Gianluigi Quinzi: “sui punti importanti la differenza si sente. Anche fisicamente devo crescere tanto, so che posso giocare ad alti ritmi a spezzoni: farlo per tutta la partita fa la differenza”
Gianluigi Quinzi : “È stata fin qui una gran bella esperienza, perché sto giocando con i migliori al mondo della mia età. Ieri contro Rublev è stato incredibile, come ho già detto mi sento di avere questo livello di gioco ma sui punti importanti la differenza si sente. Anche fisicamente devo crescere tanto, so che posso giocare ad alti ritmi a spezzoni: farlo per tutta la partita fa la differenza.
Non stavo bene, ero un po’ stanco, addirittura un po’ crampato. È qualche anno che non gioco contro di loro, perché sono saliti molto più velocemente di me nel rendimento e nel ranking. Però dopo aver superato le qualificazioni la scorsa settimana ho preso tanta fiducia. In fin dei conti penso di poter arrivare a questi livelli. In quanto tempo? Un paio d’anni, sono fiducioso.”
“Io e il canadese siamo entrambi mancini, e Denis è molto abile a nascondere la palla fino all’ultimo momento. Io ho provato a dare il tutto per tutto, ho visto che lui cominciava a sbagliare un po’ di più e così sono rimasto attaccato al match. Certo che quando giocavamo scambi dritto per dritto Denis mi massacrava, soprattutto col rovescio lungolinea. Si vedeva che il gioco lo comandava lui, ma vincere contro questi giocatori è sempre complicato. Ora voglio pensare a domani.”
“In futuro so che devo andare a rete più spesso, ma a questi livelli gli avversari giocano anche molto profondo. Inoltre so che devo spingere di più col diritto, ci sto lavorando e l’ho cambiato soltanto da un mesetto a questa parte, non ho ancora tutta la fiducia necessaria per spingere a tutta, per fare il winner. Ma ci sto lavorando su. Nel 2018 la prima cosa è riuscire a stare bene fisicamente il più a lungo possibile. Quest’anno avrò giocato una decina di tornei al massimo, adesso non è la classifica che conta. Bisogna andare in campo, in salute, e fare le cose giuste. Solo così vengono i risultati, e solo con i risultati la classifica migliora”.
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@ cips2 (#1987067)
di cosa?
A mio parere la grande lezione che Gianluigi deve assimilare da questa esperienza è che se vuole arrivare a vincere ad alto livello, deve anche giocare tornei di alto livello e confrontarsi con giocatori abituati a giocare con quell’intensità. La programmazione dei tornei è fondamentale quanto allenarsi coscienziosamente. Non faccia come hanno fatto tanti giocatori italiani che vanno a cercare punti in tornei meno duri. Deve invece sfidarsi ad arrivare su palcoscenici sempre più prestigiosi, proprio perché ha capito che può arrivare ai livelli dei giocatori affrontati in questa Next Gen!
🙂
@ ilpallettaro (#1987094)
Se magari provi a rileggere ho scritto: “con un tennis differente”. Poi chiaro che non ci vuole un genio per capire che attualmente non ci può essere paragone con Simon né a livello tennistico né fisico. Ovviamente intendevo in prospettiva, la differenza potrebbe più che altro essere quella da me detta
i danni provocati da chi lo ha spinto per lo sviluppo continuità a scapito della velocità saranno rimediabili?
questo è il punto tecnico, non la mentalità che fa la differenza a parità di livello ma non sovverte mai la qualità di palla.
io la penso come volturo: il movimento a colpire lo costruisci da adolescenti, poi non lo cambi più. puoi limarlo, ma la struttura del movimento sarà quella.
spero di sbagliarmi
Gli altri hanno la palla che va di più…punto!
Detto questo, dopo i miracoli che Gorietti ha fatto sui colpi da fondo di Vanni e sul rovescio di Travaglia, non rimane che sperare in Santa Maria Gorietti…ahahah
confrontare simon con quinzi è francamente una bestemmia. simon tira profondo una palla difficile da attaccare, in grado di sviluppare angoli durante la fase difensiva grazie ad una velocità eccezionale nel trovare la palla, in grado di cambiare ritmo e tirare vincenti non appena ne ha la possibilità.
qui si confonde la sua intelligenza tattica e la sua capacità di aspettare con i limiti tecnici di un ragazzo che fa fatica a superare due turni in un challenger.
il vincente non è una legnata improvvisa, è una legnata possibile grazie ad una costruzione.
purtroppo quinzi ha sviluppato un movimento di dritto di puro contenimento, solidissimo ma lento, senza angolazioni, senza profondità. è un colpo che a livello junior paga, perché se sbagli poco a basso livello vinci.
i problemi emergono a livelli più alti, per lui adesso. il paragone con gli altri regolaristi fa sorridere, come se un simon, un seppi, un ferrer tirassero il dritto sempre in mezzo al campo e non fossero in grado di fare un vincente di dritto avendone la possibilità.
Si ma scala rapidamente magari uno gia stato nei 20 come Troicki perché il suo livello massimo lo conosce già. Un Quinzi nel futures incontra scarsoni mediamente non in grado di elevare il suo livello e ci si addormenta adeguandosi al livello mediocre che basta a vincere in infimi tornei. Consumati 4 mesi e recuperati i 230 ATP gia comincerà a zoppicare a livello challenger a cui si sarebbe disabituato. Se tutto va bene è nei 140 a fine anno come Travaglia ma deve andare tutto di lusso. Invece ripartendo almeno nei 260 la programmazione potrebbe essere da subito da Pro di livello!
Quoto Forza QG NMM
avercelo il dritto di ferrer ..
Ne avete nominati tanti, ma se c’è un giocatore che nei prossimi anni potrà rivaleggiare col russo o col canadese o con zverev e’ Matteo Berrettini…Quinzi al massimo farà una carriera top 50, che poi e’ sempre una gran bella carriera ed anche remunerativa, più in la’ non ce lo vedo proprio
????
sicuro?
Anche Gianluigi (come avevo anticipato io) ha detto che ha cambiato il dritto, tanti di voi super esperti dicevano di no. Vorrei sapere ora cosa pensino. Un po’ meno di arroganza non guasterebbe.
@ Fede-rer (#1987010)
La differenza sostanziale con uno come Simon, oltre che un tennis differente: Simon, nel suo momento di maggior splendore, dava la sensazione di poter giocare allo stesso ritmo per 10 ore, Quinzi dopo 2/3 games ha già il fiatone. Se Gian, oltre a migliorare tecnicamente riuscirà a fare un miglioramento fisico di una certa portata allora può anche andare ben oltre la top 100, in prospettiva ma il lavoro da fare è certamente molto complicato
@ Fede-rer (#1987010)
Fede-rer,io infatti non metto in dubbio la possibilità o meno di arrivare in alto di Quinzi,ma il fatto che lui è questo e non sarà mai un giocatore estremamente offensivo,che tira forte….
Vabbè ma Quinzi infatti mi aspetto solo che faccia il…. Quinzi! Ma al suo massimo livello! Prediligo i giocatori di attacco ma non arrivano in alto solo loro.. Bisogna avere una mentalità vincente e sfruttate le proprie caratteristiche.. Prendi per esempio Simon.. Non ha un vincente ma ha fatto una signora carriera!
@ Fede-rer (#1986933)
Assolutamente d’accordo con te, credo tu abbia centrato il punto. Resta da capire se le nuove motivazioni che ha avuto da queste finals saprà trasformarle in nuova energia e stimoli per salire molto in alto dove tutti ci aspettiamo.
Anche Ferrer non ha colpi vincenti, ma è stato un gran bel giocatore.
@ Stefano (#1986939)
I fatti dicono che purtroppo ha buttato due anni per colpa sua, di mille piccoli infortuni e decine di allenatori, ossia il 2014 e il 2015.. Sempre “i fatti” dicono che dall’inizio 2016 fino ad oggi, con Leigteb prima e con Gorietti pii, si sono visti tantissimi miglioramenti sul servizio e sull’atteggiamento che pareva il più grosso ostacolo. “I fatti
però continuano a dire che Quinzi purtroppo gioca poco e si fa male spesso e quindi ecco spiegata la classifica. Certo non è uno Shapovalov e sicuramente non lo sarà mai, però di certo non vale il 300 del mondo. Questo, ad oggi, hanno decretato i fatti. Se Quinzi dall’anno prossimo avrà zero problemi fisici e migliorerà in certi aspetti, sicuramente entra tra i primi 200
Shapovalov semplicemente sublime, quando gioca è veramente uno spettacolo, talento nr 1 di questo master….
Chung solidissimo e costante, secondo me si può avviare a una carriera da top 20, kachanov e medvedev personalmente non mi piacciono, donaldson veramente mediocre, coric tanto impegno, tanto fisico, ma non arriverà a livelli slam o 1000, rublev a me piace tanto.
Purtroppo quinzi è distante da questi giocatori, dava sempre l’impressione di dover dare il 110% quando gli altri erano al 60% e non ha vinto nemmeno una partita, l’ho visto spessissimo in affanno, la palla purtroppo corre veramente poco, anche il rovescio è un colpo d’incontro, dal centro del campo con palla lenta non fa un vincente neanche per sbaglio
@ Fede-rer (#1986933)
Può darsi che non abbiano lavorato bene nel passaggio da junior a professionista,però la cosa che non si vuole capire è che da Quinzi non ci si può attendere un tennis diverso da quello che pratica.
Gianluigi è un regolarista,con una bella risposta al servizio,dotato di gambe esplosive e piedi veloci,ma non ha un braccio alla Rublev….
Quindi non possiamo attenderci vincenti da ogni parte del campo o accelerazioni fulminee,non ha il colpo da ko.
Può migliorare tantissimo in tutto,ma non tirerà mai legnate improvvise….
Quindi dopo la nextgen, chiude la stagione ? Ci sta perché comunque deve lavorare ancora molto col dritto e anche come tenuta atletica , ricordiamo che dopo due mesi è tornato a giocare un match ufficiale , con avversari nettamente superiore , poteva perdere anche nettamente considerando che stia cambiando il dritto un colpo fondamentale, e si vede ,non capisco però perché insiste con questa tenuta mentale , quando in realtà è questa che gli ha permesso di giocare due match rimanendo in partita fino all’ultimo . Speriamo che il lavoro sul dritto da parte di gorietti lo faccia salire di livello , guardandolo in questi giorni credo di non averlo mai visto così male con questo colpo , speriamo che il lavoro alla lunga paghi
Tanto piacere
Totalmente d’accordo
Purtroppo i giocatori italiani sono accomunati da una caratteristica: non hanno personalità.
@ Andrew (#1986856)
Ma sai quanti mestieranti ci sono tra i pro?
Io penso che i denigratori di gq e i vari sentenziatori dovranno ben presto ricredersi, il ragazzo avrà una buonissima carriera da pro, ha ampi margini di miglioramento, ma già giocando così può dare fastidio a molti top100
Chissa se fosse arrivato Baldi a giocarsi il torneo magari avrebbe fatto meglio con il suo gioco vario è divertente
quinzi ha fatto 135 punti ,per arrivare nei 100 ce ne vogliono 550,si faccia 2 conti invece di tirarsela .
Molti chiedono di cambiare e lavorare sul diritto,giusto e lo dice anche lui, ma devono mettere in conto che un cambiamento drastico, soprattutto all’inizio, potrà portare sconfitte se comincia a giocare da subito…e allora poi però non si venga a riempirlo di critiche appena perde.
analisi condivisibile: gli altri tirano al doppio e lo tritano.
aggiungo che finché erano junior e sbagliavano dopo due colpi, alla fine vinceva quinzi. oggi quelli che continuano a sbagliare sono 500 o hanno smesso, chi sbaglia di meno lo trita.
e il fatto che a tratti sta lì, è verissimo. peccato che nel tennis è del tutto irrilevante.
Si sono d’accordo ma nello sport contano i fatti, i risultati non le parole purtroppo.
Infatti.. il problema non è scalare la classifica ma avere livello di gioco è continuità psico-fisica per esprimerlo…
Sai benissimo che non è così se hai il livello di gioco scali tranquillamente da 300 a 50, come ha fatto shapovalov, ma ovviamente il livello di Quinzi non è quello in più non riesce mai a giocare con continuità quindi continua a oscillare intorno al 300o posto
Tu e PinkFloyd avete scritto le cose più giuste e sensate. Molti altri commenti sono solo ennesime sterili provocazioni.
Quindi non è un fenomeno tecnicamente, non lo è mai stato. Neanche da junior quando vinceva più con l’agonismo. Purtroppo tecnici e famiglia hanno puntato più sui titoli precoci che sulla crescita tecnica del ragazzo. Resta il fatto che io in Quinzi continuo a vedere un “X-Factor” che non so spiegare. Di certo non è il nostro Messia, il futuro top-10 garantito del nostro tennis etc etc… Però è un ragazzo con una mentalità agonistica da vincente, un fighter eccezionale con un rovescio davvero splendido e difficile da affrontare. Il punto fondamentale è: ci crederà? Se Quinzi crederà di poter fare ottime cose, se non si deprimere a vedere i suoi coetanei in alto e lui intento a modificare dritto e servizio a 21 anni, potrà raccogliere ottimi risultati. Dove arriverà di preciso in tal caso non si può sapere ma è il classico giocatore che se prende consapevolezza e sale in classifica poi diventa difficile da affrontare. È un ragazzo da grandi platee e da partite tirate. Se così non fosse non avrebbe vinto Bonfiglio, David jr., Wimbledon. Deve completare il suo gioco è prendere fiducia sperando che in Gorietti abbia trovato il mentore giusto.. Il 2018 per me sarà un anno da dentro o fuori.. Non me lo immagino a continuare a segnare per anni in futures e challenger come Lorenzi e Fabbiano prima della definitiva maturazione: per me ci proverà seriamente. Se ce la farà lo vedremo nel circuito ATP, sennò mollerà. È un ragazzo molto ambizioso.. Poi, parliamoci chiaro.. Shapovalov è un classe 99, un talento naturale.. Sarà un fenomeno (Per me più di Zverev). Ma, per citare altri giovani a caso, non mi sembra che Donaldson e Chung abbiano le stimmate del fuoriclasse. Sono ragazzi che sono stati seguiti meglio, con meno pressioni e che sono arrivati in alto molto prima di Quinzi..
Complimenti a Quinzi innanzitutto perchè comunque non ha sfigurato per niente, ovvio rublev e shapo sono di un altra categoria soprattutto su questa superficie…la sua classifica dice che è numero 300 ma secondo me vale i primi 200 ed è evidente che il gap da colmare con i suoi coetanei sia importante ma con sacrificio può riuscire….speriamo che l’anno prossimo sia quello buono per una crescita che porti vicino ai 150 del mondo….
A me fa specie che nessuno gli spieghi a Quinzi che quelli sono già top 30 e top 50 alla sua età se non più giovani come il canadese. E che in condizioni di gioco coi sistemi tradizionali sarebbe stato steso con una serie di set dal risultato molto più negativo.
Dichiarazioni inappuntabili, il ragazzo sembra molto più serio e concentrato di quanto pensano alcuni.
@ pinkfloyd (#1986914)
Su questo hai ragione.
Quindi continua a sottovalutare la classifica: se perdi troppi posti e fai serie A ed esibizioni pur lucrose che fai scendi in campo nei sottofutures? Per recuperare livello da li sotto ci metti minimo un anno!
@ Dancas (#1986903)
Certamente non ha fatto male in questi giorni, ma io (ed è un parere personale) l’ho visto molto pronto e volenteroso sull’aspetto agonistico ma molto meno su quello tecnico.
In confronto Shapovalov sembrava un fuoriclasse (e probabilmente lo è o lo diventerà, dal punto di vista “tennistico”).
Quinzi nei 100 ci entrerà, non è questo il problema o il fulcro della questione, non lo metto in dubbio e non è questo il mio dubbio.
La questione è che da lui si “pretendeva” ben altro, si intravedeva un reale e lampante nuovo “fenomeno” italiano, uno che avrebbe fatto impallidire persino Fognini.
Questa è per me l’esagerazione, che comunque può essere ancora valida, ma, con il tempo, non appare piu’ così certa.
Un po’ come la Giorgi (anche se la Giorgi ha già dimostrato ottime cose battendo molte top) lui nell’immaginario doveva essere la “next big thing” del tennis italiano (e non solo) è sempre stato questo il quesito e, forse, l’equivoco.
Perché di essere il prossimo top 100 o top 50 si può fare, ma questo non farebbe nemmeno notizia né provocherebbe alcuno scalpore.
Ottima analisi, immagino, spero, che in parte siano le parole del suo allenatore. Deve migliorare il dritto e finalmente lo ha modificato, deve salire di più a rete e FINALMENTE NE E’ CONSAPEVOLE. Lo trovo addirittura meno curvo, credo che finalmente abbia intrapreso la strada giusta. Il canadese ha tutto per vincere presto uno slam, mi ha entusiasmato….. come sempre.
Scusate, ma adesso Quinzi da chi è allenato?
@ pinkfloyd (#1986869)
Beh quanto tu affermi non è ció che abbiamo visto sul campo in questi 2 giorni. Se c’è il tennis per vincere 14 games su 25 con rublev, c’è il tennis per giocare a questi livelli. Siceramente il pensiero che Fabbiano o Lorenzi abbiano il tennis per stare tra i primi 100 (e ce l’hanno visto che sono lí) e Quinzi no, mi pare un errore di valutazione. Piú in generale tra i tanti commenti che ho letto su Quinzi in questi giorni, i piú sensati e realistici mi paiono i commenti dello stesso Quinzi.
Questi sono i risultati quando da giovane invece che pensare a programmare,lavorare sui fondamentali e restare umile rilasci interviste e ti senti già arrivato…ora il tempo c’è ancora ma non è mica tanto!
io mi chiedo come sia possibile stare 8 ore sul campo e nn migliorare quel drittone. questo per me rimane un mistero. ritengo solo questo il colpo che nn gli consente di stare tra i migliori. vorrei che un tecnico si esprimesse a riguardo. di contro rovescio meraviglioso, servizio discreto gioco a rete e propensione alla rete insufficienti, ma questo conta meno. o vogliamo dire che tutti i top ten sanno giocare a rete?
A meno che tu non sia Andrew Gaudenzi o Andrew Petkovic, taci va che a te non ti sopravvaluterà nessuno tranquillo/a.
Io non sono mai entrato nelle polemiche tra quinziani e antiquinzi.
Non lo farò neppure oggi, ma due cose stavolta le voglio dire.
Gianluigi ha giocato con il cuore, è mostrato il carattere e la voglia di vincere come quando vinse Wimbledon Juniores. Mi sembra assolutamente credere in ciò che fa, e credo che aver visto che in fondo i fenomeni non sono così ingiocabili gli abbia fatto bene. Anche solo il giocare con ragazzini terribili che sono crwciuti con lui gli ha fatto certamente bene, sono lo stimolo che deve avere, avvicinarsi, provare ad acchiapparli.
Soprattutto Gianluigi ha mostrato un atteggiamento esemplare, educato e sportivo pur tignoso e cattivo in campo.+
L’analisi che ha fatto dopo i match mi pare impeccabile, perfetta e lucida come la proiezione della sua carriera.
Le valutazioni tecniche non sono il mio mestiere. Tuttavia ritengo di dover dire una cosa. Nel mondo nonesiste un talento, ma varie tipologie di talento. Non è solo talento il rovescio a una mano di Shapovalov, ma è talento anche l’atletismo di Nadal, la concentrazione di Ferrer, la difesa di Fognini. Per me GQ, si dica quel che si vuole, ha talento. Non magari la classe cristallina di Shapovalov, ma ritengo che non sempre nei prossimi anni sarà il canadese ad arrivare prima a 6 contro Gianluigi
Se riesce a migliorare il dritto non ha niente da invidiare ai campioncini. Ottimo servizio, bravo a rete, veramente forte di rovescio e gran lottatore. Io ci credo.
Forza Gianluigi!!!!
Dai Gian! in bocca al lupo!
Gli basta mettere a posto il dritto, poi ha tutto: tennis, fisico e testa
Quinzi è un combattivo, un combattente, ha un’ottima mentalità da agonista, è uno che non molla fino alla fine, che non ha paura di battagliare…ma nel tennis questo non basta.
Nel tennis per prima cosa ci vuole…il tennis.
E lui, nonostante non sia certo sprovveduto a livello tecnico, dà l’impressione che piu’ di tanto non può fare, sempre se lo consideriamo o lo vediamo come un prossimo protagonista, come un futuro top, come il nuovo portacolori del movimento tennistico italiano, anche solo come il nuovo Fognini o Seppi.
Nonostante tutto lui non è qui per meriti propri, è ancora lontano da questa realtà, è n°300, se è qui è solo perché si gioca a Milano.
E’ un ragazzo volenteroso e ammirevole, penso nessuno lo debba denigrare, è un professionista serio, ma non serve nemmeno pretendere da lui chissà cosa, sovrastimarlo e attribuirgli una dimensione non consona. Almeno per come lo stiamo vedendo ora.
L’anno prossimo set non lunghi 4 game, ma un game solo. Dai Gianluca!
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Onesto mestierante clamorosamente sopravvalutato
perfetto Gian! Sarò con te in questa crescita! C’mon! La tua vicenda è davvero appassionante. Fossi già lassù non ci daresti così tanto da scannarci 🙂 🙂
Se le partite durassero spezzoni io sarei un 2.4 o 2.5; lo dico seriamente.