Master NextGen Day4: sarà Rublev contro Chung
Semifinali dagli spunti interessanti quelle andate in scena oggi a Milano: vanno avanti Rublev che ha regolato con irrisoria facilità il croato Coric (1h2m il tempo della prima semi) e il coreano Chung, che ha eliminato il russo Medvedev in 5 set, il quale ha praticamente regalato all’avversario i primi due parziali e si è svegliato solo dopo un parziale di 8 giochi a 2. Per molti la dimostrazione che i due gironi fossero sbilanciati: un dato di fatto che i finalisti abbiano conquistato un importante traguardo (perlomeno dal punto di vista economico…) mettendo a tacere le ambizioni degli avversari.
Il primo a conquistare il pass per l’atto conclusivo è stato il russo Rublev, che ha decisamente sofferto di più contro Shapovalov che contro Borna Coric in semi: 4/1 – 4/3 – 4/1 per Rublev, che non ha mai sofferto al servizio e ha piazzato la zampata vincente al momento giusto, disponendo dell’avversario con il suo power tennis. Resta il rammarico per il croato che aveva finora messo a segno un percorso pulito con 3 vittorie su 3 nel round robin. La sensazione per Coric rimane un po’ la stessa dell’intero anno: il croato fa tutto bene ma sembra mancare un po’ di punch, un colpo risolutivo che sappia mettere ko l’avversario. Sicuramente il tempo è dalla sua e vista la giovane età è già arrivato a traguardi prestigiosi: il problema per lui è vedere se possa ambire allo status di top player o solamente a quello di buon giocatore. Rublev di contro dimostra ancora una volta i motivi per cui ha brillato in stagione con una crescita, soprattutto negli ultimi mesi, sotto gli occhi di tutti: il giovane russo classe ’97 è un tennista già fatto, non solo con una solidità incredibile ma con ulteriori margini di miglioramento, fattore che potrebbe portarlo davvero in alto. È il fiore all’occhiello dell’armata russa, capofila di un plotone d’esecuzione (tennistico).
La seconda semifinale è stata invece una vera e propria montagna russa: partito benissimo Chung nei primi due set, praticamente assente il russo Medvedev, il quale ha ricominciato a giocare solo quando era a un passo dalla sconfitta. Nel terzo set si è visto finalmente il giocatore che aveva superato con merito il proprio round robin: troppi passaggi a vuoto per il russo in questo match come quando nel momento in cui aveva riaperto l’incontro portando il coreano al quinto set ha ben pensato di “uscire” nuovamente dal campo cedendo il parziale decisivo per 4/0. Match da alti e bassi e perciò di difficile lettura: l’incertezza tanto invocata non è di certo mancata ma la qualità è stata invece presente? Il risultato non è stato più dettato dai passaggi a vuoto dei due giocatori?
Sarà quindi nuovamente Rublev contro Chung dopo la vittoria coreana del round robin, la potenza contro la sagacia: chi vincerà? Personalmente dico Rublev per la personale rivincita ma Chung saprà nuovamente fermare l’arrembante russo?
Alessandro Orecchio
TAG: Next Generation ATP Finals, Next Generation ATP Finals 2017, NextGenATP, NextGenATP 2017
@ Bibi (#1988191)
😀 😛 😎
Detto per inciso, pallettaro è offensivo
Ti prego dimmi che non hai perso più di 5 minuti per scrivere questa montagna di cavolate…
e quando Fognini incontrerà Shapovalov, Rublev e compagnia prenderà legnate e basta!
Muretto sta per pallettaro? Non capisco questa ritrosia a usare un termine efficace, diretto e tradizionale come pallettaro… Non è che se diciamo operatore ecologico il mestiere dello spazzino non esista più… Eppoi, non è che perché uno sia pallettaro debba essere scarso, tutt’altro: è sempre stato pieno di pallettari ai vertici del ranking, specialmente nell’ultimo ventennio, e non è che uno al vertice possa essere scarso, che diamine! Pallettaro è un modo di giocare. Un tempo il pallettaro tirava a 2 all’ora e faceva pallonetti (Barazzutti, Higueras, il primo Wilander etc.) ma con le nuove tecnologie, le bistecche anabolizzate e la preparazione fisica il fenotipo del pallettaro è cambiato (il DNA, il genotipo, ossia la mentalità sparagnina e difensiva, rimane quello ovviamente come lo spazzino per l’operatore ecologico, cambia l’apparenza ma la sostanza è quella): ora gioca solido da fondocampo a discrete velocità e recuperando tutto ciò che si può recuperare e quando l’avversario è stremato, il pallettaro è anche in grado di fare il vincente… Chung mi sembra perfetto nella descrizione. E come Chung molti altri, alcuni a riposo forzato, alcuni acciaccati o presunti tali, per rimanere nella PresentGen… 😉
Ma che partita ha visto Orecchio? Medvedev non ha regalato niente a nessuno, nei primi due set Chung era un muretto, è calato nel terzo e quarto (pur avendo break immediati) e si è ripreso nel quinto. Il livello del match, quinto set incluso, è stato sempre molto alto e divertente.
Si tende a sottovalutare molto Chung e francamente non capisco il motivo: nel tennis moderno il gioco del coreano è estremamente efficace e se cura meglio i passaggi a vuoto e le seconde non eccelse può ambire davvero a traguardi prestigiosi.
Rublev, Zverev, Shapolavov i futuri primi tre in classifica alternandosi al n. 1.
Era umago!
Comunque la cosa bella di Andrey( a parte il modo in cui tira vincenti) è che sembra avere molti margini di miglioramento, soprattutto a rete ed in fase difensiva
Rublev davvero forte..Complimenti
Questo Rublev e’ quello che ha legnato Fognini a Portorose con l’italiano che pensava di vincere facile e dava del fortunato all’avversario per i punti che faceva
Forza Rublev!! 😎