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Andre Agassi e il primo Slam a Wimbledon: un battesimo di fuoco

20/10/2017 08:57 30 commenti
Andre Agassi nella foto
Andre Agassi nella foto

Andre Agassi è un giocatore simbolo del tennis dell’era Open: un giocatore ribelle dentro e fuori dal campo, protagonista di una storia d’amore e odio con il tennis, strumento perfetto per diventare ricco e l’idolo della folla ma in fondo…mai del tutto amato. È stato lo stesso Agassi a parlare del difficile rapporto con uno sport che doveva piacergli per forza e per volontà del padre: una famiglia che sul figlio prodigio ripone tutte le proprie aspettative e i propri risparmi, sperando che quest’amore tanto invocato prima o poi sbocci.

Agassi lo ha raccontato nella sua bellissima opera prima letteraria “Open”, un libro verità che mostra tutti gli aspetti negativi della sua gloria sportiva: doveva vincere per tutti, per la famiglia, per i tifosi, per se stesso anche se lui, da quel campo, avrebbe preferito scappare a gambe levate. Lentamente imparò a convivere con questo suo talento, non sempre una benedizione e poco a poco riuscì a regalarsi una gioia dopo l’altra. Era il bad boy della racchetta opposto al composto Pete Sampras, simbolo di una rivalità con Pistol Pete che non ha avuto eguali fino all’avvento di Federer e Nadal. L’uomo che attirava flash e compagne famose (prima della Graf impossibile dimenticare Brooke Shields) riuscì a sbloccarsi a livello Slam dopo diverse delusioni: nato nel 1970 a soli 20 anni raggiunge, inaspettatamente, la finale al Roland Garros e proprio quando tutti gridano al nuovo campione, cede altrettanto inaspettatamente all’ecuadoregno Andrés Goméz. Peccato ma ci saranno altre occasioni: legittimo pensarlo, ma arriveranno ancora altre delusioni Slam prima del trionfo. Sempre nel ’90 raggiunge la sua prima finale a New York cedendo all’eterno (ricordate lo spot della Nike con un palleggio senza fine?) rivale Sampras mentre l’anno successivo raggiunge nuovamente l’ultimo atto a Parigi perdendo questa volta da Jim Courier. I primi malumori cominciano ad affiorare ma la gloria Major sta per arrivare.
A Wimbledon nel 1992 non è certamente il favorito, su una superficie ritenuta da molti ostile per il suo tipo di gioco: eppure Agassi in quella magica estate batte nei quarti di finale il tre volte vincitore Boris Becker, in semifinale John McEnroe, anch’egli 3 volte vincitore, prima di mettere fine al sogno di Goran Ivanisevic in finale per coronare il proprio. 5 set di adrenalina pura e il suo volto incredulo dopo l’ultimo punto che passa direttamente alla storia del tennis, così come la sua folta chioma bionda, a quell’epoca vera e propria sirena mediatica.

Da Wimbledon Agassi inizia un viaggio bellissimo sui campi da tennis, amando forse un po’ di più la sua racchetta, mettendo a segno un successo di seguito all’altro (gli 8 Major e il Career Slam il fiore all’occhiello), restando nel cuore degli appassionati anche dopo il ritiro, vero personaggio che andava oltre il rettangolo di gioco, che arrivava al cuore della gente oltre i colpi imprendibili, talento unico e tormentato per cui era davvero difficile non fare il tifo.


Alessandro Orecchio


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30 commenti. Lasciane uno!

Serve and volley (Guest) 20-10-2017 17:34

Scritto da Serve and volley

Scritto da luigi
@ bao.bab (#1974983)
Chang korda ivanisevic hanno vinto gli slam per caso e per fortuna,courier il n.1 più scarso della storia peggio di kuerten

Ivanisevic ha perso tre finali prima di vincere lo Slam.

E anche Chang.

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Serve and volley (Guest) 20-10-2017 17:27

Scritto da luigi
@ bao.bab (#1974983)
Chang korda ivanisevic hanno vinto gli slam per caso e per fortuna,courier il n.1 più scarso della storia peggio di kuerten

Ivanisevic ha perso tre finali prima di vincere lo Slam.

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luigi (Guest) 20-10-2017 15:44

@ bao.bab (#1974983)

Chang korda ivanisevic hanno vinto gli slam per caso e per fortuna,courier il n.1 più scarso della storia peggio di kuerten

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luigi (Guest) 20-10-2017 15:42

@ bao.bab (#1974983)

Assolutamente no,la penso lo stesso nel calcio se penso al Liverpool anni 70-80 alle altre big di quel periodo rispetto agli squadroni di adesso,concordo che Raonic Cilic Dimitrov etc. non hanno mai contrastato i big come i vari Ljubicic Davidenko Gonzales Soderling 10 anni fa ma non mi puoi dire che i top ten di trent’anni fa erano grossi ostacoli per i vincitori di slam ,se vogliamo aggiungere i vari Arias Teltcher Krickstein Clerc Mayer Higueras,voglio solo ribadire che non hanno avuto carriere lunghe e vincenti o come Borg che ha fatto il vuoto nel suo periodo d’oro

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bao.bab 20-10-2017 15:35

Scritto da luigi
@ bao.bab (#1974862)
E chi sarebbero Leconte ? avercene oggi,Mayotte Gilbert Curren e Kriek ?che passavano dalla stagione americana invernale direttamente all’erba londinese a giugno,gli svedesi di seconda fascia Sundsdrom Jarryd Nystrom ? Edberg Becker vinsero giovanissimi gli slam appena Borg si ritirò e Connors e Mac incominciarono a perdere colpi,mica potevano vincere tutto Lendl e Wilander

Non capisco se tu sia serio o voglia semplicemente fare il provocatore…
Esattamente 25 anni fa il ranking atp era: Courier, Edberg, Sampras, Chang, Ivanisevic, Korda, Becker, Lendl, Agassi… Secondo tra 25 anni qualcuno si ricordera’ di Cilic o Raonic? Dimitrov restera’ l’ex della siberiana e qualche biologo pensera’ che Nishikori sia una disfunzione tiroidea… ed a proposito di carriere lunghe me lo ricordo bene Borg – Arrese a Montecarlo nel 91…

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luigi (Guest) 20-10-2017 15:24

@ pallettaro (#1974859)

L’aus 85 aveva tutti i big escluso Connors e Noah scarso sull’erba,l’open australiano si riprese dal 1983,vinse Wilander che eliminò Mac in semi,anche l’anno successivo quando John non ci andò ci sarebbe andato a centrare sicuramente il Gande Slam se avesse vinto Parigi lo avrebbe fatto Borg negli anni precedenti se non avesse perso una quantità industriale di finali su har-tru e cemento agli us open,un tempo non si dava peso ai record come oggi ,col senno di poi forse i vari Connors che lo ha vinto nel 1974 Borg e Mac forse sarebbero andati in Australia che cmq aveva una data scomoda

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luigi (Guest) 20-10-2017 15:16

@ bao.bab (#1974862)

E chi sarebbero Leconte ? avercene oggi,Mayotte Gilbert Curren e Kriek ?che passavano dalla stagione americana invernale direttamente all’erba londinese a giugno,gli svedesi di seconda fascia Sundsdrom Jarryd Nystrom ? Edberg Becker vinsero giovanissimi gli slam appena Borg si ritirò e Connors e Mac incominciarono a perdere colpi,mica potevano vincere tutto Lendl e Wilander

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luigi (Guest) 20-10-2017 15:11

@ pallettaro (#1974865)

Sono pochi rispetto a Federer e C. e poi non consecutivi ,Connors e Lendl lo scalzarano per alcune settimane,Lendl era un perdente Connors trentenne Wilander vinceva quello che poteva Noah lasciamo stare,volevo vedere se non era n.1 un mostro come Mac

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Ernesto Macchi (Guest) 20-10-2017 14:27

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pallettaro (Guest) 20-10-2017 14:06

@ luigi (#1974856)

Poco numero 1??????????????
Mac è stato numero 1 del mondo per quattro anni di seguito dal 1981 al 1984!!!!
Ma cosa spari?

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bao.bab (Guest) 20-10-2017 14:04

Scritto da luigi
Becker vinse facile i primi due Wimbledon ha avuto una bella e non corta carriera ma sulla terra neanche un torneino,Edberg e Mac hanno regalato due finali a Parigi ma sono stati poco tempo al n 1 anche Lendl e poi erano tennisti vulnerabili chi sul cemento come Becker chi sull’erba come Wilander e Lendl,I vari Sampras Agassi e gli attuali hanno vinto su tutte le superfici come Connors e dominato di più e durando di più

Il fatto che i campioni che hanno segnato la storia di questo sport a cavallo dei decenni 80-90 abbiano vinto relativamente poco testimonia quanto aperta e ricca fosse la competizione a quei tempi. Il fatto che da 10 anni vincano tutto 4 giocatori racconta solo di quanto sia povero questo momento dando conferma a quella saggezza popolare che ha sempre affermato come in un mondo di ciechi anche gli orbi sono dei re… In sostanza con i tuoi numeri finisci per dimostrare l’esatto opposto di ciò che volevi… Quelli bravi la chiamano eterogenesi dei fini!

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luigi (Guest) 20-10-2017 14:04

@ makko (#1974839)

Nel 86 fu penalizzato da un errore in semi contro lendl perse al quinto set

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luigi (Guest) 20-10-2017 14:02

@ pallettaro (#1974842)

Forget per favore,Muster meno talento fi Canè,Cash se avesse avuto il fisico avrebbe vinto di più e sull’erba era il n.3 del mondo dopo Becker ed Edberg visto che Mac già perdeva colpi a metà anni 80,Mecir si scioglieva nelle finali ed era incostante anche lui bloccato dal fisico,Lendl Noah Wilander Mcenroe devono ringraziare Borg che si è ritirato subito ,Becker ed Edberg affermatsi giovani sono durati al vertice 5 6 anni poi hanno vinto ancora qualcosina Sampras dal 90 al 2002 agassi quasi vent’anni come Federer,vedremo quando si rutireranno Rafa e Nole

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pallettaro (Guest) 20-10-2017 14:00

@ luigi (#1974853)

Ma sei tu che dicevi che Aus Open non era un vero torneo…..

Beccarsi Boba a Wimbledon non era un bel sorteggio per quei tempi sull’erba, in merito a quel “nessuno” con cui perse Mats.

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luigi (Guest) 20-10-2017 13:56

Becker vinse facile i primi due Wimbledon ha avuto una bella e non corta carriera ma sulla terra neanche un torneino,Edberg e Mac hanno regalato due finali a Parigi ma sono stati poco tempo al n 1 anche Lendl e poi erano tennisti vulnerabili chi sul cemento come Becker chi sull’erba come Wilander e Lendl,I vari Sampras Agassi e gli attuali hanno vinto su tutte le superfici come Connors e dominato di più e durando di più

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luigi (Guest) 20-10-2017 13:46

@ pallettaro (#1974848)

Semifinalista anche Melbourne 1985 eliminò John Mcnroe

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pallettaro (Guest) 20-10-2017 13:29

@ makko (#1974807)

Lo slavo qualsiasi non era granché, figuriamoci. Era un armadio, ma Slobodan Zivojinovic sull’erba era davvero un brutto cliente.
Fece 2 volte ottavi, 1 quarto e una semifinale a Wimbledon.
Mica male. A 26 anni era già bello che finito, ma era dura portarsi dietro 100 Kg di un omone di quasi 2 metri.

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bao.bab (Guest) 20-10-2017 13:26

Scritto da luigi
Per fortuna nel 1990 Parigi lo vinse Gomez,Wilander riuscì a battere Lendl a us open 1988 perché lo sorprese con il serve and volley,onestamente i campioni degli anni 80 erano poca cosa rispetto ai vari Federer Nadal Djokovic di oggi e Sampras e Agassi degli anni 90,diciamo che dopo Borg e Connors è saltata una generazione,c’era anche un genio mancino ma pure lui ha vinto poco,dimenticavo a quei tempi gli slam veri erano tre ,non mi dite che l’australuan open fosse un torneo vero…

Ahhhhh!!! Blasfemia! Gli anni 90 sono stato per il tennis, e per lo sport più in generale, quello che gli anni 70 sono stati per la musica… Fermento stilistico e tecnico con l’accesso globale allo sport. Agassi ha rivoluzionato questo sport definendo sostanzialmente le linee guida del modello stilistico che 25 anni dopo sarebbe stato l’unico insegnato e praticato. Dire che tra Connors e Sampras ci sia il vuoto equivale a cancellare i Pink Floyd e i led Zeppelin dalla storia della musica… Edberg, Becker, Agassi, Lendl sono stati gli esponenti del decennio più brillante della storia di questo sport

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pallettaro (Guest) 20-10-2017 13:17

@ luigi (#1974833)

Se per te erano poca cosa Lendl, McEnroe, Connors, Becker, Edberg, Muster, Cash, Mecir, Gomez, Forget, Leconte allora non so cosa intendevi dire.

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makko (Guest) 20-10-2017 13:01

Scritto da luigi
@ makko (#1974807)
1985 zivojinovic batte wilander,poi lo slavo perde da Gunthardt

Grazie, ma alla mia età la memoria va e viene…

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luigi (Guest) 20-10-2017 12:41

Per fortuna nel 1990 Parigi lo vinse Gomez,Wilander riuscì a battere Lendl a us open 1988 perché lo sorprese con il serve and volley,onestamente i campioni degli anni 80 erano poca cosa rispetto ai vari Federer Nadal Djokovic di oggi e Sampras e Agassi degli anni 90,diciamo che dopo Borg e Connors è saltata una generazione,c’era anche un genio mancino ma pure lui ha vinto poco,dimenticavo a quei tempi gli slam veri erano tre ,non mi dite che l’australuan open fosse un torneo vero…

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aquarius74 (Guest) 20-10-2017 12:39

il mio idolo

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luigi (Guest) 20-10-2017 12:34

@ makko (#1974807)

1985 zivojinovic batte wilander,poi lo slavo perde da Gunthardt

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pallettaro (Guest) 20-10-2017 12:32

@ Pierre herme the Picasso of pastry (#1974816)

Sono del 1970!
Il mio post non era per ribadire la nostra vecchiaia, ah ahh!! :mrgreen:
Era per dire che l’articolo di Orecchio che, forse, è più di giovane di noi, sottende una inesatta visione del kid.
Andreino era già più forte di tutti a 18 anni, e non vinse per un motivo molto semplice. I big come Wilander e Lendl erano “professionalmente” allenati. Alla Bollettieri Academy c’era disciplina, ma ci si allenava alla cavolo.
Lendl e Wilander lo misero sotto solo dal punto di vista fisico, ma erano soccombenti sul piano del gioco.
Nel 1988 Wilander dovette usare tutti i polmoni e la sua sagacia tattica contro un giovanotto che lo stava prendendo a pallate.
Si dice e si disse: ma va beh era giovane. Un cacchio.
All’epoca era un vantaggio.
Becker nel 1987 vinse Wimbledon a 17 anni.
Wilander nel 1982 a nemmeno 18 anni vinse il Roland Garros e a seguire nel 1983 l’Aus Open.
Edberg a 19 vince l’Aus Open.
Era davvero un’altra “era” geologica!

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Pierre herme the Picasso of pastry (Guest) 20-10-2017 11:49

Scritto da pallettaro
Avrebbe potuto vincere ben prima, evidenziando da subito un tennis nuovo, anticipato, veloce e frenetico.
Nel 1990 eravamo tutti sicuri che vincesse uno slam, non giunse come si dice nell’articolo “inaspettatamente” in finale a Parigi.
Già nel 1988 aveva fatto una annata di fuoco con 6 titoli vinti e due semifinali slam.
Nel novembre del 1987 era numero 47, prima di vincere il suo primo titolo a Itaparica, a fine 1988 dopo il master era numero 3!
A 18 anni appena compiuti porta al quinto set un inesausto Wilander che lo sconfisse solo grazie al suo podismo.
Vinse di seguito 3 tornei stracciando tutti e senza perdere una partita per tutta l’estate va all’UsOpen distruggendo tutti gli americani che incontra, ne batte 5 tra i quali Kriek, Chang e Connors, lasciando al povero Jimbo 9 giochi in 3 set.
Ci volle il numero 1 Lendl per estrometterlo dalla finale, in 4 set. Nell’Us Open successivo, a 19 anni, di nuovo semifinale all’UsOpen.
Andreino a 18 anni era già in grado di battere chiunque e su qualunque superficie.

Pallettaro di che anno sei ?
Io sono del 1968 , mi sembra ieri , Alicante in vacanza nel 1988 con gli amici ( la mia 1ma in macchina in estate ) guardo sul maxi schermo in un locale notturno la semi contro Lendl , davvero pensavo Agassi l avrebbe messo sotto ma il vecchio ceko a 28 anni quando metteva il Diesel era quasi imbattibile , fui sorpreso nel vederlo soccombere 2 gg dopo contro Mats Wilander in una delle finali piu’ incredibili mai viste.
Bello questo angolo nostalgico- Amarcord :-))

6
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Tony_65 (Guest) 20-10-2017 11:48

Fantastico giocatore, entrava nel campo come nessuno e dava ai suoi colpi degli angoli incredibili

5
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makko (Guest) 20-10-2017 11:19

Io, che ho una certa…., ricordo quella partita e il contesto era che dopo Borg nessun ribattitore, uso un termine grezzo solo per rendere il concetto, convinzione che fu suffragata dai tentativi eroici ma infruttuosi di Lendl e da un Wilander al suo massimo spolvero spazzato via al primo turno da uno slavo qualsiasi (ho dimenticato il nome ma andate a vedere il draw del 1985), avrebbe più vinto Wimbledon: fu una grandissima sorpresa anche se l’Agassi dei quarti e della semi sembrò già inarrestabile.

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pallettaro (Guest) 20-10-2017 10:49

@ christian (#1974793)

Già a 18 anni rispondeva nei denti alle bombe di Slobodan Zivojinovic, una specie di bodyguard alto 1.98, un gigantesco picchiatore.
A 16 anni sconfisse netto il numero 12 del mondo Tim Mayotte.
A 17 sconfisse gente come Jaite, Gilbert, Jarryd, Forget e il numero 7 Pat Cash!
Aveva, indubbiamente, la miglior risposta al servizio che si potesse avere all’epoca.

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pallettaro (Guest) 20-10-2017 10:39

Avrebbe potuto vincere ben prima, evidenziando da subito un tennis nuovo, anticipato, veloce e frenetico.
Nel 1990 eravamo tutti sicuri che vincesse uno slam, non giunse come si dice nell’articolo “inaspettatamente” in finale a Parigi.
Già nel 1988 aveva fatto una annata di fuoco con 6 titoli vinti e due semifinali slam.
Nel novembre del 1987 era numero 47, prima di vincere il suo primo titolo a Itaparica, a fine 1988 dopo il master era numero 3!

A 18 anni appena compiuti porta al quinto set un inesausto Wilander che lo sconfisse solo grazie al suo podismo.
Vinse di seguito 3 tornei stracciando tutti e senza perdere una partita per tutta l’estate va all’UsOpen distruggendo tutti gli americani che incontra, ne batte 5 tra i quali Kriek, Chang e Connors, lasciando al povero Jimbo 9 giochi in 3 set.
Ci volle il numero 1 Lendl per estrometterlo dalla finale, in 4 set. Nell’Us Open successivo, a 19 anni, di nuovo semifinale all’UsOpen.
Andreino a 18 anni era già in grado di battere chiunque e su qualunque superficie.

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christian (Guest) 20-10-2017 10:07

alcuni dicono che djokovic risponde meglio di lui….pazzi furiosi che non sono altro….la risposta al servizio di agassi vale per tutti i top player messi insieme…andate a rivedervi i filmati di come rispondeva vincente su prime di becker e ivanisevic…

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+1: Gualtiero
-1: Nole fan