Toni Nadal dopo 27 anni lascia Rafael: “Devo ringraziare infine di cuore il massimo responsabile della mia fortuna: mio nipote Rafael”
Toni Nadal, zio e allenatore di Rafael Nadal, ha salutato suo nipote lunedì, attraverso una lettera pubblicata sul quotidiano “El Pais”, dove mette la fine al rapporto dopo 27 anni, che hanno portato alla conquista di 75 titoli, 16 dei quali nei tornei del Grande Slam.
“Il Masters della scorsa settimana è stato il capitolo finale della mia carriera di allenatore di mio nipote Rafael. Concludo una tappa felice lunga 27 anni, iniziata il giorno in cui il figlio di mio fratello Sebastian è entrato nel mio campo da tennis, a soli tre anni. Oggi vi lascio, ma il mio cammino nel mondo del tennis non finisce qui. Continuerò, perché il mio entusiasmo e il mio amore per questo sport, per fortuna, rimangono intatti.
Sin dall’inizio della carriera tennistica di mio nipote ho cercato di sviluppare in lui un carattere forte e deciso, per affrontare in particolare le difficoltà del tennis, ma anche quelle della vita in generale, con la quale il tennis ha molti punti in comune. Sono stato più fastidioso che gentile, e più esigente che permissivo. Gli ho dato più motivi per essere insoddisfatto che per essere felice, e gli ho sempre lasciato tutta la responsabilità. Francisco De Quevedo diceva che “chi si aspetta che nella vita tutto sia di proprio gradimento, troverà molti problemi”, e io non ho mai voluto facilitare le cose a Rafael.”
“Ho avuto la fortuna di vivere con una generazione di grandi giocatori, e ho sempre creduto che la difesa dei miei interessi non dovesse impedirmi di osservare gli altri da una prospettiva più o meno corretta. Non ho mai pensato che la rivalità dovesse andare anche oltre al campo e non ho mai considerato nessun rivale come un nemico. Questo mi ha permesso di apprezzarli, rispettarli e imparare da tutti loro.
Devo ringraziare infine di cuore il massimo responsabile della mia fortuna: mio nipote Rafael. La relazione con lui è sempre stata stranamente facile visto il mondo in cui ci muoviamo. Grazie alla sua educazione, il suo rispetto e la sua passione, ho potuto trasmettergli il mio modo di intendere questa professione. Grazie a lui ho vissuto esperienze che hanno superato tutti i miei sogni di allenatore. Ho viaggiato al suo fianco verso località incredibili e ho incontrato e conosciuto persone di rilievo, provenienti da molti ambiti. Oggi mi sento molto apprezzato e amato, perché la sua figura ha valorizzato la mia, molto più di quanto meritassi.”
Toni Nadal si concentrerà ora sull’accademia di Maiorca, e Rafael sarà seguito nel circuito da Carlos Moya e Francis Roig.
TAG: Rafael Nadal, Toni Nadal
@ Palmeria (#1992751)
Aspettiamo la paghetta 😎
Aveva bevuto!
@ I LOVE BOBO (#1992517)
Davvero disse così?…hai il link?
Mi piacerebbe leggerlo
Grazie per averci dato Rafa.
Sei un po’ lo zio di tutti noi!
@ Raul Ramirez (#1992433)
Bella dichiarazione da parte tua sullo spagnolo, faccio fatica a credere sia veritiera, visto il tenore dei tuoi interventi.
Stante questo,e’ apprezzabile da parte tua metterlo tra i grandi (posto che gli compete), spiace solo la parte finale, che rovina un pò le altre considerazioni e che probabilmente potevi tralasciare 😉
Ha voluto ritirarsi da nimero 1, ben sapendo che col ritorno dei big e la maturazione dei next-gen il 2018 sara’ fatale a Rafa !!!!
Queste dichiarazioni mi piacciono molto. Bravo zio Toni
Dispiace che la loro “collaborazione” sia finita così…
Però se Rafa ha vinto 16 slam deve ringraziare soprattutto Toni
quando Tony disse: il più grande talento tennistico e’ in italia e si chiama Adelchi Virgili….peccato non sia stato sostenuto dal fisico(dico io)…
Bravo toni, ma indubbiamente aveva tra le mani un fenomeno raro capace di tutto, anche di mettere alle corde il federer di quegli anni: indimenticabile la vittoria all’ AO 2009, pur tifando Roger, devo ammettere che rafa fece una finale stratosferica tanto da far piangere il rivale .
@ Raul Ramirez (#1992433)
Certo… Federer in decima posizione magari
Credo che dopo 27 sia stanco di girare come una trottola attorno al mondo.
Avrà anche una famiglia, e poi probabilmente Rafa col nuovo team ha un’intesa pari a quella avuta con lo zio.
Non credo che Nadal abbia voglia di ridimensionare i suoi progetti.
Certo è che se rientrano in grande stile Murray Wawrinka e soprattutto Djokovic, il 2018 non sarà così gioioso come il 2017.
Molto banalmente, si è stufato di girare il mondo e stare lontano da casa 360 giorni all’anno. Credo vada per la sessantina di anni come età..
Ha fatto un gran lavoro. Nadal è un fenomeno raro, ma spesso è difficile lavorare con questi campioni, specie da piccoli, quando vanno formati più alla disciplina e alla professionalità che alla tecnica. Darà il suo contributo nell’accademia Nadal.
Ma perchè lascia? Credo che Nadal fra 3-4 anni si ritirerà perchè il fisico verrà per forza di cose (per il tipo di gioco che propone) un po’ a mancare.. Mi chiedo perchè i 27 anni di collaborazione non potevano, visti i risultati strepitosi, diventare 30.. O forse di fatto aveva già mollato da un po’? Chiedo con curiosità non essendo un grande esperto su ciò che riguarda Nadal.
L’educazione, la gentilezza e la capacità di essere un ottimo discepolo/allievo sono i tratti che più mi impressionano di questo campione che è Rafael Nadal.
Tanti sportivi sono troppo reattivi nei confronti dei propri insegnanti, e questo non porta a nulla e a confusione dei ruoli.
Grande Nadal, guerriero indomito ma ricordiamoci che l’ossatura principale l’ha costruita grazie a suo zio Toni.
Un maestro esemplare è sempre di primaria importanza nella costruzione di qualsiasi talento.
Sicuramente uno dei più grandi allenatori della storia di questo sport. Da solo senza accademie è scuole varie ha creato uno fra i più fenomenali atleti di sempre. Bravo Tony!
Parole sagge di una persona equilibrata e concreta.
Dall’esterno non è mai risultata una figura particolarmente simpatica, ma è pur vero che le persone bisogna conoscerle personalmente per esprimere un giudizio
Bravo e fortunato a ritrovarsi tra le mani un diamante in casa ed a sgrezzarlo, fino a farlo diventare uno dei migliori giocatori nella storia del tennis.
Curioso di vedere cosa combinerà con l’Accademia, i mezzi ci sono tutti per tirare fuori altri buoni giocatori – non per forza altri fenomeni perché quelli non sono programmabili
belle parole
Bravo Toni. Hai costruito forse il più grande atleta e agonista che la Storia dello sport ricordi. Ne ero già convinto vedendo il giovane Rafa dal vivo nella finale di Montecarlo con il povero Coria a cui lo spagnolo che sembrava di gomma ribatteva di tutto. Nella mia personale classifica dopo Roger Laver e Sampras, alla pari con Borg ci può stare lui, sperando vivamente che sia sempre stata tutta farina del suo sacco.
Uno dei più bei rapporti nella storia del tennis, forse il migliore..ovviamente dopo Seppi-Sartori