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Open Court: nuove regole testate alle NextGen, luci e ombre (di Marco Mazzoni)

09/11/2017 12:43 57 commenti
Open Court: nuove regole testate alle NextGen, luci e ombre (di Marco Mazzoni)
Open Court: nuove regole testate alle NextGen, luci e ombre (di Marco Mazzoni)

Quel rettangolo azzurro, indoor, senza corridoi… La prima vista del campo delle NextGen finals di Milano ha scaturito una cascata di ricordi. Dolci ricordi. Immagini del Masters al Garden di NYC… Come l’anno 1989, quando uno Stefan Edberg velocissimo e preciso sorprese prima Ivan Lendl in semifinale e poi un fortissimo Boris Becker in finale, sconfitto in quattro set in una partita bellissima. Campo veloce, grande spettacolo. Poi ci si spostò in Germania, e fu la volta di Agassi in giallo-fluo, e poi tanti altri. Il Masters (sì, io continuo a chiamarlo così, con orgoglio) è un evento bellissimo. Diverso, con quella regola “antipatica” dei gironi, tanto estranea al format storico del tennis ma utile a far confrontare i migliori più volte. Alcuni proprio lo detestano, “arrivano cotti, è una esibizione”. Niente di più errato. Ci sono in palio un sacco di punti (e di dollari), oltre al prestigio. E quando si affrontano i big, quelli che si sfidano per gli Slam e 1000, perdere non piace mai a nessuno… Personalmente da anni, soprattutto da quando i giovani stentano ad uscire ed imporsi al massimo livello, speravo in un “Masters dei giovani”, e nel mio piccolissimo ne avevo scritto in tempi non sospetti. L’ATP ha sfornato l’anno scorso proprio questa novità, sbarcata nella prima edizione in Italia, con sommo gaudio di tutti, “detrattori inclusi”, che sotto sotto guardano eccome quel che accade nella Fiera di Rho, perché c’è curiosità per l’evento in sé, e molto talento on court.

Il torneo è in pieno svolgimento, con match divertenti ed altri meno. Si pensava alla presenza del ns. Berrettini, invece le quali hanno premiato Quinzi, che ha perso due match ma non è affatto spiaciuto, mostrando talento e limiti. La speranza è che questa vetrina e confronto con coetanei più avanti di lui possa servigli come stimolo, per lavorare bene, per costruire un dritto più consistente ed anche una mentalità migliore, necessaria per giocarsi i momenti “duri” del match.

Ma più che sul torneo in corso e sui ragazzi in gara, preferisco puntare la mia lente sul regolamento. Tante le modifiche e novità testate alle NextGen Finals. Non è facile dare un giudizio definitivo, dopo pochi match giocati. Le novità sono infatti “nuove” anche per i giocatori, quindi la loro interpretazione è in divenire, soprattutto per il No-Ad ed i set corti, che hanno un impatto notevole su tattica e gestione del match. Si può provare a lanciare i primi spunti e considerazioni, sottolineando due cose:

  • testare novità è sempre interessante. Non ha senso arroccarsi su posizioni storiche senza essere aperti mentalmente; ma è necessario vederle e riproporle più volte, anche a livello di gioco diversi per valutare il reale impatto
  • forse la scelta di testare tante novità tutte insieme è un limite per valutare il vero impatto di ogni singola regola, perché si è probabilmente stravolto fin troppo l’andamento del match. Personalmente avrei optato per meno novità tutte insieme, o testarne alcune singolarmente (parlo delle più impattanti, set corti e No Adv), così da valutare più precisamente come funziona ognuna di esse

Con queste premesse, ecco una mia piccola valutazione delle novità, alcune obiettivamente interessanti e da introdurre subito nel regolamento del tennis Pro, altre da testare con più calma nel tempo, altre che proprio non convincono.

 

Shorter Warm-Up (via in 5 minuti)

Assolutamente sì. Da inserire già nel primo torneo ATP 2018. I giocatori hanno tutto il tempo di riscaldarsi nel pre-match, ed il “teatrino” che fanno in molti prima di iniziare è una inutile perdita di tempo. L’impatto sul gioco è zero, avanti tutta.

 

Shot Clock (25 secondi tra un punto e l’altro)

Assolutamente sì. Da inserire già nel primo torneo ATP 2018. Come sopra, le “storiche” regole del tennis recitavano che il gioco deve essere “continuo”. Basta con l’asciugamano ad ogni punto, ritardi inaccettabili, altri teatrini stucchevoli per guadagnare tempo, rompere il ritmo al rivale, ecc. In teoria i giudici di sedia dovrebbero vigilare sui tempi, ma di fatto non lo fanno… Allora niente di più facile di un banale orologio (che tra l’altro diventerebbe un oggetto ancor più importante a bordo campo, e quindi ancor più importante sul lato sponsor…) che governa il tempo di gioco. Sei in ritardo? Subisci la penalità. Io sarei anche per portarlo addirittura a 20 secondi. Magari si avrebbe un tennis ancor più veloce ed effervescente, senza scambi infiniti… Avanti tutta.

 

No-Let Rule (niente nastro al servizio)

Regola onestamente marginale, l’impatto è minimo, in un senso o nell’altro. Il servizio è un colpo particolare, potrebbe provocare qualche punto vincente improvviso, ma del resto, non può accadere – e di fatto accade – anche negli scambi quando arriva un nastro maligno? La regola mi è indifferente, in un senso o nell’altro. Sarei per mantenere la regola classica, ma se venisse introdotta non griderei allo scandalo.

 

Medical Time-Outs (1 per incontro)

Favorevole, visto che della regola troppo spesso se ne abusa usandola in modo “tattico – scientifico” per interrompere un momento positivo del rivale. Proprio per questo, personalmente, sarei proprio per eliminare l’intervento del medico a meno di un evento imprevisto e “cruento” (es: caduta rovinosa o racchettata con ferita ad una gamba), che lascerei a discrezione del giudice di sedia. Il tennis è un sport in cui la componente atletica è fondamentale. Se non stai bene, è un tuo problema, non deve in alcun modo condizionare il rivale.

 

Player Coaching

Favorevole, ma senza diretta tv. Non prendiamoci in giro: ogni giocatore comunica col suo angolo. Dalle storiche e raffinatissime tecniche di Tiriac (toccare l’ombrello o il cappello significava un messaggio ben preciso…) alla chiacchierata senza ritegno dal campo alla tribuna, nessun giudice di sedia fa realmente rispettare la regola del silenzio tra giocatore e coach, eccetto pochissimi casi. Non ci vedo niente di male nel fatto che il coach possa legalmente interagire col giocatore; allora meglio farlo nei cambi di campo, piuttosto che tra un punto e l’altro. Semmai trovo più discutibile la diretta tv con le cuffie, più giusto che la conversazione sia privata, visti anche i momenti concitati della partita.

 

No-Ad scoring (addio vantaggi)

No. Assolutamente no. Questa è la regola più impattante sul match, sull’andamento tattico e mentale. Non mi convince, per mille motivi. Il tennis è uno sport di situazione, non tutti i 15 sono uguali. Essere bravi a gestire palle break e vantaggi è una vera e propria arte nel tennis, è la differenza tra un campione ed un buon giocatore. Gente come Nadal, per citare il n.1 del mondo, ha vinto più Slam grazie alla sua forza mentale, tattica e tecnica in questa fase di gioco, vincendo ai vantaggi giochi decisivi. E’ giusto che la sua maggior qualità sia premiata, come quella dei più forti agonisti. Giocarsi tutto sul punto singolo velocizza la durata dell’incontro (si giocherebbe un numero di punti minore) ma snatura troppo questo momento, che è sempre decisivo e tra i più spettacolari. Games con più punti ai vantaggi sono quasi sempre i più interessanti e divertenti. Il punto secco non è “brutto”, è elettrizzante, ma cancella una delle fasi più belle e che distingue il tennis da altri sport. Perché perdere una simile differenza in nome di partite “più rapide”? Assolutamente no. Inoltre al salire del livello, mediamente conta di più il servizio, e quindi il No-Ad potrebbe scatenare una predominanza della battuta, visto che sceglie il lato il battitore, e questo non sempre è un bene…

 

Shorter Format: First to Four games sets (Tie-Break at 3-All), Best-of-Five sets (5 set da 4 games)

Più no che sì, da rivedere e testare con calma. E’ l’altra regola più impattante, il vero stravolgimento storico della disciplina. Il cuore dice assolutamente no (anzi… il vero tennis sarebbe 3 su 5 con set tradizionali…), ma la testa risponde “proviamolo bene”. Su questa novità personalmente non sono ancora arrivato ad un parere. Alcuni set giocati a Milano sono stati “completi”, divertenti e tecnicamente validi, altri di meno. Credo che sarebbe opportuno testare questa innovazione su più superfici, con i big in campo ed a tutti i livelli. Ad esempio, provandola in alcuni Challenger ed ATP250, e tirare le somme. Perché? I set corti rendono diversa la gestione tattica dei match, molto diversa. Se perdi il servizio e stai sotto 0-3 in un set, ormai è andato… in un set tradizionale è difficile che lo lasci andare, a meno che non sei in uno slam, tipo avanti 2 set a 0, necessiti di tirare il fiato e “lasci” il terzo. Anche a seconda della superficie, la gestione potrebbe essere assai diversa per il diverso impatto del servizio (terra o cemento molto veloce, o erba). Altro aspetto che non mi convince è il tiebreak: giocarlo sul 3 pari è forse prematuro, allora si potrebbe optare per un tiebreak a 10 punti, oppure giocarlo sul 4 pari, e quel gioco in più non sarebbe affatto una differenza marginale perché vorrebbe dire un turno di servizio in più. Inoltre, come sottolineato sopra, la regola del set corto abbinato al No-Ad rende il tutto fin troppo veloce. Forse sarebbe il caso di testare questi set corti senza il No-Ad, per vedere l’impatto, che sarebbe a mio avviso molto diverso, e chissà, forse migliore.

Ultimissima nota per la scomparsa dei giudici di linea. Figura a suo modo bella, romantica, che mantiene un elemento umano sempre gradevole. Però se la tecnologia garantisce davvero errori zero, e fosse possibile inserirla in ogni torneo ed in ogni campo, allora potrebbe essere interessante.

Marco Mazzoni

@marcomazz


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57 commenti. Lasciane uno!

Bob (Guest) 10-11-2017 17:28

Pienamente d’accordo su tutto!! Ogni partita racconta una storia, fatta di salite e discese da parte di entrambi i giocatori, quando sono a livelli simili. Velocizzare tutto rende la storia meno interessante, semplicemente perche’ ci sono meno possibilita’ nella trama. Un set che finisce 7-6 e’ probabilmente molto piu’ interessante di uno che finisce 4-3 con i vari killer point. Vogliono fare un tennis che va bene solo per le scommesse e per gli intervalli pubblicitari!!

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pablox (Guest) 10-11-2017 09:25

Scritto da Luca Martin
Diciamolo: casualmente quasi tutte le regole sono contro gente come Nadal.
Organizzatori senza ‘spina dorsale’ sull’onda lunga e limacciosa dei social?
Io toglierei l’uso delle urla, dei medical time out, degli orribili sudaticci asciugamani e basta.
Se vogliono VERAMENTE introdurre i set di 4 game, per me possono anche andare a dormire.
Il pubblico ho visto che rimane fermo…un motivo ci sara’, il no let e’ abominevole come la monetina a calcio, la regola dei 25 secondi l’approvo solo perche’ qualcuno ne ha abusato troppo, ma in se’ non e’ giusta.
Comunque sono stufo di ‘ste cose. Il mondo vada dove vuole la maggioranza, a me non interessa fare le barricate.

Hai ragione sulle urla: io seguo prevalentemente il tennis femmininile, ed alcuni incontri si fa veramente fatica a guardarli a causa delle continue urla. Anche perché ritengo che non siano affatto “naturali”. fino all’avvento della Seles nessuna urlava: di fatto molte non urlano (e sono contento che fra queste ci siano le mie predilette, non a caso) le urla disturbano l’avversario, oltre almeno un tot di decibel. spesso l’urla esce quando l’avversaria/o sta colpendo la palla. Sappiamo poi che nelle antiche battaglie si urlava per terrorizzare i nemici. Insomma ci sono molti motivi perché vengano fatte delle regole a tutela della regolarità, ma sopratutto della bellezza di questo sport, che secondo me si sta involgarendo.

56
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suro (Guest) 10-11-2017 09:09

Personalmente, si a tutto tranne:
. No adv: assolutamente in disaccordo;
. Set corti: sarei favorevole a un 3 set su 5 ma con Tie break sul 4 pari.

55
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Stefano (Guest) 10-11-2017 09:05

Sono d’accordo con Mazzoni sul killer point. Secondo me farebbe del tennis un altro sport, più simile ad una lotteria, e appiattirebbe i valori.
Che diritto ha il giocatore alla risposta ad avere una palla break sul 40 pari? Cosa ha fatto di speciale?
Nel Tennis con la t maiuscola, per vincere un game devi fare DUE PUNTI più dell’avversario. E per vincere un set devi vincere DUE GAME più dell’avversario.
Il tie break ha parzialmente intaccato “la regola”, ma ha comunque mantenuto i DUE PUNTI di vantaggio.

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aralgallo 10-11-2017 01:48

Una cosa deve essere chiara. Se si giocano set a 4 giochi, non ci possono essere i vantaggi. Altrimenti il 75/80% dei set finirebbero al tie-break.

Io continuo a proporre set a 6, ma con tiebreak sul 5-5

53
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Tweeners 10-11-2017 00:21

Fognini lo vedo bene con la regola dei game a 4 set e senza nastro.
Venti minuti, prenede 12 a 0 ed è già sotto la doccia pronto per andare a cenare fuori! 😛

Troppo corto dai….ha ragione Rublev che sarebbe molto una questione di fortuna…. E poi si stravolgerebbero troppo i valori. Cioè gente lottatrice come Ferrer ma che non ha un gran servizio perderebbe sempre e gente come Opelka praticamente solo servizio rischierebbe anche di esserer Top ten! 😆 🙄 🙄 😆

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+1: alexalex, Marcus91
Puffo (Guest) 09-11-2017 23:50

Personalmente trovo interessante la regola del set corto, ma con partite sempre 3 su 5. Varie volte ho visto partite che si accendono davvero solo sul 4 pari. Credo che con il set breve ci sia più adrenalina nel pubblico e anche sia necessario per i giocatori mantenere sempre alta l’attenzione. Di tutte le novità sperimentate questa mi pare la più interessante.
Però sotto sotto, se davvero diventasse regola fissa, il cuore mi si spezzerebbe per il dispiacere!
Trovo invece pessima l’idea del no net sulla battuta, come anche il “killer point” sul 40 pari.
E comunque, trovo che provare delle novità ogni tanto sia interessante, anche per tenere alta l’attenzione e la discussione.

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Guido Costa (Guest) 09-11-2017 23:42

Dato che adoro gli incontri 3 su 5 posso accettare i set corti purché ci siano i vantaggi!

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alexalex 09-11-2017 22:51

Per fermare lo scempio dei 4 game e dell’abolizione dei vantaggi dovrebbero darsi una mossa gente come Federer e Nadal. Anziché dichiarare a pagamento che la vittoria della Laver Cup è la più importante della loro vita, si esprimessero sinceramente su questo argomento! Anche se il cambio del regolamento avverrà probabilmente quando saranno in pensione, ricordino a tutti di come le partite più memorabili della loro rivalità sono state maratone di 5 set di 6 game, più alcuni 5′ set a oltranza! Una volta tanto, per il bene dello sport che tanto amano, e fanno amare a noi, vadano contro l’interesse economico di chi sta manovrando dietro queste innovazioni ANTISPETTACOLO!

49
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+1: Marcus91
alexalex 09-11-2017 22:38

Mi viene in mente che la formula dei set di 4 game, e il killer point sono regole dei tornei rodeo, che servono a far giocare piu partite per più iscritti nelle limitate disponibilità orarie dei tennos club. Vogliono veramente ridurre il circuito ATP ad un qualunque tennis club di paese solp perché le tv devono far spazio alla dominante pubblicità?

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+1: Marcus91
Luca Martin (Guest) 09-11-2017 21:38

Diciamolo: casualmente quasi tutte le regole sono contro gente come Nadal.
Organizzatori senza ‘spina dorsale’ sull’onda lunga e limacciosa dei social?
Io toglierei l’uso delle urla, dei medical time out, degli orribili sudaticci asciugamani e basta.
Se vogliono VERAMENTE introdurre i set di 4 game, per me possono anche andare a dormire.
Il pubblico ho visto che rimane fermo…un motivo ci sara’, il no let e’ abominevole come la monetina a calcio, la regola dei 25 secondi l’approvo solo perche’ qualcuno ne ha abusato troppo, ma in se’ non e’ giusta.
Comunque sono stufo di ‘ste cose. Il mondo vada dove vuole la maggioranza, a me non interessa fare le barricate.

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alexalex 09-11-2017 19:41

Scritto da PingPong

Scritto da Almeno UNO
Bravo.
I tuoi commenti sono sempre molto interessanti e condivisibili.
Anche in questo caso mi trovo d’accordo con te su tutto tranne che sulla lunghezza del set.
Giocare il tie break sul 6 pari allunga troppo le partite.
Giocare il tie break a 10 punti nel caso tutti i set finissero al tie break provocherebbe un’ulteriore dilatazione dei tempi.
Allora sarebbe inutile questa rivoluzione.
E’ vero che sullo 0-3 il set è andato, ma poi ne hai altri 4 per rifarti.
Se poi sei inferiore è giusto che tu perda e anche in fretta.
Capisco il punto di vista dei tradizionalisti e dei nostalgici ma come in tutte le cose bisogna adeguarsi ai tempi.
Piaccia o non piaccia.

“bisogna adeguarsi ai tempi”???? Guarda che non c’è nessun obbligo morale ad adeguarsi a nulla… Allora visto che siamo in epoca di sesso a tutto spiano, perchè non obblighiamo gli sportivi a giocare nudi? Tanti ascolti più, giusto?? Non c’è più morale o senso del pudore a cui rispondere ai tempi nostri, quindi mi pare un’ovvia innovazione.
Siccome poi la gente ha poco tempo da perdere, introduciamo anche che il primo che fa punto vince, molto più veloce e avvincente, giusto?

Giusto! Non bisogna adeguarsi a un fico secco! Lo sport deve essere un piacere, e non deve riflettere la fretta e frenesia della nostra società, imposta dal dio denaro. Perché è dal business che viene la richiesta di abbreviare le partite, perché dove sta scritto che più breve è più emozionante?

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+1: Marcus91
Shapovalofilo (Guest) 09-11-2017 19:34

Scritto da cataflic
I 4 games per me sono troppo pochi, manca “respiro” e quell’equilibrio che viene rotto dopo tanto lavoro; così diventa tutto molto spezzettato, molto videogame, dove alla fine ogni game tende a diventare un episodio a sé.
Mentre un set classico dove uno ha preso una stesa con due break può essere recuperato anche in virtù del cambio di prospettiva che un set finito porta con sé.
No ad…è contrario all’essenza del tennis, ma se i Bryan hanno vinto per anni di fila, un onore al merito evidentemente lo da ugualmente.

Onestamente credo che nessun giocatore serio possa anche solo pensare un secondo di prendere in considerazione la possibilità di introdurre il set ai 4. Accorciano troppo le differenze di livello tra giocatori. Il no ad, ancora ancora, anche se non mi esalta particolarmente. E lo dico da giocatore che trae grande profitto sia dal no-ad che dai sets a 4… ci colmo anche 10 salti di categoria nei Rodeo, un po’ come Quinzi ha fatto con Rublev o Shapovalov… Del tipo che Federer avrebbe fatto due tie-break contro Marcus Willis a Wimbledon. Ridicolo. Assolutamente ridicolo.

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Kriss69forever 09-11-2017 19:15

Sulla regola più importante, il no-ads, non sono d’accordo. Credo che sia essenziale per evitare lunghi giochi di durata incontrollabile, magari lo si può giocare dopo 1 vantaggio, non sul 40 pari.

Il no-let sul servizio è semplicemente uniformarsi al resto del gioco. Inoltre io aggiungerei la regola “pallina lanciata = pallina battuta”, non la puoi riprendere in mano.

44
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pablox 09-11-2017 18:45

Sono d’accordo con lo shorter warm up. i secondi sono già 25, il problema è far rispettare i tempi, un orologio in campo lo possono vedere tutti. 😎 darei pero 5 secondi in più in scambi sopra i 20 colpi. sono d’accordo con il no let rule, non sarà “impattante” ma credo sia sensato togliere questa regola. il coaching c’è fra le donne. A me non pare che poi serva molto. D’accordo sul MTO Contrario alle altre due regole, stravolgono il gioco ed impediscono la epicità, ricordiamoci che nel calcio fu stabilira la cosidetta “sudden death” nei tempi supplementari. Fu tolta perché in realtà toglieva fascino agli stessi (una partita come italia germania 4-3 diventava impossibile da ripetere)ed in realtà rendeva i supplementari più noiosi con squadre che pensavano a non prendere gol più che a farne. non sempre la ricerca dello “spettacolo” porta a buoni risultati. pensiamo a quante partite epiche a cui abbiamo assistito sarebbero stati match mediocri.
NO NO e poi NO

43
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+1: Marcus91
PingPong 09-11-2017 18:33

Scritto da Almeno UNO
Bravo.
I tuoi commenti sono sempre molto interessanti e condivisibili.
Anche in questo caso mi trovo d’accordo con te su tutto tranne che sulla lunghezza del set.
Giocare il tie break sul 6 pari allunga troppo le partite.
Giocare il tie break a 10 punti nel caso tutti i set finissero al tie break provocherebbe un’ulteriore dilatazione dei tempi.
Allora sarebbe inutile questa rivoluzione.
E’ vero che sullo 0-3 il set è andato, ma poi ne hai altri 4 per rifarti.
Se poi sei inferiore è giusto che tu perda e anche in fretta.
Capisco il punto di vista dei tradizionalisti e dei nostalgici ma come in tutte le cose bisogna adeguarsi ai tempi.
Piaccia o non piaccia.

“bisogna adeguarsi ai tempi”???? Guarda che non c’è nessun obbligo morale ad adeguarsi a nulla… Allora visto che siamo in epoca di sesso a tutto spiano, perchè non obblighiamo gli sportivi a giocare nudi? Tanti ascolti più, giusto?? Non c’è più morale o senso del pudore a cui rispondere ai tempi nostri, quindi mi pare un’ovvia innovazione.

Siccome poi la gente ha poco tempo da perdere, introduciamo anche che il primo che fa punto vince, molto più veloce e avvincente, giusto?

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+1: Ken_Rosewall, Marcus91
Mats 09-11-2017 17:57

Si dovrebbe anche citare la sostituzione dei giudici di linea con l´arbitro elettronico. Tanto un sistema infallibile non esiste, sia l´occhio umano che la macchina hanno margini di errore: con il giudice elettronico si eliminano almeno estenuanti battibecchi che non portano a niente. Oltre alla chiamata dubbia poi c´é da interpretare se il punto é da ripetere, se l´avversario é stato disturbato o meno dalla chiamata ecc. Almeno così nessuno si mette a protestare contro il computer.

41
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Gerry (Guest) 09-11-2017 17:57

Mi ci ritrovo quasi in tutto con il sempre ottimo Mazzoni: favorevolissimo allo shot clock, favorevole al no-let (non capisco perchè durante uno scambio se la palla tocca il nastro e muore di là si parla di casualità e di fortuna, mentre per quanto riguarda il servizio esso deve essere fatto ripetere anche in caso di nastro sfiorato (vedo sia l’ace sporcato dal nastro che il colpo ammortizzato dal nastro stesso durante lo scambio che si tramuta in un vincente come eventi fortunosi che sono parte del gioco e che incidono in maniera minima sull’esito di un match ma difficilmente possono deciderla), favorevolissimo all’abolizione dei giudici di linea (non ci saranno più polemiche in campo), contrarissimo al set a 4 (troppa poca possibilità di recupero, un break può facilmente compromettere un set) e al deciding point (i vantaggi sono il sale del tennis e sono fatti apposta per far sì che chi vinca il game conquisti almeno due punti in più dell’avversario per certificare la sua superiorità in quel gioco), favorevole al coaching anche in diretta (molto interessante sentire i consigli dell’allenatore e vedere quanto può influire sia tecnicamente che psicologicamente un bravo allenatore su un suo allievo), favorevole all’avvio entro 5 minuti dall’ingresso in campo, i medical time-out li abolirei totalmente invece (spesso servono solamente per spezzare il ritmo, come se una squadra di calcio all’intervallo al posto dei canonici 15 minuti entrasse in campo dopo 30), contrarissimo alla gente che può muoversi durante il punto (enorme distrazione per i giocatori che possono risentirne a livello di concentrazione)

40
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alexalex 09-11-2017 17:45

Scritto da pallettaro
@ alexalex (#1987025)
Sul no let il servizio che muore lì?
Succede davvero di rado, possibile proprio sul match point?
A me pare assurdo che invece possa succedere in un bello scambio.
Va visto in termini darwiniani.
Può essere che, ma magari invece hai ragione tu, questo evolva il tennista a stare più vicino alla riga di fondo per rispondere.
Ma non ne sono certo, ovviamente.

Si, nello scambio è peggio, ma non puoi annullare ogni scambio dove viene toccato il nastro… Il servizio invece è il primo colpo, e a volte è già difficile prenderlo quando non è deviato.

39
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+1: Marcus91
Mats 09-11-2017 17:44

Scritto da lallo
concordo ma con NO secchissimo sui 4 games. Anzi, sempre 5° set senza tiebreak

38
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Almeno UNO 09-11-2017 17:43

Bravo.
I tuoi commenti sono sempre molto interessanti e condivisibili.
Anche in questo caso mi trovo d’accordo con te su tutto tranne che sulla lunghezza del set.
Giocare il tie break sul 6 pari allunga troppo le partite.
Giocare il tie break a 10 punti nel caso tutti i set finissero al tie break provocherebbe un’ulteriore dilatazione dei tempi.
Allora sarebbe inutile questa rivoluzione.
E’ vero che sullo 0-3 il set è andato, ma poi ne hai altri 4 per rifarti.
Se poi sei inferiore è giusto che tu perda e anche in fretta.
Capisco il punto di vista dei tradizionalisti e dei nostalgici ma come in tutte le cose bisogna adeguarsi ai tempi.
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-1: Mats, PingPong, alexalex, Marcus91
andrewanderers (Guest) 09-11-2017 17:31

Meno cambiamenti si fanno nel punteggio meglio è, il punto decisivo sul 40-40 assolutamente no !

Se si vuole tentare qualcosa, perchè non fare il set “corto” al set decisivo ? E comunque nei 1000, e negli Slam, prima di fare qualsiasi cambiamento bisogna pensarci 1000000 volte

36
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mino.53 09-11-2017 17:22

Si potrebbe sintetizzare giocando set a 4 ed eventuale tie a 10?
no ad solo dopo la seconda parita’

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lallo (Guest) 09-11-2017 15:53

concordo ma con NO secchissimo sui 4 games. Anzi, sempre 5° set senza tiebreak

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+1: alexalex, Mats, Ken_Rosewall, Marcus91
totommi 09-11-2017 15:36

Scritto da marco mazzoni
ciao, si, mi sono dimenticato del pubblico che può muoversi. Mah, “americanata” trascurabile. Assolutamente no, non merita altri commenti.

Ma guarda l’articolo è perfetto ma sono questo non sono d’accordo.
Perchè il tennis dovrebbe essere l’unico sport “di movimento” (escludo quindi tiro a segno o biliardo dove capisco che l’impatto possa essere notevole) a pretendere silenzio e immobilismo?
Senza contare che negli slam questo implica code interminabili per accedere ai campi secondari.

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-1: Marcus91
cataflic (Guest) 09-11-2017 15:25

I 4 games per me sono troppo pochi, manca “respiro” e quell’equilibrio che viene rotto dopo tanto lavoro; così diventa tutto molto spezzettato, molto videogame, dove alla fine ogni game tende a diventare un episodio a sé.
Mentre un set classico dove uno ha preso una stesa con due break può essere recuperato anche in virtù del cambio di prospettiva che un set finito porta con sé.
No ad…è contrario all’essenza del tennis, ma se i Bryan hanno vinto per anni di fila, un onore al merito evidentemente lo da ugualmente.

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cataflic (Guest) 09-11-2017 15:19

In ogni match ci sono circa 150 punti di media e circa 6/7 servizi let.
Questo porta ad un risparmio medio di 2 minuti massimo, per 2/3 match che possono essere trasmessi sono 5/6 minuti…inutile in questa chiave quindi eviterei, anche se non credo alla fine sposti molto gli equilibri, solo si giocheranno 2/3 punti in meno per quei servizi che rotolino di là per un pelo diventando imprendibili.Spesso infatti se non ci fossero le macchinette, manco se ne accorgerebbero e sicuramente qualcuno di questi sarebbe un vincente comunque irraggiungibile.

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beans62 (Guest) 09-11-2017 15:16

Concordo, valutazione misurata. Bravo Mazzoni

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+1: _Carlo
franzino60 (Guest) 09-11-2017 15:09

concordo in pieno con l’articolo ! :mrgreen:

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MarcoP 09-11-2017 15:04

Scritto da tacchino freddo
Dimenticavo…totalmente d’accordo anche sull’eliminazione totale dei giudici di linea, ed aggiungerei immediato replay di tutti i punti dubbiosi, senza la richiesta del challenger…una partita non deve mai essere condizionata da un errore di valutazione, attualmente evitabile grazie alla tecnologia

Quanto costa l’occhio di falco, da mettere su tutti i campi?
Con il passare degli anni il costo scendera’, ma per ora….

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tacchino freddo 09-11-2017 14:47

Dimenticavo…totalmente d’accordo anche sull’eliminazione totale dei giudici di linea, ed aggiungerei immediato replay di tutti i punti dubbiosi, senza la richiesta del challenger…una partita non deve mai essere condizionata da un errore di valutazione, attualmente evitabile grazie alla tecnologia

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tacchino freddo 09-11-2017 14:44

@ Aussiefan (#1987017)

Sarei d’accordi con te se non fosse che con i set cortu si correrebbe il rischio di una moria di favoriti, visto che spesso i giocatori top iniziano i tornei Slam in sordina per poi trovare la condizione strada facendo (e questa è proprio una delle caratteristiche che distinguono i top player dagli altri)…e, si dica quel che si dica, quando.nei grandi tornei iniziano a cadere troppe teste importanti l’interesse viene scemando (tanto rispetto per Kevin Andersson, ma non è la stessa cosa vedere una finale Andersson Nadal invece che Nadal Djokovic o Federer o Murray o Waw…anche se ciò che è successo allo Us Open è stato determinato da ben altri fattori, e chi ha vinti o cmq è arrivato alle fasi finali, ha meritato in ogni caso)…
In altri commenti ho detto che salverei solo il “no let”, ma considerandolo fallo…invece leggendo l’articolo di Mazzoni devo mi sono reso conto di non aver considerato la regola del “Shorter warm-up” su cui sono d’accordissimo e la regola del “one medical time” su cui sono d’accordo, oltre che sulle comunicazioni con i coach i cui attuali divieti considero obsoleti…continuo a nutrire qualche dubbio sullo “sgort clock”…cioè, se la regola ci dev’essere, meglio allora che sia deciso da un elemento inopinabile e “incorruttibile” quale può esserlo una macchina, invece che essere usaro a discrezione di un arbitro. Tuttavia sono dell’idea che sia una regola che non mi piace: è vero che c’è chi abusa dei tempi morti, chiedendo l’asciugamano o dovendo controllare 45palline prima di scegliere le due che vuole,.però è anche vero che dopo certi scambi lunghissimi è impossibile recuperare il fiato in 25secondi…e vedere 2 giocatori fare scambi da “vecchietti” perché spompati dallo scambio precedente non credo sia un bello spettacolo…piuttosto vieterei l’asciugamano tra un 15 e l’altro ed obbligherei i tennisti ad accontentarsi delle palline che gli passano i raccattapalle senza star lì a fingere di scegliere le migliori…o…se proprio vogliono introdurre lo short clock, che diano la possibilità ai giocatori di chiedere una deroga in caso di uno scambio davvero intenso, sempre che siano entrambi d’accordo (se un giocatore ha più resistenza dell’altro, allora può rifiutare, e ne avrebbe diritto, dato che la resistenza fa parte delle caratteristiche del campione)..
Riassumendo il mio poema: non vedo l’esigenza di cambiare le regole, a parte il short warm-up…quello sì, è una inutile perdita di tempo, dato che i giocatori si sono già precedentemente scaldati, ed è una noia mortale per chi sia in trepida attesa del.match

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Shapovalofilo (Guest) 09-11-2017 14:39

… Purtuttavia, un Quinzi/Chung, un Coric/Donaldson, un Djokovic/Murray o similari le si potrebbe proporre con partita 2 su 3, e set al meglio dei 2 games con no-advantage e tie-break ai 5punti sull’uno pari. Time clock regolato sui 10secondi tra un punto e l’altro, e sedia elettrostatica caricata negativamente al cambio campo. Probabilmente dimentico ancora qualche possibile miglioria…

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-1: Marcus91
virescit (Guest) 09-11-2017 14:29

Mi stavo sorprendendo nel trovarmi totalmente d’accordo con l’autore ma poi ho letto la firma 😛

Condivido che No-Ad e Shorter-Format andrebbero scisse…e francamente se dovessi scegliere potrei preferire Shorter-Format con vantaggi e TB a 10

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V.D. 09-11-2017 14:23

Ogni regola atta a rendere minore il vantaggio per chi è dotato di un servizio potente è per me da prendere in considerazione. In questo senso il no adv. mi sembra tolga la possibilità di una seconda chances per il servitore, per intenderci, alla Karlovic e quindi francamente non mi trova in disaccordo.

23
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+1: Cla, MarcoP
-1: Ken_Rosewall
Carl 09-11-2017 14:15

Della sostituzione dei giudici di linea con il sistema elettronico in pratica non se ne è accorto nessuno, salvo aver eliminato non solo gli spesso inutili e pretestuosi challenge da parte dei giocatori, ma sopratutto gli overrule da parte del giudice di sedia, che talvolta sono assolutamente fuori luogo e tendono ad incidere particolarmente sul risultato, spesso destabilizzando i giocatori più emotivi.

Mi ricordo un sacco di partite in cui un overrule del giudice di sedia ha scatenato discussioni e siparietti a non finire, finendo con l’incidere sul risultato non tanto per il il singolo punto, ma per l’irritazione suscitata nel giocatore coinvolto, e per la successiva poca serenità anche dello stesso giudice.

L’assieme delle due novità, controllo elettronico delle linee e shot-clock, toglie moltissima responsabilità ai giudici di sedia, rendendo il loro compito facile e quasi ininfluente, eliminando in gran parte la differenza tra giudici bravi e giudici, più che scarsi, spesso presuntuosi e smaniosi di protagonismo.

La novità meglio riuscita, sperando che non costi troppo e venga impiegata anche sui campi in terra, eliminando tutti quei teatrini che ben conosciamo e che andrebbero a vanificare l’altra novità sacrosanta dello shot-clock.

PS.: con questa novità perfino il nostro Fognini giocherebbe più sereno, e si risparmierebbe un sacco di multe e di figuracce.

22
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marco mazzoni (Guest) 09-11-2017 14:13

ciao, si, mi sono dimenticato del pubblico che può muoversi. Mah, “americanata” trascurabile. Assolutamente no, non merita altri commenti.

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+1: MarcoP, alexalex, Emanuele, Marcus91
Cla 09-11-2017 14:10

Sono l’unico a cui piace il No-Ad scoring?
A parte la componente romantica dei vantaggi, non capisco la teoria della gestione dei vantaggi, anzi direi che proprio perchè non tutti i punti hanno la stessa importanza, il punto decisivo senza vantaggi verrà gestito meglio da chi sa giocare i punti importanti. Lo trovo elettrizzante e spettacolare. E non vedo perchè dovrebbe favorire chi serve, per fare un break ci sarà bisogno di meno punti, se arrivi 40 pari col bombardiere di turno devi fare un punto e non due, per fare il break.
Su tutto il resto d’accordo.

20
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Shapovalofilo (Guest) 09-11-2017 14:01

WUp/NO;SClock/SI;NoLet/SI;MTO/SI;Coach/NO;NoAd/NO;4/NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO;GdL/NO

19
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+1: Ken_Rosewall
gisva 09-11-2017 13:59

Abbastanza d’accordo con l’articolo. Sui set a quattro in effetti bisogna ragionarci. Inoltre più che introdurre il no-let, sarebbe il caso di limitare le seconde palle. O toglierle proprio o massimo una a gioco. Per lo meno sul veloce. Questa regola contribuirebbe anche alla velocizzazione dei tempi di gioco.

18
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+1: MarcoP
Emanuele 09-11-2017 13:57

Sono fondamentalmente d’accordo, ma non sui 4 game. Per me anche quello è un ad assolutamente no, forse più degli altri. Giusto l’orologio e il coaching, che farei stile WTA.

17
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+1: _Carlo
pallettaro (Guest) 09-11-2017 13:55

@ Francesco (#1987031)

Successo 2 o 3 volte in 2 giornate di partite tra 8 tennisti.
Persino Bernardes se n’era scordato.

16
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Gil64 (Guest) 09-11-2017 13:54

Grande MarcoMazz., non é facile per chi cerca di modificare qualcosa che é così dalla preistoria, ma neanche tanto facile per chi vuole dare indicazioni, ma bravissimo come sempre, e ottimi commenti, soprattutto con informazioni valide. Io riconosco meriti per la tecnologia che aiuta, ma non so quanto sia semplice variare cose che danno valore e particolarità al tipo di sport. Buon tennis e grazie al Marco Mazzoni come sempre…
P.S.: Non sono parente..

15
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+1: Marcus91
pallettaro (Guest) 09-11-2017 13:53

@ alexalex (#1987025)

Sul no let il servizio che muore lì?
Succede davvero di rado, possibile proprio sul match point?
A me pare assurdo che invece possa succedere in un bello scambio.
Va visto in termini darwiniani.
Può essere che, ma magari invece hai ragione tu, questo evolva il tennista a stare più vicino alla riga di fondo per rispondere.
Ma non ne sono certo, ovviamente.

14
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+1: Ken_Rosewall
pallettaro (Guest) 09-11-2017 13:48

@ Christian80 (#1987047)

Bravo.
Inoltre, Karlovic 2 metri ed 11 mi spara 40 ace, prende il let e magari posso avvantaggiarmene, ma invece cosa succede? Ri-serve e mi fa di nuovo ace, ma va a c…
Psicologicamente il no let può alla lunga formare il tennista a rispondere meglio, avvicinandosi alla riga.
Come ha fatto Federer beneficiandone parecchio.

13
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+1: Ken_Rosewall
Lupen (Guest) 09-11-2017 13:44

Ma quando al servizio o in qualsiasi altra circostanza di gioco, la pallina incoccia sul bordo della rete e la stessa cade all’interno del primo metro successivo alla rete, perche’ deve essere punto guadagnato dal fortunato. Quella e’solo fortuna non ha niente che vedere con la bravura del giocatore. Il punto secondo me deve essere ripetuto !!!

12
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Christian80 (Guest) 09-11-2017 13:38

Personalmente sono contrario all’abolizione dei vantaggi ed il set a 4 game.
Tutto il resto lo vedo fattibile ed interessante, no let compreso. È vero che alcune battute risulteranno vincenti in questo modo, ma non è già così durante gli scambi?

11
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+1: Ken_Rosewall
shailendra (Guest) 09-11-2017 13:31

Io invece sono d’accordo su tutte le novità, compresa la no-ad, ma i set li porterei con vittoria a 5 games e tie-brak sul 4 pari, altrimenti è davvero troppo veloce….

10
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Tennisaddicted (Guest) 09-11-2017 13:26

Marco Mazzoni si conferma essere un grande intenditore di tennis ma soprattutto un giornalista sportivo coi fiocchi

9
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+1: MarcoP, _Carlo, Marcus91
dario (Guest) 09-11-2017 13:24

Analisi che condivido. Anche se ametto che ascoltare il coaching mi incuriosisce molto. Sul punto secco si potrebbe pensare a farlo scattare sulla seconda paritá

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+1: MarcoP
Francesco (Guest) 09-11-2017 13:20

Bell’articolo, ma sul No-Let Rule l’impatto a mio parere non è affatto minimo: viene aumentato nettamente il fattore fortuna e diminuito altrettanto nettamente quello meritocratico; un tennista deve essere bravo/capace a servire senza toccare la rete altrimenti è una mezza lotteria.

7
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+1: alexalex
alexalex 09-11-2017 13:15

Caro Marco, hai tutta la mia condivisione sui vantaggi e sul MTO! I vantaggi ci vogliono, e l’MTO è da abolire assplutamente, proprio perché non viene usato con lo scopo corretto: quasi sempre è una pausa tattica, assolutamente da vietare!
Non mi trovi d’accordo sulla regola dei 20-25 secondi perché non riscontro il problema che poni tu, cioè interrompere il ritmo dell’avversario. Anche quando gioco a tennis, se quello dall’altra parte ci mette di più a servire mi fa solo un favore, riprendo fiato anche io! E fare un servzio con le mani fradice di sudore è qualcosa di fastidiosissimo! È chiaro che andare oltre i 45 è assolutamente evitabile! E per farlo sarebbe sufficiente consegnare al giocatore una palla per ogni servizio, non 10 fra cui scegliere la meno spelacchiata.
Mi aspettavo che andassi sul NO assoluto anche per quanto riguarda il nm di game a set, perché, insieme al togliere i vantaggi, è la più chiara e vergognosa intenzione di abbreviare le partite. Non ci vedo alcuna intenzione di rendere il gioco rapido e frizzante! Solo quella di giocare più incontri in meno tempo. Non sei d’accordo?
Ora le regole “minori”:
Parlare con l’allenatore: ok! Che problema c’è.
No-let: assolutamente NO, e andrebbe tolto anche dalla pallavolo. Si inserisce l’elemento del caso e della fortuna/sfortuna all’assegnazione di un punto! mentre invece lo stesso dovrebbe essere sempre determinato da un merito/demerito di uno dei cointendenti. Ti piacerebbe vedere uno slam assegnato con un servizio smorzato dal nastro che rimbalza nel campo dell’avversario? C’è già il rischio con gli scambi, ma almeno sul servizio NO! per carità!

6
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Aussiefan (Guest) 09-11-2017 13:05

Dei quattro Games a set *

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Aussiefan (Guest) 09-11-2017 13:04

Articolo che condivido nei suoi punti chiave. Io proporrei un’altra soluzione al posto dei set a quanto game. In modalità freccette snooker. Per me si potrebbero fare le partite al meglio dei 5 set 4 Games per set in maniera tale che si smaltisce più agevolmente i match dei primi turni specie nei tabelloni a 128 e a 64 giocatori, poi con il passare dei turni aumenta la distanza del match in maniera tale da creare una maggiore difficoltà di tenuta ai giocatori che ambiscono un risultato di prestigio nel torneo e garantisce uno spettacolo di egual durata sia per chi assiste ai primi turni sia per chi assiste alle fasi finali dal vivo. Per le televisioni c’è il vantaggio che le partite sulla carta meno entusiasmanti tipo primo turno slam Nadal contro il cento al mondo si gioca con il nuovo formato dei quattro set mentre la finale slam tra due dei migliori al mondo tre su cinque con set a sei e niente ti break al quinto per assistere ad un potenziale match leggendario sulla lunga distanza

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+1: MarcoP
Il Biscottone spagnolo (Guest) 09-11-2017 13:01

sono piuttosto d’accordo, non toglierei mai i vantaggi e al limite, se proprio vogliamo accorciare un po’ le partite per motivi televisivi, si possono far arrivare a 5 game, ma con tie break al 5 pari, qui addirittura si fa tiebreak sul 3-3 e non sul 4-4 (per me non ha senso, perdi un servizio e hai perso praticamente il set).

3
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Haas78 (Guest) 09-11-2017 13:00

Personalmente non mi sembra entusiasmante il set breve, troppo complesso recuperare in pochi giochi, stravolgimento tattico che non comprendo.
Le altre regole potrebbero starci, con qualche accorgimento, il NoLet non mi entusiasma, stante questo potrebbe andar bene lo stesso, una volta accettato dai giocatori.
Premesso che non mi sembra così negativo il KPoint (forse non farei scegliere il lato di battuta preferito, per il resto si usa in altri sport ed è ben accettato), si potrebbero tranquillamente lasciare i vantaggi, non mi sembra così fondamentale cambiare quest’aspetto, e personalmente concordo che son una parte importante delle partite.
Bisognerà vedere qualche scelta si voglia fare, mantenere la tradizione oppure cambiare, in un’ottica di incontri più brevi

2
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+1: MarcoP
MarcoP 09-11-2017 12:54

Totalmente d’accordo con marcomazz.

Aggiungo un altro commento.

Ma il consentire al pubblico di muoversi durante i punti?
Per me assolutamente No.
Come al cinema, si entra per tempo e si sta al proprio posto.
Devi andare al bagno? Al prossimo cambio di campo.
Ti squilla il telefono? Rispondi dopo. Vivi la vita, non essere schiavo dell’online.

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