Gianluigi Quinzi dopo la sconfitta al quinto set contro Rublev alle Next Gen: “Quando ero sopra nel punteggio mi ha attraversato la mente il pensiero che stavo battendo il numero 1 del torneo, ma comunque non ero abbastanza convinto di potercela fare” (Con il video della partita)
Gianluigi Quinzi : “Ci ho sperato fino all’ultimo, ma mi è mancato qualcosa nei due tie-break e forse non ci ho creduto abbastanza. Nei punti importanti ho messo poche prime e non sono stato sufficientemente incisivo col diritto. Fabio Gorietti, il mio allenatore, mi diceva di cambiare spesso la direzione dei colpi per non dargli riferimenti, altrimenti se lui può colpire in tranquillità fa veramente male. Ma non sempre sono riuscito a eseguire il compito. A questi livelli non sono ancora abituato, anche fisicamente, quindi nel finale ho sofferto un po’”.
“Cosa mi è piaciuto di me stesso? Ho servito molto bene, sono stato positivo su ogni punto. Quando ero sopra nel punteggio mi ha attraversato la mente il pensiero che stavo battendo il numero 1 del torneo, ma comunque non ero abbastanza convinto di potercela fare. Mi spostavo bene, sono stato anche aggressivo col diritto e muovevo bene la palla. Insomma, ho fatto una buona partita e tanto più di così in fondo non potevo fare, quindi qualche rimpianto resta, ma è relativo.
Paradossalmente, quando si alza il livello e la velocità di palla aumenta, gioco addirittura meglio, per via delle mie caratteristiche tecniche. E anche perché non ho niente da perdere, entro più sereno in campo. Inoltre contro giocatori come Rublev sai bene che devi giocare al cento per cento delle tue possibilità, altrimenti ti mangiano… Se ti prende il campo col diritto, il russo ti massacra, in particolare su un campo veloce”.
“Io già non ero sicuro di passare le qualificazioni, visto che c’erano tanti italiani forti in gara. Ora sono qui e ho giocato alla pari con uno tra i primi 50 al mondo e tra i giovani più forti di quest’anno. Come ho detto altre volte, tennisticamente so di valere questo livello, mentre il problema è trovare la continuità: fare le stesse cose per più tempo. Rublev e gli altri hanno questo vantaggio, di giocare bene praticamente sempre, soprattutto nei punti importanti. Ora troverò Denis Shapovalov, che è un altro avversario ostico, molto diverso rispetto al russo. Non lo conosco bene ma è aggressivo e ha un rovescio lungo linea che fa male. Io starò lì sempre punto su punto, come ho fatto oggi. Mi serve solo un bel massaggio per rimettermi in forma e per ricaricare le batterie, poi vedremo. Venderò cara la pelle in ogni partita”.
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Costa l’anziano mestierante ha vinto il Rolando garros.
@ Luca Martin (#1986557)
L’accenno a Carreno era per fare capire che il tennista migliora,si evolve nel tempo.
Il Carreno di oggi non è quello di 20 anni.
A 20 anni forse solo lui poteva pensare di diventare un top ten.
Quindi dire Quinzi non sarà mai questo o quello o al contrario osannarlo come si è fatto in passato,non ha alcun significato.
Solo il tempo potrà dirci che giocatore diventerà Quinzi….
Hai ragione, però almeno è stato ONESTISSIMO. Molti hanno paura e la insabbiano, accampando miriadi di inutili scusanti.
“Ho dato il 100%, ci credevo tanto, non so spiegarmnelo”.
Come nooo! Si vedeva lontano un miglio che te la facevi sotto!
Il dritto per portarti ai vertici (primi 50) deve essere devastante.
Punto. Lui può sopperire con la grinta (ma quelli che accennano a Carreno Busta, sanno di cosa parlano?). Può sopperire anche con le gambe, con la strategia. Ma resta il fatto che se deve portare a casa il punto, LUI, di suo, con le sue forze, deve avere il DRITTO.
Tutti i giocatori si basano su quello, poi a mala parata anche con il rovescio. Ma sono rarissimi i casi in cui uno preferisce essere pressato sul rovescio. O che imposta il gioco per avere la palla sul rovescio anziché sul dritto. Io vedo solo giocatori che provano in tutti i modi a guadagnare campo per chiudere col dritto (quasi sempre a sventaglio). Non diciamo ipocrisie. 😮
Koko te hai commentato quello che è stato e siamo d’accordo,
In mezzo a tanti limiti e disorganizzazione programmatica francamente una settimana da protagonista al next gen non mi sembra affatto la cosa peggiore.
In futuro spetta a lui comportarsi da professionista a tutti gli effetti.
Se lo farà può migliorare e si può togliere soddisfazioni, altrimenti continuerà con l’andazzo già visto.
Detto questo va dato atto e merito al suo staff che i miglioramenti tecnici ci sono stati. Cosa per niente marginale
Amico mio, se in un esibizione ti vengono pensieri del genere hai un bel po’ di lavoro da fare ancora… cioè mica stavi per battere Federer o Nadal, porca miseria
Si ma i dati sono oggettivi: da mesi va a giocare solo in serie A e a Milano facendo qualche bella figura sparsa! Tennista battuto forte: Baldi! Bella figura con Rublev. Stop. Pochino per uno che vuole entrare nei 100 ATP! Nel frattempo Sonego (non Borg) dopo i suoi infortuni torna e quasi vince due chellengers indoors di fila e tanti 96 97 98 e 99 vincono tra i pro a vari livelli! I discorsi di quello che potrebbe fare lasciano il tempo che trovano perche sono 4 anni che potrebbe fare e non fa! Concretezza questa sconosciuta.
A mio avviso la cartina di tornasole per vedere il giovane di futuro è la capacità di sotterrare l’anziano mestierante dalla prima volta che lo si affronta avendo una occasione per riuscirci! Se i Volandri, i Lorenzi i Cipolla vanno in difficoltà ma alla fine ti resistono sicuramente non sarai il nuovo fenomeno che avanza ( e anche Donati ne sa qualcosa con Lorenzi)! E’ una legge darwinistica. Kyrgios, Coric Chung etc. hanno tutti “sotterrato” i loro anziani mestieranti locali prendendosi la ribalta quasi subito!Berrettini torna e sotterra di servizio (era ancora selvaggio e non staracizzato) Robredo avendo un buon impulso ad avvicinare i 100 da subito e da sconosciuto. Ma storicamente e a livelli top pensate a Nadal che sotterra Albert Costa clamorosamente! Sotterrare l’anziano mestierante ti fa automaticamente entrare almeno nei 150 ATP perche il challengeretto lo vinci a 18-19 anni! Non servono lezioni tecniche di riparazione particolari per recuperare se la tecnica l’hai nel sangue da subito! Li dimostri di essere davvero NEXT generation perchè non è mai successo che un iphone della versione precedente sia più prestazionale di quello di due generazioni successive.
I soliti italiani. Contento…. di aver ‘perso bene’….
(E lo dice anche che mentre era sopra nel punteggio si gongolava all’idea di star vincendo… E’ chiaro che se ti fai attraversale la mente da quelle idee lì, vuol dire che sei un giocatore mentalmente ancora tutto da costruire. E alla sua età… hai detto niente…)
a milano si sta giocando un altro sport, il che livella tutti i giocatori verso il basso. quindi quinzi ha più possibilità. se fosse stato un atp avrebbe perso 62 61 da rublev
Vedremo, però intanto non dovrebbe dire che è morto dopo 10 giochi…uno con le sue caratteristiche deve essere al 100% per almeno 2/3h.
Concordo
Cmq Quinzi ha il tennis del difensore regolarista che ti sfinisce per cui margini di miglioramento ci sono… vediamo come riparte da gennaio 2018
Bene, non sprecare nemmeno tu che invece sarai chissà chi
Qui non si capisce che la classifica è un biglietto da visita fondamentale per un Pro! Gli altri giovani presenti vedono questo torneo di esibizione senza punti come fonte di notorietà e guadagni ma buon diritto per quanto fatto nel circuito ATP! L’anno prossimo riprendono dal ma in main draw in Australia! Il nostro invece è sostanzialmente un imbucato di talento che non ha nulla da perdere! L’anno prossimo se non vince un challenger entro fine stagione riprende dai futures!
Su Carreno, come dissi a suo tempo mi sarei stupito del contrario…
Carreno mica tira piano…fa solo un gioco percentuale, fatto di solidità e cose giuste fatte al momento giusto con continuità.
GQ(che a me invece sta proprio simpatico a pelle) tira molto più piano, purtroppo può far andare l’avversario 7 volte a destra e a sinistra ma è difficile che il punto si chiuda con un vincente, quasi sempre è l’avversario che sbaglia. Per assurdo quando qualcuno si accorge che gli può tirare delle mozzarelle lunghe in mezzo al campo che tanto non chiude mai…è fatta!
Per fortuna gli manca davvero poco per raggiungere questa possibilità…è quel maledetto dritto che deve andare 15kmh più veloce…corrispondono a quel mezzo metro in più di distanza tra l’avversario è la palla.
Prima di Wimbledon era arrivato a 240 poi si è infortunato. Oggi sarebbe a livello di berrettini. Ma forse il fatto che abbi potuto lavorare tecnicamente è stata una fortuna.
Ieri per la prima volta da quando lo seguo mi è sembrato di veder giocare un professionista e non uno junior appena sbarcato nel mondo dei grandi. Centrato, concentrato, lucido nei punti importanti, anche quelli persi, ma sopratutto mai domo di fronte alle difficoltà. Spero la collaborazione con Gorietti duri perché sembra gli faccia molto bene.Poi smettiamola di dire che questo torneo è un esibizione considerando la posta economica in palio!!
quante parole per un signor nessuno
Comento molto equilibrato, condivido! Anche a me non é piaciuto solo il modo in cui é uscito dal campo quasi snobbando l’avversario.
Ti crediamo ti crediamo….:-)) penso anch’io sia così
Anche io
Bel post :-))
Mi sono visto la semifinale Wimbledon del 2013 contro Edmund e, porca miseria, tirava il diritto!
Sempre migliore il rovescio, ma il diritto era più che dignitoso!
Molto peggio il rovescio di Edmund.
Cioè ragazzi, non è migliorato niente.
Anzi, ha peggiorato il diritto.
La cosa mi fa ben sperare perché nel DNA ha qualcosa che non è ancora uscito dalla sue corde o qualcosa deve semplicemente ritornare!
beh, ma mica ci ha detto che nel futuro giocherà solo le esibizioni faraoniche.
Per ora si è espresso bene in questa; a livello di fiducia dimostrare di saper tener botta (essendo ovviamente ancora inferiore) ad un top 50 è comunque una cosa positiva. Il dubbio che avevamo tutti era fosse stato spazzato via nel punteggio e soprattutto che non avrebbe retto bene il campo.
Poi è chiaro che la classifica va migliorata con il sacrificio che passa dall’allenamento duro e mirato (vedi migliorare dritto) all’umiltà di saper soffrire nei challengerini anche con giocatori che hanno un quinto della qualità e della classifica di rublev
L’esperienza di milano dovrebbe stimolarlo in questo, sempre che si dimostri persona intelligente e volenterosa; se invece si comporterà da sbruffoncello viziato, va beh… ovvie conseguenze.
Dal punto di vista tecnico ho sempre pensato che a livello di potenzialità, meglio avere un giocatore come quinzi che col suo rovescio naturale ha grande facilità di scambio e variazioni da fondocampo, che può diventare espressione di grande solidità, piuttosto che uno dei tanti giocatori italin style tutto dritto explosion ma poca solidità.
il dritto, forse sbaglio, ma penso sia più facile da migliorare
@ Fede-rer (#1986310)
Fede-rer,Gianluigi ha questo tennis e difficilmente potrà essere un giocatore da accelerazioni improvvise,colpi in spinta e sassate da ogni parte del campo,non è il suo tennis.
Nadal non può diventare Federer,Carreno non potrà mai spingere come Rublev.
Ognuno ha la sua impostazione e non la puoi stravolgere.
Ma Quinzi può migliorare i suoi punti deboli: percentuale di prime in campo,migliore utilizzo dello slice,una seconda ancora più lavorata e varia,un dritto da migliorare nella meccanica e nell’avvicinamento alla palla,una maggiore tenuta atletica….
cit. Ha tirato piano. Ma piano, piano, piano
Sottoscrivo parola per parola.
Sarebbe meglio che ti mettessi sotto a migliorare la tua classifica dato che sei oltre il 300 atp
@ ma (#1986362)
Rublev tira forte ma rischiando molto può anche andare nel fuori giri che regala punti! Chi difende bene di incontro non deve nemmeno spingere più di tanto per fare partita. Il marpione da challenger magari su terra sa variare il ritmo di gioco in manera poco ritmica e prevedibile per cui non metterà in palla Quinzi! Un conto è ricevere palle forti ma pulite un altro conto è tirare su pallette senza peso tutte da interpretare alla Cipolla!
Ti ringrazio per l’aneddoto che prendo come tassello per farmi il puzzle (alquanto confuso) di questo ragazzo che comunque non mi sembra affatto male e che sta suscitando, a prescindere dai risultati, la mia simpatia
Analisi di Quinzi di rara onestà.
Leggo sempre dichiarazioni non credibili, tipo: ‘pensavo di farcela’, ‘ero sicuro dei miei mezzi’,’se quella pallina non avesse preso la riga…’, ‘ho iniziato a sentire una fitta al ginocchio/alla spalla’, mentre dal linguaggio del corpo si capiva lontano un miglio che NON CI CREDEVA AFFATTO.
Bravo Gianluigi, questa onestà ti rende onore.
Il fatto che tiri piano non significa che non possa diventare un buon giocatore o addirittura un grande giocatore.
Di esempi ce n’è una miriade,Carreno ne è la dimostrazione lampante.
Per caso c’era qualcuno che si sarebbe sognato di vedere Carreno in top 10, 4 o 5 anni fa,non penso.
Non basta solo tirare forte,se non hai esplosivita nelle gambe o non sei dotato di piedi veloci,inoltre oltre alla potenza,conta la capacità di trovare angoli,traiettorie,rotazioni…
Nel tennis attuale le gambe contano tantissimo,solo col braccio non vai da nessuna parte,a meno che non hai il servizio e il dritto di Isner….
Se Quinzi dovesse aggiustare il dritto e non sarà facile,potrà togliersi diverse soddisfazioni.
Ma è inutile parlare di possibili top questo o quello,perché nessuno può conoscere i limiti di un giocatore,i possibili miglioramenti e i futuri risultati.
Chi dice con illogica e immotivata assolutezza: al massimo potrà fare questo o non farà mai nulla o invece lo vede top 10 o n.1,lascia il tempo che trova.
GUarda ti dico la mia :
L ho conosciuto di persona diversi anni fa durante una tournee in Cina . Aveva appena battuto Albot al terzo e dopo la partita e’ rimasto con me a parlare per mezz ora , e’ un ragazzo simpatico , tra l altro io gli dissi che non si era comportato bene in campo con tutte quelle “ madonne” e quel continuo blaterare in spagnolo ad ogni punto e lui rispose che avevo ragione , poi guardammo assieme un doppio ( GHedin- Grassi ) e ci salutammo , era un pischello ma la parte caratteriale mi sembra quella di un ragazzo simpatico e sorridente forse un po’ montato o apparentemente sbruffoncello solo per celare la timidezza, non lobconosco bene per carita’ ma in quella mezz ora mi sono fatto questa idea.
@ totipz (#1986348)
Rublev tira forte, tanto forte eh, mica normale tirare così forte.
Il Quinzi visto ieri sera conferma che quando trova quelli forti, e se vince tutto di guadagnato, gioca decontratto il suo livello è alto.
Il problema che quando contro il 300 del mondo il favorito è lui, gli “brucia” non riuscire a spaccare la partita, perché per spaccarla servirebbero colpi alla Berrettini (servizio diritto) che al momento non ha, e che per portare a casa deve sudarla con la corsa, con gli anticipi, con gli angoli cioè con la fatica.
Però Quinzi ha doti importanti, rovescio, angoli, intensità che sinceramente fanno di lui, a patto di una costanza e di un impegno da vero professionista, il migliore prospetto che abbiamo.
Non credo che Berrettini, Sonego e Donati, con tutto il rispetto e il tifo che ho per loro, ieri sera avrebbero potuto impensierire Rublev come ha fatto Quinzi.
Se può esprimere questo livello non giocando tornei non fa altro che continuare ad impantanarsi! Fare l’eroe di esibizioni faraoniche e ben remunerate se lo può permettere per classifica chi è nei 50 a 19 anni mentre lui ci arriva di pre-quali del paese organizzatore! Quindi deve mostrarsi scintillante e vincente soprattutto nel challengerino o si avvia solo un effetto Borroni fine a se stesso o il guadagno una tantum Mageriano da lotteria tennistica per poi rimanere 300 al mondo!
@ Fede-rer (#1986328)
Si è creata anche una sorta di frenesia intorno a lui.
Non credo sia l’unico responsabile di una miriade di cambi nella guida tecnica, nella preparazione e nella gestione di uno che si appresta a fare il pro. Situazione che fa gola anche a chi è pronto a cogliere i frutti di altri o frutti non meritati.
Ci sono tante teste e tante persone vicino a lui.
Bisogna capire questo e conoscerle i dettagli, ma ovvio, qualche grave errore è stato fatto.
Coric è esploso prima di Donaldson e Kachanov, ma questo non significa che gli altri erano in ritardo.
Rublev non è da tanto che raccoglie grandi risultati, mentre poco prima perdeva partite assurde.
Grazie per la tua disamina. Posso solo aggiungere ciò che dissi dopo l’atp marocchino anche se può apparire come la classica rondine che non fa primavera: Quinzi, coi suoi limiti e difetti su cui dovrà applicarsi, è diventato un giocatore vero. Io personalmente è da un po’ che lo seguo con estrema simpatia.
a fine partita mi è sembrato che Rublev volesse fargli dei vivi complimenti per la prestazione, ma il nostro … se ne è andato senza nemmeno guardarlo in faccia.
Peccato.
Anche Ferrer o Goffin non tirano a 200 kmh eppure….
“Venderò cara la pelle ad ogni partita” Bravoooooooooooooooooo NMM!!
Purtroppo si, 15 km h di media in meno del russo, troppi!
Però può dire la sua almeno nei 250 500…
sono d’accordo
Commento lucido e autocritico, ha ammesso che la difficoltà e’ la continuità, i grandi ce l’hanno, i normali no. Mi aspetto altre due belle partite, lottando come ieri, e poi una programnazione seria, allenamenti mirati nei punti deboli e da anni nuovo bisogna inizi a vincere Challenger e scalare posizioni, per poi provare a qualificarsi in qualche torneo ATP. Non ci vedrei nulla di male se ottenesse qualche wild card a Roma e in qualche altro torneo nostrano, in fin dei conti merita un po’ di credito.
tira troppo piano
P.S.: io non capisco tutti gli haters di questo ragazzo… Come si fa a non tifare per lui? Non ho una particolare simpatia umana per Quinzi, non è un “simpatico” anzi… Però bisogna considerare che gli anno caricato addosso il peso di un movimento intero strumentalizzando le sue vittorie di Davis jr, Bonfiglio e Wimbledon. O hai il talento di Federer, o hai le spalle davvero larghe o è normale essere sopraffatti da tali pressioni ed aspettative… Se vieni accolto come il Messia del tennis italiano, se ti regalano WC in tutti i Challengers italici per attirare pubblico sfruttando la tua immagine, diventa poi difficilissimo lavorare con serenità, reagire in modo propositivo alle sconfitte etc… A mio modo di vedere se riuscirà a risalire la china e fare una buona carriera sarà doppiamente meritevole. Io mi ricordo lo speaker di un Challenger italiano che un paio di mesi fa accolse il suo ingresso in campo al primo turno da WC, arringando la folla, con parole del tipo: “il nuovo fenomeno del tennis italiano, il vincitore di Wimbledon e futuro top 10, Gianluigi Quinzi”! Non è mica facile affrontare aspettative di questo tipo, non solo nel tennis ma anche nella vita! Mettetevi nei suoi panni…
@ bigciri (#1986312)
A che servono i corridoi se giocano soltanto il singolo?
Un tempo anche il master ATP “vero” usava un campo senza corridoio.
Detto questo, vorrei dire la.mia su Quinzi; ieri mi è sembrato che fosse proprio come dice lui: è tornato quello di qualche anno fa; quello che subito dopo la vittorua di Wimbledon fece delle grandi partite a San Marino e contro Volandri, pur perdendo, ma con un gioco propositivo e colpi coraggiosi.
Ieri l’ho visto così…il rovescio è davvero bello, ed a rete mi sembra che sappia giocare, l’ha sempre saputo fare, ma non ci crede…se aggiusta il dritto ed aumenta le percentuali di prime palle, allora potrà davvero divertirsi e farci divertire…le palle corte ed altre variazioni di gioco saranno la conseguenza di una nuova fiducia acquisita…
Berrettini, Sonego, Napolitano, Donati…etc…etc…sono tutti ottimi giocatori con buone possibilità di crescita…ma a conti fatti rimane l’impressione che l’unico con potenziale per affrontare alla pari i giocatori top sia Quinzi, pur con tutte le sue lacune attuali…ieri serviva a 200all’ora…e credo che in futuro potrà davvero avere il servizio come arma in piü…e chissà che anche Baldi si sia finalmente sbloccato e riesca a fare il vero salto di qualità facendo sì che si ricomponga la coppia d’oro Baldi/Quinzi che ci diede la coppa Davis junior e che potrebbe ripetere l’impresa nei professionisti…è così bello sognare…
Perfetta analisi, condivido in toto.
Sì, com’era al master ATP fino a quando non iniziarono a giocare contemporaneamente anche il Master di doppio e quindi i corridoi si resero necessari..
Non capisco perché Quinzi dica che i campi in cemento non siano il suo habitat naturale.Le sue caratteristiche tecniche,a mio parere,si adattano molto bene al cemento,con rovescio e servizio.Non avendo un vero colpo di chiusura rischia sulla terra di giocare maratone continuamente
ma il campo è senza corridoi??? 😮
Anche se i set erano più corti del normale si può dire davvero che ha giocato alla pari, non pensavo fosse migliorato cosi tanto sul veloce, a questo punto almeno a livello Challenger su queste superfici dovrebbe scalare il ranking se gioca cosi..
Mi sembra un’analisi assolutamente corretta, schietta, lucida e, a proposito delle critiche che gli sono state mosse nei giorni scorsi, anche piuttosto umile.
Ammette in primis che la motivazione è importante, forse pensava di arrivare su questi palcoscenici molto in fretta ma purtroppo le vittorie da junior non garantiscono una rapida ascesa tra i pro. Se vorrà arrivare a giocarsi questo tipo di partite in tornewi veri tra pro dovrà passare dalle forche caudine del mondo challenger, dovrà sudare per parecchi mesi sui campi di periferia con la stessa grinta che ci ha messo ieri sera, anche se davanti non avra Rublev ma uno spagnolo/argentino rematore.
Anche io ho avuto l’impressione che la palla di Rublev in certi casi lo aiutasse… Fa ancora molta fatica a spingere i colpi e comandare il gioco: se può appoggiarsi ad una palla piatta e potente come quella di Rublev può far male con i suoi splendidi angoli di rivescio, se gioca contro una palla meno potente e più lavorata fa fatica a spingere e a trovare profondità con i suoi colpi.
Il servizio è migliorato molto, ha servito mediamente molto bene, ha fatto aces e servizi vincenti e la prima palla mancina da sinistra trova angoli ottimi.Si vede però che non si fida ancora molto del suo servizio e, nei momenti topici tira a 3/4 di velocità e non sfrutta la prima per portare a casa punti gratis. In entrambi i tie break è stato così…
Psicologicamente è forse un bene che se la sia giocata ma abbia perso… Deve capire che a queso livello ci può stare ma non è ancora vicino. Deve allenarsi con grande intensità ed affrontare qualunque avversario come se fosse un Top-30. Il dritto è molto migliorato, il movimento è più breve, il colpi è meno falloso in generale ma sbaglia troppi dritti a sveltaglio da metà campo: in tale caso spesso la posizione delle gambe è totalmente errata. Si sono intravisti anche dei miglioramenti (lievi) nel gioco di volo e nella ricerca di colpi in avanzamento. L’atteggiamento in campo è stato molto più professionale, positivo e propositivo… Non più continue lamentele ed imprecazioni bensì concentrazione e focus su ogni punto. Grande carica agonistica.
L’insegnamento che deve trarre è che se vuole arrivare a livelli che sognava e che pronosticavano per lui da ragazzino deve lavorare ancora tanto ma ce la può fare.
L’unico appunto che mi sento di fargli è la stretta di mano finale che non mi è piaciuta affatto… Capisco che fosse deluso e stanchissimo ma l’avversario voleva complimentarsi, lui gli ha stretto la mano senza guardarlo e se n’è andato… Tanto più che si tratta di una esibizione bisogna cercare di mettere da parte un attimo la delusione ed essere un po’ più sportivi con l’avversario.
Speriamo che continui con questa guida tecnica perchè penso che, almeno attualmente, sia quella più adatta a lui dato l’ottimo lavoro svolto anche prima con Vanni (resuscitato) e Fabbiano ed ora con Travaglia.
Ha capito un bel po di cose. Bravo ❗ ora deve essere più convinto.
Continuando cosi, ce la farà. Auguri ❗ 😉
L’atteggiamento di GQ è propositivo, e al netto del fatto che si tratta di un torneo che ha la sua relativa valenza mi pare abbia espresso un livello di gioco buono, di sicuro deve migliorare in alcuni aspetti tecnici e nella tenuta, di certo riuscisse ad imporre questa intensità e con una buona programmazione potrebbe avere opportunità di posizionarsi a ridosso dei top100
le 2 palle break sul 2-2 al quinto un bel rimpianto… ma bravo cmq…