Elena Vesnina contro i cinque set: “Vengono penalizzate le televisioni”
Elena Vesnina, campionessa olimpica in doppio a Rio 2016 e attuale Top-20 del ranking WTA, si è mostrata contraria alla regola dell’ITF di far giocare gli incontri maschili negli Slam al meglio dei cinque set.
“Sono contro questa regola. Credo sia necessario un cambiamento. Vengono penalizzate le televisioni, perchè le partite possono durare anche tantissimo, ed i tennisti che devono giocare sullo stesso campo i match successivi aspettano troppe ore alcune volte”, ha dichiarato Vesnina in un’intervista rilasciata ad un canale televisivo russo.
Lorenzo Carini
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Ecco brava! Facciamo che tutto si deve adeguare al dio tv (maschera del dio denaro)! Magari a breve avremo le partite a tempo come nel tpra! Vince chi è in vamtaggio dopo 1.30 h nei master 1000 e dopo 2.30 h negli slam! A quel punto però non seguirò più il tennis e non dovrò pagare un abbonamento tv per vederlo!
e allora che facciano i 5 set anche nella WTA…
altrimenti diminuire i premi della metà! comoda guadagnare come in ATP…..
è una cosa scandalosa!
@ Luca Martin (#1951710)
Ma non con il gioco di adesso
VIVA GLI SLAM al meglio dei 5 set. E viva gli Slam che mantengono l’ultimo set con il punteggio ad oltranza.
MERAVIGLIOSI ED INDIMENTICABILI.
P.S. I TIE BREAK dovrebbero essere agli 11 punti, 7 sono troppo pochi.
@ l Occhio di Sauron (#1951373)
Anche io subisco il fascino dei 5 set fiume… vedi coppa davis…
Però ritengo anche che la Vesnina, tra tutti i tennisti che vanno rilasciando dichiarazioni, sia una tra quelli non banali e che non parla a vanvera tanto per parlare.
Ora, così su due piedi neanche io vedo bene l’accanimento contro i 5 set, ma proprio perchè intelligente, non me la sento di liquidare come cattiva quest’uscita, anche perchè da dentro l’ambiente professionistico ha sicuramente più elementi per parlare rispetto a noi che guardiamo.
Possibile che il tutto faccia parte di un discorso più complesso? In questo caso, estrapolando la frase dal contesto, il senso voluto potrebbe non essere quello che appare. Boh.
@ gbuttit (#1951541)
Capisco benissimo le tue motivazioni.Non sono molto d’accordo che il 3 su 5 premi il più meritevole. Aumentando l’ importanza della tenuta fisica (che sarebbe di per se un valore), entrano in gioco troppo pesantemente altri fattori che sono occasionali:stato di forma del periodo, condizioni fisiche della specifica giornata, condizioni climatiche, attese lunghe, ecc, ecc. E il fatto di dovere fare bene per 7 partite… Certo,per vincere uno slam sicuramente devi essere un campione; ma anche se sei un campione, devono verificarsi determinate circostanze. E penso valga anche nel femminile, dove si gioca 2/3. Troppe 7 partite e 2 settimane; deve filare tutto liscio. E non è affatto facile.
E se limitassero il 3 su 5 ai quarti, semi e finale? quindi per un numero di incontri relativo? in questo caso si potrebbe estendere anche alle donne, no?
@ biglebowsky (#1951444)
Oddio, argomentazioni sensate, leggendole si dovrebbe essere d’accordo, ma… vedi troppo il tennis come spettacolo, per me lo sport non é spettacolo, semmai fa spettacolo ed é ben diverso… lo sport dovrebbe sempre rimanere sport, fare le regole in base al principio di fare vincere il migliore, che non é detto sia il migliore in assoluto, ma il migliore di quella competizione che sia di un giorno, di una settimana o di un anno… mentre invece in molti sport si tende ad adeguare le regole alle esigenze televisive e vengono fuori degli aborti come il prossimo master nextgen…
Ed allora la maggior parte delle tue argomentazioni che si poggiano sull’interesse degli spettatori, presenti o televisivi, restano valide ma dovrebbero essere irrilevanti nel decidere le regole… ad esempio anche io fatico a vedere intera una partita di 5 ore, ed infatti tendo a vedere partite già iniziate, magari dal 3′ set sull’1-1 che sembrano combattute, ma resta un problema mio (magari anche comune a molti, ma non cambia nulla, non si può pretendere che le regole di uno sport siano modificate per far comodo a noi.
Per cui alla fine l’unica delle tue argomentazioni da tenere in considerazione dovrebbe essere quella relativa al ridurre gli infortuni giocando meno, ma se, come dici, il fatto di giocare meno nello slam dovrebbe essere sfruttato per giocare (o giocare più seriamente…) i tornei vicini allo slam allora le fatiche risparmiate nello slam le “recuperano” negli altri tornei ed il problema infortuni resta identico a prima…
Ed allora, secondo quanto detto sopra, dato che il modo migliore per fare vincere il più meritevole resta il 3 su 5 resto favorevole a questa formula (che riterrei la formula migliore per tutti i tornei, ma, essenco comunque realista, mi rendo conto che non sarebbe possibile per mille motivi utilizzare nei tornei di una settimana, ma, almeno negli slam si..)
Io sono contrario al tre su cinque perché trovo disumano far correre dei tennisti per 5 ore, il tre su cinque aveva senso quando a tennis si camminava, e poi è per noi parlare stando seduti sul divano, magari con la pancia, e dire che è meglio il tre su cinque perché le partite sono più belle, non vi sembra egoista?
@ biglebowsky (#1951444)
tante considerazioni giuste, però una settimana fa Del Potro avrebbe perso malamente da Thiem, non avrebbe fatto un’emozionante remuntada, non avrebbe poi battuto Roger in un bel match, né perso in semifinale con Nadal.. in sostanza, un altro USO..
@ l Occhio di Sauron (#1951373)
Anche io di nascosto dei genitori,ricordo che tirai fino alle 4 meno 20,cmq se non sbaglio la trasmise Italia 1 in leggera differita ad un certo punto ai cambi di campo non passava più la pubblicità
Non mi ponevo il problema seguendo solo la WTA ma leggendo il tuo post mi sono convinto che hai ragione su tutto, ma come pensa quasi tutto il resto dei frequentatori io non faccio testo.
@ biglebowsky (#1951444)
Fino a qualche tempo fa ero per i 2/3 sempre. Ora sono per mantenere i 3/5, un po’ per fascino e romanticismo, un po’ perché alcuni match sono stati effettivamente epici (Wawrinka- Djokovic in Australia per citarne due). Detto ciò, concordo con te quando dici che alcune partite 3/5 sono quasi “””ridicole””””: tenere Menendez (nome a caso) 3 set contro Federer a Wimbledon è direi inutile.
Comunque, se il 2/3 evitasse le mostruosità dell’imminente master dei giovani, forse varrebbe la pena pagare questo prezzo.
Al di là delle televisioni e della vesnina, siamo proprio sicuri che il tennis TRESUCINQUE che attualmente si gioca negli Slam sia preferibile al DUESUTRE in uso in tutte le altre competizioni?
Mi ponevo questa domanda ricordando alcuni ottimi match degli ultimi Master 1000 e confrontandoli con diversi match dello slam americano, chiedendomi se fosse il caso di passare altro tempo davanti al teleschermo che probabilmente non avrebbero aggiunto nulla alla vicenda.
I cambiamenti regolamentari nello sport ed in particolare in uno sport molto legato alla tradizione come il tennis, sono difficili da condividere e accettare, rappresentando, a volte inconsciamente, qualcosa che abbiamo imparato a considerare ovvio, scontato, romantico, immutabile; sarebbe sbagliato, però, rifiutarsi a priori di cercare un modo per migliorare la qualità dello spettacolo e di adeguarsi in qualche caso alle mutate condizioni della nostra vita.
Provo a portare qualche argomentazione a sostegno di un cambiamento regolamentare che sarebbe sicuramente traumatico, ma nel quale colgo anche aspetti positivi.
La prima argomentazione è che il tennis è l’unico sport in cui le competizioni più importanti si svolgono su una distanza diversa (a volte quasi doppia) rispetto a quella classica di tutte le altre manifestazioni; sarebbe come se nel calcio le partite che normalmente durano due tempi di 45 minuti si svolgessero in tre tempi in occasione della Coppa del Mondo.
La cosa non ha la minima logica, mi sembra, e provoca la conseguenza che solo in età ormai adulta molti tennisti giochino per la prima volta il loro sport con altre regole: che non sia anche questa una delle cause di una certa stagnazione ai vertici che sta diventando per certi aspetti imbarazzante?
Inoltre lo spettacolo sportivo nel ventiduesimo secolo vive grazie all’apporto delle televisioni; lo spettatore, che ha normalmente altre cose da fare durante la giornata (a volte la nottata), può dedicare alla visione di un evento un periodo di tempo necessariamente più limitato.
Senza scomodare studi e ricerche che sono stati fatti e riferendomi semplicemente alla mia esperienza personale, mentre due/due ore e mezza sono un tempo ragionevole che posso dedicare ad un incontro di tennis, quando superiamo le quattro diventa problematico.
Alla fine si vedono match a singhiozzo: quante volte vi sarà capitato di dover abbandonare un lungo incontro in un momento decisivo? Di addormentarvi durante un incontro notturno pur se interessante? Ed anche di discutere con la moglie che in una domenica pomeriggio reclama un po’ di attenzione?
Qualcuno sosterrà che l’incontro lungo sia più spettacolare e che il ricordo di certi “quinto set” sia indelebile nella memoria: quello che rende clamorosamente più interessante e avvincente il quinto set è che è il set decisivo, non che è il quinto set. In futuro potremmo ricordare degli interessantissimi e avvincentissimi “terzo set”, magari giocati senza tiebreak, come se ne vedono spesso d’altra parte.
Probabilmente anche la qualità del gioco migliorerebbe con un tempo di gioco più limitato e con minore stanchezza accumulata nei turni precedenti; i giocatori più tecnici e meno dotati dal punto di vista esclusivamente atletico ne trarrebbero indubbio vantaggio e non sarebbero neanche incontri troppo brevi, dato che spesso la durata è comunque mediamente di quasi tre ore per un match lottato, comunque ben oltre la lunghezza media di quasi tutti gli sport. E ad essere onesti quei match che finiscono 62 62 62 presentano sempre dei terzo set noiosissimi. Anche per gli spettatori paganti non sarebbe meglio vedere più incontri e più protagonisti nel medesimo tempo?
Forse il pericolo di infortuni verrebbe limitato e credo che tutti auspichino la presenza dei migliori in tutte le manifestazioni come non sta purtroppo avvenendo; certamente avremmo qualche sorpresa in più, che è un anche un aspetto dello spettacolo.
I tornei precedenti e successivi ad uno Slam sarebbero più frequentati dai big se questi non avessero il ragionevole timore di di restare a secco di energie nello Slam successivo o di non averne più dopo lo Slam precedente.
E poi non sentiremmo forse più parlare di escamotage assolutamente aberranti per ridurre il tempo di gioco, come quelli recentemente visti in certe esibizioni rispetto ai quali mi sembra decisamente preferibile qualsiasi altra soluzione.
Ci sarebbero anche maggiori “difese” per gli organizzatori in quelle edizioni funestate dal maltempo nelle quali i giocatori che hanno diritto al campo coperto hanno un calendario privilegiato, si potrebbe giocare in orari più umani, si garantirebbe quasi sempre il giorno di riposo a tutti o perlomeno parità di condizioni.
Una soluzione intermedia potrebbe essere quella di aggiudicare la vittoria a chi vince i primi due set: la cosa sarebbe in sintonia con il principio del “due di vantaggio” che è l’essenza del punteggio nel tennis.
Prima di rispondere vi consiglio di controllare i tabelloni di qualche slam e verificare quanti incontri e di quale importanza avrebbero modificato il vincitore con un regolamento diverso: sono veramente pochissimi.
Premesso che, come ho appena scritto, sono favorevole al 3 su 5, anzi preferivo quando i 1000 ed anche qualche 500 avevano la finale 3 su 5, però non c’entra nulla il fatto di giocare 3 su 5 con la definizione di slam.
I tornei dello slam sono semplicemente i tornei più antichi e prestigiosi del mondo ed il nome di slam deriva dal bridge… chi avesse vinto i 4 tornei più importanti avrebbe fatto qualcosa come il grande slam del bridge, da qui “fare il grande slam” se si vincono i 4 tornei e quindi i singoli tornei denominati tornei del grande slam o dello slam… quindi nulla di artificioso nel chiamarli slam anche per le donne.
Straquoto
Ma stiamo scherzando? Io adoro i cinque set! La vesnina ha perso un’occasione d’oro per tacere. Non lasciamo che ci snaturino il tennis…
Non sarebbero più Slam senza 5 set, infatti è un artifizio parlare di Slam per le donne visto che a parte il long set al terzo hanno le stesse regole degli altri tornei.
Per quanto riguarda la prima parte, non ho detto che lei abbia ragione, io preferisco assolutamente il 3 su 5, ho solo detto che, dal suo punto di vista, la posso comprendere…
Alla fin fine da bravi esseri umani siamo specialisti nel considerare unicamente il nostro punto di vista: di fronte a questa situazione il maschio (Bautista A.) si lamenta perché deve giocare di più, la femmina (Vesnina) si lamenta perché deve aspettare di più…
A mio avviso un modo per accorciare i tempi e vedere un po di tennis giocato è avere un solo servizio,cosi evitiamo anche la pantomima degli asciugamani,scelta pallina ecc.per il resto slam al meglio dei 5 forever
a noi il tennis piace e ce lo guardiamo tutto.
Ho cominciato da ragazzino con la finale Wilander-Lendl US Open 1988 guardandomela tutta su telecapodistria fino ad un’orario che non vi dico (i miei non mi han beccato). Da lì è scattata la passione, fosse durata un cacchio adesso forse ero allo stadio a seguire il calcio
@ gbuttit (#1951330)
l’attesa soprattutto negli Slam è sempre stata parte del tennis, non è una rogna nata ieri da dover gestire aggiustando i regolamenti al punto da fare 2 su 3 agli Slam.
Poi te giustamente dici che il futuro dello sport dovrebbe stare nello sport stesso e non negli interessi economici che ci girano attorno, sono daccordo anche su questo ma bisognerebbe tornare indietro anche lì, sportivi più sani ma più poveri (li apprezzerei moralmente molto di più) e partite su internet gratis per tutti (poi vedi che modo di sponsorizzare si trova anche lì altrimenti non si spiegano migliaia/milioni di persone che campano facendo gli “youtuber” (io li manderei tutti in miniera)
Anche io sto con Elena, un paio d’ore sono già abbastanza, accetto qualche eccezione oltre, ma solo in casi di finale o semi e deve essere di livello, altrimenti mi lesso i c………!!!!
E’ solo un’opinione in quanto, seguendo praticamente solo il femminile, sto già a posto così.
Al di la della dichiarazione, traspare dai commenti una forte antipatia per la russa, una professionista così corretta, anche simpatica, sempre sorridente, educata, bravina in singolo, è da un po tra le prime 20, ottima in doppio, non è affatto male dal punto di vista estetico, veramente non capisco.
Ecco il nuovo trend.
Se anche i giocatori e le giocatrici cominciano a pensarla cosi, andremo sempre piu’ verso tornei sulla falsariga delle Finals della Next Generation.
Chi ha acquistato i biglietti sappia che cosa ha finanziato.
Io sto con ahia Vesnina, se una partita dura piu’ di 3 ore io non reggo. Magari ho una soglia di attenzione limitata. Ma voi come fate?
Io invece sarei favorevole ad introdurre 5 set almeno per la finale femminile….e cmq dato che giocano al meglio dei tre set gli altri turni non concedere loro alcun giorno di riposo salvo uno prima della finale se svolta in 5 set.
Quindi lo slam dovrebbe durare per loro 9 giorni massimo non due settimane.
Deve essere una bella fatica anche per le donne insomma dato che pretendono la stessa ricompensa degli uomini.
Altrimenti rispetto agli altri tornei hanno l’agevolazione del giorno di riposo giocando però sempre 2 su 3…assurdo!
Un tempo era una cortesia che la tv trasmettese un evento sportivo,oggi un business, cmq ha ragione il tennis attuale è notevolmente dispendioso
Intanto il futuro dello sport dovrebbe essere nello sport stesso, né nelle tv, nè in internet…
in ogni caso il futuro “economico” dello sport non può mai essere su internet, il classico utente di internet é abituato ad avere tutto gratis, può accettare (e non sempre) un piccolo canone (tipo il player di eurosport) ma non pagherà mai tanto da mantenere un circuito professionistico (che sia tennis, calcio, automobilismo ecc…), per cui al contario il futuro é sempre più nelle tv… anzi anche gli utenti di internet deonoe sperare nelle tv, alla fine ciò che vedi su internet é ciò che é ripreso per le tv e più o meno legalmente finisce su internet… quanto alle lamentele della Vesnina concordo con Emanuele, il vero motivo che la infastidisce é l’attesa se deve giocare dopo una partita maschile di 5 set (e comunque lo si può capire, una partita può durare un’ora e mezza come 5 ore, non é facile regolarsi con alimentazione, riscaldamento ecc…), quella delle tv é solo per dare una motivazione extra…
Ecco una persona veramente inguardabile inascoltabile insopportabile. La notizia relativa a questa sua esternazione è veramente il segno che non c’è niente da scrivere in questi giorni. E così aiutiamo la causa con un commento. Ma, ragazzi,la Vesnina no, vi prego. La Vesnina no. La Vesninahia NO
Lei guarda la situazione dal suo punto di vista dell’attesa. Credo che la frase sulle TV sia giusto per dirla.
anche il tuo “ahia” penalizza le televisioni perché appena lo sento cambio canale
Tanto il futuro dello sport è sempre più su internet e meno in TV che vadano a quel paese le televisioni e anche la Vesnina.
Cosa faremo poi, toglieremo le racchette perché penalizzano le Wii Fit?
Ce ne faremo una ragione