Magnus Norman pensiero: “Senza Murray, Djokovic e Stan Wawrinka, Roger e Rafa hanno aumentato le possibilità di essere al numero uno del mondo. Senza la loro presenza è stato più facile per loro raggiungere nuovamente la vetta”
23/11/2017 15:38 
10 commenti
10 commenti
Magnus Norman ex coach di Stan Wawrinka
I risultati sorprendenti di Rafael Nadal e Roger Federer in questa stagione non è solo merito delle loro prestazioni.
Severin Luthi, allenatore di Roger Federer, è stato il primo ad ammetterlo e ora è il turno di Magnus Norman che condivide la stessa opinione.
“Senza Murray, Djokovic e Stan [Wawrinka], Roger e Rafa hanno aumentato le loro possibilità di essere al numero uno del mondo. Senza la loro presenza è stato più facile per loro raggiungere nuovamente la vetta.
Roger ha dimostrato di poter continuare a essere competitivo a 36 anni quando la mente e il corpo lo consentono. E Rafa, per me, è un alieno, ha superato ogni ostacolo per tornare. Tornando ad essere il numero uno al mondo dieci anni dopo significa che è un vero campione”.
Il segreto del successo di Rafa e Roger che hanno dominato la stagione, dice Norman, riguarda la gestione e l’attenzione alle priorità: “Hanno obiettivi molto concreti, piani per raggiungerli e un team che programma, fornendo loro tranquillità. Penso che questo possa essere applicato a qualsiasi livello e questa è la formula per il successo. I giocatori hanno strumenti precisi, piani di gioco definiti, sono fisicamente forti e si impegnano al massimo “, ha concluso l’ex allenatore di Wawrinka.
TAG: Magnus Norman
Sinner
Zverev
Alcaraz
Fritz
Medvedev
Ruud
Djokovic
de Minaur
Dimitrov
Sabalenka
Swiatek
Zheng
Rybakina
Krejcikova
Loading ...
Condivido pienamente le affermazioni di Norman. Mi sento di aggiungere che Wawrinka è stato sconfitto da Federer in due occasioni anche giocando il suo miglior tennis. Djokovic e Murray (ma soprattutto il serbo) avevano invece cominciato a dimostrare di essere in grado di battere lo spagnolo e lo svizzero anche quando questi erano nelle migliori condizioni di forma.
Comunque il serbo e il britannico torneranno nel 2018 determinati a ritornare ai livelli migliori e a vincere titoli dello Slam per essere il numero 1 del mondo. Rispetto al passato troveranno degli ostacoli in più: questi sono Zverev, Kyrgios e Dimitrov. Per Shapovalov e Auger-Aliassime è ancora troppo presto per vincere titoli dello Slam però Shapovalov è assolutamente maturo per i top ten. Qualora a fine 2018 non ci arrivasse, sarebbe legittimo considerarlo un anno deludente per lui.
e invece secondo me non e del tutto vero. ricordiamoci che agli open d,australia c,erano ( e ancora sani e integri) i vari djokovic, murray e wawrinka. la finale è stata federer- nadal.stessa cosa a parigi (dove pero mancava federer.) e rafa ha vinto il decimo roland garros battendo wawrinka in finale!!!.
Sicuramente ovvio… Ma, come si può vedere (utente Raul Ramirez), non è ovvio per tutti.
Bè, caro Magnus, diciamo che dopo Wimbledon nel cui tabellone erano ancora presenti tutti i big, nella classica Atp c’era Murray in testa ma con un sacco di punti 2016, secondo Rafa e terzo Roger ( quest’ultimo senza aver messo piede sul rosso…). Quindi mi sembra chiaro che i due fossero già ben proiettati verso le primissime posizioni senza gli aiutini di cui parli…caro il mio Magnus…
Mi sembrano considerazioni talmente lapalissiano che non era necessario scomodare il pur bravo Magnus Norman, penso che anche la casalinga di Voghera sarebbe giunta alle stesse conclusioni! Domani potrebbero intervistare, che so, Chris Evert che potrebbe affermare che l’assenza di Serena Williams ha favorito l’ascesa di Ostapenko, Muguruza, Pliskova, Wozniaki, Halep & co….! Ma se vi è sufficiente ve lo dico io gratis!
Ma dai….
Interessante….. Sembra abbia concluso con “non ci sono più le mezze stagioni”
Hai scoperto l’acqua calda eh Magnus?
Un coach è sempre banale… Lineare a banale.
Altrimenti sarebbe un filosofo.
Considerazioni più che banali.