Ancora ritiri: la stagione è davvero troppo lunga?
Si sono aggiunti alla lista di coloro che hanno chiuso anticipatamente il 2017 tennistico Nick Kyrgios e Tomas Berdych: una lista incredibilmente lunga che già poteva contare sulle lunghe degenze di Andy Murray e Novak Djokovic e quelle più recenti di Stan Wawrinka, Kei Nishikori e Milos Raonic. Non esiste top10 che quest’anno non abbia sofferto un problema di natura fisica e un conseguente stop, per la gioia adesso di Roger Federer e Rafa Nadal che si giocheranno presumibilmente gli ultimi appuntamenti importanti della stagione, quel Masters1000 di Parigi Bercy e le Finals di Londra con in ballo il prestigio del numero 1 del ranking a fine anno.
I postumi di un infortunio all’anca per il giovane australiano e dolori alla schiena per il ceco ex numero 4 del mondo ed ex finalista Slam (uno dei giocatori più sottovalutati del circuito…), che hanno portato i due tennisti a tirare i remi in barca per non compromettere la preparazione invernale, indispensabile per farsi trovare pronti nella stagione australiana e nel primo Slam del 2018, primo Major solitamente propenso alle sorprese e in cui il ceco potrebbe giocarsi una delle ultime cartucce Slam a disposizione e il ribelle di casa cercare invece la consacrazione. Un finale di stagione che perde protagonisti certi e che rilancia ancora una volta e a voce sempre più alta uno degli interrogativi di questi anni: la stagione tennistica è davvero troppo lunga? È necessario un calendario tanto fitto che logora il fisico dei suoi attori principali e mina indiscutibilmente lo spettacolo?
Il calendario non dà respiro, e quando non si gioca un appuntamento del circuito ci scappa una bella esibizione (l’ultima la Laver Cup…) o un week end di Coppa Davis: difficile inoltre rinunciare ai ricchi inviti che tanto invogliano i top player a giocare appuntamenti minori del circuito, una sorte di mitologico mostro che accetta compiaciuto di farsi del male, conscio che tale decisione alla fine presenterà un conto salato. Si arriva così alla situazione surreale in cui tornei minori contano su importanti campi di partecipazioni, con i più forti che si presentano e rischiano l’integrità del proprio fisico…sull’altare del dio denaro.
Ma dove trovare spazio per riposarsi, con un paio di settimane buco necessario per ricaricare le pile? L’estate sul cemento nord americano e la tranche sul rosso europeo i principali indiziati, anche se poi la tentazione di allungare quella sull’erba post Roland Garros diventerebbe forte e si arriverebbe a un nulla di fatto. Ciò che è certo è che modifiche a un calendario tanto lungo andrebbero apportate: negli ultimi anni a Londra non sono arrivati i più forti…sono arrivati i superstiti di un lungo cammino. E questo a chi dovrebbe piacere? Il pubblico sugli spalti dovrebbe apprezzare? Se i vertici ATP non si rendono conto che esiste un problema la realtà diventerà sempre più triste.
Alessandro Orecchio
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@ l Occhio di Sauron (#1975603)
Non sono assolutamente d’accordo…secondo me è giusto così…per avere una classifica top devi saper giocare su tutte le superfici…altrimenti trovi il terraiolo che non gioca neanche wimbledon, che si costruisce la classifica a colpi di 250
Ma questo andrebbe contro proprio allo spirito ed allo scopo del ranking.
Il ranking serve a definire, di massima, il lotto dei partecipanti ai vari tornei di diverso livello. ATP si fa pagare dagli organizzatori dei tornei e garantisce un certo mix di presenze, pesate sul ranking.
Organizzi un 1000? Paghi un tot ed hai diritto ad un tot di top players. Organizzi un 250? Paghi meno, avrai un parco giocatori di minor qualità.
Questa è la base di tutto il tour ATP (e WTA), è un tour di professionisti che devono esibirsi in giro per il mondo per dare spettacolo e far divertire la gente.
La componente sportiva ovviamente è importante, ma sempre in sottordine a quella commerciale.
Il programma e tutta l’organizzazione del tour è fatto nell’interesse degli organizzatori dei tornei e delle associazioni ATP e WTA, i giocatori sono in sottordine, sono solo la “merce” da vendere.
Meno male che l’ATP la pensa diversamente, senno sai che danno sarebbe per i tornei maggiori… A Roma ripiomberemmo come negli anni 90… Per la gioia e la fioritura di tanti tornei asiatici senza pubblico.
Si infatti basta dare libertà di calendario, se uno va al Masters a suon di 500 buon per lui. Poi francamente chi rinuncerebbe ai 1000 massimo un top player ne salterebbe un paio.
Nessun obbligo di presenza tranne gli slam…ognuno libero di programmare la stagione che vuole al top della condizione senza alibi lo spettacolo non ne risentirebbe ci sarebbe maggior ricambio e a fine anno i valori sarebbero rispettati lo stesso con i più forti e in forma a comandare
Su questo dissento. Già il tennis che conta è concentrato nei 4 slam (con un divario di intensità agonistica e sportiva elevato rispetto a tutti gli altri eventi), se poi togliamo l’obbligo di partecipazione dei top30 ai 1000 avremo tornei ATP di valore sempre più basso a causa del campo partenti “bucato”.
Su questo concordo in pieno, dovrebbero togliere tutti i paletti e limiti a come uno si fa il ranking.
Secondo me la stagione va bene così l’unica cosa da modificare è lasciare assoluta libera scelta ai giocatori di programmarsi. Quindi basterebbe togliere l’obbligo nei mille e il numero minimo di atp 500 per i top 30
Credo sia una coincidenza…di certo in molti ne potrebbero approfittare per conquistarsi una top10 Che altrimenti non avrebbero mai potuto guadagnarsi…tra questi c’è anche il nostro Fognini….sempre che innalzi il suo livello anche nei Master 1000 di inizio 2018…ha una buona occasione Fabio…Non sarà semplice…ma questo è un treno che difficilmente ripassera’
Ad onor del vero l’assenza di Murray è posteriore a quella di Wawrinka…per me questi ultimi tornei sono stati comunque estremamente divertenti ed interessanti e noto con piacere che la mia percezione è condivisa…
ogni anno è così, se i giocatori non sanno programmare problemi loro.
A me non mancano le finali Murray-Djokovic…
con la vita che faceva,per panatta era massacrante anche giocare 1 volta a settimana.
@ l Occhio di Sauron (#1975505)
Ed aggiungo: se non sanno rinunciare (avidità) a qualche appuntamento, non è che uno glieli auguri, gli infortuni, ma un po’ se li sono cercati.
La stagione va bene così
Che imparino i giocatori a programmare
Ma infatti, pure se in fondo ai tornei ci arrivano Rublev e Querrey non sono brutte partite per definizione, mica devono vincere sempre gli stessi 5/6 giocatori…
Articolo per me piuttosto insensato, quasi tutti i giocatori citati non sono più giovanissimi ed è normale che si debbano gestire nell’arco della stagione, come hanno fatto perfettamente Federer e Nadal che erano in ottima forma in Australia e sono in ottima forma anche adesso.
Nole Murray Wawrinka berdych son sul circuito da una vita e son sempre stati bene ora un acciacco ci sta e un po’ per me vogliono imitare Roger e rafa. Raonic e nishikori son fragili e si daranno sempre male kyrgios si era capito che non aveva tanta voglia di giocare e forse è venuto ad Anversa per soldi e come ho letto per andare in Lussemburgo dalla sua ex.
Le pause se non sono avidi si trovano. Febbraio possono stare fermi o al massimo fare un 500.
In usa a marzo non tutti arrivano in fondo e comunque tra uno e altro c’è una settimana e chi non arriva in fondo a Miami ha 10 gg per iniziare con la terra. Dove volendo puoi saltare Montecarlo che no conta nemmeno in classifica e rientrare a Madrid circa un mese dopo Miami.
Dopo Parigi, dove solo in 8 arrivano al mercoledì, hanno una settimana 10 giorni prima dell’erba. Luglio dopo wimbledon hanno 3 settimane di pausa e dopo new York idem. Certo che se poi vanno a fare laver cup o esibizioni cavoli loro ma le pause ci sono
Ho visto una puntata della domenica sportiva 1976 ospiti la squadra di coppa Davis, Panatta si lamentava della stagione massacrante
Per Djokovic, Murray, Wawrinka e Berdych, era anche ora che avessero un infortunio, nel senso che non hanno avuto problemi (gravi) per anni, e adesso è quasi normale che paghino il conto. Raonic e Nishikori invece sono sfortunatissimi.
Per me la stagione è corta: dovrebbero giocare anche a dicembre.
stagione lunga però ai tornei dimostrazione non rinunciano…potere ai soldi!!
Mah,….completamente in disaccordo
A me stanno piacendo tutti i tornei se in finale non ci sono Diokovic e Murray me ne frego mi guardo Nadal e Federer se poi non ci sono Nadal Federer mi guardo Dimitrov Zverev o Cilic e mi diverto uguale…
io troverei un buco in primavera, prima della stagione sul rosso.