Corrado Borroni e il Foro Italico: un sogno che diventò realtà
Il tennis regala sogni, culla speranze ma sa essere anche perfido e spietato, illudendo e poi spazzando via castelli di carte senza grandi fondamenta: c’è tempo quindi per un sogno regalato e scritto su pagine indelebili destinate al ricordo, solo uno però, uno che ha il sapore di un tramonto, bellissimo ma destinato a finire. Con i sogni più belli finisce infatti sempre nello stesso modo: ci si sveglia e la magia finisce.
Corrado Borroni nel 1995 è un tennista di 22 anni che staziona oltre la 400esima posizione del ranking: ha un look che ricorda non troppo vagamente quello iconico di Andre Agassi, fra coda di cavallo e orecchino vero marchio di fabbrica. Ha superato inaspettatamente le qualificazioni e il main draw conquistato sembra un premio incredibilmente grande da accettare e gestire: la sorte gli offre un campo importante e una cornice di tifo unica, contro un campione del calibro del russo Kafelnikov. L’algido contro il passionale, il predestinato ai vertici Slam contro la meteora italiana: eppure il tennis e la sua imprevedibilità regalano la sorpresa delle sorprese. La bellezza del tennis e dello sport in generale risiede nel principio affascinante che chiunque può vincere: non esistono classifiche che forniscano vantaggi, si parte 0-0 e da lì tutto teoricamente può succedere.
Borroni perde il primo set ma non demorde, supportato da un tifo che ricopre alla perfezione il ruolo del 12esimo uomo in campo: l’italiano si carica, il russo si innervosisce e quel suo atteggiamento infastidito che non sopporta che un avversario qualsiasi gli faccia punto tocca le stelle. Le favole migliori, quelle che riempiono il cuore, vivono di happy ending: quel giorno Borroni ebbe il suo. Tre set in rimonta contro un Kafelnikov che scappa via dal campo mentre Borroni non sembra voler abbandonare tutto quel calore.
Al secondo turno l’italiano si ripete e supera lo spagnolo Carretero, con il cielo toccato ancora una volta con un dito: arriva però il brusco risveglio, con le bionde sembianze del campione Stefan Edberg. È un passaggio effimero nel circuito per Borroni: da quell’indimenticabile Foro Italico il tennista italiano giocherà un paio di incontri nel circuito maggiore, compresa una rivincita russa nel 96 sempre agli Internazionali e sempre contro Kafelnikov.
Nel 1997 per un problema alle anche è costretto ad abbandonare il professionismo, appendendo la racchetta al chiodo e risvegliandosi da un sogno dolcissimo: quel sogno però nessuno potrà toglierlo a Borroni, una storia perfetta da tramandare e raccontare ai più piccoli.
Alessandro Orecchio
@ Chry (#1979429)
Grazie! 😀
@ Tennisaddicted (#1979062)
l’ho scritto nel vecchio articolo e lo ripeto:nessuna impresa Kafelnikov giocò lui soldi su Borroni che era dato a quote stratosferiche,,,lo faceva di continuo e più erano scarsi i giocatori più lo faceva perchè le quote erano altissime…il russo aveva il vizio del gioco ed era frequentatore abituale di Montecarlo oggi infatti gioca a poker tanto per cambiare…
@ Shuzo (#1979158)
Ciao, Non sono parenti.
Ricordo benissimo quel match. Viene da chiedersi che cosa Corrado abbia fatto dopo. Soprattutto se il Borroni che oggi gioca i Futures sia suo parente o no. Che sia il figlio?
Ah beh, praticamente un articolo simile e con dei passaggi identici era apparso su livetennis.it nel 2015… Allora non era specificato l’autore, chissà chi l’aveva scritto. Comunque non importa, un saluto a Borroni.
http://www.livetennis.it/post/197953/corrado-borroni-e-una-storia-da-raccontare-ai-nipotini/
Che ricordi. Ho visto dal vivo la partita fra borroni e carretero. Due perfetti sconosciuti del tennis mondiale. Foro italico campo 2 strapieno con tifo da stadio ! E grande vittoria di borroni! La magia del foro italico…
@ ermengardo (#1978608)
si si era metropolitano! credo sia una citazione giustamente ripresa di Indiani Padani…dai Rats…in quell’album la canzone piu famora era Fuori tempo…immagini, ricordi e tennisti Fuori tempo un po come noi…
@ I LOVE BOBO (#1978817)
grande citazione! un giovane Ligabue e i rats…siamo Fuori tempo!
@ Tony71 (#1978618)
Io!!
Anche Francesca Bentivoglio fu una meteora protagonista del foro
adesso insegna ad arese. potrebbe starci una bella intervista.
Quei due match di Borroni assieme al giustamente citato Canè-Wilander di davis sono tra i momenti più belli per noi appassionati. Credo che la stessa commozione la proverò quando vedrò Quinzi essere iscritto a un torneo.
Corrado un grande allora per la gioia ed ora come serietà, che sia mancata un po’ di continuità.
Speriamo di trovare altre situazioni tali nel nuovo tennis italiano.
@ tacchino freddo (#1978599)
vabbè io ero sdraiato x terra accanto al divano x il divino Paolino…
@ Christian Brandi (Ei fu) (#1978578)
rats
Io ero presente in quel maggio del 1995 quando su un ex Pallacorda (ora Nicola Pietrangeli) gremitissimo tutta la gente (me compreso) spingeva letteralmente alla vittoria il mitico Borroni 7-6 7-6 sul più quotato Carretero.
Ero appena un ragazzino ma non ho dimenticato la magia che si creò su quel campo quel giorno.
http://www.livetennis.it/post/197953/corrado-borroni-e-una-storia-da-raccontare-ai-nipotini/ un déjà vu 😀
eliminò carretero, un altro che regalò eploit e poi sparì. destini.
Mitico!!!
@ tacchino freddo (#1978599)
Ce gente che ha marinato a scuola per vedere il 5 set
non era indiano metropolitano?
Quel punto con volee in tuffo, rialzo, passante di dritto e sulla volee di Wilander, turbo-rovescio vincente…non lo dimenticherò mai!!
Tecnicamente era splendido.
Mentalmente era forte.
Gli è solo mancata la giusta guida nel momento più importante.
La Federazione seguì altri con meno talento, ma maggiore corsa.
Fu, per una volta, una scelta sbagliata, non mi piace mai criticare la Federazione Italiana Tennis.
Ma Corrado era un gran giocatore a cui mancava la giusta quadratura tattica. Erano tempi dove non avevi tempo.
Si emergeva sui 20 anni, dopo era difficile trovare aiuti, trovare sponsor, trovare tecnici.
Dopo Piatti per Corrado fu dura.
Altro giocatore italiano sul quale la sorte non ha voluto darci gioie.
Che rovescio Corrado Borroni
Quella telecronaca e’ una di quelle che ha segnato la nostra adolescenza…come quella di quel Cane’-Wilander di quel lunedì mattina del 1990…il cielo era blu sopra Cagliari…
Indiano Padano…quel video di Bisteccone Galeazzi e’ ancora oggi un pezzo di storia incredibile…