Us Open Day4: Federer e Nadal soffrono, fuori Dimitrov, si salva la Pliskova.

Grigor Dimitrov classe 1991

Ancora tanta sofferenza per Roger Federer: c’è qualcosa che non va, appare evidente, anche se i problemi alla schiena vengono a parole allontanati (o esorcizzati?). Lo svizzero contro il russo Mikhail Youzhny, giocatore che praticamente non ha mai sofferto in carriera, deve ricorrere al quinto set, in una partita in cui è stato sotto 2-1 e che a inizio del quarto parziale sembrava prendere una direzione assai preoccupante. Sfiduciato, con problemi fisici, con le armi spuntate ma almeno vincente: non sarà il miglior Federer ma le cose non possono che migliorare rispetto allo stato attuale. Basterà?

Soffre anche Nadal, anche lui vittorioso in rimonta dopo aver ceduto il primo set al giapponese Daniel: un set e un break per un avversario quest’anno in crisi di risultati, prima di ritrovarsi e ingranare le marce alte per spingere e chiudere la pratica in 3 rapidi parziali. Per sua stessa ammissione non ha giocato bene ma almeno ha vinto, discorso simile fatto in precedenza per Federer. I due super favoriti, complici anche le uscite di Kyrgios, Zverev e Dimitrov dovranno però stare attenti già nel prossimo turno: Roger sfiderà Feliciano Lopez, giocatore che a New York gioca sempre un ottimo tennis (al 2T vittorioso nel derby con Verdasco) mentre Nadal se la vedrà con l’argentino Leonardo Mayer, giocatore caldo degli ultimi mesi che è approdato al terzo turno regolando il nipponico Sugita. Giocatori contro cui le due super stelle del tennis, in buone condizioni, difficilmente non solo perderebbero ma farebbero fatica: ma queste versioni balbettanti riusciranno a superare l’ostacolo?

Fallisce la prova del nove il bulgaro Grigor Dimitrov: dopo la prima vittoria nel Masters1000 di Cincinnati, il talentuoso Grigor era indicato come uno dei favoriti per l’ultimo Slam della stagione. È stato invece preso a pallate dal russo Rublev, uno che ha una varietà di colpi impressionante, che sa muovere l’avversario sul campo come una pedina di scacchi e attaccare al momento opportuno. Peccato per Dimitrov ma il baby russo è uno spettacolo assicurato in campo.

Vincono Thiem contro Fritz in 4 set portando a casa un match che si stava complicando, del Potro in 3 contro lo spagnolo atipico Menendez-Maceiras, Dzumhur in 4 con Stebe, Millman in 3 con Jaziri, Bautista Agut sempre in 3 con Dustin Brown, Mannarino contro Fratangelo, Monfils in 5 contro Donald Young, così come Goffin uscito vincente da una battaglia contro l’argentino Pella, vero match di giornata. Esce di scena Tomas Berdych, sconfitto in 4 dall’ucraino Dolgopolov, confermando il suo status, almeno a livello Slam, di perdente di lusso.

Saluta New York, fra vesciche e crampi, Stefano Travaglia: contro Troicki ha giocato due ottimi primi set, prima di crollare nel terzo, pagando le tante energie mentali e fisiche spese nel match di primo turno contro Fabio Fognini. Per lui le occasioni di crescita non mancheranno, per un tennista che ha mostrato proprio a New York la sua voglia di fare e la sua capacità di adattarsi anche ai grandi palcoscenici. Forza Steto, partiamo da NY più forti e consapevoli che mai.

Fra le donne rischia tanto la numero 1 al mondo, la ceca Karolina Pliskova, costretta a inseguire la statunitense Nicole Gibbs e praticamente salvata dal servizio. Questo tennis basterà per ripetere la finale dell’anno scorso, confermarsi sul trono mondiale e respingere gli attacchi di avversarie in forma come Svitolina e Muguruza? Proprio l’ucraina ha aperto la sessione sull’Arthur Ashe Stadium regolando la russa Rodina con un duplice 6-4: è lei l’avversaria più temibile per la ceca testa di serie numero 1?
Vince la Vandeweghe in due set contro la Jabeur, la Ostapenko ancora distante dal suo miglior tennis ma comunque brava contro la Cirstea, la Keys facile contro la Maria, Aga Radwanska contro Putintseva, Vesnina contro Flipkens, Osaka in 3 contro Allertova, Kasatkina in 2 sulla McHale mentre escono la Strycova spazzata via dalla statunitense Brady, Gavrilova al tie break del terzo contro Shelby Rogers, e soprattutto Kuznetsova in 3 contro la giapponese Kurumi Nara. Questi Us Open si confermano apertissimi sia in campo maschile che femminile e ogni notte arrivano eliminazioni illustri. E siamo ancora ai primi turni…

Alessandro Orecchio