Roger Federer: ritratto di un campionissimo
Roger Federer ha appena vinto l’ottavo titolo a Wimbledon senza concedere neppure un set, con la concorrenza annichilita e che non è mai realmente stata in grado di metterlo in difficoltà, successo Slam che è andato a rimpinguare l’incredibile bacheca che può contare su un titolo del Roland Garros, su 5 Australian Open e 5 Us Open. E tutto questo nell’epoca in cui Rafa Nadal e Novak Djokovic gli hanno spesso rubato la scena e titoli Major, altrimenti la bacheca da incredibile sarebbe stata stratosferica.
Solo un anno fa tutto ciò sembrava impossibile: per molti il campione svizzero classe ’81 cominciava ad avere un po’ troppi anni per poter competere nei tornei più importanti della stagione, soprattutto nella distanza Slam dei 5 set. Invece il 2017 ci sta raccontando la fiaba del ritorno prepotente dei super campionissimi degli anni 2000 Rafa Nadal e appunto Roger Federer, vincitori dei 3 Slam fin qui disputati in stagione e che probabilmente (dipenderà da quanto Nadal giocherà più di Federer) lotteranno per il numero 1 del ranking ATP a fine anno.
Lo svizzero è un giocatore sublime dotato di un tennis elegante e di un talento cristallino che proprio nessuno, tifoso o meno può mettere in dubbio: Roger potrà sembrare a volte troppo diplomatico, troppo politically correct nelle sue dichiarazioni, ma non esiste amante del bel tennis che possa avere da ridire qualcosa sulla classe del rossocrociato.
La carriera di Re Roger è come un bellissimo e avvincente libro: i capitoli della gioventù tennistica per sua stessa ammissione un po’ ribelle, l’esplosione, i trionfi nei quattro major, il Career Slam, l’erba di Wimbledon eletto il proprio giardino di casa, l’immancabile numero 1 del ranking e il record di tornei vinti e settimane in vetta. L’italiano è una lingua affascinante e varia con tanti sinonimi ma spesso, quando parliamo della grandezza di Federer le parole sembrano finire.
Una stabilità familiare e un equilibrio personale che non gli hanno ovviamente sottratto energie preziose ma che invece si sono trasformati nel migliore dei motori propulsori: Federer gioca per pura passione e con il suo braccio che corre veloce potrà ancora regalarci e regalarsi grandi imprese. Soprattutto perché Roger è un atleta intelligente che ha imparato col tempo a conoscersi.
Impossibile non vedere gli effetti del tempo che passa sul corpo, anche se il corpo è quello di uno sportivo vincente.
Oggi lo stesso Federer si definisce fra il serio e il faceto un tennista part time ma dietro quella che sembra una boutade c’è una grande dose di saggezza: Roger ha assecondato il suo fisico, ha saputo prendersene cura e soprattutto ascoltarlo. E da questo rapporto di mutuo soccorso ne ha tratto una formula che in questo 2017 si è rivelata assolutamente vincente. Un tennis impressionante, una testa pensante e una grande sagacia tattica: il campionissimo svizzero c’è e sembra destinato a calcare questi campi con successo anche nei prossimi anni. Di questo passo non è poi così impensabile che arrivi a giocare (e vincere) fino ai 40 anni.
Alessandro Orecchio
TAG: Roger Federer
@ Tifoso degli italiani (#1901891)
Mi sembra che tu stia un pò esagerando, bisogna essere realisti e un pò meno faziosi
Cincinnati e Shanghai sono tornei in cui, anche nelle annate peggiori, Federer riusciva a impensierire e battere il Djokovic schiacciasassi… stessa cosa dicasi per i tornei sul duro indoor, la superficie preferita di Roger dopo l’erba. Rimarrebbe sfavorito solo agli UsOpen, ma non certo nei confronti di Rafa…
@ Tifoso degli italiani (#1901800)
Mmm non esageriamo su. Oltre ad essere finita la stagione più congeniale a Rafa, è finita anche quella di Roger e si entra nella stagione di Djoko (che però è infortunato). Non c’è niente di scontato. Io credo che Rafa farà bene quest’anno sul cemento e porterà a casa almeno un titolo. Vedremo.
I punti non li fa perché è Roger, li fa perché vince! È vero che lui non difende punti, ma Nadal ne difende pochissimi. È anche vero che da ottobre in poi Federer può fare molti più punti, mentre per Nadal i tornei idealo son finiti.
Non vedo quale sia la differenza, stiamo parlando di Roger…
Bell’articolo di Orecchio! Per la corsa al n.1 sarà una vera lotta,ma credo che passerà più settimane in vetta Nadal perché giocherà tutti i Masters100 da qui alla fine della stagione. Coglierà sicuramente dei buoni risultati e per una pure questione matematica prevarrà su Roger. A me basta che Roger occupi,anche solo per una settimana,la vetta del ranking perché se lo merita!
Bell’articolo e…bel campione!
Bisogna vincerli oltre a dispurarli però
Bell’articolo! 🙂
L’unica cosa, non condivido la parentesi “dipenderà da quanto Nadal giocherà più di Federer”, in riferimento alla corsa al numero 1: anche se Roger dovesse giocare solo 5 tornei (Cincinnati, UsOpen, Shanghai, Basilea e Atp Final) da qui a fine anno (e sono convinto che farà solo questi), il n1 a fine anno non glielo leva nessuno, indipendentemente da quanti tornei disputeranno i suoi avversari…
Che dire di più..
Parole sante! Io ho sempre seguito con grande ammirazione Roger e ho sempre creduto in lui anche nei suoi periodi più difficili. adesso abbiamo anche la dimostrazione matematica che Roger è il più grande della storia e nessuno potrà superarlo. Grazie Roger per tutte le emozioni che ci fai vivere. Continua così, sei davvero perfetto!