Wimbledon Day2: Roger Federer e Novak Djokovic avanti insieme senza sforzi, Angelique Kerber per ripartire, Gasquet out e applausi per Travaglia (Video)
Giornata senza grandi scosse, risultati prevedibili, poche energie spese dai favoriti e un solo grande tonfo, quello del francese Richard Gasquet, tennista che sull’erba di Wimbledon ha colto grandi risultati in passato ma che oggi si è visto sbarrare la strada in 4 set dal redivivo David Ferrer.
Curiosamente Djokovic e Federer hanno entrambi vinto grazie ai ritiri dei loro avversari (Klizan e Dolgopolov), avvenuti al principio del secondo set. Ennesimo record per Re Roger a Wimbledon: l’incontro fra i due ex numeri 1 del mondo diverrà realtà in semifinale? A proposito di numeri 1 vince anche la tedesca Kerber, in due set contro l’americana Falconi: la strada impervia per ritornare al successo passa per Londra? I prossimi incontri ci chiariranno le idee.
Vincono il finalista della scorsa edizione Milos Raonic in 3 set sul tedesco Struff, l’austriaco Thiem nuovamente a suo agio contro Pospisil (Antalya è stata solo una parentesi…), Del Potro in 4 su Kokkinakis, Berdych sempre in 4 parziali su Chardy, Edmund nel derby contro Ward, il bulgaro Dimitrov chiamato a una prova maiuscola e oggi autoritario in 3 contro l’argentino Schwartzman, Monfils in 3 su Brands (del tedesco pare che ricorderemo “solo” la famosa vittoria su Federer anni orsono…), mentre uno degli outsiders più accreditati, il tedeschino Alexander Zverev, impiega poco tempo per sbarazzarsi del russo Donskoy. L’erba sembra lentissima e secondo alcuni la si può paragonare addirittura alla terra rossa dell’ultimo Roland Garros: in tal senso è possibile spiegare la vittoria del terraiolo Ramos – Vinolas contro l’australiano Thompson? Fuori anche l’altro aussie Tomic contro Mischa Zverev: neppure i prati verdi gli danno una scossa.
Fra i “piccoli” cedono invece il passo i cileni Garin e Jarry contro Sock e Simon, il croato Borna Coric (troppo inconstante…) contro l’americano ritrovato Harrison, il greco Tsitsipas contro Lajovic, Taylor Fritz battuto dal connazionale Isner, per una pattuglia giovane che viene tenuta in vita soprattutto dal russo Andrey Rublev, bravo a resistere all’indomito Steto Travaglia, spuntandola solo per 7/5 al quinto set. Applausi a scena aperta per l’italiano, al primo main draw di uno Slam e in grado di dare spettacolo contro un giocatore caldo come il russo: tutto ciò è avvenuto con poca esperienza sull’erba. Lasciando la terra battuta per le superfici veloci, cosa potrà fare questo Travaglia?
Fra le donne vincono Karolina Pliskova (sarà finalmente Slam?) contro la Rodina, la Radwanska un tempo qui finalista contro la sempre più in crisi Jankovic, la Kuznetsova contro il talento della tunisina Jabeur, la Mladenovic contro la Parmentier senza alcun affanno, la Muguruza contro la Alexandrova, la Vandeweghe contro la Barthel, Kasatkina contro Zheng, la Wozniacki e la Bacsinzsky contro Babos e Puig, mentre cadono l’olandese Bertens in due set tirati contro la rumena Cirstea, la russa Pavlyuchenkova 9/7 al terzo contro la Rodionova e la Gavrilova contro la Martic 10/8 nel parziale decisivo.
L’Italia perde per strada Sara Errani (ma contro la bulgara Pironkova specialista del verde c’era da aspettarselo…) e si aggrappa a Paolino Lorenzi, sospeso per oscurità in vantaggio di 2 set a 1 contro l’argentino Zeballos. Ottime le sensazioni in arrivo da Paolo: superare il primo turno a Wimbledon per la prima volta sarebbe un grande risultato e questa volta “l’impresa” è davvero vicina.
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3 commenti
Questi resoconti li scrive Orecchio?
Con l’orrore di vedere ferrer andare avanti non rimane che tifare federer e sperare che fognini non ci faccia fare,come solito,brutte figure ricordandosi di giocare a tennis a Wimbledon e non una partita a calcio dove può urlare e strepitare quel che vuole!
Esatto solo applausi…dove sono tutti quelli che lo vedevano sconfitto nelle quali?!?