Federer salta Bercy: le Finals sono più importanti del numero 1
Per primo lui, Roger Federer, aveva ventilato l’ipotesi: se la sua partecipazione al torneo casalingo di Basilea avesse dato buoni frutti, la partecipazione all’ultimo Masters1000 della stagione, quello di Parigi Bercy, sarebbe stata in forte dubbio. Puntuale così, dopo la vittoria svizzera su Del Potro, è arrivato il forfait al 1000 parigino, un forfait che ha praticamente sancito la fine della corsa al numero 1, con Rafa Nadal adesso distante anni luce (e presente a Parigi – Bercy) rispetto a Federer. Lo spagnolo quindi è a un passo dal chiudere l’anno al numero 1: per non farlo dovrebbe perdere all’esordio a Parigi – Bercy più tutte le sconfitte nel round robin delle Finals…praticamente una possibilità su un milione.
Lo aveva sempre detto lo svizzero: il numero 1 non è un obiettivo fondamentale. Eppure, non solo i tanti tifosi ma anche lui, avevano accarezzato l’idea di tornare in vetta, perché quando Roger è sceso in campo quest’anno ha giocato da dominatore e non ce n’è stato per nessuno (chiedere proprio a Nadal e alle sue tante finali perse con lo svizzero). Solo un appunto, anche i migliori possono riceverli: non ci si ritira a tabellone compilato quando il non giocare è più che un’ipotesi, perché questo di Parigi – Bercy è un appuntamento cruciale per la stagione di molti, con la qualificazione alle Finals che potrebbe a questo punto anche essere condizionata da un rimescolamento del main draw dovuto a tale ritiro.
Ancora una volta inoltre penalizzato il Masters1000 francese: troppo vicino alle Finals e quindi negli anni spesso snobbato da tanti campioni già certi della qualificazione, programmato in una posizione del calendario beffarda perché è proprio a fine stagione che il fisico di un tennista di alto livello è più stanco, con infortuni che non possono essere sottovalutati anche alla luce dell’anno che sarà e di una preparazione off – season di vitale importanza. Spiace, perché la cornice sarà come ogni anno stupenda: e allora forse chiudere con Basilea o Vienna piuttosto che con un 1000 indebolito non sarebbe una cattiva idea.
Tornando a Federer, proverà a incantare ancora una volta in questo magnifico 2017 a Londra: lì proverà a beffare ancora Nadal (a secco alle Finals), riaffermando l’idea che per lui quest’anno hanno contato più i grandi singoli appuntamenti rispetto ai primati e alle classifiche. Mentre lo svizzero preparerà al meglio l’appuntamento die Maestri, Nadal scenderà invece in campo a Parigi – Bercy: ma in che condizioni? Giocherà con il freno a mano tirato o cercherà di mantenere la condizione partita dopo partita? Conoscendo lo spirito da fighter del maiorchino difficile che non cerchi la vittoria: d’altronde le sue migliori finali Slam ad esempio sono arrivate al culmine di settimane in crescendo, con una condizione e un tennis che sono andati migliorando incontro dopo incontro.
Federer rinunciando a Parigi – Bercy ha lanciato (come se ce ne fosse bisogno…) un ulteriore avvertimento: vuole le Finals, Nadal è avvertito. Parigi – Bercy è solo un passaggio: strano dirlo trattandosi di un Masters1000 ma questi, si sa, sono gli scherzi di un calendario a tratti incomprensibile…
Alessandro Orecchio
TAG: Roger Federer
Nadal è un signore del tennis, un grande sotto tutti i punti di vista
@ ricki-rocki (#1981435)
@ Elio (#1981445)
@ pallettaro (#1981479)
avrebbe dovuto provarci comunque e basta per un solo motivo:
diventare nr 1 a 36 anni vale molto di più che un ulteriore Master di cui ha già il palmares pieno.
Ci provava e non ce la faceva? pazienza nessuno lo avrebbe certo criticato ne sarebbe stato meno grande, ma provaci cazzo!
Dovrebbe giocare per la sua massima gloria più che contro Nadal
Ripeto per me è stata una scelta di ripiego più contro Nadal che per la sua carriera e questo mi ha deluso poi voi vedetela come vi pare.
Giocar poco, e lo ha fatto (che poi non ha giocato così poco, ha saltato solo la terra, e fra terra e Wimbledon ha giocato 2 tornei!). Ma quando ha visto che i tornei che giocava li vinceva ed era ad un passo dal n. 1… ci stava provarci! Secondo me a Montreal ci ha provato, e si è fregato con le sue mani. Avesso giocato solo Cincinnati, chissà come sarebbe andata…
@ kas (#1981664)
Certo Kas, può essere, non mi sento affatto di smentirti.
Io volevo solo sottolineare un aspetto: c’è stato un momento della stagione in cui Federer ha pensato di fare il colpo grosso e tentare la scalata al numero uno. Quel momento è stato quando ha deciso di confermare Cincinnati, ed iscriversi pure a Montreal, che non era nei programmi iniziali. Due 1.000 di fila ed uno slam, andavano in contrasto con la strategia da lui adottata fino a quel momento di preservare il suo fisico.
In merito a Montreal, è stato lui stesso a dire che l’errore grave è stato presentarsi senza un’adeguata preparazione fisica, causa poi, a suo dire, dell’infortunio. E lo ha ribadito quando in merito a Shanghai, ha sottolineato il fatto di essere arrivato ben in anticipo in Cina in modo da prepararsi in maniera adeguata al torneo, proprio in relazione a quanto accaduto a Montreal.
Si sarebbe rotto lo stesso rinunciando a Montreal ed arrivando più preparato a Cincinnati com’era del resto nei programmi iniziali? Non lo so 🙂
Però contro un giocatore tutto servizio e ping pong sarà difficilissimo giocare in una superficie veloce come il ghiaccio.
Peccato, così Nadal ci andrà stanco al Master e Federer giocherà riposato, giocando poi sulla sua superficie preferita contro la più ostile a Rafa. Nadal se lo meriterebbe questo Masters
Maximilian, sono d’accordo solo in parte. Quasi tutti dicono che andare a Montreal è stato un azzardo scellerato, eppure se aveva una microlesione latente alla schiena… quasi sicuramente si sarebbe manifestata a Cincy, con effetti ancor peggiori perché a ridosso degli US Open. Giocando (ed infortunandosi) a Montreal, ovvero parecchi giorni prima, è almeno riuscito a recuperare poi una condizione decente, altrimenti non ne avrebbe avuto il tempo e i quarti a New York li vedeva col binocolo…
@ pallettaro (#1981592)
Ma non è affatto così. Roger non ha mai pensato al numero uno all’inizio della stagione, come non ci pensava nemmeno Nadal.
AO e la doppietta nel cemento americano lo hanno rilanciato, ma anche stancato. E proprio perchè non pensava al numero uno, ha deciso di saltare tutta la stagione sul rosso.
Nadal di contro, ha dato il meglio di sè nella stagione sul rosso, vincendo (anzi, stra-vincendo) in lungo ed in largo master 1.000 e slam. La possibilità per Federer di diventare il numero uno, si è concretizzata dopo Halle-Wimbledon, perchè sull’erba è stato lui a stra-vincere, mostrando condizione e fiducia.
Vinto Wimbledon, se n’è andato in vacanza in Sardegna, non allenandosi se non facendo lunghe passeggiate con moglie e figli. Ed è li che è stata l’unica volta durante la stagione che ha deciso di puntare alla vetta dell’ATP. E’ lì che ha maturato l’idea. Aveva già annunciato la sua partecipazione a Cincinnati (sua “naturale” terra di conquista), ma sicuro, troppo sicuro, delle meraviglie mostrate in quel di Londra, ha deciso di fare Montreal prima di Cincinnati e US Open senza un’adeguata preparazione, proprio per acquisire più punti. Ha peccato di presunzione e si è fisicamente sopravvalutato (preciso che sono Federiano) ed è li che il suo corpo ne ha risentito, perchè si è infortunato. Questo è stato il suo errore, errore che è scaturito dalla voglia di tornare numero uno. Ha giocato la finale menomato, ha dovuto dare forfait a Cincinnati, e si è presentato agli Us Open non al meglio perchè nel frattempo, non ha potuto allenarsi e non ha fatto nemmeno in tempo a guarire del tutto. Ed infatti non è arrivato fino in fondo.
Alla fine degli Us Open, e visti i risultati di Nadal vincitore, ha capito che la corsa al numero uno era compromessa. Ma lui è andato a Montreal per provarci. Ha azzardato, ha sbagliato, l’ha pagato, ma perlomeno ha fatto tesoro di questo. Vincendo Basilea e giocando quindi tante partite, partecipare anche a Bercy voleva dire stressare ancora il suo corpo, rischiando di compromettere la partecipazione alle finals e la preparazione per la prossima stagione, dove ha una caterva di punti da difendere.
Questa è la pura, e ti assicuro semplicissima, verità… 😉
@ pallettaro (#1981592)
Anche lo spagnolo non ha detto che voleva il n1, di certo ci ha pensato durante la stagione e non gli è dispiaciuto arrivarci, chiaro è che per entrambi gli Slam hanno la precedenza
@ alexalex (#1981583)
Infatti, solo che chi non vuol vedere nega la realtà
@ alexalex (#1981583)
Chiare nella tua visione attenta alla supposizioni e non agli elementi concreti.
Montreal poteva essere anche un altro torneo in un altro periodo della stagione.
Se sto bene gioco.
Se non sto bene non gioco.
Il resto sono tutte supposizioni.
Che possono essere vere come false.
Lui ha sempre detto che non gli interessa e difatti ha giocato poco.
Sono elementi chiari e concordanti.
Dire invece che di colpo si scapicolla per scalare l’Everest (superare un ottimo Nadal meritatamente numero 1) è una supposizione.
Non concordante con i suoi impegni in stagione. Giocar poco per sperare di essere numero 1 mi sembra una contraddizione in termini.
Anche per me le cose sono chiarissime! Forse all’inizio di stagione non ci pensava, ma quando c’è stato vicono, hai visto come ha anticipato il rientro a Montreal? E poi perché ha saltato Cincinnati? Non perché a Montreal si è fatto male? Più chiaro di così…
@ Haas78 (#1981496)
Cioè uno che vuol essere numero uno salta tutta la stagione sul rosso?
E affronta Wimbledon sapendo di vincerlo?
Non va a Cincinnati ed assiste direttamente alla vittoria di Rafa all’UsOpen sperando di superare uno che ha appena vinto uno slam?
Uno che, mal che vada fa finale?
Ragionate sempre con il senno di poi.
Non capisco. E’ così semplice.
Adesso salta Parigi.
Boh, uno che vuole andare al numero 1 salta Parigi?
Cercate sempre il tarlo, o il dubbio quando le cose sono chiarissime.
Esatto.
@ pallettaro (#1981479)
Che non fosse un suo obbiettivo ho dei dubbi, pur non esprimendolo di continuo 😎
@ l Occhio di Sauron (#1981421)
Ma che….
Dopo Basilea avrebbe dovuto vincere Parigi e Finals per rimanere numero 2 perché Rafa mica sta lì con le mani in mano.
Senza contare che per precauzione alla schiena Roger aveva già dato forfait a Cincinnati.
Non era un suo obiettivo. E c’è da capirlo.
Se impieghi 3 set a battere Mannarino è evidente che devi ricaricare le batterie. Batterie che non sono agli ioni di litio, ma sono le vecchie nicd: hanno l’effetto memoria!
Ripeto, poteva rinunciare prima, per rispetto di tifosi e organizzatori, le critiche se le becca e se le tiene. Però a 36 anni e mezzo e se riuscirà a giocare ancora un po’ sarà solo grazie a questo tipo di scelte. Sul n1 ho letto ieri una bella intervista dove Roger onora Nadal dicendo che merita lui la posizione perché ha giocato tutta la stagione, se l’è sudato e se lo tiene. Non va al master per battere Rafa, va lì per vincere.
Io non la vedrei in questo modo! Secondo me si tratta di decidere se arrivare spremuto al Masters oppure riposato e pronto a vincere! Anche a Basilea Roger ha dimostrato di non avere una condizione brillante ogni partita. Ci sono partite dove il braccio scorre sciolto e Goffin viene strapazzato, altre in cui le sensazioni non sono buone e rimane invischiato nella lotta con Mannarino, oppure in certi momenti è costretto a remare in difesa come con Del Potro. La corsa al n. 1 l’ha tentata in estate, ma il fisico lo ha tradito. Evidentemente non vuole rischiare di bloccarsi un’altra volta!
Roger ha già fatto un passo falso in agosto giocando a Montreal e perdendo la finale per il sopraggiunto problema alla schiena. E ciò ha condizionato la sua forma fisica anche agli US Open. Adesso che si è rimesso, sarebbe un pollo se commettesse lo stesso errore
Non si tratta di coraggio a mio avviso, ma di consapevolezza dei propri mezzi (fisici), a 36 anni suonati deve fare delle scelte per essere al massimo, suo malgrado…
Eh si, lo sanno tutti che Roger è un codardo ❗ Ma non diciamo cavolate please. 💡 🙄 ➡
@ l Occhio di Sauron (#1981421)
Ha fatto la scelta che lo avvantaggia (giustamente) di più, per questo non ha giocato tra l’altro la stagione on clay (in effetti, un pò di braccino c’è 😛 )
Ma è difficile da capire che recuperare 1500 punti a Nadal in due tornei è quasi impossibile? Che senso avrebbe rischiare le Finals giocando Parigi, che anche se a Bercy avesse vinto sarebbe stato lontano dal numero 1? Se ci fossero stati meno punti a separarlo da Nadal avrebne rischiato. Ma così non ha senso!
Il problema e’che e’basilea.se il torneo si giocava da qualsiasi altra parte non andava e andava a parigi.comunque non finirei la.stagione.con un mille
vuole bloccare Nadal sul master…
scelta speculativa e di minor coraggio, se puntava al nr. 1 con sia Bercy che Master l’avrei apprezzato di +