Benoit Paire e la finale di Davis Cup: “Durante la finale di Davis, sarò in vacanza”
Benoit Paire, che nell’ultimo fine settimana ha conquistato la finale a Metz, ha detto ieri che non sarà disponibile per aiutare la squadra francese nella finale di Coppa Davis contro il Belgio, anche se non sarà convocato, dato che lo scorso anno è stato sospeso per diversi mesi dalla Federazione francese.
“La Coppa Davis è una competizione che mi ha sempre fatto sognare, ma non ho alcun contatto con Yannick Noah, né ricevo notizie da loro. Un grande gruppo di giocatori è invitato a discutere le nomination per la squadra, prima di ogni turno, ed io invece non sono stato nemmeno invitato a partecipare “, ha detto il francese, che è rimasto deluso da questa situazione.
Jeremy Chardy e Adrian Mannarino sono stati alcuni dei giocatori che hanno rappresentato la Francia quest’anno in Coppa Davis, nonostante abbiano una classifica peggiore di Paire, attualmente n.38 del mondo.
Paire garantisce: “Durante la finale di Davis, sarò in vacanza”.
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Come giocatore è veramente forte, malgrado manchi di qualche talento a livello di concentrazione e di condotta tattica; come persona è molto imprevedibile… ma da queste dichiarazioni, e non dal titolo, parrebbe attaccato alla maglia dei Blue, un po’ come il nostro Fabio Fognini a quella Azzurra.
@ zedarioz (#1961229)
Deduco dal tenore del tuo commento che, contrariamente al sottoscritto, non hai avuto occasione di vedere Benoit Paire, prendere letteralmente a pallate Sir Andrew Barron “Andy” Murray, per due set interi, prima di commettere doppio fallo sul match point e regalare la partita, in quel di Montecarlo un paio di anni fa, ovvero nella stagione d’oro dello scozzese. Volendosi limitare a giudicare i tennisti sulla base del loro talento, Paire ha ben pochi rivali, puoi starne certo. Che possa vincere qualcosa di veramente importante non è affatto un’utopia.
Wawrinka prima di vincere uno slam aveva dimostrato in alcuni frangenti di poter prendere a pallate chiunque. Poi per scarsa condizione fisica e mentale e poca sicurezza nei suoi mezzi, ci ha messo molto a maturare. Ma si vedeva che poteva far male. Paire non ha mai neanche minimamente mostrato uno spessore simile. Ma proprio mai.
@ massy (#1961163)
Benoit Paire in realtà è mancino. Da piccolo si ruppe il polso, iniziò a giocare con il braccio destro e ha continuato così. È comprensibile che il dritto non sia il suo “colpo più naturale”, tuttavia, con quel dritto che tu definisci impropriamente di terza categoria, gli ho visto sfoderare risposte vincenti alle prime di servizio di Raonic. Il francese, come ho spesso sostenuto nei miei commenti, è il tennista di maggior classe del circuito, dopo Roger Federer. Come ha fatto notare lo stesso Wawrinka, che ha vinto tornei importanti in età matura, Paire è uno dei pochi, forse il solo, che abbia il potenziale per fare altrettanto. Per intenderci, è più sorprendente il fatto che possa arrivare a fine carriera senza aver trionfato in uno Slam che non il contrario.
E chissenefrega non ne hanno certo bisogno di uno così
Gande talento che però ha un diritto da 3 categoria
È meglio in Italia dove le convocazioni le decide direttamente Bin Aghi. 😀
Caro Benoit, lascia perdere la Davis, che, di questi tempi, conta quanto il due di briscola quando l’asso è in tavola, e convinciti del fatto che con un paio di buone annate, faresti ancora in tempo a diventare il tennista francese più forte dell’era Open. Ti basterebbe vincere un paio di Slam, ovvero uno in più di Noah e il gioco sarebbe fatto. Con il talento che ti ritrovi, si tratterebbe in ogni caso, di un’impresa al di sotto delle tue potenzialità.
Ma anche quando giochi sei in vacanza!
Che in Francia, prima di scegliere la formazione, venga fatta una consultazione per sentire le opinioni non solo dei possibili candidati ma addirittura di “un grande gruppo di giocatori” mi sembra cosa stupefacente ed incredibile.
O è una bufala clamorosa, ma se è vera è una grandiosa idea.
Alè Mannarino!
Be’ è un personaggio, non c’è che dire!
Dichiarazioni contraddittorie e forse in malafede considerando quanto accaduto l’ultima volta che ha vestito i colori della nazionale alle Olimpiadi di Rio ove fece amattire tutti quanti proprio per essere refrattario a qualsiasi confronto e condivisione con chiunque della sua squadra.
sta da dio cosi
La Davis e’ diventato il torneo dei paesi poveri di tennis !
Paire…come Fognini.
La differenza tra Paire e Fognini: l’italiano quando gioca per la Nazionale ( o anche in doppio) è sempre concentrato e responsabilizzato. Il francese resta una testa di cavolo anche quando non rappresenta solo se stesso.
Ma tagliati la barba!
Benoit sei mitico 🙂
Fa bene Noah. Paire porta guai. Meglio Mannarino tutta la vita
Ma benoit non è giocatore da Davis ,io lo amo per il suo talento e la sua spontaneita’,ma lui si diverte a giocare,non gli interessa piu di tanto vincere…fa bene ad andare in vacanza e non vedo l’ora ci faccia divertire ancora negli altri tornei…