Il montepremi Slam: troppi soldi al primo turno?
La questione è risaputa: c’è un gioco al rialzo fra i 4 tornei del grande Slam per conquistare la corona riservata al migliore. C’è chi punta sulla tradizione, chi sullo spettacolo, chi sul montepremi monstre: accade così che ogni anno i montepremi messi a disposizione dei partecipanti diventano sempre più alti, spesso c’è chi apre la strada e poi gli altri seguono a ruota per non perdere terreno. C’è una situazione però che sta diventando a tratti imbarazzante: il prize money per chi esce sconfitto al primo turno.
Quest’anno abbiamo assistito a una caterva di ranking protetti, spesso risparmiati proprio per i tornei Slam, grazie ai quali giocatori oramai a mezzo servizio nel circuito entrano nel tabellone principale, incassano il lauto assegno ed escono all’esordio, con la pena di aver assistito anche a incontri farsa con ritiri dopo pochi giochi. Tutto ciò viene indiscutibilmente incentivato dai tanti soldi che vengono elargiti agli sconfitti al 1T.
Una pena si diceva, perché quell’assegno per i tanti che veleggiano attorno alla 100esima posizione vale più o meno una parte dei guadagni dell’intera stagione: ma non è solo questo il problema riguardo questo gioco al rialzo. A livello morale sono troppi i soldi per gli eliminati al primo turno?
Esiste una giusta ricompensa per coloro che raggiungono traguardi significativi nello sport e sinceramente non penso che un primo turno di uno Slam possa essere definito il traguardo di una vita per un tennista pro. Allora, se proprio si vuole innalzare il montepremi di uno Slam, sarebbe meglio ripartire più soldi (ancora!) per chi arriva nelle fasi finali di un torneo, magari partendo solo ed esclusivamente dalla seconda settimana. Anche se resta incredibile solo pensare al dislivello economico che esiste fra i premi del circuito maggiore (senza per forza arrivare alle prove Slam) e quelli del circuito minore, future ma anche challenger. Qualcosa è stato fatto con la creazione dei futures da 25000$ ma sembra sempre di assistere a due mondi paralleli che però sono destinati a non incontrarsi mai, uno popolato di eletti campioni e un altro di chi viene sommerso dalle spese da affrontare con i pochi guadagni raccolti qua e là.
Si diceva che i tanti soldi fanno gola a tutti, infortunati e beneficiari di ranking protetti: in tutto ciò esiste un solo grande sconfitto, lo spettacolo. Regolamentare i primi turni, impedendo l’accesso a chi si infortuna nella settimana precedente o evitare l’abuso di pr nelle prove Slam potrebbe aiutare a salvare la baracca. Ma probabilmente si guarderà sempre in alto e non si porrà la giusta attenzione verso il basso, a tutti quelli per cui quegli assegni del primo turno rimarranno solo un sogno.
Alessandro Orecchio
TAG: Grand Slam, Notizie dal mondo
Quando leggo queste cose resto basito…..
…nel tennis il 70/80 nel maschile e la 50/60 nel femminile AL MONDO!!!!!!!!!!!! non riesce a vivere di tennis…. gli australiani per poter fare punti devono andare in tuornee in europa o in asia per mesi poichè nel loro continente non ci sono abbastanza tornei che permettano di scalare le classifiche….i 120 140 mila dollari LORDI!!!!!!!!!che i quattro slam ….tra l’altro obbligatori per la classifica ….garantiscono, sono gli unici soldi sicuri che permettono ad un giocatore di programmare l’anno e di pagare uno straccio di allenatore e/o preparatore altletico.
….nel calcio solo in italia ci sono oltre 1000 CALCIATORI CHE GUADAGNANO OLTRE 200.000 EURO NETTI di questi due terzi (650) guadagnano oltre 500.000 e un 15% (150) oltre il milione di euro.
Netti…vitto alloggio trasferte abbigliamento allenatore e cure mediche….pensione dopo 20 anni di onesto lavoro in PIU’.
Se si infortunano continuano a prendere lo stipendio e più della metà di loro non giocano più di 5 partite l’anno (o spezzoni di partrita)
….E qui c’è gente che vuole addirittura penalizzare quelli che a forza di fatiche e sacrifici e totalmente a spese loro e delle loro famiglie si sono guadagnati il DIRITTO di accedere al MD di uno slam o di un mandatory?????……
Poveri Grandi Slam come soffrono la crisi economica…..Sponsor…Diritti tv Merchandising, Biglietti …fragole e panna e acqua minerale A DUE EURO A BOTTIGLIETTA….e qualche genio che dice pure che non bisognerebbe pagare chi perde al primo turno….e aumentare i soldi a quei poveri 16 che arrivano alla seconda settimana….Quei poverini che sono già tra i cento sportivi più pagati al mondo….100 tra tutti gli sport… Calcio Basket baseball e golf F1 e moto mondiale boxe Criket Volley e chi più ne ha più ne metta…. nel 2015 le uniche tre donne in quella classifica erano tenniste…..uniche tra 97 maschietti (Maria Serena e Nali)….ma la 120 tennista al mondo ( CENTOVENTESIMA AL MONDO!!!!!) la nostra Burnet diceva per bocca della madre che se non fosse entrata nelle 100 la famiglia (Nastassia è figlia di un dentista, non di un macchinista ferroviere) non si poteva più permettere di mantenerla al tennis…..
….Questa situazione piace a WTA e ATP (con 100 dirigenti sopra i 150mila dollari l’anno e spese (e che spese) pagate …piace a Binaghi e a tutti quelli delle federazioni per ricattare le giocatrici. piace alle accademie in combutta con gli sponsor che sponsorizzano ormai meno di 10 altlete e atleti per genere…agli altri se va bene qualche maglietta e qualche fusto di racchetta…
…va bene ai manager in combutta con le accademie e le federazioni…..e i tennisti sono carne da macello…..
come il grande fratello dove il primo vince tutto e il secondo niente….
Chi entra nei 100 ha diritto ai suoi soldi….sia che giochi sia che non giochi….se li è guadagnati entrando in classifica…a suo di sacrifici e di lavoro….altrimenti Roger può giocare anche da solo.
….tante belle esibizioni….come al tempo dei pro e dei falsi dilettanti….
…..ma quante anime candide scrivono dal divano di queste cose….ma quanti moralisti d’accatto che magari sul lavoro fanno strisciare il cartellino al collega metre sono al bar a prendere il 3° cappuccino o a fare la spesa…..ma qui ….tutti Catone…..
un saluto a tutti voi….t.o.
Il premio per chi esce al primo turno è una sorta di bonus per chi spende tanto e lavora tanto nel resto della stagione per guadagnarsi quella posizione nel ranking. Quindi, a mio avviso, sacrosanto.
Se ci preoccupiamo per lo spettacolo e per i furbetti, si potrebbe fare un tabellone con 64 che entrano di diritto e 64 qualificati. Tra chi entra di diritto troveremmo tutti giocatori con parecchi $ vinti in carriera e quindi difficile che si presentino all’incasso se infortunati. I 64 qualificati sarebbero ovviamente tutti in forma.
@ Kriss69forever (#1912586)
Vedi che ho detto la stessa cosa.
A mio avviso si dovrebbe ricorrere al ranking protetto, una sola volta negli slam
Orecchio riesce a sostenere due tesi opposte a distanza di 10 righe:
1. Allora, se proprio si vuole innalzare il montepremi di uno Slam, sarebbe meglio ripartire più soldi (ancora!) per chi arriva nelle fasi finali di un torneo, magari partendo solo ed esclusivamente dalla seconda settimana.
2. Ma probabilmente si guarderà sempre in alto e non si porrà la giusta attenzione verso il basso, a tutti quelli per cui quegli assegni del primo turno rimarranno solo un sogno.
L’esatto contrario. Deve essere premiato di più chi ci arriva per classifica, ha sgobbato tutto l’anno ed è riuscito ad entrare. Chi passa dalle quali non c’è riuscito, quindi buona fortuna, deve già ringraziare di avere “l’esame di settembre” e remare. Va bene così, se poi si decide di pagare il primo turno anche a quelli che vi hanno diritto ma non vi partecipano per infortunio, sarà tanto meglio per lo spettacolo, tanto agli slam non fa una gran differenza.
@ LuchinoVisconti (#1912498)
Resta il fatto che la partecipazione è OBBLIGATORIA per chi ha il ranking; di conseguenza, DEVE essere premiato di più di chi ci arriva con percorsi alternativi (qualificazioni e wc), SENZA avere il ranking.
Veramente strani gli esseri umani. Un giorno ci si lamenta che i giovani hanno poche risorse per continuare l’attività per colpa di montepremi bassi dei tornei minori. Un giorno ci si lamenta perché si danno troppi soldi ai primi turni slam. Decidetevi. Ma considerate che gli slam sono gli unici tornei che possono dare risorse agli emergenti. Entrare negli altri atp è molto più difficile. Consideriamo che senza i partecipanti al primo turno non ci sarebbe un secondo. Quindi è giusto così.
i premi sono giusti. E’ la regolamentazione della loro consegna che è deficitaria. Al primo turno, chi non gioca ad un livello accettabile, infortunato o svogliato, va DECURTATO pesantemente con multa se recidivo.
L’articolo l’ha scritto il portavoce di Trump….
Veramente ho letto che la soluzione, ” per lo spettacolo” è dare piu soldi ai primi 20 /30 ?
E lasciare meno a quelli che veleggiano tra i 50 e 150 che sono quelli che fanno fatica a vivere di tennis ?
L’ATP, in quanto associazione di giocatori, dovrebbe semplicemente suddividere i montepremi dei primi turni, dando il 50 % del premio stesso che copra le spese e l’altra, in funzione del numero di eventi a cui si è partecipato durante l’anno.
Un Bolelli, utilizzando il PR, sarebbe contento di giocarsi 45 punti in una partita, che lo aiutano a recuperare posizioni nel ranking, anche se prende la metà
un Tursunov,(il primo nome che mi viene in mente ma potrei sbagliare) invece, non passerebbe a salutare i vecchi amici e prendere 50 k facendo passerella
Un Hanfmann, riuscirebbe a pagare parte del team e a regalarci poi una splendida finale in qualche altra occasione, nonostante abbia veleggiato nelle posizioni di rincalzo
Personalmente trovo ridicolo dare un premio a chi PERDE. In pratica si premia chi ha una posizione di classifica tale da poter partecipare, senza alcuna considerazione sulla prestazione sportiva.
Ovviamente ci sono dei motivi che causano questa anomalia, ma non è detto che tali motivi debbano essere validi per forza. A parte un piccolissimo rimborso spese, nulla andrebbe dato a chi perde al primo turno senza provenire dalle qualificazioni, e se uno non è interessato a partecipare allo Slam e ad ogni altro torneo (o è infortunato e fa finta di giocare solo per il gettone di presenza) che non partecipi. Facciamola finita con i furbetti.
Colpa del sistema. Si possono capire certe “mosse”. Aumentare i premi per le fasi finali non farebbe altro che dare più soldi a quelli che ne hanno già parecchio. Invece, uno che torna dopo un infortunio, dovrebbe sottoporsi a un controllo, per capire se è idoneo all’attività sportiva agonistica.