucraino?
Penso che la nuova generazione sia molto forte, ci sono ragazze molto talentuose che già hanno buoni risultati…quindi speriamo di avere più di 4 giocatrici nella Top 100 al più presto!
Si parla molto bene delle 2000 Yastrmeska e Zavatska. Cosa ne pensi tu e che consiglio gli daresti per evitare di perdersi col passare degli anni?
Di sicuro quelle ragazze hanno talento e credo che tutti si aspettino molto da loro…Credo sia molto importate lavorare duramente per realizzare i propri sogni e per il resto…ci penseranno i loro allenatori 🙂
Meglio un oro olimpico o vincere Wimbledon?
E’ difficile da dire…Entrambe le vittorie sono molto prestigiose! Ma se dovessi proprio scegliere…direi Wimbledon!! E’ il mio sogno!
Chi gioca a tennis è perennemente in viaggio. Come si combatte la solitudine?
Semplicemente amo il mio lavoro! So che abbiamo una vita difficile, non passiamo molto tempo a casa e con le nostre famiglie, ma quando ami quello che fai e’ molto piu’ facile essere lontani da casa 🙂
Quanto ti sostiene la tua famiglia nel tennis?
I miei genitori mi supportano al 100%. Sono sicura che sono felici che sono una tennista professionista!
Aleksandra Krunic ci ha raccontato che rifarebbe tutto quello che ha fatto ma che il tennis le ha impedito di vivere l’infanzia. Tu la pensi come lei e che rinunce hai dovuto compiere?
Si, penso che nessun giocatore abbia vissuto l’infanzia, in quanto cominciamo a giocare molto presto e inoltre continuiamo a studiare, quindi da quando siamo piccole abbiamo ritmi molto serrati, ma abbiamo anche l’opportunità di diventare professioniste, di avere carriere di successo. Quindi il nostro stile di vita ha un lato positivo e uno negativo 🙂
Ad Hollywood è scoppiato lo scandalo delle molestie sessuali nel cinema da parte di un produttore ed anche di qualche regista. Che effetto ti ha fatto leggere queste notizie e pensi che qualcosa del genere possa accadere anche nel tennis?
Non ho sentito di questo scandalo in realtà, perché non sto seguendo tutte le news di Hollywood. Se questo avviene anche nel tennis non sapei dirlo.
La bellezza femminile aiuta davvero nel tennis come sostiene Timea Bacsinszky secondo cui gli organizzatori danno i campi migliori alle tenniste più belle?
Sinceramente non ho prestato molta attenzione a questa cosa, quindi non posso commentare l’opinione di Timea.
Nelle Next Gen ATP di Milano, si sono sperimentate alcune possibili nuove regole: games a 4 punti, killer points, no let, shot clock, libera circolazione sulle tribune. Qual è il tuo parere in proposito?
E’ qualcosa di diverso rispetto a ciò a cui siamo abituati. E’ difficile giudicare prima di aver provato, ma riguardo lo shot clock (l’abbiamo provato durante le qualifiche degli US Open), posso dire che non è una cattiva idea, perché in questo modo i giocatori non possono allungare il tempo tra i punti.
E’ stata molto dibattuta quest’anno la disparità di trattamento tra tennis maschile e femminile nei prize money dei tornei. Tu cosa ne pensi?
Ho la mia opinione a riguardo ma vorrei tenerla per me.
Quali sono il tuo libro e il tuo film preferiti?
Uno dei miei libri preferiti è “La via del guerriero di pace” di Dan Millman. Ne hanno anche tratto un film che mi piace molto. Poi uno dei miei film preferiti, un film russo, è Legend no. 17 che parla della vita di un grandissimo giocatore di hockey.
Ora ti stai allenando e stai programmando la nuova stagione: su che cosa stai lavorando nella preparazione e quali sono i tuoi obiettivi per il 2018?
Il mio obiettivo per il 2018 è quello di restare in salute e di migliorare il mio livello cercando di mantenerlo senza alti e bassi.
I tuoi 3 desideri da realizzare nella vita?
Posso parlare del mio sogno riguardo il tennis…è ovvio per una giocatrice: voglio vincere un grande slam!
Grazie Kateryna!
Grazie a voi ! Permettimi di salutare tutti i miei fans nel mondo e soprattutto i miei “tifosi” italiani!
Antonio De Filippo
traduzione di Flavia Caselli
TAG: Interviste LiveTennis, Kateryna Kozlova
Valeri Kharlamov…grandissima nazionale quella sovietica!
Avessimo saputo chi era il giocatore di Hockey! Pero’ cerchero’ di risalire al nome cercando il titolo del film.
Sulle regole next gen non sono d’accordo.
Per quanto riguarda la contrapposizione tra Olimpiadi e Wimbledon credo nella mente di ogni giocatore non ci sia nemmeno una lontanissima esitazione, a meno che non siano tennisti/e lontani dai vertici.
@ Marcus91 (#1995116)
Grazie Marcus!
Mi unisco ai complimenti di radar, queste interviste sono una delle cose più belle di questo sito, si leggono sempre molto volentieri e per questo va fatto un grossissimo plauso a te e alla traduttrice, che spero possa guarire presto e ritornare a ballare! 🙂
Davvero una grande bella ragazza…brava e bella
Grazie davvero Radar, a parte per gli apprezzamenti personali, per i riconoscimenti alla traduttrice Flavia Caselli. È una ragazza preziosa: vive a Londra e parla e traduce perfettamente inglese e spagnolo. Non è assolutamente facile tradurre queste interviste, anche perché sono frequenti termini tecnici ed espressioni ideomatiche utilizzate nel paese di nascita della tennista. Spesso traduce messaggi vocali non sempre comprensibili. Mi fa piacere che tu mi abbia consentito di sottolinearlo e di ringraziarla, anche perché sta attraversando un momento difficile: ballerina di musical e spettacoli funky è ora ferma per una lesione al tendine d’Achille. Auguri Flavia 😉 (chiedo scusa per la nota O.T.)
Ho ringraziato Antonio, ringrazio ovviamente anche Flavia Caselli per la traduzione.
Immagino il lavoro enorme che ci possa essere dietro ad ogni intervista e non posso che ulteriormente complimentarmi!
La foto sexy e’ “abbagliante” !!!!!
De Filippo continua ogni settimana a regalarci sfaccettature nuove sul mondo del tennis.
La Kozlova la conosco abbastanza bene allenandosi a Trnava insieme a Kasatkina e Jabeur, ma un’intervista di prima mano è sempre ottima per andare più in profondità.
Grazie ad Antonio per il grande lavoro e la grande passione che ci mette e che traspare tangibile in ogni intervista, che sia dedicata a una tennista italiana oppure ad una tennista straniera.
p.s. forza Kateryna (sei una bella persona!) e salutami Darya 🙂
Grande intervista! Bellissima l’introduzione e auguri a questa bella ragazza per i suoi sogni
Ho trovato di cattivo gusto la domanda sulla molestie sessuali nel tennis. Vivaddio, lo sport è meritocratico per definizione, soprattutto quello individuale! Purtroppo in altri ambiti (es. lo spettacolo e l’ufficio) capisco che ci possa essere un tornaconto a “cedere” alle molestie, ma nel tennis come lo si può immaginare?