Gonzalo e Georgia: vi raccontiamo il nostro Us Open
La mezzanotte in Italia è passata da poco, quando riusciamo a metterci in contatto con Gonzalo Vitale, il coach uruguaiano di Georgia Brescia. L’incontro con la Martincova, che ha segnato l’uscita al terzo turno delle qualificazioni agli US Open per Georgia, è terminato da poche ore e sia Gonzalo che la sua protetta stanno per ritornare agli alberghi. Tuttavia Gonzalo si dimostra disponibilissimo a raccontarci quello che è successo in questi giorni, una voce dal campo, e che voce, riportata per i nostri lettori.
Allora Gonzalo, la settimana scorsa nella nostra intervista mi avevi detto di non avere fretta per migliorare il ranking di Georgia, ma ora, dopo gli US Open Georgia entra di corsa tra le prime 200…Ti aspettavi delle qualificazioni di questo livello per lei?
La scalata nel ranking o l’entrata nelle prime 200 non la stiamo considerando, anche se certo ci fa piacere, ma è soltanto un anticipo di quello che c’è da difendere. E’ più importante non fare passi indietro perché ci sono da difendere i punti dello scorso anno. Adesso la cosa che devo esigere da Georgia è la costanza, continuare a giocare a questi livelli, per cui c’è ancora tanto da lavorare. Prima degli Us Open avevamo anche un piano B, ovvero se Georgia fosse uscita subito dalle qualificazioni, saremmo andati a giocare un 60.000 in Ungheria, ma poi arrivati al terzo turno ovviamente questo piano è stato accantonato, con nostro piacere. Adesso avrà una settimana di recupero e poi rispetteremo comunque la programmazione già in essere, senza farci condizionare dal bel risultato ottenuto qui, manteniamo i piedi per terra. Quindi faremo un 25.000 in Ungheria e poi dopo un 80.000 in Francia.
Allora, ripercorriamo il cammino di Georgia. Partiamo dalla Tig:
Il primo match contro la Tig è stato senza dubbio il più difficile, forse anche più complicato rispetto a quello di oggi. La rumena è una giocatrice che mette molta pressione, che non regala punti. Abbiamo dovuto tirar fuori non soltanto un tennis di livello, ma soprattutto una concentrazione intensa. La Tig serviva molto bene, era difficile brekkarla, era faticoso anche tenere la battuta perché sai che a livello femminile quando la partita va servizio contro servizio, diventa ancora più complicato rispetto al tennis maschile dove fa parte del gioco. Tutto questo nel primo set. Quello che è successo nel secondo set, in verità, fa parte del tennis: non dico che chi vince il primo perda sempre il secondo 6/0 ma, spesso accade se il primo set è stato molto intenso. Forse sarebbe successo anche alla Tig di perdere il secondo set, perché il primo set è stato molto, molto stressante con 9 set points, mi pare, ed il tie break. Nel secondo set è stato inevitabile per Georgia un calo di tensione: non posso dire che sia stato programmato puntare al terzo set, non è mai stato detto “butta quel set”. Noi adesso si può parlare in campo, si può fare coaching, parlavo con Georgia costantemente, ogni cambio campo, quindi spesso ci siamo detti che prima della partita avremmo messo la firma per giocare un terzo set. Quando ci siamo trovati un set pari era come se la festa iniziasse.
Arriviamo al secondo turno:
La seconda partita con la Voegele, è iniziata 2/0 per Georgia, poi è andata poi 2/4 sotto: non stavano giocando male entrambe. Ha vinto 6 4, nonostante un piccolo calo di concentrazione. Era una partita che poteva ribaltarsi, ma comunque stava andando bene. Dal nulla hanno chiesto l’MTO e siamo stati 12 minuti ad aspettare il rientro della svizzera in campo. Così com’è tornata ha iniziato a giocare bene nel secondo set ma non era una giocatrice che non poteva muoversi, si spostava e correva normalmente, non so cosa avesse, io io onestamente non vedevo né un dolore al polso, né un dolore alla gamba né un dolore alla schiena, niente. Pensavo ad un calo di zuccheri o di pressione, un colpo di caldo, perché era sempre sdraiata col ghiaccio in testa. E alla fine, quando si è ritirata, ha detto che era un problema al polpaccio. Io non avrei permesso che la mia giocatrice si ritirasse agli US Open, era una partita da perdere giocando anche con una gamba sola. La gente che paga il biglietto vuole vedere una partita di tennis e non un ritiro. Si poteva finire, la ragazza stava in piedi bene, non mi è mai sembrato che abbia perso un punto per una ragione fisica. Non voglio criticare Voegele io ti ho descritto l’andamento della partita. E quello che è successo. Ripeto: io alla mia giocatrice non permetterei questo comportamento.
E poi siamo ad oggi:
Il terzo match, quello di oggi con la Martincova, è iniziato un po’ facile, subito 2/0 per Georgia, punti lottati, un bel gioco. Forse la partita di Georgia poteva cambiare se conquistava il game del 3/0, ci siamo arrivati vicini, non ricordo se a 30 o 40 pari. Con quel 3/0 avrebbe avuto un vantaggio in più. Era una partita molto tirata, la ceca ha saputo giocar bene incerti momenti importanti della partita, che non sono fatti di fortuna ma di bravura, ha saputo rischiare, giocare la palla giusta cercando e trovando le righe. Con il diritto faceva veramente male, giocava sul rovescio di Georgia, ma non posso dire per questo che Georgia abbia giocato corto o difensiva. E’ che l’altra aveva un gioco che tatticamente ci faceva male. Se mi chiedi se avrei giocato quel set in maniera diversa ti dico di no, lo abbiamo perso con dignità, non c’erano altre strade. Nel secondo set Georgia è andata 4/0 sotto, la stessa cosa che era successa nella prima partita con la Tig e questo dimostra che Georgia non ha ancora il livello per mantenere un rendimento costante in questa categoria. Oggi se avesse vinto il primo set, ovviamente, avremmo giocato il terzo e lì come con la rumena ci sarebbero state tante chances per portare la partita a casa. Poi Georgia è risalita 4/2, qualcosa poteva cambiare se andavamo 4/3 invece siamo andati 5/2 poi 5/3 ed è iniziata la parte psicologica tra una giocatrice che non voleva mollare e l’altra che faceva fatica a chiudere. E’ finita 6/4 dopo 6 match point recuperati, conferma del carattere di Georgia, siamo usciti ma con onore.
Ringraziamo Gonzalo per questa “cronaca” tecnica preziosissima e gli chiediamo il favore di portare al nostro microfono telefonico Georgia….”adesso la recupero ai pullman o a cena…va bene tra un’ora?” Si Gonzalo, saranno le 3 di notte, ma va benissimo!
Allora Georgia, che emozioni provi in questo momento?
Posso dirti la verità? Nessuna emozione particolare ma per un motivo molto semplice: non ho ancora ben capito cosa sia successo…!! Mi arriveranno tutte insieme! Questi giorni sono stati veramente tosti: la concentrazione e la tensione che ho avuto sono state enormi e non ho pensato di giocare agli US Open, perché se l’avessi pensato forse non sarei neanche potuta entrare in campo. Ho pensato a giocare i miei match punto su punto come faccio sempre.
Cosa ti hanno insegnato gli US Open?
Che ho ancora tanto da lavorare come dico sempre, perché ho un livello per giocare con un certo tipo di giocatrici ma ho troppi “vuoti” con altre, lacune che, in in qualche maniera riesco a colmare, ma sarebbe meglio proprio non avercele. E’ stato bello poter parlare durante tutti i match con il mio coach, è stato molto importante per me, perché sono sicura che ho ribaltato l’andamento delle prime due partite con l’aiuto di Gonzalo. Averlo con me 15 giorni è stato davvero importante. Ora riposo e andiamo avanti. Continuate a seguirmi e vi ringrazio per l’attenzione e l’affetto che avete nei miei confronti.
Io e Gonzalo, Georgia ed io….raramente abbiamo percepito un binomio così solido, uno dei punti di forza della crescita di Georgia. E’ proprio il caso di dire: attenti a quei due!
Antonio De Filippo
TAG: Georgia Brescia, Gonzalo Vitale, Us Open, Us Open 2017
Bellissimo resoconto appena giocato, brava Georgia, molto brava e sempre disponibile Gonzalo. Grazie Antonio.
Ottima intervista e si vede la voglia di lavorare e di migliorarsi che entrambi fanno trasparire, questa ragazza arriverà, dove non si può dire, ma sicuramente al massimo delle sue potenzilità!
Si allena in svizzera con allenatore uruguagio…… non se la sono mai filata e speriamo continuino così.
Verità sacrosanta 😆
Gran lavoro di Antonio: grazie!
Grazie perché avere queste impressioni fresche e di prima mano, per noi appassionati, significa tanto.
Grazie anche a Georgia e Gonzalo per la disponibilità.
Fiducia e testa, così continuerà a migliorare…
Mi sembra una gran lavoratrice e con la testa su collo. Spero possa togliersi grandi soddisfazioni in futuro!!!
Bravissimi entrambi, soprattutto Georgia chiaramente ma anche Gonzalo che sta facendo un gran lavoro.
PS: Attenti, che se la mattina chiedete ad un sudamericano “dai racconta come è andata” assicuratevi di avere il pomeriggio libero per ascoltare la risposta 🙂
Bravo Antonio.Esattamente il tipo di intervista che desideravo leggere
Continua così Georgia e arriveranno sempre di più questi risultati…avanti così 😉
Bravissima ti rifarai presto, continua così! Forza Geo