Grigor Dimitrov: adesso viene il bello
Le ultime ATP Finals appena concluse a Londra ci hanno consegnato uno scenario surreale: tanti assenti, un infortunio e una caduta dal rumore importante, un grande favorito clamorosamente sconfitto in semifinale e un vincitore a sorpresa, almeno per tutto ciò che si preannunciava alla vigilia in appuntamento quanto mai particolare.
Non è stato di certo il primo torneo vinto dal talentuoso Grigor Dimitrov ma la sensazione è che il bulgaro a Londra sia diventato “grande”: in una stagione che l’ha visto rientrare in top 10 il classe ’91 ha raggiunto la semifinale nello Slam australiano, vinto a Brisbane, sul cemento di casa a Sofia, conquistato il primo Masters1000 della carriera a Cincinnati prima di chiudere in bellezza appunto a Londra.
Tre vittorie su tre nel round robin (3 set all’esordio su Thiem più due facili facili contro Goffin e Carreno Busta), una semifinale lottata contro Sock in 3 parziali e una rivincita quasi concessa al belga Goffin nell’atto conclusivo, vinto contro un giocatore ritrovato per l’occasione e domato solo per 7/5 – 4/6 – 6/3: certamente non è stato un cammino in cui ha incontrato mostri sacri della racchetta dei nostri giorni ma quando qualcuno manca nelle fasi salienti di un appuntamento importante l’assente…è proprio l’unico responsabile. Homo faber fortunae suae dicevano i latini e Dimitrov in questo 2017 ha lavorato egregiamente alla sua carriera, andando oltre i forfait e i problemi altrui.
Non dev’essere facile essere un predestinato della racchetta, colui che deve raccogliere l’eredità talentuosa di Roger Federer, discepolo prediletto per braccio e rovescio delizioso: anni di aspettative disattese, accanto ad allenatori che hanno cercato di snaturare il suo modo di giocare e la sensazione crescente che forse, il tutto, era un grande bluff. Siamo chiari: nessuno ha messo mai in dubbio la bravura di Dimitrov, la paura era che non sbocciasse come campione. E invece, a Londra, Grigor ha fatto boom, avrà pure messo a segno una vittoria condizionata da alcuni fattori fortunosi, ma ha saputo cogliere al volo l’occasione, capacità che solo i migliori posseggono.
Adesso però, il nuovo numero 3 del ranking ATP deve dimostrare che non si è trattato di un effimero fuoco di paglia: se Dimitrov vuole zittire gli scettici che non lo vedono top player e degno Maestro delle Finals ha una sola arma in suo possesso…vincere uno Slam, almeno uno. In Australia l’occasione sarà di nuovo propizia: Federer e Nadal smaltiranno le tossine di questo fine anno? Che Djokovic e che Murray vedremo al rientro? La NextGen riuscirà a colmare il gap nei Major? Tanti interrogativi e un unico, grande indiziato per mettere a segno un colpaccio. I numeri sono dalla sua parte: il bel tennis e i veri appassionati non possono che fare il tifo per Grigor Dimitrov, finora conosciuto (ingiustamente) più per i suoi flirt che per i suoi successi in campo. Melbourne dopo Londra potrebbe sancire la sua consacrazione definitiva.
Alessandro Orecchio
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non dimenticare oltre a “w” che c’è anche “dp”
Chiedere a Wawrinka a che età è il picco della carriera…
Ognuno è a se questo è ovvio ma ha ancora tempo per vincere
Per arrivare a queste vittorie importanti, Dimitrov ha fortemente progredito a livello mentale ed atletico. Adesso ha solide basi per salire ancora, fermo restando il livello altissimo per rivaleggiare con i fab4+w.
Non capisco tutti quelli che dicono che non è un campione ne un fuoriclasse. E’ numero 3 del mondo! E davanti ha uno di 36 anni e l’altro di 31 attualmente fermo per un problema al ginocchio. Se arrivasse a numero 1 non ci sarebbe tanto da stupirsi. Djoko, Murray e Waw chissà come rientreranno, ma intanto avranno 31 e 33 anni, non proprio ragazzini. Mi pare che Dimitrov nei prossimi 5 anni sarà per forza tra quelli che lotteranno per vincere gli slam. E non è detto che alla fine non riesca a vincerne anche più di 1.
Dimitrov è un ottimo giocatore, non un fuoriclasse e guarda caso sta attraversando il suo periodo di massimo rendimento ..i 26 anni…
Per me uno slam può anche vincerlo…più ne gioca più le probabilità salgono, però quando e se lo farà sarà soprattutto perchè vengono a mancare quelli che glielo hanno impedito per anni.
Quest’anno, rispetto agli anni passati, è tutt’altro giocatore, nemmeno paragonabile, e non capisco come si faccia a non dargliene atto. Se poi non sarà mai il giocatore che “tutti” si attendono, allora è un problema di quei”tutti”: se non si risponde alle aspettative altrui dando il massimo di se stessi, il problema sta nelle aspettative: la vita è piena di persone devastate da tutto ciò…
Precocemente paragonarlo a RF è stata la sua rovina. Adesso sta finalmente vincendo anche grazie ad una favorevoli stima congiuntura. Comunque un campione,ma non immenso.
@ l Occhio di Sauron (#1992377)
Concordo, ha portato a casa un bel risultato, stante questo bisogna dire che ha vinto un torneo in cui mancavano 4/5 avversari di livello e lo spagnolo e lo svizzero erano in carenti condizioni fisiche.
Questo indica che per vederlo vincente ad alti livelli (Slam) deve fare un ulteriore salto di qualità,e soprattutto rimanere costante 3 su 5, personalmente ritengo che possa rimanere in top10, difficilmente arrivare a traguardi importanti
Come già detto da qualcuno, ha una mentalità troppo fragile per essere un vincente anche contro i Fab 4, basta vedere come nei momenti chiave sia contro Sock che contro Goffin vacillava e faceva fatica a chiudere, per non parlare del fatto che contro Federer e Nadal il più delle volte sembra demoralizzarsi quando sta per perdere e fa un sacco di errori non forzati. È una cosa migliorabile e sarebbe un peccato se non lo facesse visto il suo tennis molto pulito e bello da vedere.
Magari uno slam lo vince anche, è un ottimo tennista, ma non ha la mentalità del vincente. Ed è inutile esaltare ste finals…Vero, le ha vinte (ed è un su merito perchè bisogna arrivarci) ma contro chi? E probabilmente avrebbe vinto pure contro federer perchè si sa che se lo svizzero a 37 anni appena ha un attimo di appannamento perde pure da goffin, appunto.
Ogni volta che vince un torneo salta fuori sempre lo stesso articolo. C’ha 26 anni il ragazzo, dovrebbe essere adesso il pinnacolo della sua carriera.. Ormai è un po’ tardi perchè la sua tecnica è già al top da tempo, ma il cervello non glielo cambi mai. Alla fine vince solo nelle settimane di gloria (e nemmeno sempre in quelle) dove tutto gira giusto. Altrimenti o perde male o se si alzano asticella e pressione non ce la fa. Il giocatore è quello, si leverà qualche bella soddisfazione (spero per lui) ma non è quel tennista che tutti attendono.
Non può vincere uno Slam finchè ci sono in giro i fab 4 Delpo e Wawrinka.
3 su 5 è un’altra storia.
Ha un tennis bellissimo ma la sua fragilità di tenuta contro quelli lo mette fuorigioco in partenza.
All’AO ci saranno di nuovo tutti ai nastri di partenza belli carichi e pronti al riscatto o alla conferma.
Gli conviene già cominciare a guardare il bicchiere mezzo pieno e pensare
“intanto sono riuscito ad arrivare al nr.3 e vincere un Master”
Bellissimo ragazzo e bravo tennista 😀