Corrado Barazzutti fiducioso su Quinzi e Baldi
Corrado Barazzutti, capitano di Davis Cup dell’Italia, ha parlato delle Next Gen Atp Finals e precisamente di Quinzi e Baldi.
“Non so dire, se effettivamente questo torneo potrà rappresentare una svolta per Gianluigi, ma quello che resta è che ha dimostrato di sapersi esprimere a un livello molto alto e di poter giocare alla pari con i migliori al mondo della sua età. Spero che ritrovi in fretta, anche grazie a questa esperienza così particolare, la fiducia che aveva perso, così come quella consapevolezza di avere le armi per crescere molto in classifica. Deve solo crederci, deve credere in se stesso perché, al di là delle sconfitte, il gioco che ha espresso in questi giorni è stato molto positivo”.
“Filippo Baldi l’ho trovato molto migliorato, ha giocato un ottimo match contro Quinzi in finale, oltre ad aver superato al primo turno Matteo Berrettini che era il favorito della vigilia. L’ultimo atto a Basiglio è stato un confronto di ottimo livello, tra due giocatori che ci tenevano a vincere e che hanno dato tutto. Inoltre anche gli altri ragazzi che ho visto, da Caruana e Carli in giù, stanno crescendo e giocano bene. Abbiamo una bella pattuglia di giovani che può farci sperare per il futuro”.
TAG: Corrado Barazzutti, Filippo Baldi, Gianluigi Quinzi
Appunto : non aveva 18 anni, ma 20. Scrivete di quello che sapete che è meglio … 😆
Fonte : Stefano Semeraro – Corriere dello Sport
Quinzi? Un puzzle
Come ti ricostruisco un tennista. Nella fattispecie Gianluigi Quinzi, che è entrato nelle Atp Next Gen Finals di Milano dalla porticina delle qualificazioni e ne uscito già prima delle semifinali. Ma fra gli applausi, e dopo tre match lottati con avversari che orbitano fra il numero 36 e il 55 del mondo. L’ultimo ieri, in cinque set, contro Hyeon Chung, il coreano che quattro anni fa aveva superato nella finale juniores di Wimbledon. «Sì, ma lunedì Gianluigi sempre numero 306 resta», dice il suo coach Fabio Gorietti, con lo sguardo dei professore buono e intelligente che tutti gli studenti del mondo vorrebbero avere. «E dovrà ripartire dai tornei minori, senza fretta. Evitando di farsi male da solo, cioè di condannarsi per una sconfitta o di porsi obiettivi troppo lontani». Quinzi è stabile alla Training Tennis School di Foligno da maggio; si era allenato con Gorietti per brevi periodi anche in passato e da lì ha deciso di ripartire dopo essere transitato, attraverso mille cambi tecnici, dallo status di “futuro top-player” a quello di irreparabile flop. «Mi ha detto che aveva bisogno di ritrovarsi. E che da noi pensava di farcela» spiega Gorietti, 50 anni, laureato all’Isef, romano trapiantato a Foligno che ha allenato Paolo Lorenzi e oggi segue anche Thomas Fabbiano e Stefano Travaglia. «Foligno è una città tranquilla, dove si vive bene. Io credo molto nella forza del team, nella trasmissione delle informazioni. A Gianluigi questo piace molto. Quando due dei nostri sono in campo si fanno da coach a vicenda: uno più uno può fare tre». Altro fondamentale del metodo Gorietti: «Uso un sistema percettivo sensoriale: se dici una cosa a un’atleta, se la può dimenticare. Se gliela fai sentire nel corpo, gli resta». Con Quinzi il lavoro è ripartito dalla postura. «Gianluigi ha un problema, evidente ma forse trascurato, alle caviglie, che si riflette a livello di anca e di spalle. Tutti lo accusavano di avere gesti macchinosi, ma così bloccato non poteva fare altro. Così abbiamo iniziato da lì, ore e ore allenamento, migliaia di ripetizioni. Ogni giorno Gianluigi fa 40 minuti di esercizi per le scapole. Per iniziare a correggere il diritto sono servite 10.000 palle, e in tempi anche brevi Per fortuna regge bene la fatica, e si è adattato in fretta». La catena si è sciolta, partendo dal servizio. «Se servi solo in “kick” a 140 all’ora, devi remare due metri dietro la riga di fondo. Se servi meglio, come sta facendo ora, ti ritornano palle più facili da attaccare e puoi andare più spesso a rete. Questo deve essere il suo obiettivo. L’esperienza alle Finals è stata preziosa, gli ha fatto capire che per stare a livello dei migliori deve giocare più aggressivo. E farlo in partita, non solo in allenamento. Traguardi? «Credo in Gianluigi, ma non so dare dei tempi. E’ un processo. Nel tennis il talento conta il 10%, 90% è lavoro, ma se non hai quel 10% non vai da nessuna parte. Io sto cercando di estrarre tutto il talento che c’è in lui». Facendogli da coach, seguendone la preparazione, curando i rapporti con l’esterno e fornendo anche stimoli diversi. «La sua famiglia ha sempre voluto che Gianluigi seguisse la scuola normale, e per me se un tennista studia, è meglio. A Natale regalo a tutti i ragazzi dell’academy un libro, lui ancora non lo sa. Niente di impegnativo, eh? romanzi, massimo 120 pagine. Sennò me li tirano dietro. Però vedo che li leggono…». L’importante è sbloccarsi, no?
@ Huckleberry (#1987552)
Qui si esagera o in senso positivo o in senso negativo, una via di mezzo no?! Se è vero ciò che dici da un certo punto di vista è anche vero che Quindi ha persi lottando su ogni partita contro giocatori abituati a giocare a livelli più alti, oltretutto vogliamo dargli l’attenuante che proveniva da un infortunio e che non aveva più il ritmo partita?!Non sarà un campione ma neanche una nullità
@ Shapovalofilo (#1987502)
Eh sì in effetti un certo Carreno Busta, ha un back di rovescio splendido, poi ha un peso di palla esagerato incontenibile anche per Federer e Nadal, per questo è arrivato in top 10 ma soprattutto ha un servizio che quello di Isner e Karlovic se paragonati al suo risultano “imbarazzanti”. Scherzi a parte chi dice che Quinzi possa arrivare tra i top 10 è chiaro che si sbaglia però precudergli una buona carriera all’età di 21 anni mi sembra eccessivo. Poi per carità può essere pure che non riesca ad esplodere ma,ripeto, ha 21 anni non 31 quindi aspettiamo almeno un paio d’anni per fare delle considerazioni definitive
..spero che l’era Barazzutti da allenatore Davis sia finita…cosa ha da dare a questi giovani…il tennis è cambiato spero che la Federazione ponga un allenatore che ha smesso di giocare non da molto!Tipo Nargiso…Galimberti…Volandri…Furlan e via dicendo…
pantera vs pantegana mi piace
Un po’ di ottimismo suvvia! Mettendo a posto servizio e diritto, guadagnando cioè in pesantezza e velocità di palla – direi almeno una ventina di chilometri orari – io credo che possa arrivare anche tra i top 10. Dimenticavo: dovrebbe pure migliorare la preparazione atletica e la capacità polmonare: mi sembra troppo spesso col fiato corto. Ah si, dovrebbe anche imparare (da zero, ma è giovane ha solo 21anni) come si colpisce un back di rovescio. Sistemati questi dettagli, mi sembra abbia tutte le carte in regola per fare una splendida carriera tra i top ten (almeno).
Il talento di filo quinzi se lo sogna…. volandri a 18 anni batteva ivanisevic top 10 in coppa davis per farti un esempio… ma perché dovete fare certi paragoni??? Per fare certe figure barbine scrivete di quello che sapete che è meglio…
Ma la vogliamo finire di dire baggianate e di fare confronti assurdi?
Avete fatto incazzare hoila! Finitela
Matteuus in effetti è forte ma era a fine carriera… 😆 Paul Henri Mathieu, un signor giocatore. Hoila Seppi! 😉
Ah se lo dice Barazzutti siamo a cavallo.
Foligno con Gorietti
Di quinzi ho molto apprezzato l’atteggiamento. Sempre in partita, anche quando era sotto non ha mai mollato, giocando contro giocatori tecnicamente migliori di lui. Se continuerà ad avere questo atteggiamento penso possa migliorare di molto in classifica. Soprattutto se continuerà ad avere questa umiltà, dimostrata anche nelle interviste. Sa che tecnicamente deve migliorare, soprattutto di dritto. E magari cercare di variare di più. Ma capisco che quella è anche una questione tecnica
Mi ricordate ora con chi si allena e prepara quinzi? E dove ?
Sto pensando di cambiare il mio nik name con “io stravedo per Quinzi” !!!!
Ritorno a scrivere perché è stato fatto il confronto della pantera con una pantegana (quinzi).
Uno puo’ esplodere a 18, 22, 55, che baggianate. Il torneo ha dimostrato che Quinzi ha perso con tutti quelli con cui nei junior vinceva nettamente! Il diritto cambiato? Ma beneddetto il dio a 21anni cambi il diritto? Ho non ha voglia di allenarsi o manca il talento, i tutte e due! È qui cè gente che spara i top 30…
Ok se vogliamo puo fare il Fabbiano, Lorenzi no, perchè è reattivo e un mostro in fase atletica-resistenza! Inoltre Andreas Seppi alla sua etá ers nei top 50!!! Finora Quinzi in 4anni di professionismo ha vinto solo itf in Egitto r battuto Matteuus a fine carriera!
Condivido, per quanto ci siano effettivamente alcuni prospetti interessanti da Berrettini fino a Quinzi, francamente non ci vedo nemmeno io i picchi di Tennis che può giocare Fogna, naturalmente spero di essere presto smentito!
Se è diventato top 50 Volandri, penso che Quinzi possa come minimo raggiungere quel livello, almeno lo speriamo tutti noi appassionati di Tennis.
Quinzi ha un potenziale incredibile e ha solo 21 anni… Ha fatto scelte sbagliate in questi anni, e può capitare, ma ora ha intrapreso la strada giusta, deve lavorare tantissimo ovvio ma se ad esempio gente come Lorenzi o Seppi col lavoro sono riusciti ad entrare nei 50 non vedo perché si debba commentare con sicurezza “entra massimo nei 100, oltre no”…boh… Se esprime tutto il suo potenziale lavorando e lavorando e lavorando può togliersi davvero tante soddisfazioni, se no rimarrà nel limbo della 300esima posizione fino a quando si stufera’ e smetterà. E non tutti sono uguali, c’è chi esplode a 18 anni, chi a 23, chi mai.
Max Seppi praticamente vuol dire Fognini, ti ricordo che il best ranking di Seppi è di numero 18 e che ha vinto un titolo su tutte le superfici.
L’unico che ha il talento di Fognini è Fognini stesso
Un paio di occhiali 😆
Aspettando Iannaccone
Io credo che quinzi possa arrivare anche 30.spero però che punti ad essere ambizioso subito quali atp e challenger grossi e giocare sul duro.entro aprile deve avvicinare i 150
Carl..il commento tuo è perfetto
Sprazzi del talento di Fognini in Pellegrino…
Ribrezzo, mi vengono i brividi.
Cmq Quinzi,se gioca come ha giocato in questi giorni,ci può arrivare nei 100…di più obiettivamente non credo…
L’unico in cui si intravedono sprazzi del talento di Fognini è Pellegrino. Per il resto sono d’accordo.
Sono d’accordo solo col giudizio che ha dato di Caruana…
Quinzi l’ho trovato pieno di limiti, ma anche con tanto potenziale. Può migliorare molto, deve solo continuare a lavorare e riuscire a giocare con più continuità ad un certo livello nello stesso match. I suoi avversari erano abituati a tenere un certo ritmo, lui faceva fatica sia fisicamente che mentalmente e nei momenti clou ciò ha fatto la differenza. 😕
L’importante è lavorare, secondo me ora ha intrapreso un buon percorso, spero solo non cambi e trovi il suo equilibrio perché cambiare rotta troppo spesso non porta da nessuna parte nella crescita di un giocatore. Che dire, in bocca al lupo e fai del tuo meglio!
Requiem
Utente Barabba (quello di GQ top 30 stabile), di la verità sei tu Barazza sotto mentite spoglie!
Alè, coup de théâtre!
Il prudentissimo ed omologatissimo Barazzutti stupisce tutti, stravolge le polverose prassi, sconvolge il tran-tran quotidiano e per il prossimo tie di Davis convoca Baldi, Berrettini e Quinzi.
Unico legame col grigio passato il vecchio e superato Fognini chiamato come riserva.
E dai!
PS: ovviamente tutto sempre sotto l’occhio attento e con la benedizioni dei due mitologici campioni, Pericoli e Pietrangeli, ci mancherebbe.
Sarà anche fiducioso ma un tennista che raggiunga i risultati di fognini nn lo vedo almeno fino alla generazione 2002/2003 di musetti e nardi.
Firmerei x uno di questi ragazzi x una carriera alla lorenzi, max seppi