Masters ATP DAY3: brilla Sock, splende Federer che vola in semifinale
Terza giornata per il Master ATP londinese: torna in campo il gruppo di Federer e la situazione in ottica semifinale si va facendo più chiara.
Non è subito singolare: i primi a scendere in campo sono le coppie del doppio formate dal finlandese Kontinen e dell’australiano Peers (detentori del titolo) contro l’olandese Rojer e il rumeno Tecau, vincitori nel 2015. Entrambe le coppie avevano perso all’esordio e il match aveva le sembianze per tutti di ultima spiaggia: hanno vinto le teste di serie numero 2 in due tie break, alimentando la speranza di poter ripetere il successo dell’anno scorso. Praticamente fuori invece Rojer – Tecau.
Primo match di giornata per il gruppo Boris Becker è stato quello che ha visto duellare il croato Cilic e l’americano Jack Sock, ultimo a qualificarsi per il Master. Lo statunitense ha dimostrato a tutti di meritare ampiamente tali palcoscenici, superando in 3 set (5/7 – 6/2 – 7/6) il gigante di Medjugorie ed eliminandolo di fatto dalla corsa alle semifinali. Bravo il 25enne a recuperare nel terzo set da uno svantaggio di 0/3, con Cilic che ha avuto anche una palla per il 4/1 con servizio a disposizione. La prossima partita contro Alexander Zverev sarà la prova del nove e da lì passerà un’incredibile quanto inaspettata qualificazione alle semi. Dritto devastante e servizio robusto (scuola americana per intenderci) e un rovescio che ha funzionato meglio del solito: se migliorasse anche in questo fondamentale l’americano potrebbe tranquillamente ambire a divenire una presenza fissa in top10. Troppo fragile invece il sistema di gioco di Cilic: la condizione non è quella dei giorni migliori e il risultato ne è la normale conseguenza.
Alle 19 è toccato alla coppia delle meraviglie: vincitori a sorpresa all’ultimo Roland Garros, il duo formato dallo statunitense Ryan Harrison e dal neozelandese Michael Venus, continua il suo splendido 2017 tennistico, vincendo la seconda partita su 2 al Master delle 8 migliori coppie di doppio del circuito e garantendosi un posto fra le migliori 4: oggi hanno battuto in rimonta i francese Herbert – Mahut, anche loro vittoriosi all’esordio, superandoli in 3 parziali per 6/7 – 6/4 – 10/5. Sono una coppia fresca e ben assortita, dal gioco piacevole e mai monocorde. Fra i vari Bryan o Kubot – Melo, potrebbero essere proprio loro a portarsi a casa la coppa?
In serata è arrivato il momento del vero favorito di questo Master, Roger Federer, il quale dopo il ritiro dello spagnolo Nadal ha visto crescere in maniera esponenziale le sue chances di vittoria: un match simbolico che idealmente unisce passato, presente e futuro, quel futuro roseo rappresentato al meglio da Alexander Zverev.
Un primo set arrivato al tie break, dopo alcuni set point falliti dallo svizzero sul 6/5 in suo favore ma con il tedesco a servizio: nel gioco decisivo è venuta fuori però tutta la tenacia di Federer. Sotto 0/4 lo svizzero recordman Slam ha recuperato, salvato un set point al “piccolo” tedesco e chiuso per 8/6. Il secondo parziale è iniziato con un break a favore di Roger, contraccolpo atteso per come Zverev aveva perso il tie break: il tedesco classe ’97 è però un giocatore già fatto, maturo per l’età che ha e non demorde, anche di fronte a un mostro sacro della racchetta come re Roger. Reazione immediata e controbreak per il 2 pari, tranquilli fino al 6/5 Zverev con Federer al servizio e tre palle break che sono set point: qui il tedesco dimostra di essere già un campione e trascina il numero 2 del ranking mondiale al terzo rivelando tutta la forza mentale che già possiede.
Il terzo e decisivo set è stato il giusto epilogo per un match che ha messo in risalto la forza del futuro che avanza e la classe di un presente che non vuole diventare ancora passato: è stato un monologo rossocrociato, con Federer che ha regolato il NextGen teutonico 6/1 e ha staccato il pass per le semi. Onore a Roger ma che Zverev siamo destinati a vedere nei prossimi anni!
Boris Becker Group
2. Roger Federer 2/0 4/1 (Semifinalista)
3. Alexander Zverev 1/1 3/3
5. Marin Cilic 0/2 2/4
8. Jack Sock 1/1 2/3
Alessandro Orecchio
TAG: Alexander Zverev, Masters Cup, Masters Cup 2017, Masters Cup Londra, Masters Cup Londra 2017, Roger Federer
@ kas (#1989971)
Magari nonno e zio, chissà che paghette e regali nelle feste 😉
Mah, a me Sandrino piace. Ha una solidità terrificante da fondo campo, gioca benissimo tutti i fondamentali, è capace di variare molto strategia e tattica. Tira smorzate e pallonetti diabolici. Insomma, capisco che ad alcuni piacciano di più altri tipi di giocatore, ma questo è comunque un fenomeno che vincerà un bel canestro di slam.
Massì, dài, godiamoci questi ultimi lampi di nonno Roger e zio Rafa senza fare tanti conti su quanta gente si è scalcagnata lungo l’anno e su chi dei due ne abbia maggiormente beneficiato… hanno giocato entrambi alla grande, bisognerebbe farla finita con ‘sta gnagnera… 😛
Sono il solo a pensare che Zverev, sebbene efficacissimo, abbia un tennis brutto da vedere?
Non so chi l’abbia scritto ma non aveva tutti i torti, mancano i vari Djokovic, Wawrinka e Murray e nonostante possa dargli fastidio, Zverev non è ai livelli di Federer. Secondo me lo svizzero ha la strada spianata, ma non è un suo demerito, proprio come non è stato un demerito di Nadal vincere lo US Open senza incontrare top 30, classifica che però viene presa in considerazione quando fa comodo, vero? Non ditemi che DelPo valeva il 28esimo posto nel ranking!
@ Il Biscottone spagnolo (#1989885)
Qualcuno che ragiona, bravo
L’unico grande avversario che negli ultimi anni ha contrastato Federer sull’hard e sull’erba si chiama Djokovic, tolto lui Federer ha strada libera, a meno che non arrivi cotto in finale per motivi anagrafici.
Ieri un tifoso di Nadal ha scritto che per Federer è facile vincere visto il livello basso degli avversari. Forse non si è accorto, o non sa, che Zverev è il numero tre del mondo. E forse non si ricorda che Nadal ha vinto uno Slam battendo, nell’ordine, il n. 85 del mondo, il n. 121, il n. 59, il n. 64, il n. 53, il n. 28 e, in finale, il n. 32. Evviva l’obbiettività!
Meraviglioso, cosa continua a fare Roger Federer. Non per altro è il più forte di sempre, ad oggi.