Le motivazioni della squalifica di Camila Giorgi
13/09/2017 19:57 47 commenti
Queste le motivazioni della sentenza su Camila Giorgi squalificata per nove mesi (in pratica non potrà essere convocata solo in Fed Cup) e dovrà paghare una multa di 30 mila euro.
Un passo della sentenza
La Sentenza Completa-CLICCAQUI
TAG: Camila Giorgi, Notizie dall'Italia
Quindi basta impugnare una racchetta da tennis e sei un tesserato FIT, volente o nolente. Occhio che adesso ci arrivano in casa a chiedere la quota d’iscrizione
@ Ken_Rosewall (#1951265)
Non è la Giorgi che rifiuta è la sentenza di appello che lo ha stabilito
Bentornato Tafanus! Non ti si leggeva da un po’. Ti aiuto io…
Ultimo paragrafo di pagina 4 della sentenza e primo paragrafo di pagina 5. La Redazione ha anche fornito l’articolo di link, è facilissimo. Ci clicchi sopra col tasto sinistro del mouse o del pad e si apre una nuova scheda sul tuo browser di fiducia. Leggiamo insieme, piano piano, parola per parola:
“Se, dunque, il rilascio della tessera non rappresenta il momento costitutivo dello status di
tesserato, occorre tuttavia interrogarsi sulla sua funzione e sulla rilevanza del possesso della
medesima.
La risposta è offerta dall’art. 81 del Regolamento, per il quale è indispensabile il possesso del
documento rappresentativo ai fini della partecipazione ad un’attività sportiva.
In questo procedere, dunque, piuttosto che domandarsi se un atleta privo della tessera possa
essere convocato o meno in Nazionale, è opportuno interrogarsi se questi possa partecipare
all’attività sportiva, a norma dell’art. 81 R.O.
Se ne trae che il rilascio di una tessera non è indispensabile per la costituzione di un rapporto
giuridico-sportivo (dunque anche per una attività diversa da quella sportiva), ma lo è ai soli fini
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della partecipazione ad una manifestazione. Il riferimento alla manifestazione, che restringe la
portata dell’attività sportiva, è dovuto al fatto che l’art. 81 richiede che “per partecipare a una
attività sportiva l’interessato deve possedere ed esibire all’Ufficiale di gara preposto la tessera
atleta o la tessera atleta non agonista del settore cui appartiene la manifestazione”.
Per semplificare ancora di più, estrapolo solo le poche parole chiave:
“per partecipare a una attività sportiva l’interessato deve possedere ed esibire all’Ufficiale di gara preposto la tessera atleta o la tessera atleta non agonista”. Mi sembra sia scritto in italiano corrente e facilmente comprensibile.
“Non c’è scritto da nessuna parte”. No. Proprio no.
Ciao, e prego, di niente, è sempre un piacere…
Non del Sistema Solare?
Non c’è scritto da nessuna parte.
SAI COSA GLIENE FREGA ALLA GIORGI DELLA FED CUP…..
Una vicenda patetica ed imbarazzante che sarebbe meglio lasciarci alle spalle una volta per tutte. Spero solo che Camila possa soprassedere a questa cosa (o sopravvolare ) e che la Garbin riesca a ricucire lo strappo. Non sarà facile 😐
Ma quanto in basso la vogliono trascinare la nostra italietta?
V E R G O G N A
un teatrino questa cosa… vai a capire poi cosa è veramente successo nei dettagli. Ci hanno smenato tutti. Camila ora è n 1 d’Italia (non tanto per meriti onestamente) e non puo’ essere convocata e comunque non ci sarebbe andata e la Federazione ci perde. Dall’altro lato non si capisce cosa vuole fare Camila. Onestamente il suo gioco non sta dando i risultati sperati…
@ Carl (#1951295)
e’ proprio questo uno dei punti a mio parere poco chiari
secondo il provvedimento la tessera, il cui rilascio è riservato esclusivamente alla FIT, è solo un documento, la prova di un rapporto giuridico sportivo sottostante.
in realtà non si spiega quale questo rapporto sarebbe e con che contenuti, quando inizia, soprattutto quando termina, e su che presupposti, sia in generale che soprattutto nel caso trattato
in assenza della tessera, quindi, l’ onere di provare l’ esistenza del rapporto (qualsiasi contenuto abbia) è a carico di chi lo richiede, cioè in questo caso la FIT, che dall’ esistenza di questo rapporto fa discendere la possibilità di applicare le proprie sanzioni disciplinari (interne), quali la squalifica
altrimenti non ne ha il potere
ripeto, la motivazione sul punto a mio parere è assente, ma sicuramente c’è qualcuno più esperto che legge, ad esempio appartenente alla FIT, che può spiegarlo meglio, anche perchè così si potrebbe fare chiarezza su quando una persona fa parte con certezza dell’ associazione o non ne fa più parte
anche perchè personalmente credo che ognuno di noi in buona fede faccia dipendere l’ appartenenza proprio dal possederne o meno la tessera, che invece è proprio quello che la motivazione del provvedimento nega
il sapere di far parte di un’ associazione o meno, in termini di chiarezza, mi sembra una questione non da poco, che la stessa associazione potrebbe rendere più trasparente
magari con un bell’ articolo su livetennis, o con l’ intervento di una persona competente su invito del sito, anche rispondendo alle domande poste da chi legge
e pensa che hanno sbattuto la porta in faccia anche alla numero 2 (Schiavone), dei bei volponi 😆 😆 😆
quella della convocazione è solo una delle tante scuse per attaccare i Giorgi, mi pare evidente come i dirigenti della FIT si siano arrampicati agli specchi in tutti questi mesi pur di fare la guerra (che come si vede è decisamente ridicola) ad una ragazza e al padre. Mi viene in mente quel detto del marito che pur di far dispetto alla moglie …(e mi fermo qui, avete capito 😉 )
La motivazione della sentenza è ridicola….dice che poiché Camila ha partecipato a delle gare, e per partecipare bisogna essere in possesso della tessera, si presume che la tessera ce l’abbia….
Beh, lo sanno tutti che in Fed Cup prima del sorteggio il giudice arbitro dice alle giocatrici: “Oh, fatemi vedere la tessera altrimenti non giocate!”
Scherzi a parte, questo può succedere forse nelle competizioni in ambito nazionale (serie A ad esempio), ma non certo in ambito internazionale, che sono poi le uniche competizioni cui partecipa la Giorgi…
Mi pare che se non sbaglio la Errani Vinci Pennetta e altre hanno saltato delle convocazioni senza avere problemi.
Io non riesco veramente a capire. L’assurdo in bella mostra. Fatevene una ragione, siete fuori di testa. Forza Camila!! Ti vogliamo bene.
Ti sbagli presto sarà la numero 1 del mondo.
Ma complimenti Fit in pratica abbiamo la n.1 d’ italia squalificata.non ci sono parole.
Noto adesso la foto dell’articolo: ma allora non colpisce sempre e solo di piatto!
Infatti, finchè non paga non è convocabile in Fed Cup, e può stare tranquilla.
Ne conseguirebbe che chi è tesserato UISP, sezione tennis, o a qualsivoglia altra organizzazione sportiva, sarebbe comunque tenuto a rispettare gli ordinamenti di una organizzazione concorrente, appunto la FIT, che ovviamente non detiene l’esclusiva del gioco del tennis.
Mi leggerò in dettaglio la motivazione appena avrò un attimo di tempo.
Per ora mi basta cogliere dall’estratto qui pubblicato la seguente perla:
“Il rilascio della tessera non rappresenta il momento costitutivo dello status di tesserato”.
Geniale. Se ne desume che si può essere tesserati senza avere mai, non dico aver ottenuta, ma nemmeno richiesta la tessera, e per contro il fatto di avere la tessera non necessariamente identifica il possessore come tesserato.
So’ forti..
.. beh in effetti la famosa tennista che reclamizza il tesseramento FIT su Supertennis mica è tesserata, mi sembra tutto perfettamente coerente.
Secondo la sentenza non occorre la tessera per essere tesserato (sic). E’ come dire che non occorre il motore per essere motorizzato quindi se metto una marmitta tra le gambe, comincio a correre per strada e svolto a sinistra senza mettere la freccia vengo multato. potrei sempre rivolgermi a un tribunale di pace e anche non ci fosse il giudice nessun problema: non occorre un giudice per esser giudicato.
non voglio certo annoiare i lettori di live tennis con complicati ragionamenti giuridici.
pertanto mi limito a rilevare che, anche accettando la discutibilissima distinzione tra tesseramento e tessera come fondamento dell’ esistenza di un rapporto giuridico sportivo, in questo caso e in generale, non si comprende, e magari qualcuno più esperto lo può spiegare:
– il rapporto giuridico sportivo che cosa sia sostanzialmente (non è certo definito dal tipo di tessere descritte, che sono cosa diversa seguendo il ragionamento)
– perché, anche se esistente, sia tuttora in essere, visto anche che se la tessera è solo il documento che PROVA l’ esistenza del rapporto, in questo caso non c’è (e da tempo): ma allora dove è la PROVA che il rapporto tuttora esiste? e in questo caso è sicuramente la Fit che lo deve provare, ma non se ne vede traccia nelle motivazioni. anche perché se è vero che la Fit è l’ unica che può rilasciare la tessera, non spiega perché in questo caso non l’ abbia più fatto (…forse era cessato il rapporto?)
In pratica è come una persona che si iscrive per un solo anno ad un associazione, e poi mai più: non resta certo soggetta per gli anni successivi o a vita al potere disciplinare dell’ associazione, e alle sue norme che sono solo interne, a meno che non si provi il contrario: e cioè che sia tuttora iscritta, con l’ analisi della documentazione, che so, richiesta di iscrizione, pagamento quote, etc.
Ripeto, io non lo vedo scritto in motivazione, per niente. ma forse sbaglio, per cui chiedo se c’è qualcuno che lo può chiarire in modo più adeguato
il tutto a prescindere dalle parti coinvolte
Quindi è stata squalificata per non aver partecipato alla Fed Cup, alla quale però non essendo tesserata non avrebbe potuto partecipare. Insomma, finché è stata “utile” l’hanno convocata pur non essendo tecnicamente convocabile, al primo rifiuto hanno di fatto ammesso di aver fatto una porcata fino a quel momento pur di poter squalificare Camila.
Va bhe, nove mesi o nove anni senza FED Cup… tanto ci sono le altre…
Ancora con questa storia?!? E che noia!!!!!
@carl
Niente 😛 😆 😀
@ Stefano (#1951196)
La Giorgi rifiuta la “condanna” perché non è tenuta a rispettare le prescrizioni della federazione in quanto non tesserata. Questo passo della sentenza spiegherebbe come la tessera fit non costituisca l elemento dirimente sul rispetto del regolamento federale.da qui la giustificazione della squalifica e dell’ammenda
Colpa del padre
“La Giorgi risulterebbe invece tesserata per la “Mario Berardinelli” (società affiliata)”
……
Mario BELARDINELLI, non BERARDINELLI, fu l’artefice dell’unica vittoria in Davis italiana.
Che vadano a nascondersi coperti dalle tonnellate di ignoranza che dimostrano.
@ Giuliano (#1951229)
Binaghi……….
AHHAHAHAHAHAHAH RIDO…
FIT invece di squalificare Camila,pensate a fornire nuove leve che possano entrare nel tennis che conta ,l’ultima è la Vinci, considerando che Flavia,Francy e Sara si allenano/vano fuori italia!!
Beghe da femminucce,la fit in queste cose è presente
Che pagliacciata !!!! Quante sono le giocatrici italiane promettenti ??????
😆
@ Stefano (#1951196)
Ed infatti la pena consiste nell’impedire ad una tennista, che di suo non vuole giocare la FedCup, di giocare la FedCup: in sostanza, l’accontentano!
E per farlo devono cercare dei cavilli!!
Mi sono spaventato per niente vedendo il titolo dell’articolo in home page, temevo parlasse di una nuova squalifica tipo quella di Sara
Meno male che e’ SOLO ancora quella vana lagna della fit 😆
Vabbe’ non giochera’ mai piu’ in Fed Cup … chissenef…. 😡
Vero badano solo al saldo
Brava fit. Ora che le 4 meschettiere sono agli sgoccioli,avete deciso di tagliare fuori la migliore d’italia.. contenti voi
Secondo voi se non paga la multa cosa succede?
Ma vergognatevi ……
Miserie…. di una federazione in caduta libera…
Se chiede scusa io la perdono.
Nel passo pubblicato non c’è nessuna motivazione!!! Dice solo che se non hai la tessera non puoi partecipare a competizioni della federazione.
??
È scritta in politichese
Fatemi capire, in sostanza Camila non avrebbe dovuto partecipare alla Fed cup perché non in posseso della tessera adatta, è così.