Da Umago: Le dichiarazioni di Paolo Lorenzi e Ale Giannessi. Dichiara Paolo “Ho avuto qualche problema fisico a metà del secondo set, ma poi sono stato bravo a spingere all’inizio del terzo e a servire meglio di prima. Alessandro è un grande amico”
Derby e finale contro Rublev per Lorenzi, a Giannessi l’onore delle armi
Dura 2h36’ in derby tricolore con la finale del ‘Plava laguna Croatia Open Umag 2017’ in palio. E, domani sera sulla terra rossa del campo centrale ‘Stadium Goran Ivanisevic’, scenderà l’esperto Paolo Lorenzi (unica testa di serie rimasta in gioco) per contendere al giovane ‘lucky loser’ russo Andrey Rublev il titolo che nel 2016 era stato di Fabio Fognini. Per superare l’amico e compagno di allenamenti Alessandro Giannessi, tuttavia, il romano ha dovuto imporsi al termine di un confronto duro ed equilibrato, cavalleresco ma per nulla amichevole. E che, in prospettiva della finale di domani, ha richiesto un enorme dispiego di energie. Buona la partenza di Lorenzi che vola subito sul 3-0 e risulta poi impendibile. Meglio, invece, il ligure nel secondo set che, nonostante la richiesta di intervento medico da parte di Lorenzi per un problema muscolare sull’1-2, vedeva quest’ultimo avanti fino a 4-2 prima dei quattro game consecutivi conquistati da Giannessi. Equilibrato e sfibrante anche l’ultimo set (richiesta del medico per entrambi) ma, dopo aver rimontato un break sul 2-2, Lorenzi trova la forza per spingere fino al 5-2 che prelude alla misurata esultanza finale.
Lorenzi: “Obiettivo recuperare dalla fatica per una finale al massimo”
Lorenzi il vecchietto continua a stupire: non solo esperienza, ma anche resistenza fisica e determinazione fino all’ultimo punto. “Preferirei avere qualche anno in meno – esordisce dopo il successo – ma va bene così. Sono felicissimo, ovviamente. Ma sono anche molto stanco e il mio primo pensiero è quello di recuperare in vista della finale. Ho avuto qualche problema fisico a metà del secondo set, ma poi sono stato bravo a spingere all’inizio del terzo e a servire meglio di prima. Alessandro è un grande amico, ci alleniamo insieme ed era anche al mio matrimonio: poi, però, ognuno cerca sempre di vincere. Ho iniziato attaccandolo sul rovescio, ho finito attaccandolo sul dritto”. E ora sotto con Rublev. “Gioca molto bene e, quando è in giornata, può diventare un bruttissimo cliente con i suoi colpi sempre più forti. Non l’ho visto all’opera contro Fognini – aggiunge – e so già che sarà dura. Ci sono i video e parlerò con il mio tecnico: spero solo di stare bene”.
Giannessi: “Ho dato tutto, non posso che essere soddisfatto”
Alessandro Giannessi, sportivamente, la prende come un altro passo avanti. Giunto a un solo passo dalla finale, è costretto a cedere sotto i colpi di un amico. “E’ stata dura – ammette – Eravamo entrambi molto stanchi e abbiamo dato tutto. Paolo ha più esperienza di me in questi frangenti e l’ha fatta pesare. Sono comunque soddisfatto, ho dato tutto e credo di aver espresso un buon tennis nonostante le partite dure alle spalle e l’umidità fastidiosa. È stato un ottimo torneo anche mentalmente”. Un consiglio a Lorenzi? “Non ne ha bisogno. Sarà durissima, ma di certo farà del suo meglio”. E adesso? “Prima Cortina, più avanti gli Stati Uniti”.
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Lorenzi è un grande esempio di costante miglioramento della qualità del proprio gioco. Ha lavorato veramente a 360 gradi. Ha curato la qualità dei suoi colpi in ogni aspetto del gioco (servizio, voleé, colpi da fondo, colpi di approccio, fase di interdizione tra il gioco a rete e quello da fondo, condizione atletica, resistenza, agilità, forza mentale), senza trascurare proprio nulla. Inoltre è stato anche attento a programmarsi.
Quando riusciva a vincere solo a livello challenger, teneva sempre un occhio puntato sui tornei ATP per vedere, appena ne giocava uno, se riusciva a vincere qualche partita anche lì.
Anche quando sembrava che il suo limite fosse chiaro e oltre non potesse andare, lui ha continuato a crederci e a lavorare per diventare in grado di vincere anche a livello ATP.
L’anno scorso, quando terminò la miglior stagione della carriera a 35 anni, invece di sentirsi appagato (come il 99,9…% della gente), era convinto e determinato di poter migliorare ancora. Ed è ciò che ha fatto. Semplicemente straordinario!
Mi sono piaciute le dichiarazioni di entrambi a fine partita. Hanno mostrato grande sportività. Tuttavia la cosa che mi è piaciuta di più è stato l’annuncio di Giannessi di andare in America dopo il challenger di Cortina. Mi auguro si programmi bene i tornei da giocare prima degli US Open. Se poi continuasse a giocare sul veloce anche dopo lo Slam americano, la qualità del suo gioco potrà solo che averne giovamento.
@ Te lo do io dè (#1904053)
È romano quanto Cocciante è vietnamita 😉
@ Alecon (#1904047)
Assolutamente, e vogliamo vederlo crescere ancora, ora ci vuole un gran cuore per la finale, dai Paolinooo
Lorenzi è senese, di Siena!!!!la smettete di scrivere che è romano!!!!!!!!!!!
È solo nato a Roma, due giorni dopo era a siena!!!
Vero, a mio parere quest’anno ha espresso il suo miglior tennis. Non è più solamente un grande regolarista, ma è anche un tennista in grado di imporre il gioco attraverso non solo il servizio ma anche i due fondamentali da fondo.
Lorenzi, e non ci stancheremo mai di ribadirlo, è un esempio sotto tutti i profili per chi vuole iniziare ad affrontare questo sport in Italia con ambizioni professionistiche.
L’allievo ha eguagliato il “Maestro”!Bravissimi entrambi!
Un anno fa lorenzi ci stupiva con il primo torneo vinto da.vecchietto e la scalata delle classifiche.
Ma quello che ha fatto in questo ultimo anno e ancora più straordinario. Ha avuto una costanza di rendimento eccellente, dimostrando di valere pienamente i primi 40 al mondo, che dunque non erano solo frutto dei tanti challenger disputati
Scusate l’off topic: ma che fine ha fatto panchito bahamonde?
Ancora con questa affermazione che Lorenzi è romano? 😮
“Lorenzi il vecchietto” si poteva evitare…
Due ottimi tennisti di cui dobbiamo andare fieri, in campo ma soprattutto fuori. Si legge tra le righe delle dichiarazioni di fine gara che tra di loro c’è un ottimo rapporto.
Oggi sarà durissima per Paolo. Rublev ha talento però oggi è una finale…Il nervosismo potrebbe giocare brutti scherzi, e Paolo ci arriva forse più stanco ma tra i due probabilmente il più sereno …Il russo sa che di fronte ha un avversario alla sua portata…ma lo stesso discorso vale per Paolo però!!!FORZA PAOLO